Bluevelvet93

Che la percezione dei folli è cambiata diverse volte nel corso della storia.

Angus

Questo è un "bell"'articolo alla Focò sulla psichiatria (non solo ma anche):

http://www.ultrafilosofia.com/2017/0...ia-dellessere/

Hor

Niente paura, di Julian Barnes.
Credevo fosse una riflessione sulla morte e mi interessava per questo, invece dalle prime pagine sembra una specie di autobiografia. Ma magari dopo cambia.

gaucho

Mia madre oggi dal nulla mi ha dato un libro di Leo Buscaglia sull’amore.

Così, de botto, senza senso

Brutto Vero

Ieri ho letto tutto d'un fiato "Correndo attraverso Pechino" di Xu Zechen, molto carino. Peccato non ci siano altre sue opere tradotte in italiano o inglese.

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Cancelletto

Piacersi non piacere. Libro regalato dalla mia cugina prefe, ha detto che ha subito pensato a me quando lha visto, i regali più belli

Abuela

La vegetariana non so se mi è piaciuto, ma direi più no che sì. Non ho voglia di interrogarmi troppo

Leggo Sonata a Kreutzer

Kanon

TenenteDan

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Ma per antipsichiatria cosa si intende di preciso?
Nel senso che si è contrari ai farmaci, alla medicalizzazione?
E cosa viene proposto come alternativa?

Hor

L'antipsichiatria è un movimento della seconda metà del '900 che criticava fortemente com'era gestita allora la psichiatra, ovvero in modo autoritario, coi medici che trattavano i pazienti come meri oggetti, come pacchi postali, da gestire e smistare nei manicomî, dove spesso l'unica preoccupazione era disciplinare e gestire i "pazzi" in modo che stessero calmi, imbottendoli di sedativi, usando metodi di contenzione (le famigerate camicie di forza), o la terapia elettroconvulsiva (l'elettroshock) come punizione per chi non si adeguava alle necessità di gestione dell'istituzione. Altro punto criticato dall'antipsichiatria era la tendenza della psichiatria a considerare in modo rigido e assoluto la "normalità" e la "anormalità", con la seconda da sopprimere in modo da ricondurre il "pazzo" alla prima, anche ricorrendo alla forza. Secondo molta antipsichiatria invece normalità e anormalità sono relative al periodo storico e al luogo geografico, per questo non vanno concepite in maniera assoluta o rigidamente normativa, come invece faceva la psichiatria, che si configurava solo come un modo per imporre ai devianti le norme comportamentali della maggioranza.
Secondo me e per quel che ho visto anche frequentando in prima persona gli ambienti della psicologia e della psichiatria, molte delle critiche rivolte dall'antipsichiatria alla psichiatria erano fondate, anche perché prima degli anni Settanta (in Italia prima dell'attività di Franco Basaglia) i "malati di mente" erano trattati davvero malissimo, di solito rinchiusi per sempre nei manicomî dove venivano trattati con metodi meno che umani.
Adesso molte cose sono cambiate in meglio, basti pensare che una volta i bambini autistici (parlo di un esempio che mi riguarda) venivano messi nei manicomî sin da piccoli perché giudicati "ineducabili", mentre adesso si parla di neurodiversità, si cerca di comprendere la loro condizione, di venir loro incontro, di costruire ambienti favorevoli, di trovare metodi per far comunicare autistici e non autistici.
Certo, secondo me c'è comunque ancora diversa strada da fare, perché alcuni pregiudizî verso chi ha problemi mentali persistono anche nella psichiatria attuale.

idk

Fisica della malinconia - Gospodinov

Ma sei abbonato online? Perché costa un botto il Limes cartaceo.

idk

Nella critica dell'antipsichiatria il contributo più importante credo sia quello di Felix Guattari, ha scritto anche libri in coppia con Deleuze nella critica al capitalismo integrando parte delle sue intuizioni dell'antipsichiatrica alla critica deleuziana. Che poi sono state copiate pari pari da tutti i collettivi anarchici che trattano il tema, insomma il Guattari è una leggenda nell'ambiente. Purtroppo io non l'ho letto molto.

anahí

A me era piaciuto molto ma lo lessi tanto tempo fa. Dimmi come ti è sembrato quando lo finisci! In generale ho amato molto Tolstoj

Abuela

Già da ora mi sorprende come sia scorrevole alla lettura, Anna Karenina lo lessi 20 anni fa ma lo ricordo come un parto
Va beh che questo è un racconto quindi di certo non si protrae nelle descrizioni del romanzo. Non ho letto altro di tolstoj.

Lo sto leggendo tutto mentre ascolto la sonata. Non ho capito se c è un legame fra le due cose, non ho letto la prefazione perché voglio leggere ed ascoltare senza guida.



Edit: ma è un trattato di misoginia ;_;

Varano

ne ho comprati un paio cartacei, poi ho imparato come fregare amazon grazie al kindle store. in pratica compro il volume, tolgo il diritto d'autore, lo converto in un formato epub leggibile dal mio e-reader e poi faccio il reso.
volendo potrei anche girartelo via pdf, non mi costerebbe nulla.
non so quanto durerà la pacchia, dopo un po' di resi ti segnalano e non puoi più farli. comunque ne avrò almeno una decina formato digitale.

zoe666

TenenteDan

Sono alle prime pagine, e ci capisco poco.
Com'è il resto?
Comprato soprattutto per Rick , che è delle mie parti

anahí

Infatti Tolstoj di sonata a Kreutzer è diversissimo da quello di Guerra e Pace per esempio, è molto più nevrotico e forsennato. Comunque sì il protagonista sembra uscito da certi angoli di questo forum, però a me è sembrato che Tolstoj non parlasse attraverso di lui, ma che il protagonista fosse un narratore non affidabile in questo senso.