|
06-03-2022, 00:27
|
#1
|
Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: NORD
Messaggi: 1,746
|
Come vi state preparando?
Fonte: Coprifuoco Live (Telegram)
Quote:
Russia e Ucraina sono rispettivamente il primo e il terzo esportatore mondiale di cereali. Secondo il governo Usa, «la Russia e l’Ucraina insieme rappresentano un terzo delle esportazioni mondiali di grano, un quinto del suo commercio di mais e quasi l’80% della produzione di olio di girasole». Un fronte bollente per l’Italia è quello del grano tenero, che ha registrato il record assoluto: più di 350 euro a tonnellata. Anche il grano duro risente della crisi, ma meno pesantemente. Noi importiamo il 35% del nostro fabbisogno di grano duro per la pasta e il 60% del grano tenero che usiamo per fare pane, pizza e biscotti. Secondo i dati Italmopa, nei primi 11 mesi del 2021, abbiamo importato circa 122.000 tonnellate di grano tenero dall’Ucraina rispetto ad un totale di 4.018.000 tonnellate. Nel periodo considerato, le importazioni dall’Ucraina hanno rappresentato il 3 per cento del totale delle importazioni di frumento tenero. Sempre nei primi mesi del 2021, sono entrate 72.500 tonnellate di frumento tenero dalla Russia, che sono il 2% del volume totale delle importazioni di questo cereale in Italia. In base a tali percentuali, l’industria non dovrebbe avere difficoltà insormontabili nel reperire altrove la materia prima da lavorare.
|
https://www.avvenire.it/opinioni/pag...manda-e-prezzi
Quote:
La crisi idrica che interessa il bacino del fiume Po "peggiora ed è grave", è "emergenza in Piemonte e nel Delta, ma tutto il Distretto è in difficoltà". È l'allarme lanciato dall'Osservatorio sulle crisi idriche, che registra fino al 40% di portata in meno nelle sezioni esaminate del Po e fino al 60% in meno negli affluenti. Tra le cause scatenanti spiccano la "perdurante mancanza" di neve e pioggia, della "grave aridità" dei suoli e del progressivo impoverimento delle falde sotterranee.
|
https://www.tgcom24.mediaset.it/e-pl...-202202k.shtml
Edit: (06/03/22)
Quote:
Entro un mese resteremo senza olio di girasole
La chiusura dei porti sul Mar Nero ha bloccato gli scambi dei due maggiori produttori mondiali, l'Ucraina e la Russia, che riforniscono l'industria europea, Italia compresa, esclusivamente via mare. Le navi che trasportano olio o semi di girasole sono tutte ferme, in particolare presso Mariupol e Odessa, centri nevralgici del commercio via mare.
|
https://www.agi.it/economia/news/202...mese-15841197/
|
Ultima modifica di ESPROC; 06-03-2022 a 22:07.
|
06-03-2022, 00:30
|
#2
|
Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,981
|
Mangerò più patate.
E' un inverno secco ma acqua nel rio qua sotto ce n'è.
|
|
06-03-2022, 00:38
|
#3
|
Super Moderator
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Sotto il letto del mostro
Messaggi: 4,740
|
Quote:
Evabbé c'ho il fotovoltaico e sostituiró i carboidrati coi grassi finite anche le patate. Fossero questi i problemi.
|
.
|
|
06-03-2022, 00:45
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,302
|
Pianterò il grano in campagna...
Metterò una stufa-cucina a legna.
Comprerò uno scaldabagno a legna (non costano molto tra l' altro).
Per l estate...non ho il condizionatore, quindi utilizzerò il ventilatore...potrei alimentarlo con un piccolo motore Stirling e me ne sbatto dei blackouts.
Oppure potrei procurarmi un piccolo gruppo elettrogeno, zucchero, lievito...cambio i getti del carburatore ed il gioco é fatto
|
|
06-03-2022, 01:07
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,073
|
Due soldi i per i pannelli solari li avrei, così potrei riscaldarmi e cucinarmi tutto elettrico indipendente.
Quanto al cibo l’orticello di casa c’è, via di patate pomodori e legumi
|
|
06-03-2022, 03:09
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
|
Ho la campagna e in campagna so fare, so fare il cemento, so costruirmi un impianto elettrico e idraulico, motori, pompe,caldaie, so maneggiare il legno e cavarmela con la saldatrice.
Se trovassi una che mi lava, mi preparare da mangiare e mi stira starei a posto.
|
|
06-03-2022, 03:20
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Trapani
Messaggi: 2,609
|
Niente energia elettrica? Niente Internet? Niente fs.com? Niente computer, cellulare, videogiochi?
Muoroooo!
|
|
06-03-2022, 03:24
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
|
Quote:
Originariamente inviata da TheCopacabana
Niente energia elettrica? Niente Internet? Niente fs.com? Niente computer, cellulare, videogiochi?
Muoroooo!
|
L'importante é avere un supersantos
|
|
06-03-2022, 11:59
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,707
|
Non penso che si arriverà a tanto, credo che si farà come ai tempi dell'austerity e si tornerà a circolare con targhe alterne per chi non deve andare al lavoro.
Al limite chiuderanno le discoteche e ci saranno problemi con i concerti, a meno che non decidano di tagliare i decibel e le luci (appena il Covid inizia a declinare, hanno degli altri problemi). Il processo di sostituzione delle luci dei comuni con le lampadine a consumo ridotto sarà accelerato, eventualmente ricorrendo anche a progetti di reintegro sociale per i detenuti, oppure utilizzando le persone con reddito di cittadinanza. Le partite di calcio non si giocheranno più la sera, si giocherà la domenica alle 11:45, alle 14:00 e alle 16:00 (con l'ora legale si potrà giocare alle 17:00, nel periodo invernale non si giocherà alle 16).
Se aumenteranno i prezzi sarà più conveniente coltivare in Italia e aumenterà la superficie agricola, anzi visto che tanto rimarranno competitivi con i prezzi, pagheranno di più il personale per coltivare anche i terreni che attualmente sono incolti, visto che aumenterà la domanda.
Se non bastasse, importeremo più grano dal Canada.
Passeremo al fotovoltaico e aboliranno tutti i vincoli paesaggistici per realizzare impianti.
|
Ultima modifica di choppy; 06-03-2022 a 12:03.
|
06-03-2022, 22:04
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: NORD
Messaggi: 1,746
|
Quote:
Entro un mese resteremo senza olio di girasole
La chiusura dei porti sul Mar Nero ha bloccato gli scambi dei due maggiori produttori mondiali, l'Ucraina e la Russia, che riforniscono l'industria europea, Italia compresa, esclusivamente via mare. Le navi che trasportano olio o semi di girasole sono tutte ferme, in particolare presso Mariupol e Odessa, centri nevralgici del commercio via mare.
A cosa serve l'olio di giirasole
È impiegato nella produzione di conserve, salse, maionese, condimenti spalmabili, tutti prodotti destinati alla grande distribuzione alimentare. Inoltre, il mondo della ristorazione lo predilige per le fritture. L'industria italiana di spremitura produce solo 250,000 tonnellate di olio grezzo: ecco perché il comparto si rivolge soprattutto all'Ucraina, che insieme alla Russia rappresenta il 60% della produzione mondiale di olio di girasole e circa il 75% dell'export mondiale di questo prodotto, per reperire i quantitativi mancanti.
Secondo dati elaborati da Assitol, a partire dal 2015, grazie all'aumento dei consumi, la quota di import di olio grezzo dall'Ucraina è cresciuta, passando dal 54% al 63%. "Questi dati fotografano il peso delle importazioni di girasole - sottolinea Tampieri - e la difficoltà, per il comparto, di muoversi in un contesto di guerra, che vede bloccati i trasporti non soltanto da e per l'Ucraina, ma da tutto l'Est Europa".
Dall'inizio del conflitto a oggi, sono almeno 50.000 le tonnellate di olio grezzo di girasole ferme nei porti ucraini e mai arrivate in Italia. "Se la guerra cessasse nei prossimi giorni - osserva ancora Tampieri - tornare alla normalità sarebbe comunque complesso. Tuttavia, la situazione potrebbe complicarsi ulteriormente, se il conflitto dovesse proseguire, perché salterebbe la semina, prevista in primavera".
Dalla grande distribuzione commerciale, dove l'olio di girasole ha uno spazio importante, alla lecitina, impiegata nel settore dolciario e in panificazione, fino ai mangimi per la zootecnia, sono tanti i settori coinvolti direttamente dalle difficoltà di approvvigionamento. Per riuscire a diversificare, almeno in parte, le forniture, le aziende chiedono tempo e, soprattutto, di evitare misure che possano colpire le imprese olearie, già in notevole difficoltà.
"Invitiamo le istituzioni ad agire con ragionevolezza. Eventuali sanzioni, come i dazi o, peggio, i divieti sull'import, risulterebbero dannose non soltanto per il nostro settore, ma per tutta la filiera agroalimentare italiana, provocando al tempo stesso un forte contraccolpo negativo sull'Ucraina", conclude Tampieri.
|
https://www.agi.it/economia/news/202...mese-15841197/
|
|
07-03-2022, 11:38
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Provincia di Bologna
Messaggi: 5,151
|
Quote:
Originariamente inviata da Creeper
Penso che seminerò un bel po' di patate questa primavera
|
La patata tira sempre.
|
|
|
|