Quote:
Originariamente inviata da Norlit
In 26 anni poche e brevi esperienze tra cui una di 3 settimane in una nota catena di fast food durante il primo anno di uni (purtroppo mi mandarono via loro)
A marzo 2020, poco prima del lockdown feci un colloquio a un ristorante vicino a casa ma poi... è successo quello che è successo.
Domenica farò lo scrutatore ai seggi e mi intaschero' più di 200 euro, prima "esperienza di lavoro" del 2022 dopo tanto tempo...
|
A me lo hanno proposto spesso ma ho sempre rifiutato, anche stavolta.
Preferirei essere sbranato vivo da un branco di iene piuttosto che passare una o più giornate chiuso lì con quella gente. Già mi girano le scatole a vederli quando vado a votare, figurarsi doverci interagire così a lungo.
Per rispondere al tema del topic: non riesco a vedere il lavoro se non come una forma di schiavitù ipocritamente camuffata, perlomeno per quanto riguarda i lavori che ho fatto e che potrei fare.
Non mi si venga a parlare di gratificazioni, soddisfazioni e carriera perché chi non possiede i titoli e le competenze per fare certi tipi di lavori ben retribuiti e di prestigio é condannato a passare la vita a fare lo schiavo per un pezzo di pane.
Sto iniziando a capire chi sceglie la via della criminalità, non li giustifico ma mi rendo conto che è anche colpa di questa società ingiusta se c'é chi rischia e delinque per uscire da una condizione di miseria dalla quale non c'è scampo.