super unknown

Hor

Ho cominciato oggi a leggere Nuotare con un elefante tenendo in braccio un gatto di Ogawa Yoko.
Sembra carino ma voglio vedere dove va a parare.

Angus

Ho appena finito Amianto, una storia operaia, di Alberto Prunetti.



E sono a metà di La vera storia del pirata Long John Silver, di Bjorn Larsson, delle splendide edizioni Iperborea.



Ho ormai da un anno l'opera omnia di Borges che aspetta di essere finita. Alcuni scritti (su tutti i racconti de L'Aleph) sono pazzeschi, altri un po' lontani dai miei gusti - che ci avrà trovato nelle vicende picaresche dei gauchi? E' comunque entusiasmante il magnifico scetticismo che mostra, pari solo alla sua genuina curiosità e volontà di approfondire con attenzione e dedizione le questioni che si pone (sempre di grande complessità), con un candore e un'umiltà che stupiscono.

Forse inizierò Beppe Fenoglio (Il partigiano Johnny, Una questione privata), ma ho paura di rimanere deluso - o meglio, che non siano i titoli giusti per approcciarmi a questo autore, dato quanto sono lontano ultimamente dalle storie della resistenza.

Robin

Elenco degli ultimi letti negli 8/9 mesi scorsi (e che reputo valga la pena leggere):

B. Pasternak: Il Dottor Zivago
M. Lermontov:Un eroe del nostro tempo
M. Bulgakov: Il maestro e Margherita
I. Turgenev: Fumo
I.Turgenev : Padri e Figli

W. Shakespeare :The Tragedy of Othello, the Moor of Venice
J.Conrad: Heart of Darkness

J.Saramago: Saggio sulla lucidità
D.Giglioli: Critica della vittima
M.Magatti: La grande Contrazione
I. Bifarini:Neoliberismo e manipolazione di massa

Thomas Sankara: I discorsi e le idee
L’Africa di Thomas Sankara
C. Achebe: Things Fall Apart

In lettura:

Patrice Lumumba e il Panafricanismo

M. Foa:Gli stregoni della notizia. Da Kennedy alla guerra in Iraq: come si fabbrica informazione al servizio dei governi

Yumenohashi

Oggi ho terminato 'Nipponia Nippon' di Abe Kazushige. Il protagonista si è rivelato essere pericolosamente simile ad un utente di questo forum, tanto che a tratti mi veniva difficile procedere con la lettura per quanto le corrispondenze in termini di psicosi incipiente mi angosciavano. In ogni caso romanzo al quale non avrei dato due spicci e che invece si è rivelato estremamente interessante.


Ho anche iniziato e terminato un piccolo saggio sulla Jettatura napoletana in particolare e la superstizione in generale a cura di Sergio Benvenuto. Una perla che riprende ma integra nel suo piccolo il lavoro di De Martino in proposito.

Sempre per quanto riguarda la saggistica qualche giorno fa ho terminato Comunità immaginate - Origini e fortuna dei nazionalismi di Anderson.

Cocente delusione dell'ultimo quarto di mese è stata Epepe di
Ferenc Karinthy. Pare l'autore si sia svegliato una mattina con questa idea geniale in testa, si sia precipitato a buttarla giù freneticamente, aprendo tutta una serie di orizzonti di riflessione estremamente intrippanti, che ti tengono incollato per la smania di capire come possa venirne a capo, se non che a una certa le basi che dovevano essergli parse in un primo momento feconde iniziano a cedere e si rende conto che il cerchio non può chiudersi da solo. Unica soluzione : farla finire a tarallucci e vino con una paraculata, senza risolvere nessuno dei punti critici lasciati in sospeso.

Nel frattempo ho iniziato Tokyo Soundtrack di Hideo Furukawa, come romanzo, e Il popolo del duce - Storia emotiva dell'Italia fascista di Duggan come saggio. Giusto per farmi prendere dalla nostalgia di un tempo mai vissuto e ricordarmi di quanto si stesse meglio QUANDO C'ERA LVI.

Portia

4321 di Paul Auster.
Mi sta piacendo molto.

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onisco

Com'era poi?

Hor

Carino, ma non eccezionale.

Madeleine

Odradek

La nausea di Sartre, mi mancava

Hor

Sto leggendo Ragazze elettriche di Naomi Alderman.

Noriko

Un riassuntino è possibile

..e poi la tua opinione se vuoi

Selenio

soffocare di chuck palahniuk. Ecco la trama:

Victor Mancini, studente di medicina fallito, ha architettato un fantasioso sistema per pagare le spese ospedaliere della vecchia madre: ogni giorno va a cena in un ristorante diverso e, nel bel mezzo della serata, finge di soffocare per colpa di un boccone andato di traverso. Immancabilmente qualcuno si lancia a salvarlo, e altrettanto immancabilmente diventa una sorta di padre adottivo del protagonista e in occasione dell'anniversario dell'incidente gli invia dei soldi. Dopo anni di questa attività il nostro eroe si trova a ricevere quasi quotidianamente un gruzzolo da persone di cui ormai non ricorda nulla ma che gli sono grate per aver dato un senso alle loro vite.

Madeleine

Quello ce l'ho in lista

anahí

Self-reliance ma Ralph Waldo non spiega come devo fare per essere sia self-reliant che integrata in società

Worthless

_

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Gilliant

ciao Noriko.
pur avendo avuto genesi circa sessanta anni fà, è attualissimo...é un libro straordinario! l'impatto nella lettura è stato come una mazzata, un'apertura di ulteriore consapevolezza.
non ti nascondo di essere rimasto sconvolto, in particolare
quando mi sono imbattuto nella descrizione di un tratto caratteriale...ho rivisto la mia biografia punto per punto:eziologia, sviluppo, situazione attuale... Un'epifania insomma, tant'è che in quei giorni ho fatto un sogno rivelatore (di cui ho scritto in forma "poetica" sul forum nella discussiome "sogni"). Come se la Horney mi parlasse direttamente, fosse viva di fronte al sottoscritto.
Ti parlo brevemente del testo.
Situazioni ambientali, familiari, sociali e culturali hanno un ruolo fondamentale nello sviluppo nevrotico di un individuo (nulla di nuovo...). Centrale per la futura formazione caratteriale è l'infanzia. Causa adattamento, sopravvivenza, allontanare l'angoscia del trauma, l'individuo, rinunciando al sano sviluppo, percorre la strada della nevrosi: la creazione di un falso sé...
bisogni interpersonali frustrati (ad esempio affetto, comprensione, sicurezza, riconoscimento) nell’infanzia determinarnano comportamenti disadattivi negli adulti...
Secondo la psicologa tedesca nel corso dello sviluppo si formano tre atteggiamenti adattivi: andare verso la gente, andare contro la gente, allontanarsi dalla gente.
Ovviamente queste tendenze possono completarsi a vicenda (caso auspicabile) o acquisire una forte rigidità con generazione delle nevrosi.
Tralascio la descrizione dei tipi e sotto-tipi che nè derivano, sarebbe troppo lungo e sinceramente devo rileggere alcune parti del libro per fissarle al meglio.
La lettura del libro è adatta anche ai non adetti ai lavori di ambito psicologico.
Lo consiglio vivamente a chi intenda capire qualcosa di più su se stesso; ma punto fondamentale è che porta a interrogarsi, a rivedere esperienze passate in maniera obettiva e sotto diversa e più vivida luce.

Gilliant

- Motivazione e personalità di Abraham Maslow
- La società dei selfie. Narcisismo e sentimento di sé nell'epoca dello
smartphone di Luciano Di Gregorio

Qualche giorno fa ho finito di leggere:
- A viso aperto. Capire e gestire timidezza, fobia sociale e introversione
di Nicola Ghezzani
Vorrei segnalare questo bellissimo libro (ma anche gli altri di Ghezzani) che tratta di argomenti ben noti al forum...

Abuela

Il primo volume di Proust è andato sorprendentemente abbastanza liscio. Il secondo invece no, ha un sacco di errori di punteggiatura. Tipo dialoghi che si aprono e non si chiudono. Va beh che ci si arriva comunque, ma già è ostica come lettura, così mi diventa quasi una tortura
Io poi mi fisso su queste cose e non procedo più.

Tanto per dire questa frase, ha senso così scritta e punteggiata? O sono tonta io?

onisco

Sembra un problema di traduzione, magari se puoi provane un'altra. L'originale tradotto letteralmente dice più o meno così:

"Si rammaricava che quando Swann faceva il mestiere di scrittore, quando pubblicava i suoi studi, quei tratti non si riconoscessero come nelle lettere o nel suo conversare dove invece abbondavano."