Gilliant

ciao zoe.
su questi generi non ho molto da suggerirti e quel poco non so se sarà di tuo gradimento...comunque ci provo.

horror
tra i contemporanei tralascio l'inflanzionato stephen king...voglio invece suggerirti thomas ligotti ('La cospirazione contro la razza umana' e 'Teatro grottesco), indaga l'orrore del quotidiano con una scrittura potente e a tratti filosofica.
Mike Mignola:'Baltimore. Il tenace soldatino di stagno e il vampiro'
tra i moderni, sicuramente Shirley Jackson:'Lizzie' (bellissimo romanzo sulle personalità multiple), 'Abbiamo sempre vissuto nel castello', 'La lotteria', 'L' incubo di Hill House' (storia atipica su una casa infestata...recentemente hanno tratto un film). in realtà il genere dell'autrice è tra horror e thriller.
Theodore Sturgeon: 'cristalli sognanti'(molto bello), 'un po' del tuo sangue', 'più che umano'.
Ray Bradbury: 'il popolo dell'autunno'
Richard Matheson: 'Io sono leggenda', 'Io sono Helen Driscoll'.
tra i classici:
H.P Lovercraft, penso sia imprescindibile...
Gustav Meyrink: 'il golem', 'Il volto verde', 'L'angelo della finestra d'Occidente'.
Ann Radcliffe, autrice inglese di storie gotiche ambientate in Italia (paese da lei amato): 'L'italiano'.
Bram Stoker (scontato lo so...): 'Dracula'.
Sheridan Le Fanu:'Carmilla'.
Matthew Gregory Lewis: 'Il monaco'.

trhiller
ho letto pochissimo di questo genere...posso suggerirti:
Don Winslow('Il potere del cane', 'la lingua di fuoco') e Cormac McCarthy ('la strada', bello anche il film tratto dal romanzo).

saghe
penso tu intenda quelle fantasy...
'La spada della verità' di Terry Goodkind
'La Ruota del tempo' di Robert Jordan
'Saga dei Drenai' di David Gemmell
'Elric di Melniboné ' di Michael Moorcock
'Saga di Geralt di Rivia' di Andrzej Sapkowski

Iago

Per il fantasy c'è anche il mondo creato da terry brooks con i suoi innumerevoli libri, oppure cristopher paolini con i suoi libri iniziando da eragon, poi l'intramontabile harry potter

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Atlas

che bella collezione, grazie!

zoe666

la jackson la sto leggendo ora, l'incubo di hill house mi è piaciuto tantissimo, abbiamo sempre vissuto nel castello invece lo sto trovando un pò pesantino, matheson è uno dei miei scrittori preferiti, di bradbury ho letto solo paese d'ottobre, gli altri non classici non li conosco e li recupererò!
( lovecraft è sempre nel mio kindle ma mi leggo un racconto ogni tanto, sono ancora al 13% di tutta la sua bibliografia)

OtherWorld

Consiglio i suoi Ted Talks, ed abbasso la gogna mediatica.

Svers0

Proseguo lentamente la lettura dell'Alchimista.

Giuseppe79

Non ho esame, studio per interesse personale

Gilliant

'abbiamo sempre vissuto nel castello' in effetti meno digeribile rispetto 'l'incubo di hill house', ma è pur sempre un gran racconto molto inquietante...non ti resta che leggere 'Lizzie', forse il più bello della Jackson.
non sottovalutare anche il racconto breve 'La lotteria'...anche questo inquieta, non voglio svelarti nulla; è stato tratto anche un film da questo racconto e ispirato un episodio ('il faro', se non erro...) della serie "ai confine della realtà".
di cui è stato sceneggiatore anche Matheson (bellissimo l'episodio 'incubo a 6000 metri' tratto dal suo omonimo racconto).
Sicuramente mi è sfuggito qualche autore tra gli horror...voglio segnalarti un libro di questo mese della collana urania:'Cerimonie nere'...si tratta di tre romanzi horror di altrettanti autori: uno dell'ottocento (Feval), del '900 (Grabinski) e contemporaneo (Barron)...puoi trovarlo in edicola, non mi sembra male e sono tentato di comprarlo come lettura d'evasione estiva.

tra le saghe (innumerevoli...) ho tralasciato Tolkien perchè scontato (ovviamente lo consiglio) e il modaiolo 'il trono di spade' (non penso di leggerlo...non mi ispira per niente).
Invece ho dimenticato (ahime!) la bellissima 'Saga di Terramare' di Ursula Le Guin.
'Le cronache di Narnia' e i tre volume che compongono la 'Trilogia Cosmica' di C.S. Lewis.
Infine la trilogia 'Gormenghast' di Mervyn Peake (merita).
Scusa la prolissità...fammi sapere e buona lettura!

Gilliant

meglio così...eviti l'ansia d'esame
attento alle equazioni differnziali...mordono (scherzo...)!

Hazel Grace

l'Incubo di Hill House è una cosa da pazzi proprio, gli puoi dare tremila interpretazioni diverse e non ne verrai mai a capo di quello che è successo in quella casa.. un probabile incubo non di hill house ma della protagonista

Gilliant

si...tormentata dal suo stesso fantasma che la spinge al suo destino: un terrificante loop...

onisco

Heinz Kohut, Analysis of the self.

Hor

Sto leggendo L'ultimo cavaliere di Stephen King.
In realtà King non l'ho mai digerito tanto, e questo libro l'avevo già letto.
Ma fa parte di una saga (La torre nera), e dato che ho intenzione di leggermela tutta, visto che sono riuscito a recuperarla per intiero, ho preferito rinfrescarmi la memoria e rileggermi anche questo volume primo.
Sono a circa un quarto del libro, e devo dire che sto rivalutando lo stile di King, per quanto sia diseguale e a tratti deboli, ovvero forte solo a intermittenza.
Vedremo i volumi successivi dove mi porteranno.

cosechenonho

"La campana di vetro" di Sylvia Plath

zoe666

mi segno tutto ( la lotteria la sto già cercando)
i volumi successivi son molto belli, è una saga davvero ben fatta ed emozionante. Una volta finita ti sembra di aver perso degli amici.

toni

Io non ho mai letto un libro . Qualche giorno fa sono andato in libreria e ho comprato "Le vostre zone erronee" e ho cominciato a leggerlo . Mi piace Lo finirò di leggere e ne comprerò altri

Hor

Sto leggendo La chiamata dei tre.
Sempre Stephen King, sempre la saga della Torre Nera (secondo volume).

Gilliant

ora sono passato a:
Frontiere nascoste - storie ai confini dell'esclusione sociale di Daniela de Robert
Solitudine digitale di Manfred Spitzer

cancellato18966

Povera gente di Dostoevskij,Uomini e topi di Steinbeck e Insomnia di stephen king,tutti e tre in attesa di completazione.

XuX

Per ora sono impegnato nella lettura di As I Lay Dying di William Faulkner.

"Certe volte non sono tanto sicuro di chi ha il diritto di dire quando uno è pazzo e quando no. Certe volte penso che nessuno di noi è del tutto pazzo e nessuno è del tutto normale finché il resto della gente lo convince a andare in un senso o nell'altro. È come se non fosse tanto quello che uno fa, ma com’è che lo guarda la maggioranza di noi quando lo fa. [...] Ma non sono poi tanto sicuro che uno abbia il diritto di dire che cos’è pazzo e cosa non lo è. È come se dentro a ognuno ci fosse qualcuno che è al di là dell’esser normale o dell’esser pazzo, e le cose normali e le cose pazze che fa le guarda con lo stesso orrore e lo stesso stupore."