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03-09-2023, 22:13
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#1
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Dove non vorrei stare
Messaggi: 1,080
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Ogni tanto mi capita di riflettere sul carattere debole e l'influenza che hanno certi ambienti, mi sono accorto che non avendo sviluppato un carattere forte tendo ad adeguarmi all'ambiente in cui mi trovo, ad assorbire pensieri e modi di fare, peccato che quasi sempre sono ambienti modesti e demotivanti e per quello non riesco mai a combinare mai niente e sto pensando a quanto questi ambienti abbiano avuto influenza nella mia vita.
Ad esempio l'ambiente di fabbrica è quello fra i peggiori di tutti. Mi sono accorto che chi entra lì quasi mai esce perché l'operaio è una figura modesta, passiva, tendenzialmente ignorante, la fabbrica poi tente a uniformare tutti...dove sto io tutti si lamentano ma poi nessuno fa qualcosa..nessuno che si eleva, vite abbastanza banali senza aspirazioni, chi piange, ma poi stanno sempre lì...dici che vuoi andare via e ti dicono "ma dove vai, non c'è lavoro"...mi sto accorgendo che anche io sto diventando così, mi lamento, voglio andare via e poi sempre lì sto...o forse lo sono sempre stato e la cosa non mi piace...
Curioso che gli unici che se ne sono andati da quella ditta erano dell'ufficio tecnico, gli schiavi della produzione stanno sempre lì...
Anche per quello voglio andarmene, per non passare per altri 30 anni 50 ore a settimana in un ambiente del genere...ma è sempre più difficile sia per carattere sia perché appunto l'ambiente demotiva...
Ma ci sarà un ambiente motivante in cui poter stare bene? E' un cane che si morde la coda perché per un ambiente migliore dovrei migliorare ma non posso migliorare finché resto lì...
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03-09-2023, 23:24
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Nel settore metalmeccanico mi viene in mente solo CNC, e cose simili. E' un tipo di lavoro che ha sia una parte manuale sia una intellettuale, ed entrambe possono essere portate a livelli molto alti; soprattutto una non va senza l'altra.
E' molto probabile che se riesci a qualificarti in questo senso potresti passare parte del tuo tempo a lavoro a contatto con ingegneri e tecnici. Penso di poter dire a ragion veduta che gli ingegneri sono persone in media noiose ma non credo, sempre in media, siano degli scemi; se ti parte l'interesse per qualche argomento ti possono far crescere molto dal punto di vista professionale e mentale. Magari ci scappa pure una laurea triennale, l'ingegner gufetto. Come età non sei per niente fuori.
Ci saranno altri mille settori simili ma non li conosco.
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03-09-2023, 23:32
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#3
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 958
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Mi viene in mente una riflessione, forse un po’ fuori dal tempo. C’é stata un’epoca in cui i cambiamenti sociali partivano dalle fabbriche, ma c’era una forte sindacalizzazione, spirito e orgoglio di gruppo, le persone discutevano, rivendicavano per sé e per gli altri…non sono più quei tempi, ma l’atomizzazione del lavoro e l’enfasi sull’autorealizzazione come fatto esclusivamente personale, con la riduzione della salute mentale a problema individuale, unite ai cambiamenti del mondo del lavoro, hanno fatto i loro danni.
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03-09-2023, 23:48
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,152
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Quote:
Io sulla realizzazione e soddisfazione ho perso ogni speranza. Nessuno ha mai voluto scommettere su di me anche quando avevo qualcosa da dare, quindi non mi sono evoluto, però sono riuscito ad adattarmi alla "merda", nel senso che fra part-time, anzianità e 104 sono riuscito a ritagliarmi degli orari congeniali. Se dovessi fare 50 ore, ma anche solo 40 penso che mi butterei di sotto.
Il consiglio che ti posso dare Gufetto è di provare a chiedere un part-time, oppure cercare un lavoro statale o para-statale in cui puoi reclamare diritti, prendere una malattia ogni tanto o prendere una 104 per un genitore, zio, parente.. ti fai le tue 28-30 ore e te ne stai tranquillo.
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04-09-2023, 21:41
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#5
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Dove non vorrei stare
Messaggi: 1,080
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Forse dovrei levarmi dalle balle da qualunque tipo di fabbrica Sono ambienti forse nocivi per certi caratteri...sono rimasto solo per avere l'indeterminato per avere il mutuo ma adesso sono incastrato...
Se servono 40 ore settimanali che almeno sia un lavoro dove si possa anche crescere, che si abbia qualcosa indietro di quello che si fa eccetto 1400€...uno sarebbe più motivato e forse starebbe meglio pure fuori da lavoro...
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19-11-2023, 12:33
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#6
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Dove non vorrei stare
Messaggi: 1,080
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Ho trovato questo video che riassume un po' l'argomento del topic
https://www.instagram.com/reel/CztrRKeM7fU/
Insomma vale sempre il classico "chi va con lo zoppo..."
Il problema è che è una vita che mi trovo in ambienti marci e demotivanti...una volta che ci finisci è un casino uscirne...40 ore a settimana attorno a decine di sguatteri ti segnano, specie se non hai una psiche forte e sicura...
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19-11-2023, 13:36
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#7
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 433
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Quote:
Originariamente inviata da Gufetto
Ogni tanto mi capita di riflettere sul carattere debole e l'influenza che hanno certi ambienti, mi sono accorto che non avendo sviluppato un carattere forte tendo ad adeguarmi all'ambiente in cui mi trovo, ad assorbire pensieri e modi di fare, peccato che quasi sempre sono ambienti modesti e demotivanti e per quello non riesco mai a combinare mai niente e sto pensando a quanto questi ambienti abbiano avuto influenza nella mia vita.
Ad esempio l'ambiente di fabbrica è quello fra i peggiori di tutti. Mi sono accorto che chi entra lì quasi mai esce perché l'operaio è una figura modesta, passiva, tendenzialmente ignorante, la fabbrica poi tente a uniformare tutti...dove sto io tutti si lamentano ma poi nessuno fa qualcosa..nessuno che si eleva, vite abbastanza banali senza aspirazioni, chi piange, ma poi stanno sempre lì...dici che vuoi andare via e ti dicono "ma dove vai, non c'è lavoro"...mi sto accorgendo che anche io sto diventando così, mi lamento, voglio andare via e poi sempre lì sto...o forse lo sono sempre stato e la cosa non mi piace...
Curioso che gli unici che se ne sono andati da quella ditta erano dell'ufficio tecnico, gli schiavi della produzione stanno sempre lì...
Anche per quello voglio andarmene, per non passare per altri 30 anni 50 ore a settimana in un ambiente del genere...ma è sempre più difficile sia per carattere sia perché appunto l'ambiente demotiva...
Ma ci sarà un ambiente motivante in cui poter stare bene? E' un cane che si morde la coda perché per un ambiente migliore dovrei migliorare ma non posso migliorare finché resto lì...
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La fabbrica uccide ma se non hai competenze o talenti che cazzo altro vuoi andare a fare? I lavori generici fanno tutti schifo.
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19-11-2023, 13:37
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#8
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,066
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Prova a fare qualche concorso pubblico o domanda in aziende parastatali tipo Ferrovie,Enel,Tim....
Si l'ambiente di fabbrica è allucinante io ho resistetti 8 mesi, avevo poco più di 20 anni e scappai.A fine turno ero devastato mentalmente e fisicamente l'unico obiettivo era il tornare a casa e sdraiarsi sul letto
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19-11-2023, 13:41
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 433
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Quote:
Originariamente inviata da Gufetto
Forse dovrei levarmi dalle balle da qualunque tipo di fabbrica Sono ambienti forse nocivi per certi caratteri...sono rimasto solo per avere l'indeterminato per avere il mutuo ma adesso sono incastrato...
Se servono 40 ore settimanali che almeno sia un lavoro dove si possa anche crescere, che si abbia qualcosa indietro di quello che si fa eccetto 1400€...uno sarebbe più motivato e forse starebbe meglio pure fuori da lavoro...
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Io me ne sono andato da una fabbrica dopo 8 mesi,si le fabbriche sono posti nocivi, la gente è tossica ,è una guerra tra poveri continua ,però ora mi sono reso conto che sono un inetto totale e penso al fatto che l'unico posto dove posso stare è lì, purtroppo ho mollato pensando di essere capace di fare di meglio ma mi sono sbagliato, e ora sto peggio di quando ero lì dentro;bisogna essere realisti,è giusto cercare di migliorare la propria vita ma bisogna anche guardare se ne hai le capacità/competenze per farlo. Io sono ritardato quindi era già stato una sorta di "successo" il fatto di non essere stato mandat9 via rincoglionit9 come sono,ma bisogna anche dire che lì 0rendevano cani e porci e non ti licenziavano a meno che facevi cose gravi,però concordo sono ambienti nocivi , peggio ancora sono le fabbriche dove ci sono quasi solo donne tipo quelle alimentari,incredibile quanto sono tossiche le donne in ambito lavorativo.
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19-11-2023, 13:43
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#10
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 433
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Quote:
Originariamente inviata da Teal
Mi viene in mente una riflessione, forse un po’ fuori dal tempo. C’é stata un’epoca in cui i cambiamenti sociali partivano dalle fabbriche, ma c’era una forte sindacalizzazione, spirito e orgoglio di gruppo, le persone discutevano, rivendicavano per sé e per gli altri…non sono più quei tempi, ma l’atomizzazione del lavoro e l’enfasi sull’autorealizzazione come fatto esclusivamente personale, con la riduzione della salute mentale a problema individuale, unite ai cambiamenti del mondo del lavoro, hanno fatto i loro danni.
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Il fatto è che oggi giorno c'è troppa competizione,in più siamo troppi in questo mondo è la realtà non c'è posto per tutti ,i fragili e gli incapaci verranno sempre più emarginati.
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19-11-2023, 14:07
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2023
Messaggi: 798
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Quote:
Originariamente inviata da Gufetto
Ogni tanto mi capita di riflettere sul carattere debole e l'influenza che hanno certi ambienti, mi sono accorto che non avendo sviluppato un carattere forte tendo ad adeguarmi all'ambiente in cui mi trovo, ad assorbire pensieri e modi di fare, peccato che quasi sempre sono ambienti modesti e demotivanti e per quello non riesco mai a combinare mai niente e sto pensando a quanto questi ambienti abbiano avuto influenza nella mia vita.:
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Allora... io ovviamente ti parlo del mio vissuto personale e lavorativo, nella mia ventennale esperienza di dipendente, in ogni lavoro che ho fatto, una cosa l'ho capita: più sei "debole di carattere", accondiscendente, se vogliamo sì ti adatti alle condizioni, più se ne approfitteranno. E non parlo solo della fabbrica ma di qualsiasi impiego dove hai un superiore.
Quote:
Originariamente inviata da Gufetto
Ad esempio l'ambiente di fabbrica è quello fra i peggiori di tutti. Mi sono accorto che chi entra lì quasi mai esce perché l'operaio è una figura modesta, passiva, tendenzialmente ignorante, la fabbrica poi tente a uniformare tutti...dove sto io tutti si lamentano ma poi nessuno fa qualcosa..nessuno che si eleva, vite abbastanza banali senza aspirazioni, chi piange, ma poi stanno sempre lì...dici che vuoi andare via e ti dicono "ma dove vai, non c'è lavoro"...mi sto accorgendo che anche io sto diventando così, mi lamento, voglio andare via e poi sempre lì sto...o forse lo sono sempre stato e la cosa non mi piace:
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Anche qui, per esperienza, posso dirti che queste lamentele ci sono più o meno dappertutto.
Concordo sul fatto che la fabbrica sia uno dei peggiori ambienti lavorativi possibili... ci ho passato solo una settimana da giovanissimo (mi sa che non ero ancora maggiorenne o appena) ed è stato traumatico. Fare 8 ore lo stesso movimento su un macchinario è spaventoso, alienante... il tempo non mi passava mai. Ho tenuto botta una settimana e poi ho mollato beccandomi gli insulti e i rimproveri del capoccia che mi aveva assunto per l'estate... Fanculo stronzo.
Oggi ci penso e mi dico: "Ti è andata bene perché hai potuto farlo... avevi i genitori alle spalle. Se non avessi avuto questo paracadute, piacere o non piacere non avresti potuto mollare". Quindi grandissimo rispetto per chi lavora in fabbrica.
Quote:
Originariamente inviata da Gufetto
Anche per quello voglio andarmene, per non passare per altri 30 anni 50 ore a settimana in un ambiente del genere...ma è sempre più difficile sia per carattere sia perché appunto l'ambiente demotiva
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Gufetto, se ne hai la possibilità quello che mi sento di dirti è di farlo. Vattene. Gli altri avori non saranno tanto meglio, ma un pochino sì, a meno che vai in miniera.
Quote:
Originariamente inviata da Gufetto
Ma ci sarà un ambiente motivante in cui poter stare bene? E' un cane che si morde la coda perché per un ambiente migliore dovrei migliorare ma non posso migliorare finché resto lì...
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Ci sono fidati... ovviamente non sono tutti rose e fiori come pensiamo di lavori migliori o meglio retribuiti dei nostri, ma qualcosa di diverso c'è sempre, già fare un lavoro da 40 e non 50 ore credo che per te sarebbe un gran salto.
Te lo dico perché ci sono passato attraverso diversi lavori e alla fine "esclusivamente perché ho avuto culo" credo di averne trovato uno molto adatto a me. Però ne ho fatta di gavetta (e non è servita a nulla perché poi ora faccio un lavoro competamente diverso).
Ho iniziato da un lavoretto umile stagionale, per poi prendere le mansioni (anche tipo pulire i cessi) di chi se ne andava dalla ditta, sempre pagato una miseria e per una decina d'anni ho aspettato il pensionamento del collega anziano per prendere il suo posto e il suo stipendio. Quasi giunto alla meta mi hanno chiuso l'azienda e lasciato per strada. A più di 30 in Italia cercare un lavoro è stata molto dura, credevo di non farcela, ma non avevo più un paracadute genitoriale alle spalle (anche se fortunatamente avevo un tetto sulla testa)... ho accettato di tutto, ma cose di 3/4 mesi in sostituzione di maternità o cose così, oppure lavori del weekend, ma brancolavo ne buio lavorativo. Poi un giorno quasi per scherzo ho chiesto a un conoscente che fa un lavoro considerato "nobile" e per cui serve fior di laurea specialistica e mi ha dato un opportunità. Non me la sono lasciata sfuggire. Da piccole mansioni sono diventato competente anche senza "il pezzo di carta" e quando si è ingrandito mi ha portato con lui.
Oggi dopo 9 anni non guadagno uno sproposito ma riesco a mantenermi un affitto e qualche vizio senza troppe preoccupazioni e quel che è meglio lavoro poco in presenza e tanto da casa (una sorta di smartworking ma per sempre). Mi è andata bene, molto bene col senno di poi... ma come ti dicevo sopra, sono capace di lamentarmi lo stesso e in questi 9 anni qualche volta sono andato vicino a licenziarmi (ma dove vuoi andare?).
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Ultima modifica di AvolteRitorno; 19-11-2023 a 14:13.
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19-11-2023, 14:36
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#12
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 433
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Quote:
Originariamente inviata da AvolteRitorno
Allora... io ovviamente ti parlo del mio vissuto personale e lavorativo, nella mia ventennale esperienza di dipendente, in ogni lavoro che ho fatto, una cosa l'ho capita: più sei "debole di carattere", accondiscendente, se vogliamo sì ti adatti alle condizioni, più se ne approfitteranno. E non parlo solo della fabbrica ma di qualsiasi impiego dove hai un superiore.
Se posso chiedere è un lavoro nell'ambito della programmazione?
Anche qui, per esperienza, posso dirti che queste lamentele ci sono più o meno dappertutto.
Concordo sul fatto che la fabbrica sia uno dei peggiori ambienti lavorativi possibili... ci ho passato solo una settimana da giovanissimo (mi sa che non ero ancora maggiorenne o appena) ed è stato traumatico. Fare 8 ore lo stesso movimento su un macchinario è spaventoso, alienante... il tempo non mi passava mai. Ho tenuto botta una settimana e poi ho mollato beccandomi gli insulti e i rimproveri del capoccia che mi aveva assunto per l'estate... Fanculo stronzo.
Oggi ci penso e mi dico: "Ti è andata bene perché hai potuto farlo... avevi i genitori alle spalle. Se non avessi avuto questo paracadute, piacere o non piacere non avresti potuto mollare". Quindi grandissimo rispetto per chi lavora in fabbrica.
Gufetto, se ne hai la possibilità quello che mi sento di dirti è di farlo. Vattene. Gli altri avori non saranno tanto meglio, ma un pochino sì, a meno che vai in miniera.
Ci sono fidati... ovviamente non sono tutti rose e fiori come pensiamo di lavori migliori o meglio retribuiti dei nostri, ma qualcosa di diverso c'è sempre, già fare un lavoro da 40 e non 50 ore credo che per te sarebbe un gran salto.
Te lo dico perché ci sono passato attraverso diversi lavori e alla fine "esclusivamente perché ho avuto culo" credo di averne trovato uno molto adatto a me. Però ne ho fatta di gavetta (e non è servita a nulla perché poi ora faccio un lavoro competamente diverso).
Ho iniziato da un lavoretto umile stagionale, per poi prendere le mansioni (anche tipo pulire i cessi) di chi se ne andava dalla ditta, sempre pagato una miseria e per una decina d'anni ho aspettato il pensionamento del collega anziano per prendere il suo posto e il suo stipendio. Quasi giunto alla meta mi hanno chiuso l'azienda e lasciato per strada. A più di 30 in Italia cercare un lavoro è stata molto dura, credevo di non farcela, ma non avevo più un paracadute genitoriale alle spalle (anche se fortunatamente avevo un tetto sulla testa)... ho accettato di tutto, ma cose di 3/4 mesi in sostituzione di maternità o cose così, oppure lavori del weekend, ma brancolavo ne buio lavorativo. Poi un giorno quasi per scherzo ho chiesto a un conoscente che fa un lavoro considerato "nobile" e per cui serve fior di laurea specialistica e mi ha dato un opportunità. Non me la sono lasciata sfuggire. Da piccole mansioni sono diventato competente anche senza "il pezzo di carta" e quando si è ingrandito mi ha portato con lui.
Oggi dopo 9 anni non guadagno uno sproposito ma riesco a mantenermi un affitto e qualche vizio senza troppe preoccupazioni e quel che è meglio lavoro poco in presenza e tanto da casa (una sorta di smartworking ma per sempre). Mi è andata bene, molto bene col senno di poi... ma come ti dicevo sopra, sono capace di lamentarmi lo stesso e in questi 9 anni qualche volta sono andato vicino a licenziarmi (ma dove vuoi andare?).
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Se posso chiedere è un lavoro nell'ambito della programmazione?
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19-11-2023, 15:05
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#13
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,136
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Gufo magazziniere ti piacerebbe
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19-11-2023, 17:04
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#14
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Dove non vorrei stare
Messaggi: 1,080
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Riguardo al lavoro, fosse per me mi licenzierei anche adesso, ho nei preferiti del browser il link al sito del ministero del lavoro, basta accedere con lo spid, due click ed è fatta.
Ho 12 anni di contratto fisso (ma di lavoro totale sui 17 circa), nessun richiamo, ho lavorato in pandemia, sono serio e affidabile..il problema è che non ho modi per avere altri lavori avendo fra le palle questo.
Come al solito mi blocca la paura e nessuno mi aiuta, essendo circondato da persone demotivanti...
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19-11-2023, 18:15
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2023
Messaggi: 798
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Quote:
Originariamente inviata da Fallitodepresso
Se posso chiedere è un lavoro nell'ambito della programmazione?
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Lavoro per una rete informativa online, ma non faccio programmazione, più che altro contenuti e cose di routine.
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19-11-2023, 20:54
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#16
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,397
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Io penso di avere avuto molto culo ad aver trovato un posto dove l'ambiente è sano pur facendo l'operaio. Trovare un posto dove nessuno ti rompe i coglioni è veramente una fortuna. Poi deve anche piacerti il lavoro che fai non dico di amarlo perché si lavora per lo stipendio chiaramente ma se ci vai volentieri e sei sereno quando lavori è molto importante.
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