Marco Russo

differenza non vuol dire superiorità.
e questo thread mi sembra più consolatorio che constatatorio.

dottorzivago

Penso che il tuo pensiero sia la rovina di molti fobici.

Cosi facendo rischi di fare come il mio amico sfigato....su FB pubblica frasi del tipo.....sono intelligente, sono sensibile, sono speciale, sono profondo, nn sono come gli altri.......e cosi facendo oltre che a generalizzare verso gli estroversi si è autoconvinto di una marea di cazzate!

Ginta

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Alexon

sono le classiche uscite dei perdenti, come i bassi che dicono " nella botte piccola c'è il vino buono "

Sfigata85

Io sono estroversa ma ne penso che gli intro sono sfigati ne il fatto di essere estroversa mi fa entrare nella classifica dei "normali"essere estroversi non significa non essere pieni di casini e paure!!!!

Sfigata85

Io sono estroversa ma sono molto sensibile... Solo che lo faccio vedere solo a chi voglio...

Marco Russo

anche io sto dicendo la mia opinione, e anche gli altri. Non sentirti attaccato, è una discussione e ci si confronta.
La mia opinione è negativa anche sulla supposta superiore intelligenza emotiva.
Pensaci: quante persone hanno problemi a relazionarsi agli altri affettivamente?
Threads sul non aver mai aver avuto una ragazza.
Threads sul non saper come consolare gli altri.
Persino threads sui bambini che guardano strani.

Sono problemi legati a "scarsa intelligenza emotiva" (anche se non mi piace affatto il termine, preferisco parlare di scarse capacità empatiche), non certo superiore.
Io personalmente ho in mente estroversoni ben superiori a me da questo punto di vista.
Se parliamo di QI so di poter stracciare molti estroversoni, ma non credo che la cosa sia correlata alla mia supposta capacità introvertiva. Ho conosciuto estroversi dalle capacità logico-matematiche pazzesche.
Dalle capacità emotive-relazionali pazzesche.
L'unica cosa in cui è potenzialmente superiore un introverso rispetto ad un estroverso è l'aspetto metacognitivo.
Ma sinceramente credo che la corrispondenza tra introversi e fobici/evitanti sia minore del 99% che tu asserisci. Secondo me ci sono persone che non sono né brave ad essere estroverse, né tantomeno brave ad essere introverse.

Halastor

L'intelligenza emotiva secondo me non centra con quelle cose. Secondo me questi sono quegli argomenti che comunque non vanno da nessuna parte.. nel senso che ogniuno alla fine ha la sua idea.

EdgarAllanPoe

secondo me l'introverso è realmente più buono dell'estroverso

Sampei80

Che è un invenzione per dormire meglio la notte ed è molto superficiale come osservazione.
Ognuno di noi è fatto in maniera diversa, estroversoni, introversoni, normaloni...ma che cazz di parole sò?

amarlena

questo ragazzo farà strada

Sampei80

Halastor

in effetti liquidare le discussioni dicendo una banalità torna utile in diverse situazioni

canza

Si, e fa bene.

Anch'io.


Assolutamente NO.
La misura dell'intelligenza dovrebbe essere data da quanto riesci ad ottenere nella vita, cioè da quanto riesci a godertela, non dalla raffinatezza di pensiero che sei in grado di tirare fuori per rimuginare sui tuoi problemi come facciamo noialtri...

barclay

Ragazzi, non avete anche voi l'impressione che ci abbia dato dei dementi?

Winston_Smith

Quindi Berlusconi è più intelligente di San Francesco?

Comunque credo che sia totalmente insensato e irrealistico mettersi a fare classifiche di intelligenza tra fobici e non fobici, timidi e non timidi, introversi ed estroversi, ecc. Realtà troppo complessa per liquidarla in maniera così schematica.

matrix_y

Quindi Einstein non era intelligente.

farfalla78

non generalizziamo davvero..io potrei solo affermare il contrario dato che 3su 3dei miei ex introversi avevano le suddette caratteristiche..invece l'unico estroverso che ho frequentato era tutto l'opposto..dipende dal carattere e dalle proprie vicissitudinì comunque..nn si può fare di tutta l'erba un fascio..

EdgarAllanPoe

a proposito di Einstein, leggevo su nilalienum che era un introverso

Dedalus

Che in sé l'introversione non comporta nessun pregio. Che probabilmente, alla faccia di Jung, non esiste nemmeno come realtà psichica, nostra predestinazione. Non occorre ipostatizzarla.
Fuori dalla dimensione patologica l'introversione differisce dall'estroversione soltanto per la scelta del materiale a cui dar forma: l'“introverso” fa dei problemi di se stesso, ne scova, ne cerca, vive per loro, e si mette all'opera.
È qui che salta il collettivo e avvengono cose come, tipo, l'arte.

Il problema nasce quando a partire dalle genialità si passa a sospettare e teorizzare che allora la “dimensione interiore” abbia di per sé intelligenza, spirito, lungimiranza, profondità d'ingegno, contatti con dimensioni più rivelative, quando, e lo vedete benissimo in voi stessi, esaminarsi perlopiù non porta altro che stalli mentali e perdite di significato.
Impotenze vestite di anima bella.