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Vecchio 06-04-2013, 15:05   #21
Principiante
L'avatar di Tundra
 

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Originariamente inviata da Lino_57 Visualizza il messaggio
Però la frase sbagliata è: perché non posso essere come tutti gli altri ?
Secondo me la vera domanda che ci attanaglia è " Perchè non posso essere come vorrei essere /sento di poter essere?".
Questo è il vero problema..... che crea una sorta di circolo vizioso... perchè da quella sensazione di "altro dentro di se" non ci si può liberare... Ed è anche quella che massacra tutte le nostre prospettive, facendo diventare le cose negative peggiori di quanto già siano....
Bho, è un casino.
Vecchio 06-04-2013, 15:21   #22
Esperto
L'avatar di Lino_57
 

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Originariamente inviata da Tundra Visualizza il messaggio
Secondo me la vera domanda che ci attanaglia è " Perchè non posso essere come vorrei essere /sento di poter essere?".
Questo è il vero problema..... che crea una sorta di circolo vizioso... perchè da quella sensazione di "altro dentro di se" non ci si può liberare... Ed è anche quella che massacra tutte le nostre prospettive, facendo diventare le cose negative peggiori di quanto già siano....
Bho, è un casino.
Vero, hai centrato il problema!
Vecchio 06-04-2013, 17:55   #23
Banned
 

Anch'io mi chiedo spesso che cavolo vivo a fare perche' non ho uno scopo quando mi alzo la mattina e non ho la forza necessaria per cambiare la mia vita melmosa.
Vecchio 06-04-2013, 19:17   #24
Intermedio
L'avatar di Brise
 

Certe volte non riesco a non pensarci... nasco solo, vivo solo, morirò solo. Ogni sforzo che faccio sarà inutile, perché tanto non servirà a nulla, prima o poi perdo quello che costruisco. Poi oh, io ho la fissa di migliorarmi sempre e comunque, sono uno di quelli che non si accontenta mai del proprio se stesso (e lo vedo come una cosa buona), ma spesso mi chiedo perché faccio tutto questo se poi altre persone distruggono tutte le mie fatiche...
Vecchio 06-04-2013, 19:22   #25
Intermedio
L'avatar di blueMary
 

Ti capisco lo penso molte volte anche io, quando riesci a trovare qualcosa a cui aggrapparti per dare un senso alla tua vita,sta certo che arriverà qualcosa a farlo crollare prima o poi. Non è pessimismo,è soltanto esperienza
Vecchio 06-04-2013, 20:43   #26
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Tundra Visualizza il messaggio
Secondo me la vera domanda che ci attanaglia è " Perchè non posso essere come vorrei essere /sento di poter essere?".
Questo è il vero problema..... che crea una sorta di circolo vizioso... perchè da quella sensazione di "altro dentro di se" non ci si può liberare... Ed è anche quella che massacra tutte le nostre prospettive, facendo diventare le cose negative peggiori di quanto già siano....
Bho, è un casino.
Mah, secondo me il problema è ancora più a monte: so come sono? cosa voglio essere?

La maggior parte delle persone qui dentro, che lo ammettano o meno, bramano ardentemente rapporti sociali soddisfacenti, solo che a causa dei loro personali problemi e disturbi non riescono ad ottenerne. La soluzione da molti declamata è quella di accettare la propria natura di fobico e magari edulcolorarla con qualche definizione fuorviante, come "timidezza" o "riservatezza" o "sensibilità", il ché è una stronzata perché il timido non ha paura patologica, il riservato non ha alcuna paura ma effettua una scelta consapevole di discrezione (e può permettersi di considerarsi capace di questa scelta in quanto è in grado alla bisogna di fare la scelta opposta), e la sensibilità è una caratteristica che non dipende dalla propria natura fobica o meno.
Potrei andare avanti, ma non è il caso e non serve a niente.
Quello che serve è farsi meno pippe mentali autogiustificative ed autoconsolatorie (per chi se le fa), e prendere il problema per le palle:
problema: non so avere relazioni sociali soddisfacenti;
analisi del problema: perché? perché (ad esempio, caso mio personale) ho avuto pochi contatti durante l'infanzia e non sono abituato ai rapporti sociali, non capisco il linguaggio non verbale delle persone, le fraintendo e mi spavento/deprimo.
soluzione: 1) accettazione di sé e dei propri limiti (mi accetto compreso il fatto che non sono un buon comunicatore sociale); 2) contatti sociali reiterati e a volte forzati in modo da assimilare quanto più possibile il modo di relazionarmi con gli altri.
feedback della soluzione: negativo. mi sforzo tanto ma rimango fermo al punto in cui ogni rapporto sociale è insoddisfacente.
analisi del feedback: perché? forse perché non sono in grado da solo di interpretare correttamente il linguaggio sociale altrui, forse ho sviluppato delle reazioni automatiche che mi fanno interpretare i loro comportamenti in chiave distorta.
soluzione del problema: vado da uno psicologo e gli racconto dei miei sforzi, e aggiungo alle mie capacità di analisi le sue;
feedback: lo psicologo mi ha aiutato e mi ha sbloccato / lo psicologo non mi ha aiutato e non mi ha sbloccato.

eccetera.

un diagramma di flusso aiuterebbe.
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