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13-07-2008, 09:44
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#1
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Principiante
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 28
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Sono decisamente un'idiota! Qualche giorno fa mia sorella mi dice di aver incontrato un tizio, il quale ha fatto qualche domanda su di me (tipo se sono libera ,...); io non c'ho dato molto peso. Sta di fatto che ieri, metre ero al lavoro, mi si presenta lui. Quando l'ho visto sono andata nel pallone, non sono riuscita a spiaccicare parola, le gambe hanno iniziato a tremare, e naturalemente ho fatto la solita figura di quella che se la tira!!! La cosa più triste è che questo mi succede sempre con quelle persone che in un certo senso dimostrano dell'interesse nei miei confronti; invece di esserne compiaciuta li allontano facendo vedere il peggio di me!
Ultimamente sta diventando un cruccio pesante da sopportare, perchè è un vestito che io non mi sento bene addosso. Non posso permettermi di tirarmela, e questo lo so a tal punto che quando assumo "l'espressione dell'altezzosa" (altro non è che un muro di difesa immenso costruito per l'occasione), il mio corpo reagisce iniziando a tremare e la mia mente va in confusione. In apparenza permane quel velo di sicurezza e quasi noia nei confronti degli altri, ma dentro vivo nel caos.
Mi sento un'idiota perchè non riesco a far corrispondere i miei due lati, quello emotivo e quello espressivo.
Mi rendo conto che non mi piaccio, io non voglio essere così, ma per quanto mi sforzi a ragionare e a pensare a quale stretegia mettere in atto, capisco che in tali situazioni mi è impossibile reagire; divento piccola e fragilissima, in una corazza di ferro.
Aiuto!!!
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13-07-2008, 09:56
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#2
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Avanzato
Qui dal: Apr 2008
Messaggi: 386
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so come mi ti senti succede anche a me.
orami assumo un certo tipo ci comportamento solo perchè la gente si aspetta che io lo faccia.
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13-07-2008, 10:27
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#3
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,072
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Brutto non poter esprimere quello che si è veramente e andare avanti con maschere che non ci appartengono,anche io vorrei cambiare ma non ci riesco :?
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13-07-2008, 10:37
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#4
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Principiante
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: Modena
Messaggi: 65
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Purtroppo è quello che succede anche a me.
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13-07-2008, 12:52
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#5
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Intermedio
Qui dal: Mar 2008
Ubicazione: lucca
Messaggi: 259
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perche' ti sottovaluti. sei un essere umonao come gli altri ed e' normale che qualche ragazzo si avvicini a te.
secondo me tu credi di non meritarti le attenzioni di nessuno, e se si perche'? sei forse una assassina,una ladra.
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13-07-2008, 17:16
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#6
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Esperto
Qui dal: Dec 2006
Messaggi: 512
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allora riportando il tuo comportamento a tutte quelle che se la tirano e che sembrano farmi capire che nn sono alla loro altezza ne potrei estrapolare che in REALTA' sono tutte timide!!!!!!
per andare bene ti ci vorrebbe un ragazzo che capisce che la tua nn è TIRARSELA ma timidezza ...in effetti ci sono molti che continuano a provarci nonostante questo atteggiamento ..magari è il caso di sto ragazzo!!
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13-07-2008, 19:04
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#7
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Principiante
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 89
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E' quello che capita spesso anche a me mi sottovaluto, penso di non essere all'altezza e quindi cerco sempre scuse per rimandare o evitare appuntamenti o semplici chiacchierate...
Le persone infatti percepiscono che noi siamo tipi che ce la tiriamo o altezzosi quando nella realtà è tutto l'opposto, ma come dice mia come si fà a far coincidere le 2 personalità??
Mia anche se non è la sezione giusta, ti dò il benvenuto sul forum...
sperando che possa servire a tutti noi e aiutarci nello sconfiggere queste fobie!!!
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13-07-2008, 21:58
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#8
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Principiante
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 28
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Mi sembra di capire di non essere l'unica tirona tarocca del forum
Mi solleva sapere di essere capita.
Andreattt hai perfettamente ragione quando dici che io non credo di meritarmi le attenzioni degli altri: è un problema di bassa autostima che nasce da un continuo confronto con gli altri. Per quanto io faccia, non sarà mai paragonabile a quello che fanno gli altri, nella stessa modalità.
Giordano, purtroppo non credo sia prudente generalizzare: rischi di bruciarti pesantemente nel caso dovessi trovarti face to face con una fighetta convinta
Dreamday, grazie, lo spero tanto anch'io!
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14-07-2008, 01:56
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#9
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Le strategie difensive extraverbali che generano le maschere non devono essere un ostacolo alla comunicazione, e non devono generare sensi di colpa in chi le usa.
Se nelle passate generazioni la comunicazione era condizionata dall'apparenza perchè non c'era la possibilità di meta-comunicare (cosicchè chi aveva problemi di espressività extra-verbale era fregato), adesso, per quanto ci si ostini a rifiutare la meta-comunicazione, internet si diffonderà, e le vere esigenze psicologiche dell'essere umano non si potranno più nascondere ne ignorare: lo sciovinismo estroversista ha le ore contate.
Vincerà la meta-comunicazione, quindi ci conviene metterci dalla parte giusta 8)
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14-07-2008, 09:11
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#10
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Principiante
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 28
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Le strategie difensive extraverbali che generano le maschere non devono essere un ostacolo alla comunicazione, e non devono generare sensi di colpa in chi le usa.
Se nelle passate generazioni la comunicazione era condizionata dall'apparenza perchè non c'era la possibilità di meta-comunicare (cosicchè chi aveva problemi di espressività extra-verbale era fregato), adesso, per quanto ci si ostini a rifiutare la meta-comunicazione, internet si diffonderà, e le vere esigenze psicologiche dell'essere umano non si potranno più nascondere ne ignorare: lo sciovinismo estroversista ha le ore contate.
Vincerà la meta-comunicazione, quindi ci conviene metterci dalla parte giusta 8)
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Quindi, finchè rimango in un mondo virtuale a parlare della mia incapacità di accettarmi per come sono, perchè le mie maschere difensive (anche se non dovrebbero) mi generano sensi di colpa, posso pensare di riuscire a vivere bene?
... sono a cavallo
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14-07-2008, 12:16
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#11
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,953
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META - COMUNICAZIONE.
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14-07-2008, 13:34
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#12
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da mia
Quindi, finchè rimango in un mondo virtuale a parlare della mia incapacità di accettarmi per come sono, perchè le mie maschere difensive (anche se non dovrebbero) mi generano sensi di colpa, posso pensare di riuscire a vivere bene?
... sono a cavallo
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Non devi sentirti in colpa, se il tuo organismo ti lancia segnali di ansia non dipende da te, e dovresti sentirti in diritto di manifestare questa ansia senza vergognartene.
Chi l'ha stabilito che nella comunicazione bisogna per forza mostrarsi sicuri? Questa regola vale per molte specie animali, non per la specie umana che è dotata dell'intelligenza.
Internet sta demolendo gradualmente questa convenzione di dover recitare, di dover avere un'immagine socialmente accettabile, perchè su internet la gente esprime ciò che sente veramente quando sta in mezzo agli altri, e tutte queste testimonianze faranno prendere coscienza dei limiti della comunicazione attuale.
Oggi c'è ancora l'idea che ognuno deve sforzarsi da solo di essere socialmente accettabile, che gli altri non sono tenuti a dover interpretare, chi diffonde questa idea si dimentica che esiste la meta-comunicazione.
Quando la meta-comunicazione diventerà socialmente accettabile e comunemente usata, tu potrai esprimere in pubblico queste cose che, per ora, puoi scrivere solo su internet dietro anonimato, senza io il rischio di non essere compresa.
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14-07-2008, 14:22
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#13
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Esperto
Qui dal: May 2008
Ubicazione: Ortaggiolandia
Messaggi: 960
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Tolto l'immancabile pizzico di fanatismo da messia della meta-comunicazione (Pentitevi! E ora andate e meta-comunicate), i segnali dell'organismo che non dipendono da te (sì va bene, ma dipendono da come decidi di reagire e quale peso dargli, quindi sei tu che li alimenti, che gli dai di che vivere), la pia illusione dell'anonimato su Internet (è molto relativo, l'anonimato), la convinzione che Internet sta demolendo la convenzione di dover recitare, e che [su Internet] la gente esprime veramente ciò che sente quando sta in mezzo agli altri (mah, è tutta da dimostrare) devo dire che in parte, più o meno, insomma un po', su quel che resta, sul succo - il succo del succo del succo -, devo dire che, toh, quasi quasi concordo con Hurry.
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14-07-2008, 15:01
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#14
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Esperto
Qui dal: May 2008
Ubicazione: Ortaggiolandia
Messaggi: 960
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Quote:
Originariamente inviata da animaSola3
:lol: :lol: :lol: :lol: Mi mancava la tua ironia...però dai questa volta il nostro hurryno si è ammorbidito...(son riuscita anche a comprendere ciò che ha scritto pensa mò te )
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Massì, infatti concordo con lui (credo).
(Comunque, cerca di capirmi, è che interpreto la parte delLA Prova Del Rifiuto Della Società verso la meta-comunicazione. A qualcuno toccava farla, e quindi...) 8)
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14-07-2008, 18:11
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#15
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Intermedio
Qui dal: Jun 2008
Messaggi: 297
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quoto :lol:
ps ma non vieni a firenze estroversone?
dai che facciamo a gara di freddure
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14-07-2008, 23:58
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#16
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da Tristan
i segnali dell'organismo che non dipendono da te (sì va bene, ma dipendono da come decidi di reagire e quale peso dargli, quindi sei tu che li alimenti, che gli dai di che vivere)
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Avevo omesso questa osservazione perchè poteva confondere un po' le idee: il peso dell'ansia si pone da solo in partenza, il soggetto non può ignorarlo, così come non posso ignorare uno che mi urla in faccia.
Anche se fosse il soggetto ad autoindursi l'ansia, l'induzione verrebbe attuata dalla sua parte inconscia, quindi, concettualmente, sarebbe come se l'ansia avesse cause esterne al soggetto (inteso nella sua parte cosciente).
Infatti penso che, se si potesse fare un esperimento in cui si inducono i sintomi della fobia sociale a un estroversone, penso che l'estroversone reagirebbe allo stesso modo del socialfobico, bloccandosi, nonostante l'abitudine ad essere sicuro: questo dimostrerebbe che la volontà ha solo un controllo indiretto su quelle pulsioni ansiose, peccato che non si possa fare questo genere di esperimento, sarebbe interessante
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15-07-2008, 09:10
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#17
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Principiante
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 28
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Infatti penso che, se si potesse fare un esperimento in cui si inducono i sintomi della fobia sociale a un estroversone, penso che l'estroversone reagirebbe allo stesso modo del socialfobico, bloccandosi, nonostante l'abitudine ad essere sicuro
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Anche io sono convinta di questa cosa! L'ansia, l'imbarazzo, la paura di bloccarsi,..., non sono esclusivi dei soli socialfobici; anche i fortunelli estroversoni ammettono di provare certe sensazioni. La differenza è che mentre le persone estroverse le vivono in situazioni ben specifiche e in un certo senso contestualmente accettate, chi soffre di fobia sociale o eccessiva timidezza esperisce queste sensazioni in qualsiasi occasione, anche quelle meno opportune.
Se per gli estroversi si tratta di semplici emozioni, per noi invece sono tratti caratteristici di una vera sintomatologia.
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15-07-2008, 14:16
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#18
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Esperto
Qui dal: May 2008
Ubicazione: Ortaggiolandia
Messaggi: 960
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Avevo omesso questa osservazione perchè poteva confondere un po' le idee: il peso dell'ansia si pone da solo in partenza, il soggetto non può ignorarlo, così come non posso ignorare uno che mi urla in faccia.
Anche se fosse il soggetto ad autoindursi l'ansia, l'induzione verrebbe attuata dalla sua parte inconscia, quindi, concettualmente, sarebbe come se l'ansia avesse cause esterne al soggetto (inteso nella sua parte cosciente).
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Come si fa a tracciare un confine netto tra parte conscia e inconscia?
Credo (come te, suppongo) che non sia utile addebitarsi totalmente il peso dell'ansia, ma è secondo me allo stesso tempo fuorviante (ecco perché io invece non ho omesso quell'osservazione) farla diventare in un certo senso qualcosa di estraneo a noi, relegandola alla sola parte inconscia.
Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Infatti penso che, se si potesse fare un esperimento in cui si inducono i sintomi della fobia sociale a un estroversone, penso che l'estroversone reagirebbe allo stesso modo del socialfobico, bloccandosi, nonostante l'abitudine ad essere sicuro:
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L'ansia è un sentimento - entro certi limiti perfino utile - che provano anche quelli che sembrano tanto sicuri (non è nemmeno necessario che lo ammettano, o immaginare chissà quali esperimenti), appartiene a tutti, non solo ai timidoni. La differenza sta nel saperla gestire, nel non lasciarsi sopraffare (sto scoprendo l'acqua calda, lo so).
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15-07-2008, 15:14
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#19
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da Tristan
Come si fa a tracciare un confine netto tra parte conscia e inconscia?
Credo (come te, suppongo) che non sia utile addebitarsi totalmente il peso dell'ansia, ma è secondo me allo stesso tempo fuorviante (ecco perché io invece non ho omesso quell'osservazione) farla diventare in un certo senso qualcosa di estraneo a noi, relegandola alla sola parte inconscia.
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Di certo non è la mia parte conscia a farmi sentire ansioso per cose che, razionalmente, so che non sono pericolose.
Trovo quindi più aderente alla realtà presentarla come qualcosa che non proviene dalla parte conscia.
Quote:
Originariamente inviata da Tristan
L'ansia è un sentimento - entro certi limiti perfino utile - che provano anche quelli che sembrano tanto sicuri (non è nemmeno necessario che lo ammettano, o immaginare chissà quali esperimenti), appartiene a tutti, non solo ai timidoni. La differenza sta nel saperla gestire, nel non lasciarsi sopraffare (sto scoprendo l'acqua calda, lo so).
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Sì, ma io parlavo di ansie particolari, che i socialfobici conoscono e i non socialfobici non conoscono (empiricamente).
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