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22-07-2016, 18:14
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#1
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Regno dei fini
Messaggi: 1,640
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Ne avete? Fin troppa? Perché si aspetta inconsciamente di arrivare al peggio del peggio, di toccare il fondo senza cercare soluzioni a volte anche "semplici"?
Magari seppellendo tutto quel che non va agli occhi degli altri, eludendo sistematicamente i problemi, in poche parole fingendo che vada tutto bene. A volte sembra di sdoppiarsi e di vivere tra un inferno e un appiattimento totale della volontà e del bisogno di vivere ( )
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22-07-2016, 19:18
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,976
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Bella domanda,io sono così. Prima di muovermi e cambiare devo impazzire,arrivare al limite della sopportazione.
Credo perchè sia considerata come cosa lodevole la sopportazione. Una persona capace di sopportare è virtuosa. In tutte le religioni e le vie spirituali sembra che la sopportazione sia il fondamento(dico sembra perchè bisogna vedere se è così veramente), e anche nel pensare comune una persona che sa sopportare,che sa mettere da parte se stessa stoicamente viene generalmente indicata come esempio.
Io ho sopportato tanto,ma non mi ha fatto bene. Ora mi sto riprendendo assumendo un comportamento molto più egoista,ma anche più sincero.
Non intendo prescrivere la cosa in senso assoluto, ma a me fa bene in questo periodo.
Del resto se ci pensate bene la sopportazione comunemente intesa non è sincera, è un odiare silenziosamente,un sottomettersi,un covare risentimento(anche inconsciamente) che poi infatti spesso esplode.
La vera sopportazione dovrebbe essere sincera accettazione di una situazione o condizione. Se non è sincera è un male. A questo punto è meglio un sincero egoismo.
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22-07-2016, 20:14
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#3
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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La sopportazione diventa un qualcosa di negativo nel momento in cui deriva da un'incapacità di affrontare la situazione che è di ostacolo.
Personalmente riscontro questo problema, non ho la forza di superare certe cose che mi causano ansia, quindi evito di affrontarle, e soffro per la situazione di stallo e il senso di impotenza che mi rimane.
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22-07-2016, 20:42
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#4
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,976
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
La sopportazione diventa un qualcosa di negativo nel momento in cui deriva da un'incapacità di affrontare la situazione che è di ostacolo.
Personalmente riscontro questo problema, non ho la forza di superare certe cose che mi causano ansia, quindi evito di affrontarle, e soffro per la situazione di stallo e il senso di impotenza che mi rimane.
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Ok,io intendevo una cosa diversa. Ho sopportato molto,ma non situazioni che creano ansia, ma situazioni che mi sono pesanti,persone che non mi piacciono,un lavoro che non mi piace e cose così. Intendevo il sopportare una cosa che ti infastidisce (anche pesantemente),non una cosa che crea ansia. Sono due cose abbastanza diverse.
Nel primo caso la sopportazione è un piegarsi ad una situazione che non vogliamo,che non ci piace.
Nel secondo può essere il non riuscire ad adattarsi a qualcosa che invece magari vorremmo,ma ci fa ansia.
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22-07-2016, 20:52
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#5
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Banned
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 618
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Prossima allo zero, io tendo a estirpare il problema alla radice appena si presenta. Fortuna vuole che sia un arrogante egocentrico convinto di poter vincere qualunque battaglia, altrimenti mi sarei già tolto la vita.
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22-07-2016, 20:58
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#6
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,589
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Quote:
Originariamente inviata da Semifobico
Ok,io intendevo una cosa diversa. Ho sopportato molto,ma non situazioni che creano ansia, ma situazioni che mi sono pesanti,persone che non mi piacciono,un lavoro che non mi piace e cose così. Intendevo il sopportare una cosa che ti infastidisce (anche pesantemente),non una cosa che crea ansia. Sono due cose abbastanza diverse.
Nel primo caso la sopportazione è un piegarsi ad una situazione che non vogliamo,che non ci piace.
Nel secondo può essere il non riuscire ad adattarsi a qualcosa che invece magari vorremmo,ma ci fa ansia.
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Sì sì, ma il mio messaggio comunque non era collegato al tuo, nonostante potesse sembrare così essendo scritto dopo al tuo, non era per contraddirti . Ho fatto la prima riflessione che mi è venuta in mente sul tema
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22-07-2016, 21:12
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#7
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,976
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Sì sì, ma il mio messaggio comunque non era collegato al tuo, nonostante potesse sembrare così essendo scritto dopo al tuo, non era per contraddirti . Ho fatto la prima riflessione che mi è venuta in mente sul tema
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Ma non l'ho presa come una contraddizione .
Semplicemente io ho pensato al tipo di sopportazione che ho descritto,tu ad un altra. Volevo solo evidenziare la cosa.
Ultimamente ho sopportato abbastanza ansia. E so che anche tu non scherzi.
Per contro ho perso la facoltà di sopportare tutto ciò che non mi va giù a livello di persone e situazioni.
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22-07-2016, 23:07
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#8
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,902
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Sono incapace di gestire le emozioni e quindi non ho la spinta neccessaria per fare un cambiamento. Solitamente aspetto un momento in cui mi sento piu forte ma solitamente non arriva e in piu pochi momenti di forza non possono certo bastare.
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23-07-2016, 05:41
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da cosechenonho
Ne avete? Fin troppa? Perché si aspetta inconsciamente di arrivare al peggio del peggio, di toccare il fondo senza cercare soluzioni a volte anche "semplici"?
Magari seppellendo tutto quel che non va agli occhi degli altri, eludendo sistematicamente i problemi, in poche parole fingendo che vada tutto bene. A volte sembra di sdoppiarsi e di vivere tra un inferno e un appiattimento totale della volontà e del bisogno di vivere ( )
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Perché quel che sembra semplice ad altre persone non lo è per me. Le alternative che si hanno certe volte si conoscono. Inserisci quel "semplici" tra virgolette proprio perché lo sai bene che poi semplici non lo sono. La risposta già te la sei data da solo.
Con certe altre persone fingo che vada tutto bene (in realtà fingo che le cose vadano meglio di come credo) non per eludere qualcosa o raccontare a me stesso che tutto mi va bene, ma per altri motivi.
Se so che qualcosa è vera posso far finta di non conoscerla o di credere il contrario con altri, non certo con me stesso.
Che le cose vadano male poi non equivale al fatto che si conoscano soluzioni agevoli (dal nostro punto di vista) e se certe volte si smette di cercarle è perché non si hanno neanche più le energie per far questo dato che non le si è mai trovate queste soluzioni semplici per aggiustare o raddrizzare quel che risulta storto, nel frattempo occorre stanziare anche delle energie per mantenersi in vita (finché una persona ce la fa).
Siccome alla maggior parte delle altre persone dà fastidio una persona che si lamenta e non sa poi cosa fare o che non mette in atto le "soluzioni semplici" che hanno in mente loro (ma che poi in concreto non risultano affatto semplici per la persona). Conviene tenersi per sé questo inferno per non rendere ancora peggiori certe relazioni e interazioni con gli altri inultilmente.
Tanto poi se gli racconto che mi mancano certe cose o che non ne sopporto certe altre o che le soluzioni semplici per
me semplici non sono, per caso si attiveranno più di me per risolvere certi malanni e fornirmi alternative decenti?
Si limiteranno a dirmi "possiedi le risorse per mettere tutto a posto ed attuare queste semplici soluzioni" e basta. Siccome tutti questi discorsi invece di farmi star meglio mi tolgono anche le ultime energie per tirare avanti preferisco evitare di ripeterli per l'ennesima volta, anche perché li conosco per intero passo per passo e non rappresentano alcuna novità per me.
Delle persone quando poi qualcuno si butta di sotto (e il fondo poi lo tocca materialmente) si chiedono anche stupite "ma perché non ci ha detto nulla?"... Ma perché se la persona vi avesse detto qualcosa, oltre alle solite cazzate di circostanza cosa avreste detto o fatto? Magari l'avreste abbandonata anche prima che arrivasse a far questo, infastidite, e il fondo l'altra persona l'avrebbe toccato ancora prima.
Già devo sopportare la mia esistenza, non mi va di aggiungere male al male. Comunque ti faccio di nuovo notare che la risposta te la sei data da solo con le virgolette. Si sceglie comunque il minore dei mali, chi sopporta, sopporta perché crede che non c'è niente di meglio da poter scegliere che risulti più sopportabile, almeno secondo il suo punto di vista.
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Ultima modifica di XL; 23-07-2016 a 09:37.
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23-07-2016, 08:42
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 1,033
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Sinceramente credo che la "capacità di sopportazione" spesso non sia altro che la manifestazione di una scarsa capacità e voglia di affrontare i problemi e ascoltare gli altri, di mettersi in gioco, di accettare le critiche senza rifiutarle o ignorarle.
Per cui, la sopportazione è una virtù? Secondo me dipende dai casi: nella maggior parte di essi però è solo egoismo.
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Ultima modifica di Invernomuto; 23-07-2016 a 13:29.
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23-07-2016, 10:27
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Non verra mai il giorno in cui smetteremo di dover sopportare. Finché saremo vivi, avremo sempre una sequela di cose piccole e grandi da dover sopportare. Qualcosa la potremo risolvere, ma altre resteranno insolute e altre ancora se ne presenteranno, che ci coglieranno sempre impreparati.
Per me il punto non è eludere i pesi da sopportare, ma farli stare dentro un senso che do alla mia sopportazione.
Giuseppe Mazzini ha sopportato quanto normalmente sopportano 10 uomini normali, ma lo ha fatto per il sacro ideale dell'Italia (sacrificare vuol dire letteralmente sacrum ficere , cioè "fare sacro").
Più normalmente, un genitore sopporta per un figlio cose che non sopporterebbe per nessun altro.
In senso cristiano, non è più il sacrificio di un animale, ma nel sacrificio di qualcosa di sé: un peso diventa così un'offerta. Tutto quello che Gesù sopporta è infatti un'offerta di sé, anche se a noi non è chiesto tanto.
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Ultima modifica di cancellato16573; 23-07-2016 a 10:37.
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23-07-2016, 13:54
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#12
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Regno dei fini
Messaggi: 1,640
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Aggiungo un altro elemento che è la vergogna di mostrare agli altri lo stato in cui ci si è ridotti... di conseguenza l' orgoglio... la paura un po' irrazionale di essere incolpati del proprio male.
Il venire elogiati mi pare una scemenza, specie se dietro è implicito il pensiero "io col cacchio che l' avrei fatto", neanche fossimo dei santi/martiri dediti intenzionalmente e stupidamente all' abnegazione/autosacrificio.
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23-07-2016, 14:16
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#13
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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sai, il più delle volte, sopportiamo senza che nessuno se ne accorga.
Dovremo sopportare qualcosa per tutta la vita. Questo non si può cambiare. Quello che si può cambiare è la soglia di sopportazione e per questo può bastare anche poco.
Ricordo primo pomeriggio di qualche anno fa, quando uscii per andare al lavoro alle 14.00 e il clima era veramente torrido. Me ne lamentavo dentro di me, fino a che dissi a me stesso: " a' Spuperpì, so' le due di un giorno di luglio , che vuoi , la neve???". Mi sentii subito decisamente meglio.
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23-07-2016, 23:11
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#14
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Esperto
Qui dal: Jan 2015
Messaggi: 442
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La mia, purtroppo, è molto alta devo veramente arrivare a toccare il fondo prima di smuovermi e cambiare qualcosa, Per fortuna ho iniziato a notare che in questo ultimo anno la mia pazienza sta decisamente calando, soprattutto nei riguardi delle persone.
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