Hor

La straniera, di Claudia Durastanti.
Libro del mese per il gruppo di lettura. Questa metà anno facciamo un ciclo di incontri a tema "vite degli altri", inteso in senso ampio.
Ho problemi sia con biografie o autobiografie sia con gli italiani contemporanei, e infatti mi sto chiedendo che utilità abbia leggere un libro del genere, per quanto scritto benino. Ma forse è sempre un'esperienza utile leggere libri che altrimenti non leggerei, forse nemmeno saprei che esistono.

Hor

Eros tiranno. Sessualità e sensualità nel mondo antico, di Giulia Sissa.
L'ho appena cominciato, è scritto bene, ma lo sto trovando un po' troppo psicologico e basato unicamente su fonti letterarie, cosa che inficia le tesi dell'autrice.
Sullo stesso argomento anni fa avevo letto un libro di Eva Cantarella, basato sull'analisi dei sistemi legali, delle testimonianze storiche, ecc., quindi molto più affidabile e completo.

Hor

Sex. La più grande storia del sesso mai scritta dai procarioti ai robot, di David Baker.
Immaginavo fosse divulgativo, ma non così tanto. Pieno di battutine da pacche sulle spalle o colpi di gomito. Divulgazione all'americana at his worst. E da quello che ho letto in giro le nozioni che riporta non sono nemmeno così affidabili.

GioPonti02

Volendo c'è sempre il tomo di Foucault, storia della sessualità, anche se sono piuttosto sicuro che Baker avesse in mente un pubblico diverso (a prescindere dalle conclusioni che Foucault raggiunge e del taglio postmoderno dell'opera).

Hor

Foucault l'ho già letto. Certo, taglio e pubblico di riferimento sono del tutto diversi.
Tra l'altro un libro sullo stesso argomento che ho postato più sopra contesta con forza (e anche con diversi argomenti validi) le conclusione di Foucault sulla sessualità degli antichi nonché sulla psicanalisi. Va ricordato che il testo di Foucault ormai ha anche i suoi anni.

Hor

Sesso solitario. Storia culturale della masturbazione, di Thomas W. Laqueur.
Finalmente un libro che non parla solo delle seghe mentali dell'autore.

cosechenonho

@Rifiorire Era il libro di cui mi parlavi anni fa?

IO&EVELYN

Tra un po comincio l'inconveniente di essere nati di Cioran, tanto per tirarmi un po su.

Hor

La sessualità: Corso all'Università di Clermont-Ferrand (1964) e Il discorso della sessualità, corso all'Università di Vincennes (1969), di Michel Foucault.
Operazione editoriale un po' discutibile, visto che è soprattutto una collezione di appunti fatta libro, evidente tentativo di sfruttare un autore di cui ormai non rimane quasi più nulla da pubblicare, e allora buttiamo sul mercato anche i rimasugli rimacinati.
Al di là di questo offre comunque diversi spunti, anche se ora rispetto a un tempo leggo il buon Foucault con uno sguardo più critico e disincantato.

Melmoth

Syd90

Il figlio della luna

Hor

Erin: The Beast Player, di Nahoko Uehashi.
Fantasy giapponese per ragazzi, molto ben fatto e originale.
Spero che l'editore italiano poi pubblichi anche il seguito.

berserk

zoe666

Hor

Contact, di Carl Sagan.
Classico della fantascienza che finalmente trovo il tempo di leggere.
Dal primo capitolo sembra promettere bene.

muttley

GioPonti02

Un'interpretazione apparentemente promettente e aggiornata del pensiero di Bataille. I contributi di Pawlett su riviste mi sono parsi convincenti, speriamo si confermi.

Immagini allegate

71ucmjMckFL._SY522_.jpg‎ (40.2 KB, 1 visite)

juan

Sto leggendo LSD Il mio bambino difficile. Se avete altri libri sugli psichedelici da consigliarmi sarebbe molto gradito.

juan

Poi vorrei leggere qualcosa di Iperborea che pubblica specialmente letteratura del Nord Europa. Se qualcuno ha consigli...

Hor

Ho letto poco di Iperborea, anzi, pochissimo.
- L'isola di Odino, di Janne Teller. Rivisitazione ironica in chiave moderna della divinità nordica. L'ho letto un sacco di anni fa, ma lo ricordo molto carino.
- La vera storia del pirata Long John Silver, di Björn Larsson. Ormai è considerato a suo modo quasi un classico. Bello, ma secondo me non eccezionale.
- Il nostro bisogno di consolazione, di Stig Dagerman. Riflessioni sulla morte di uno scrittore svedese che di lì a poco si sarebbe suicidato. Brevissimo, lo ricordo abbastanza ostico, di non facile penetrazione. Ce l'ho sul tavolo perché giusto in questi giorni pensavo di rileggerlo.