L'ultima di una lunga serie e' questa,il prefetto che finge commozione:
http://notizie.tiscali.it/articoli/c...zione-123.html
Terremoto, telefonata shock dell'ex Prefetto dell'Aquila: "Ho finto commozione"
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Poco dopo il suo insediamento nella carica di Prefetto dell'Aquila, città sconvolta dal terremoto, Giovanna Iurato "scoppiava a ridere ricordando come si era falsamente commossa davanti alle macerie e ai bimbi rimasti orfani". E' quanto stigmatizzano i pm di Napoli commentando una telefonata del prefetto intercettata.La falsa commozione davanti ai bimbi rimasti orfani - "I magistrati napoletani - titolari dell'inchiesta sugli appalti per la sicurezza nell'ambito della quale Iurato è indagata per turbativa d'asta - fanno riferimento a una telefonata fra la stessa Iurato e il prefetto Francesco Gratteri, intercettata il 28 maggio 2010. "Commentando la sua prima giornata ufficiale - scrivono i pm - nella città martoriata dal terremoto (definita sarcasticamente da Iurato 'una citta' inesistente, che non c'e"), scoppiava a ridere, ricordando come si era (falsamente) commossa davanti alle macerie e ai bambini rimasti orfani.L'intercettazione - "Appena metti piede in città, subito con una corona, vai a rendere omaggio ai ragazzi della casa dello studente". E' il consiglio che Giovanna Iurato, appena nominata prefetto dell'Aquila, ricevette dal padre. E' uno dei passaggi della telefonata intercorsa il 28 maggio 2010 tra Iurato e il prefetto Francesco Gratteri, intercettata nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Napoli sugli appalti per la sicurezza. I pm partenopei esprimono severi giudizi sul tono della telefonata, in cui emergerebbe la falsa commozione del prefetto: Iurato: Allora senti...sono andata...sono arrivata, subito mio padre, che è quello che mi da i consigli, quelli più mirati... Gratteri: Si lo so. Iurato: ...perché è un uomo di mondo, saggio, dice: "...appena metti piede in città subito con una corona vai a rendere omaggio ai ragazzi della casa dello studente...". Iurato rise - Gratteri: Brava. Iurato: Eh allora sono arrivata là, nonostante la mia...cosa che volevo...insomma essere compita (fonetico)...mi pigliai, mi caricai questa corona e la portai fino a..... Gratteri: Ti mettesti a piangere...sicuramente! Iurato : Mi misi a piangere. Gratteri: Ovviamente, non avevo dubbi (ride). Iurato: Ed allora subito...subito...lì i giornali: "le lacrime del Prefetto". Gratteri: Non avevo dubbi (eh, eh ride). Iurato: Ehhhhhhh (scoppia a ridere) i giornali : "le lacrime del Prefetto". Gratteri I: Non avevo dubbi (eh, eh ride). Iurato: Poi si sono avvicinati i giornalisti: "perché è venuta qua?". Perché voglio cominciare da qui, dove la città si è fermata perché voglio essere utile a questo territorio. Punto. Gratteri: Eh. Iurato: L'indomani conferenza stampa con tutti i giornalisti.
18 gennaio 2013
Poi c'e quest'altro diventato famoso un po' di tempo fà,rideva del terremoto aquila pregustando ricchi affari
http://www.abruzzo24ore.tv/news/Pisc...enti/65545.htm
Piscicelli confessa. L'uomo che rideva del terremoto racconta delle tangenti
mercoledì 04 gennaio 2012, 10:07
Francesco Piscicelli
Sta collaborando con i magistrati romani che indagano sui Grandi Eventi, Francesco Maria De Vito Piscicelli. L'uomo che la notte del sei aprile 2009 rideva del terremoto dell'Aquila pregustando i ricchi affari che si sarebbero potuti fare in Abruzzo, ha cominciato a parlare in gran segreto un paio di mesi fa. E le sue rivelazioni avrebbero già trovato i primi riscontri aprendo la strada a sviluppi che potrebbero essere clamorosi.
L'imprenditore ha ricostruito il "sistema" di spartizione degli appalti gestiti dal provveditorato ai Lavori Pubblici, l'ormai famigerata "Ferratella" guidata fino al 2009 dal potente Angelo Balducci, svelando il pagamento delle tangenti, i favori, i regali preziosi. E ha indicato i nomi degli alti funzionari a "libro paga" inserendo nella lista anche personaggi che ricoprono tuttora incarichi di rilievo nei ministeri.
E l'ultima della serie,un'altra perla.Ne riporto una parte,se volete quella integrale seguite il link.
http://www.gazzetta.it/Ciclismo/18-0...79156086.shtml
Lance Armstrong confessa l'Epo
"Impossibile vincere 7 Tour senza doping"
Rispondi si o no. Hai mai preso sostanze proibite per migliorare le tue prestazioni?
"Sì".
Epo?
"Sì".
Emotrasfusioni?
"Sì".
Altre, come il testosterone?
"Sì".
In tutti i tuoi sette Tour vincenti avevi preso sostanze?
"Sì".
Pensi sia possibile vincere sette volte di fila il Tour senza doparsi?
"No, non penso. Non in questa generazione ciclistica. Non ho inventato io questa cultura. Ma non ho fatto nulla per fermarla".
Per 13 anni non hai semplicemente negato il doping, ti sei ostinato a respingere sfacciatamente tutto quello che hai appena ammesso. Perché?
"Questa è la domanda più azzeccata e la più logica. Ma non so se so rispondere. La maggior parte delle persone penserà che sia troppo tardi. E probabilmente ha ragione. E' tutta colpa mia. E' stata una grande menzogna che ho ripetuto tantissime volte".
Eri sfacciatamente convinto delle tue posizioni, davi dei bugiardi agli altri.
"Lo so, me ne rendo conto. La verità è che tutta questa cosa era un'immagine costruita, una storia perfetta, quella dell'eroe che sconfigge il cancro, vince sette Tour de France, ha un matrimonio perfetto ed è padre di famiglia. Mi sono perso in questa immagine. Sicuramente altri avrebbero potuto gestirla, ma io non sono stato in grado. Era tutto falso".
Mi hai detto prima che non è possibile vincere senza doping.
"Si e lo ripeto. Non è possibile, almeno in questa generazione, non voglio parlare di altri tempi. Come dicevo non ho inventato questa cultura ma non ho fatto nulla per fermarla e questa è una mia colpa, di questo mi devo scusare. Perché tutto lo sport paga le conseguenze del mio comportamento. Comunque non è vero che avevo accesso a sostanze che non erano disponibili per gli altri".
Il report di 164 pagine diffuso dall’Usada dice che tu e la US Postal avevate messo a punto il più sofisticato sistema di dopaggio mai visto. È così?
"Non credo. Era certamente professionale, era decisamente intelligente, se così si può definire, ma era molto conservativo. Non volevamo prendere rischi, sapevamo di che cosa si trattava, veniva messo a punto di gara in gara. Ma dire che il nostro programma era più grande di quello della Germania Est degli anni Settanta e Ottanta mi pare esagerato".
Ma com’era questa cultura? Ce lo puoi spiegare?
"Io non voglio accusare nessun altro, non voglio parlare di nessun altro. Ci sono gli errori figli delle mie decisioni e sono qui per parlarne e chiedere scusa. La cultura era quella che era".
Si dopavano tutti? Questo è quello che abbiamo sentito. Lo facevano tutti?
"Non so se tutti, non vivevo né mi allenavo con tutti. Posso dire questo: c’era gente che mi diceva che su 200 ciclisti del circuito ce n’erano forse cinque che non si dopavano, cinque eroi insomma, che avevano ragione".
Come ti dopavi? Spiegami. Pillole, sangue, frigoriferi segreti, come funzionava?
"Era molto semplice, c’erano dei sistemi di ossigenazione del sangue. Il mio cocktail dopante era fatto di EPO, ma non troppo, trasfusioni e testosterone".
Si potrebbero fare altri esempi ma mi fermo qui.Un prefetto,un imprenditore e un ciclista di successo che ha vinto solo 7 volte
la corsa a tappe piu' importante del mondo.Ma nel mondo degli adulti e' un classico:dire una cosa e poi fare il contrario.Non vi dico io cosa farei a questa gente
E pensare quanta gente in gamba occupa posti meno importanti