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11-09-2017, 14:48
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#1
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,754
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Leggo da un sacco di parti che l'autosciplina è una cosa molto positiva, che serve per avere successo, per accrescere la stima bla bla...secondo me invece è solo dannosa, perché ci costringe a fare cose che non vogliamo fare e quindi ad andare contro la nostra natura: che ne pensate?
...io, ad esempio, studio una cosa solo se mi piace (quindi raramente XD)...se un medico mi prescrive delle medicine, ma non mi va di prenderle, non le prendo...a fare esercizio fisico non ci penso nemmeno: richiede fatica!...così come essere ordinato, alzarmi presto o mangiare sano...se mi piace una cosa, perché andare contro me stesso e non farla...e invece farne altre emotivamente fastidiose?
certo, questo modo di fare mi sta complicando non poco la vita...ma non so quanto sia intelligente passare alla sponda dell'autodisciplina...e sopprimere i miei istinti più naturali (tipo stare su fobia sociale invece di studiare XD)
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11-09-2017, 15:02
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,902
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Hai ragione non bisogna andare contro se stessi. Il problema e che io voglio tante cose e di tempo ce ne poco
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11-09-2017, 15:03
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#3
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,754
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Quote:
Originariamente inviata da MeStessa93
In certi casi non è questione di disciplina ma di utilità.
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l'utilità è correlata all'autodiscplina, nel senso che dovrebbe stimolarla
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11-09-2017, 15:04
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#4
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,754
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Quote:
Originariamente inviata da Sample
Hai ragione non bisogna andare contro se stessi. Il problema e che io voglio tante cose e di tempo ce ne poco
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se elimini tutti le cose che fai solo perché ti costringi a farle...sono sicuro che ti ritrovi pieno di tempo XD
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11-09-2017, 15:18
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#5
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,754
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Quote:
Originariamente inviata da MeStessa93
Al massimo stimola la volontà: se la Tachipirina mi fa schifo ma ho la febbre, chi se ne frega di assecondare il mio gusto, io voglio guarire.
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sì, ma (almeno per quanto mi riguarda) raramente la volontà viene stimolata al punto da passare all'azione
del tipo... è da due ore che ho fame...però non ho voglia di cucinare...quindi ancora non ho pranzato la volontà non è stata stimolata abbastanza
allora mi chiedo...è bene che mangi solo quando mi viene voglia di cucinare...oppure dovrei autodisciplinarmi per mangiare a una certa ora?
(e ci possono essere tante situazioni simili a questa)
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11-09-2017, 15:30
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#6
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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Per me è importantissima.
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11-09-2017, 15:33
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#7
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,754
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Quote:
Originariamente inviata da Svers0
Per me è importantissima.
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da dove deriva l'importanza? non ti sembra di sopprimere la tua parte più istintiva, e quindi più vera e profonda, in questo modo?
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11-09-2017, 15:38
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#8
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
da dove deriva l'importanza? non ti sembra di sopprimere la tua parte più istintiva, e quindi più vera e profonda, in questo modo?
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Non l'ho repressa per tanto tempo e ho fatto solo danni, da piccolo ero molto più impulsivo di ora e ci soffrivo un sacco per questa cosa, ora va molto meglio.
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11-09-2017, 15:42
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#9
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,754
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Quote:
Originariamente inviata da MeStessa93
Dipende da quello che ritieni più importante, immagino. A meno che non trovi chi ti cucina, a un certo punto sarà più forte lo stimolo della fame e potrebbe indurti a farlo tu. Oppure puoi mangiare cose già pronte, ma a lungo andare sempre e solo quelle possono dare problemi a livello di salute, che trovo indesiderabili. Si fa un bilancio e si decide a cosa si tiene di più: è solo un discorso razionale e la razionalità, in quanto essere umani, ci appartiene. Non trovo che vi sia una spersonalizzazione in questo.
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Yep
Ma c'è anche l'emotività, non solo la razionalità: a cosa dare ascolto?
razionalmente vorrei mangiare sempre alle 13; emotivamente, solo quando ho fame e ci sono cose buone pronte
razionalmente vorrei studiare e imparare tante cose; emotivamente preferisco leggere Sverso su fs
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11-09-2017, 15:46
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#10
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
Yep
Ma c'è anche l'emotività, non solo la razionalità: a cosa dare ascolto?
razionalmente vorrei mangiare sempre alle 13; emotivamente, solo quando ho fame e ci sono cose buone pronte
razionalmente vorrei studiare e imparare tante cose; emotivamente preferisco leggere Sverso su fs
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11-09-2017, 15:54
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,149
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
Leggo da un sacco di parti che l'autosciplina è una cosa molto positiva, che serve per avere successo, per accrescere la stima bla bla...secondo me invece è solo dannosa, perché ci costringe a fare cose che non vogliamo fare e quindi ad andare contro la nostra natura: che ne pensate?
...io, ad esempio, studio una cosa solo se mi piace (quindi raramente XD)...se un medico mi prescrive delle medicine, ma non mi va di prenderle, non le prendo...a fare esercizio fisico non ci penso nemmeno: richiede fatica!...così come essere ordinato, alzarmi presto o mangiare sano...se mi piace una cosa, perché andare contro me stesso e non farla...e invece farne altre emotivamente fastidiose?
certo, questo modo di fare mi sta complicando non poco la vita...ma non so quanto sia intelligente passare alla sponda dell'autodisciplina...e sopprimere i miei istinti più naturali (tipo stare su fobia sociale invece di studiare XD)
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Forse perché non hai mai ricevuto motivazioni nel fare quelle che di solito non procurano piacere immediato, tutto ciò che non sia mangiare, bere, dormire, quagliare ecc. ecc.
Lo vedo anche con gli sbarbati a scuola: a nessuno piace realmente studiare, nel senso che difficilmente lo studio procura una gratificazione istantanea di mente, corpo e sensi, ma ci sono quelli che sono motivati e spinti a far bene per tramite del supporto affettivo delle famiglie o di chi si occupa di loro. Diversamente ci sono altri che non ingranano proprio perché non spronati e seguiti da nessuno.
Fatti questa domanda: c'è qualcuno che abbia mai dimostrato sincero interesse per quello che facevi, per i tuoi successi, dimostrandosi entusiasta dei tuoi eventuali risultati positivi?
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11-09-2017, 15:56
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#12
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 4,795
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L'autodisciplina è tutto. Dopo l'essere attraenti, va da sé.
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11-09-2017, 16:04
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#13
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,754
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Forse perché non hai mai ricevuto motivazioni nel fare quelle che di solito non procurano piacere immediato, tutto ciò che non sia mangiare, bere, dormire, quagliare ecc. ecc.
Lo vedo anche con gli sbarbati a scuola: a nessuno piace realmente studiare, nel senso che difficilmente lo studio procura una gratificazione istantanea di mente, corpo e sensi, ma ci sono quelli che sono motivati e spinti a far bene per tramite del supporto affettivo delle famiglie o di chi si occupa di loro. Diversamente ci sono altri che non ingranano proprio perché non spronati e seguiti da nessuno.
Fatti questa domanda: c'è qualcuno che abbia mai dimostrato sincero interesse per quello che facevi, per i tuoi successi, dimostrandosi entusiasta dei tuoi eventuali risultati positivi?
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alle elementari, sì!
poi, meno...
adesso se ho un successo per il quale ho faticato non sono veramente contento...ad esempio, se prendo 30 e lode a un esame, penso "vorrei anche vedere che non l'avessi preso! ho studiato centordici ore!"...e non mi importa se altre persone mi fanno i complimenti
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11-09-2017, 16:05
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#14
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,754
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Quote:
Originariamente inviata da Harold Finch
L'autodisciplina è tutto. Dopo l'essere attraenti, va da sé.
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Motiva la tua affermazione
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11-09-2017, 17:02
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#15
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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Beh tu dici che l'autodisciplina è solo dannosa, e che produce risultati innaturali.
Forse perché hai un concetto di disciplina distorto, doverizzante; o forse perché hai un rapporto così conflittuale con essa che razionalizzi rifiutandola in toto.
Il problema di non riuscire ad aver autodisciplina deriva spesso dal fatto di non conoscersi appieno, non conoscere la propria vera natura e quindi imporsi doveri eterodiretti, ovvero negarsi quei doveri basici (come la cura del proprio corpo e della propria salute) per non dover affrontare il dialogo con se stessi sulla ragione per cui non ci si vuole sufficientemente bene al punto da considerare la cura di sé un obbligo, anziché una necessità dalle conseguenze positive.
L'autodisciplina secondo me è sopravvalutata, come la forza di volontà, perché chi eleva questa a motore universale della motivazione umana sovrasemplifica la psiche e attua un riduzionismo estremo sui meccanismi che possono spingere verso l'azione o l'inazione; tuttavia grazie all'applicazione di questa (o al tentativo, per lo meno) si possono conoscere gli ostacoli interiori che ne rendono difficoltosa la messa in pratica.
Poi alla fine uno deve decidere quanto può e vuol lavorare su questa oltre il livello basico necessario per la buona salute, diventare o meno un achiever, ma un rifiuto totale della disciplina quasi sempre produce effetti nefasti le cui conseguenze poi verranno prima o poi scontate con gli interessi.
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12-09-2017, 16:45
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#16
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Intermedio
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 209
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La sovrappongo spesso alla dedizione. E' utile svilupparla dall'infanzia, avere qualcuno che fin da subito riconosca il tuo potenziale e ti sproni a seguirlo, con metodo. Nel lungo periodo la fatica si trasformerà in un punto di forza e una sicurezza importante.
Penso all'arte per esempio: un pianista faticherà anni per raggiungere un certo livello, ma ciò che otterrà sarà una risorsa duratura, in ogni caso. Chi non ha disciplina salta da un effimero piacere all'altro, può avere gratificazioni immediate ma non riuscirà a costruirsi qualcosa di saldo, e quando l'età avanza i piaceri estemporanei diminuiscono e allora son cazzi: frustrazione e rimpianti fino alla morte.
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