la chirurgia plastica ricostruttiva, o che comunque aiuta tanto la persona con il corpo distrutto quanto due gemelli siamesi, è SACROSANTA, la apprezzo moltissimo, la considero un vero miracolo dell'intelletto umano.
... quella estetica, invece, che si fa perché una nostra parte non ci piace allo specchio...
la vedo come un gesto di disamore verso se stessi...
non chiederei all'uomo che amo di cambiare qualcosa di sè
allo stesso modo non lo chiedo a me stessa perché mi voglio bene (se mi voglio bene).
Inoltre mi sembrerebbe... immaturo (? non mi viene una definizione migliore)... giocare a sostituire parti del mio corpo vitali, personali, uniche, per motivi estetici. Personalmente detesto il mio seno, ma lo considero "me" e non una parte intercambiabile... nutrirà mio figlio, non è un giocattolo.
Così come non mi cambierei i bulbi oculari perché vorrei avere gli occhi verdi: sono miei, sono io... tutte le altre iridi mi renderebbero un fake.
comunque, sono convinzioni personali e valide solo per me, non mi scandalizzo se qualcuno si rifà da capo a piedi
Quote:
se una persona non riuscisse proprio a convivere con un presunto difetto, potrebbe essere terapeutico dal punto di vista psicologico sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica
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ma è come aggirare il vero problema, eliminando ciò che lo fa venire a galla... equivale al chiudersi in casa per via della fobia sociale.