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Vecchio 05-01-2013, 14:38   #1
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Mi è venuta voglia di tornare dallo psicologo, son passati 7-8 anni dall’ultima volta e non so cosa aspettarmi, nella precedente occasione sono stato prevenuto e disonesto e temo potrei esserlo ancora.. Mi vedo costretto nuovamente a ricorrere a un professionista visto che al contrario di come pensavo, da solo non sono riuscito a migliorarmi in alcun modo, anzi da quel 2005 sono nettamente peggiorato, non specifico la situazione, credetemi sulla parola (spero di non essere irrecuperabile). Un motivo in più che mi spingerebbe a ritentare è il fatto che a settembre dopo 3 anni di indugi e non fare un caxxo, vorrei iscrivermi all’università e nello stato attuale mi sarebbe impossibile farlo; (non sarei assolutamente in grado di avere costanza nello studio, morirei di infarto prima ancora di entrare in aula, e poi i viaggi sui mezzi pubblici, l'appartamento e i coinquilini e gli esami, mi vien già male). Allo stesso tempo non ne sono sicuro, penso che non cambierà nulla, non succederà nulla anche con un'eventuale terapia; in più ho dei casini in casa, non so se dirlo ai miei genitori e come dirglielo, sto già immaginando le loro possibili reazioni: “come mai? non stai bene?” (come se non lo sapessero già) “dovevi andarci prima, non hai fatto nulla in questi anni” ecc. Ieri mia madre ricordandomi che tra qualche settimana sarà il mio compleanno mi ha esplicitamente detto “guardati, 22 anni buttati” me ne sbatto le palle di questo, però non voglio dare preoccupazioni e non voglio ammettere che forse avevano ragione loro, che sarei dovuto tornarci già molto tempo fa.

Forse ho fatto un po' di casino, ricapitolando, io voglio andarci, ma ho quasi la certezza che non cambierà nulla, non so come dirlo ai miei e se dirglielo.. forse non dovrei, forse potrei fare tutto di nascosto, mi sto già facendo mille viaggi che mi stanno facendo passare la voglia. E poi non credo opterei per uno psicologo che fa servizio gratuitamente, mi serve qualcuno motivato e i soldi sono un buon motivo.
Vecchio 05-01-2013, 15:14   #2
Esperto
L'avatar di Pablo's way
 

Fai bene a tornarci, non possiamo fare tutto da soli, abbiamo bisogno di aiuto, di qualcuno che sappia darcelo. Se l'esperienza di 8 anni fa è stata negativa non importa, potrebbe essere dipeso dalla mancata sintonia con lo psicologo, a volte è necessario fare tentativi per trovare quello giusto.

Quello del dirlo ai tuoi mi pare l'ultimo dei problemi, qualunque cosa ti dicano l'importante è che ti diano la possibilità di andarci.
Magari parlane con tua madre e dille che quella frase ti ha spronato a cercare aiuto per migliorare, ogni tanto qualche bugia si può dire se ci fa ottenere quello che vogliamo no?

Ultima modifica di Pablo's way; 05-01-2013 a 15:21.
Vecchio 05-01-2013, 15:17   #3
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Dillo e vacci, è l unico modo per far vedere loro che al tuo prossimo compleanno avrai recuperato ciò che hai perso. Altro che anni buttati.! Vacci!!!!!!!!!!!
Vecchio 05-01-2013, 15:23   #4
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Non aspettarti miracoli, gli psicoterapeuti sono solo persone, alla fine se tu hai una grande consapevolezza delle tue difficoltà ti sembrerà che ti dica delle cose ovvie (cose che potrei dirti anche io che psicologo non sono) e potresti disilluderti sull'utilità di un percorso del genere. Io vado dallo psicologo da più di due anni e ho capito che devo cercarmi un lavoro e devo frequentare le persone (cose che già sapevo) cercando di affrontare le situazioni sociali temute poco alla volta (alla fine sapevo anche questo). All'inizio credevo che andare dallo psicologo servisse a risolvere i problemi, in realtà alcuni problemi non si possono risolvere...
Vecchio 05-01-2013, 15:34   #5
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Originariamente inviata da onironauta Visualizza il messaggio
Mi è venuta voglia di tornare dallo psicologo, son passati 7-8 anni dall’ultima volta e non so cosa aspettarmi, nella precedente occasione sono stato prevenuto e disonesto e temo potrei esserlo ancora.. Mi vedo costretto nuovamente a ricorrere a un professionista visto che al contrario di come pensavo, da solo non sono riuscito a migliorarmi in alcun modo, anzi da quel 2005 sono nettamente peggiorato, non specifico la situazione, credetemi sulla parola (spero di non essere irrecuperabile). Un motivo in più che mi spingerebbe a ritentare è il fatto che a settembre dopo 3 anni di indugi e non fare un caxxo, vorrei iscrivermi all’università e nello stato attuale mi sarebbe impossibile farlo; (non sarei assolutamente in grado di avere costanza nello studio, morirei di infarto prima ancora di entrare in aula, e poi i viaggi sui mezzi pubblici, l'appartamento e i coinquilini e gli esami, mi vien già male). Allo stesso tempo non ne sono sicuro, penso che non cambierà nulla, non succederà nulla anche con un'eventuale terapia; in più ho dei casini in casa, non so se dirlo ai miei genitori e come dirglielo, sto già immaginando le loro possibili reazioni: “come mai? non stai bene?” (come se non lo sapessero già) “dovevi andarci prima, non hai fatto nulla in questi anni” ecc. Ieri mia madre ricordandomi che tra qualche settimana sarà il mio compleanno mi ha esplicitamente detto “guardati, 22 anni buttati” me ne sbatto le palle di questo, però non voglio dare preoccupazioni e non voglio ammettere che forse avevano ragione loro, che sarei dovuto tornarci già molto tempo fa.

Forse ho fatto un po' di casino, ricapitolando, io voglio andarci, ma ho quasi la certezza che non cambierà nulla, non so come dirlo ai miei e se dirglielo.. forse non dovrei, forse potrei fare tutto di nascosto, mi sto già facendo mille viaggi che mi stanno facendo passare la voglia. E poi non credo opterei per uno psicologo che fa servizio gratuitamente, mi serve qualcuno motivato e i soldi sono un buon motivo.
ti servono amici su cui contrae e farti forza.. non uno che ti ripete 4 cazzate studiate a memoria. quindi inizia a cercarteli su internet e fatti 1 gruppo con cui uscire.
e tua madre fa bene a dirtelo. 22 anni, se non ti dai 1 regolata ora poi a 30 sarà dura
Vecchio 05-01-2013, 16:42   #6
Esperto
L'avatar di ciarliera
 

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Originariamente inviata da Manes Visualizza il messaggio
Non aspettarti miracoli, gli psicoterapeuti sono solo persone, alla fine se tu hai una grande consapevolezza delle tue difficoltà ti sembrerà che ti dica delle cose ovvie (cose che potrei dirti anche io che psicologo non sono) e potresti disilluderti sull'utilità di un percorso del genere. Io vado dallo psicologo da più di due anni e ho capito che devo cercarmi un lavoro e devo frequentare le persone (cose che già sapevo) cercando di affrontare le situazioni sociali temute poco alla volta (alla fine sapevo anche questo). All'inizio credevo che andare dallo psicologo servisse a risolvere i problemi, in realtà alcuni problemi non si possono risolvere...
Posso chiederti che genere di psicoterapia fai? Che tipo di orientamento?
Vecchio 05-01-2013, 16:45   #7
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Originariamente inviata da ciarliera Visualizza il messaggio
Posso chiederti che genere di psicoterapia fai? Che tipo di orientamento?
Psicoterapia cognitivo-comportamentale
Vecchio 05-01-2013, 17:36   #8
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Originariamente inviata da Pablo's way Visualizza il messaggio
Fai bene a tornarci, non possiamo fare tutto da soli, abbiamo bisogno di aiuto, di qualcuno che sappia darcelo. Se l'esperienza di 8 anni fa è stata negativa non importa, potrebbe essere dipeso dalla mancata sintonia con lo psicologo, a volte è necessario fare tentativi per trovare quello giusto.
Sì la mancata sintonia è un'opzione che reputo credibile, era una donna tra l'altro.. Non so se possa aver influito, non ricordo di essermi sentito particolarmente a disagio, non ne sono sicuro, mentivo e basta.

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Originariamente inviata da SottoLaPelle Visualizza il messaggio
Dillo e vacci, è l unico modo per far vedere loro che al tuo prossimo compleanno avrai recuperato ciò che hai perso. Altro che anni buttati.! Vacci!!!!!!!!!!!
Eh ma ripeto, c'è in me una forte componente preventiva (e che ha prevalso in questi anni) che mi dice di non sprecare tempo e denaro, che non vale nemmeno la pena provare. Voglio per esasperazione, ma non ci credo per niente

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Originariamente inviata da Manes Visualizza il messaggio
Non aspettarti miracoli, gli psicoterapeuti sono solo persone, alla fine se tu hai una grande consapevolezza delle tue difficoltà ti sembrerà che ti dica delle cose ovvie
Ecco appunto

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Originariamente inviata da Belindo Visualizza il messaggio
ti servono amici su cui contrae e farti forza.. quindi inizia a cercarteli su internet e fatti 1 gruppo con cui uscire.
Gli amici purtroppo li ho già; purtroppo, nel senso che non dipende da fattori sociali la mia situazione

Comunque oh, 2 favorevoli e 2 contrari, non siete di grande aiuto eh
Tuttavia: "tentar non nuoce.. nuoce non tentare"
Vecchio 05-01-2013, 17:50   #9
y
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hmm.. guarda, ti posso dire che io per il fatto di andarci da 4 anni, oltre ad aver migliorato sicuramente un po' la mia autostima, mi sento se non altro più in pace con me stesso, perché almeno posso dire che ci ho provato seriamente a fare il mio percorso di cura. :|
L'unico problema è di riuscire a trovare un bravo terapeuta (stavo per dire medico, ma se è psicologo non è medico, lo psichiatra si invece), con cui riesci a stabilire un buon rapporto. Purtroppo qui non ci sono soluzioni: devi andare per tentativi.
Vecchio 05-01-2013, 18:04   #10
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4 anni e hai migliorato solo un po' l'autostima??? Qui io mi devo ricostruire completamente, ho pensieri ossessivi, insonnia, ansia e altri cacchi, mi sa che è più roba da psichiatria e poi se non dovessi vedere dei risultati concreti entro qualche seduta mi butterei giù e mollerei lì. Non so, ripeto alla fine tenterò solo per disperazione, cercherò di essere dalla prima visita il più chiaro possibile e nel momemto in cui dovessi accorgermi che ho di fronte un perditempo o una persona che non mi piace lascerei immediatamente
Vecchio 05-01-2013, 18:11   #11
y
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Beh forse sono stato un po' negativo, il mio doc dice che sono praticamente guarito, mentre io mi sto rendendo conto che ho ancora mooolto lavoro da fare. Probabilmente la verità sta nel mezzo. Certo è che sto meglio di prima. L'importante comunque è provarci e non mollare, altrimenti rischi di tornare indietro. Magari se sai che non riuscirai a fare più di un tentativo, prova a vedere se ti riesce di reperire prima qualche informazione su quale può essere un buon terapeuta della tua zona, così abbasserai il rischio di imbatterti in una situazione infruttuosa.
Vecchio 05-01-2013, 18:20   #12
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Forse siamo solo dei malati immaginari
Vecchio 01-02-2013, 19:17   #13
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Ahahahah!!! Avevo appuntamento alle 15,00 e alle 14 e 45 ero ancora a casa; per raggiungere il posto avrei impiegato circa 20 minuti e quindi era ovvio che sarei arrivato in ritardo.. stavo per telefonare e disdire, non avevo più voglia.. invece ho preso la macchina e sono andato visto che ormai avevo pagato il ticket.. sono arrivato là alle 15 e 10 più o meno e in sala d'attesa c'era un tipo che si scapperava e una ragazza-donna molto carina sui 35-40 anni con delle pasticche in mano, mi sono annunciato alla segreteria e mi hanno fatto accomodare (bene, non avrei fatto brutta figura per i minuti di ritardo) nell'attesa ovviamente mi sono soffermato sul tizio che si scapperava. Finalmente dopo un po' è venuto il mio turno, un uomo sulla 50ina, molto più timido di me all'apparenza, siamo andati nel suo studio ci siamo seduti, lui mi ha guardato e mi ha detto “aiutami a capire perché sei qui”; dopo un po' di titubanza e disagio sono partito e ho sparato fuori tanta di quella merda che non credevo sarei riuscito a raccontare subito: ho fatto un casino in cui persino io avevo difficoltà ad orientarmi, non so quante volte mi sono contraddetto, saltavo da argomento ad argomento e infatti lui mi diceva “ma aspetta ma questo..” e cercava di starmi dietro come poteva, a volte chiudeva gli occhi, dava il massimo per concentrarsi, talvolta buttavo battute fuori luogo, magari dopo aver parlato dei pensieri suicidi, così, per rendere il discorso un po' meno tragico di quello che effettivamente era. Sono stato spontaneo, sincero come mai avrei creduto e come mai sono stato con qualcuno dopo averlo appena conosciuto. Alla fine della seduta gli ho chiesto senza giri di parole, così, come primo giudizio, cosa pensasse della situazione e quanto la ritenesse grave, mi ha risposto “bhe, potrei essere smentito, ma secondo me non sei folle; sono molto in difficoltà a collegare quello che mi hai detto, hai messo troppa carne al fuoco, ci rivediamo mercoledì prossimo” lol, nemmeno una settimana da oggi..

voto: 7 + + (dopo 3 + c'è l'8 o l'8 - -, come funziona già?)
Vecchio 01-02-2013, 19:21   #14
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Ah sei andato alla fine; il primo appuntamento è un po' un casino, la prossima volta già sarai più a tuo agio, don't worry.
Vecchio 01-02-2013, 19:24   #15
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Ma alla fine devo dire che ero a mio agio sai? Non credevo, evidentemente era una buona giornata.. Vedremo mercoledì prossimo cosa accadrà, l'ho già messo in guardia sul fatto che potrebbe trovarsi difronte una persona completamente diversa
Vecchio 23-03-2013, 14:42   #16
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Credo di aver già esaurito la mia buona volontà; a dispetto di come mi era apparso positivamente inizialmente il terapeuta, ora lo vedo troppo molle, parla poco, sono passati quasi due mesi, avrò fatto circa una decina di incontri e forse dovrei aspettare ancora un po' a piantarlo, però non mi sento più molto coinvolto; l'ultima volta che l'ho visto non sapevo proprio di cosa parlare, mi sembra di dire sempre le stesse cose e lui non è che si sbilanci più di tanto, io voglio uno deciso, cioè, che sappia ascoltarmi, ma che mi dica qualcosa in più che non so quando è necessario. Cioè come funziona? Non dovrebbe forse il terapeuta lavorare pian pianotto sui miei ragionamenti che reputa fallaci? Ma se si limita a tirar fuori qualche frasetta banale ogni tanto, come può aiutarmi? O forse sono io che pretendo troppo, magari siamo ancora nella fase delle "presentazioni"; mi sembra di star perdendo tempo comunque, soprattutto nelle ultime 2-3 sedute, al termine di ciascuna, varcata la soglia della porta, sentivo il vuoto quasi totale, non c'era alcuna riflessione da fare, nessuno spunto su cui lavorare. Forse sono io che non ho ben capito il meccanismo di base, certamente su questa strada, sento che non farò alcun progresso. Il punto è che chi mi sta intorno mi ha fatto notare che qualche piccolo cambiamento è avvenuto in me, di recente ho ripreso a vedere quasi quotidianamente gli amici, l'insonnia è molto migliorata e ho iniziato un corso serale di AutoCAD per distrarmi un po' (perchè in realtà non mi frega minimamente di queste cose). Io credo che sia semplicemente una coincidenza dovuta alla ciclicità che io ben conosco del mio umore e nulla di più.
Vecchio 23-03-2013, 14:55   #17
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Io quando ho intuito che le future sedute sarebbero state un ripetersi delle stesse cose non ci sono piu' andato.
Vecchio 23-03-2013, 14:59   #18
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Infatti.. Credo gli darò ancora un paio di possibilità per vedere se si smuove qualcosa, poi lo saluto e ne cerco un altro.
Vecchio 23-03-2013, 16:19   #19
Intermedio
L'avatar di borderline1985
 

Beh mi sembra che qualcosa invece l'abbia smosso se hai riniziato a vedere gli amici, se te la sei sentita di iniziare un nuovo corso ( e quindi avrai conosciuto nuove persone ), se riesci a dormire qualche ora in più. Quando si fa psicoterapia capitano dei momenti in cui sembra di essere ad un punto morto in cui non si va né avanti né indietro ma secondo me dovresti parlargli di questa tua sensazione, del fatto che quando esci di lì ti sembra di non aver concluso niente. Neanche la mia psicologa si sbilanciava più di tanto ai colloqui, magari mi diceva qualcosa per indirizzare il discorso ma parlavo io per circa 55 minuti su 60, compresi quelli in cui mi comunicava il prossimo appuntamento ( che per me era un po' come "la messa è finita andate in pace!" )
Vecchio 23-03-2013, 23:26   #20
Esperto
 

Il primo lo stai facendo. ti sei reso conto che cosi non puoi andare avanti.
Prendi coraggio e parlane con i tuoi genitori
Ti aiuteranno nel percorso che hai deciso di riprendere
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