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Carattere e ambienti demotivanti
Ogni tanto mi capita di riflettere sul carattere debole e l'influenza che hanno certi ambienti, mi sono accorto che non avendo sviluppato un carattere forte tendo ad adeguarmi all'ambiente in cui mi trovo, ad assorbire pensieri e modi di fare, peccato che quasi sempre sono ambienti modesti e demotivanti e per quello non riesco mai a combinare mai niente e sto pensando a quanto questi ambienti abbiano avuto influenza nella mia vita.
Ad esempio l'ambiente di fabbrica è quello fra i peggiori di tutti. Mi sono accorto che chi entra lì quasi mai esce perché l'operaio è una figura modesta, passiva, tendenzialmente ignorante, la fabbrica poi tente a uniformare tutti...dove sto io tutti si lamentano ma poi nessuno fa qualcosa..nessuno che si eleva, vite abbastanza banali senza aspirazioni, chi piange, ma poi stanno sempre lì...dici che vuoi andare via e ti dicono "ma dove vai, non c'è lavoro"...mi sto accorgendo che anche io sto diventando così, mi lamento, voglio andare via e poi sempre lì sto...o forse lo sono sempre stato e la cosa non mi piace... Curioso che gli unici che se ne sono andati da quella ditta erano dell'ufficio tecnico, gli schiavi della produzione stanno sempre lì... Anche per quello voglio andarmene, per non passare per altri 30 anni 50 ore a settimana in un ambiente del genere...ma è sempre più difficile sia per carattere sia perché appunto l'ambiente demotiva... Ma ci sarà un ambiente motivante in cui poter stare bene? E' un cane che si morde la coda perché per un ambiente migliore dovrei migliorare ma non posso migliorare finché resto lì... :pensando: |
Re: Carattere e ambienti demotivanti
Nel settore metalmeccanico mi viene in mente solo CNC, e cose simili. E' un tipo di lavoro che ha sia una parte manuale sia una intellettuale, ed entrambe possono essere portate a livelli molto alti; soprattutto una non va senza l'altra.
E' molto probabile che se riesci a qualificarti in questo senso potresti passare parte del tuo tempo a lavoro a contatto con ingegneri e tecnici. Penso di poter dire a ragion veduta che gli ingegneri sono persone in media noiose :D ma non credo, sempre in media, siano degli scemi; se ti parte l'interesse per qualche argomento ti possono far crescere molto dal punto di vista professionale e mentale. Magari ci scappa pure una laurea triennale, l'ingegner gufetto. Come età non sei per niente fuori. Ci saranno altri mille settori simili ma non li conosco. |
Re: Carattere e ambienti demotivanti
Mi viene in mente una riflessione, forse un po’ fuori dal tempo. C’é stata un’epoca in cui i cambiamenti sociali partivano dalle fabbriche, ma c’era una forte sindacalizzazione, spirito e orgoglio di gruppo, le persone discutevano, rivendicavano per sé e per gli altri…non sono più quei tempi, ma l’atomizzazione del lavoro e l’enfasi sull’autorealizzazione come fatto esclusivamente personale, con la riduzione della salute mentale a problema individuale, unite ai cambiamenti del mondo del lavoro, hanno fatto i loro danni.
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Re: Carattere e ambienti demotivanti
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Re: Carattere e ambienti demotivanti
Forse dovrei levarmi dalle balle da qualunque tipo di fabbrica :pensando: Sono ambienti forse nocivi per certi caratteri...sono rimasto solo per avere l'indeterminato per avere il mutuo ma adesso sono incastrato...
Se servono 40 ore settimanali che almeno sia un lavoro dove si possa anche crescere, che si abbia qualcosa indietro di quello che si fa eccetto 1400€...uno sarebbe più motivato e forse starebbe meglio pure fuori da lavoro... |
Re: Carattere e ambienti demotivanti
Ho trovato questo video che riassume un po' l'argomento del topic
https://www.instagram.com/reel/CztrRKeM7fU/ Insomma vale sempre il classico "chi va con lo zoppo..." Il problema è che è una vita che mi trovo in ambienti marci e demotivanti...una volta che ci finisci è un casino uscirne...40 ore a settimana attorno a decine di sguatteri ti segnano, specie se non hai una psiche forte e sicura... |
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Re: Carattere e ambienti demotivanti
Prova a fare qualche concorso pubblico o domanda in aziende parastatali tipo Ferrovie,Enel,Tim....
Si l'ambiente di fabbrica è allucinante io ho resistetti 8 mesi, avevo poco più di 20 anni e scappai.A fine turno ero devastato mentalmente e fisicamente l'unico obiettivo era il tornare a casa e sdraiarsi sul letto |
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Re: Carattere e ambienti demotivanti
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Concordo sul fatto che la fabbrica sia uno dei peggiori ambienti lavorativi possibili... ci ho passato solo una settimana da giovanissimo (mi sa che non ero ancora maggiorenne o appena) ed è stato traumatico. Fare 8 ore lo stesso movimento su un macchinario è spaventoso, alienante... il tempo non mi passava mai. Ho tenuto botta una settimana e poi ho mollato beccandomi gli insulti e i rimproveri del capoccia che mi aveva assunto per l'estate... Fanculo stronzo. Oggi ci penso e mi dico: "Ti è andata bene perché hai potuto farlo... avevi i genitori alle spalle. Se non avessi avuto questo paracadute, piacere o non piacere non avresti potuto mollare". Quindi grandissimo rispetto per chi lavora in fabbrica. :riverenza: Quote:
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Te lo dico perché ci sono passato attraverso diversi lavori e alla fine "esclusivamente perché ho avuto culo" credo di averne trovato uno molto adatto a me. Però ne ho fatta di gavetta (e non è servita a nulla perché poi ora faccio un lavoro competamente diverso). Ho iniziato da un lavoretto umile stagionale, per poi prendere le mansioni (anche tipo pulire i cessi) di chi se ne andava dalla ditta, sempre pagato una miseria e per una decina d'anni ho aspettato il pensionamento del collega anziano per prendere il suo posto e il suo stipendio. Quasi giunto alla meta mi hanno chiuso l'azienda e lasciato per strada. A più di 30 in Italia cercare un lavoro è stata molto dura, credevo di non farcela, ma non avevo più un paracadute genitoriale alle spalle (anche se fortunatamente avevo un tetto sulla testa)... ho accettato di tutto, ma cose di 3/4 mesi in sostituzione di maternità o cose così, oppure lavori del weekend, ma brancolavo ne buio lavorativo. Poi un giorno quasi per scherzo ho chiesto a un conoscente che fa un lavoro considerato "nobile" e per cui serve fior di laurea specialistica e mi ha dato un opportunità. Non me la sono lasciata sfuggire. Da piccole mansioni sono diventato competente anche senza "il pezzo di carta" e quando si è ingrandito mi ha portato con lui. Oggi dopo 9 anni non guadagno uno sproposito ma riesco a mantenermi un affitto e qualche vizio senza troppe preoccupazioni e quel che è meglio lavoro poco in presenza e tanto da casa (una sorta di smartworking ma per sempre). Mi è andata bene, molto bene col senno di poi... ma come ti dicevo sopra, sono capace di lamentarmi lo stesso e in questi 9 anni qualche volta sono andato vicino a licenziarmi (ma dove vuoi andare?). |
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Re: Carattere e ambienti demotivanti
Gufo magazziniere ti piacerebbe
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Re: Carattere e ambienti demotivanti
Riguardo al lavoro, fosse per me mi licenzierei anche adesso, ho nei preferiti del browser il link al sito del ministero del lavoro, basta accedere con lo spid, due click ed è fatta.
Ho 12 anni di contratto fisso (ma di lavoro totale sui 17 circa), nessun richiamo, ho lavorato in pandemia, sono serio e affidabile..il problema è che non ho modi per avere altri lavori avendo fra le palle questo. Come al solito mi blocca la paura e nessuno mi aiuta, essendo circondato da persone demotivanti... |
Re: Carattere e ambienti demotivanti
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Re: Carattere e ambienti demotivanti
Io penso di avere avuto molto culo ad aver trovato un posto dove l'ambiente è sano pur facendo l'operaio. Trovare un posto dove nessuno ti rompe i coglioni è veramente una fortuna. Poi deve anche piacerti il lavoro che fai non dico di amarlo perché si lavora per lo stipendio chiaramente ma se ci vai volentieri e sei sereno quando lavori è molto importante.
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