E' proprio una gran fatica andare avanti. Ogni giorno combatto a testa bassa, incurante di tutte quelle persone che hanno visto l'incremento delle abilità sociali in breve tempo, incurante di ciò che pensano di me gli altri, incurante delle figure di cacca di dinosauro che faccio.
Ma a volte riesco a farne così tante in breve tempo che mi prende uno dei momenti di depressione e sconsolatezza che mi atterrano moralmente.
Proprio ieri, a lavoro, pausa caffè, per sbaglio faccio "un caffè lungo" in un bicchierino. Il caffè trabocca ed il mio amico mi fa: "Ahahaha Filippo ora voglio vedere come lo fai a bere. Lo devi sorseggiare da lì senza muoverlo."
Io prendo il bicchierino e cerco di tenerlo pari, lo porto alla bocca per berlo, ma me ne cade un po' sul tavolo. Sempre lui mi dice "Ahahahah, Filippo stai combinando un disastro, ahaha". Gli altri colleghi non so cosa abbiano pensato, comunque pace.
A pranzo faccio un altra figuretta troppo lunga da spiegare e, alla sera, di nuovo pausa caffè, rovescio di nuovo il caffè, ma questa volte di più.
"Chi è che se l'è fetta sotto? Filippo, non ti si può lasciare solo un attimo che guarda qua!" <commento del capo>
Sporco per terra e vado a cercare qualcosa per pulire, che non so dove sia. Al chè, alle mie troppe domande degne di un insicuro convinto, arriva il mio amico prende il mitico mocho vileda e pulisce lui.
Mi sarei voluto sotterrare.
Morale a terra fino alla sera, quando ho poi incontrato norton92 e mi sono riavuto. Ma a volte penso di essere talmente inadatto ed insicuro che mi ci vorranno anni per diventare come vorrei diventare. E' palese come anche se a 22 anni, ne dimostri poco più di una decina, in certe situazioni. Per non parlare di quando tutti parlano ed io riesco solamente a fare commenti palesi, banali, mai discorsi di qualche minuto. Ma non è tanto che non parlo, è che proprio mi mancano gli argomenti, la conoscenza che uno a 22 anni dovrebbe avere, bene o male.
Mi guardo indietro e vedo 21 anni buttati via, che non torneranno mai più. Vedo 1 anno di grande impegno per superare la Fobia Sociale e la solitudine più completa, perchè con 0 amici vai da poche parti. Mai un compleanno in compagnia, mai un ultimo dell'anno in compagnia. 21 anni di vuoto totale.
Guardo il presente e vedo tanto impegno, un impegno libero finalmente da tante paranoie, vedo porte che si aprono ovunque, non da sole, ma perchè sono io a volerle aprire, perchè ne ho abbastanza di aspettare che qualcosa accada (un miracolo poi?). Vedo tanti successi, dall'aver cominciato a viaggiare un minimo, all'aver trovato una ragazza, all'essermi auto-inserito in un gruppetto (quanti auto-inviti!). Due settimane fa mi hanno mandato in una nuova azienda ad imparare delle cose ed ho trovato due ragazzi della mia età. Altra porta aperta con successo, non potevo lasciarmeli sfuggire. Molto simpatici e pronti a farsi una bevuta prossimamente. Mi sono visto con norton92, altra porta aperta. Ho cominciato un'altra scuola di ballo e l'Università, altri due portoni aperti.
Ma vedo anche tante figure da bimbo, senza le quali tuttavia non si cresce e non si migliora. Cado, ci sto male 1 giorno, poi riparto a costruire la mia vita.
Il periodo iniziale con la mia ragazza è stato uno veramente difficile, sono felice di averla trovata quando il mio modo di pensare era cambiato, perchè altrimenti dubito che sarei riuscito ad sostenere sia lei, che giustamente si sfogava con me, sia me. A volte ho pensato che conveniva lasciarla...avrei evitato parecchie notti al telefono.
Guardo il futuro e vedo ancora tantissima strada da fare, tutta salita, tanti cose di me che non mi piacciono e che voglio sistemare: timidezza, insicurezza, fisico e relazioni con le donne. E la sento più ripida che mai.
Ormai non si tratta più di cambiare modo di pensare e reagire agli eventi esterni, ma di fare esperienze di vita, di sviluppare più conoscenze, di vivere ogni giorno di più.
Ma quanta fatica, quanto impegno e, dopo tutto, ancora quanta strada da percorrere. Ma non posso mollare, mollare significherebbe tornare al vuoto totale. Non fa per me.