È una cosa che proprio non mi riesce.
Mi sentivo triste, non sapevo che fare. D'un tratto mi ricordo di un collega che mi chiese un aiuto per un problema di outlook. All'epoca non trovai una soluzione immediata, cosí gli dissi che avrei indagato. Non lo feci, probabilmente per evitare la delusione di non essere riuscito a risolvere il problema.
Oggi non avevo niente da perdere, e mi ci sono messo. Ho trovato subito un paio di dritte, sono andato dal collega e ho provato la prima; quindi sono tornato dietro la mia scrivania dicendogli di chiamarmi se aveva ancora il problema; gli ho mandato una mail di prova e mi sono messo a fare i cazzi miei.
Mi chiama, già penso che la soluzione non ha funzionato. Rispondo e mi dice invece che è tutto ok, e che vede le mail correttamente adesso.
Io gli dico "ah ok." e riaggancio, quasi seccato.
Ho fatto tutto questo nella speranza di ricevere un sorriso, un segno di gratitudine, e poi quando questo arriva che faccio? Lo snobbo!
Sono stato a rimuginarci un po'; poi ho deciso. Dovevo andare a casa, ma prima di uscire sono passato nella stanza del collega. Gli dico "Allora adesso è tutto apposto? Hai visto che non mi sono dimenticato di te?" ostentando un sorriso affettatissimo.
Ricordandomi poi del mio socio estroversone, e del suo modo di fare, aggiungo a chiosa una delle sue battute piú classiche: "Domani caffé pagato!". Il collega ribatte "Anche due!". Sembrava soddisfatto.
Io non lo so se lo sono. Ci provo a capitalizzare i miei successi, ma non ne ricavo niente. Posso far finta che queste cose mi tocchino. Ma che la gente mi ami o mi odi non mi fa né caldo né freddo, ad esclusione delle 4 persone in croce con cui sono riuscito ad entrare in sintonia.
Questa cosa mi scoccia.