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Vecchio 14-10-2017, 23:08   #1
Principiante
 

La sezione si chiama "storie personali", ma se dovessi scrivere la mia occuperei veramente troppo spazio.
Ho sintetizzato molto nella mia presentazione sul forum: famiglia problematica e anaffettiva, lutti di figure genitoriali, uscita di casa molto precoce (16 anni), alternanza logorante studio e lavoro e periodi di solo studio o solo lavoro, periodi di felicità alternati a periodi di depressione (il tutto affrontato in terapie psicologiche pluriennali che hanno risolto alcune cose e altre no).
Nella vita ho ottenuto dei risultati che molti miei coetanei non hanno ottenuto: successi letterari, viaggi, soddisfazioni per lo studio, percorsi di crescita personale, esperienze lavorative variegate...eppure ho anche una fragilità e un'instabilità devastanti che molti miei coetanei "meno navigati" certo non invidiano e fortunatamente non sperimentano. Ho visto in faccia la morte due volte, ho provato già da molto piccola un dolore e una solitudine tremendi che ancora mi accompagnano e che al di là di facili massime su quanto il dolore serva per crescere non mi hanno lasciato niente se non un'emotività devastata.

Mi sento una banderuola nel vento, una di quelle piante aeree che sembrano radicate al nulla e si sforzano strenuamente di fiorire.
Quando un percorso lavorativo o di studio non mi piace vado nel panico dopo pochi giorni e portarlo avanti diventa insostenibile. E dico, insostenibile. Mi blocco totalmente, mi ammalo o inizio ad avere idee anticonservative.
Così mi sposto, cambio, vado alla ricerca di un posto migliore senza trovarlo.
Ho quasi 26 anni e ho già fatto 8 traslochi (il primo, appunto, a 16 anni). Sono risultata iscritta, negli anni, a 5 corsi universitari in 3 città diverse e ne ho portato a termine uno solo, anche se in corso e con un buon voto.
Ho fatto qualcosa come 6-7 lavori in ambiti diversi.
Tutt'ora mi trovo in una casa che prossimamente verrà venduta come sistemazione provvisoria, nella totale incertezza economica e senza uno straccio di supporto sociale, a fare un percorso di studi nuovo di zecca da cui voglio solo scappare.

Ecco, io scappo. Non si sa da cosa, non si sa perchè. Ho una paura tremenda e nessuno a cui chiedere consiglio, perchè di amici ne ho pochissimi e molto distanti da me, perchè quel che resta della mia famiglia non sa cosa siano i sentimenti e mi ha già bollata come la pecora nera, ed è pronta solo a giudicarmi e dirmi "Eh! Te l'avevo detto!" appena mi azzardo a dire che i percorsi che mi sono scelta non vanno bene. Ci sentiamo veramente poco perchè da anni viviamo distanti geograficamente, e quelle poche volte metto su una bella maschera, ma dentro provo un misto di rabbia e tristezza che spesso mi porta a piangere in bagno. Forse sarebbe meglio che non ci sentissimo. Ma quando penso che loro sono il mio solo legame di sangue in questo mondo mando giù il boccone amaro e mi sforzo di conservare almeno quei fili sterili di rapporto.
Guardo gli altri, che la sera tornano a casa da qualcuno che gli ha preparato amorevolmente la cena, che empatizza con loro, che li aiuta in tutto e gli chiede com'è anadata la lezione...e mi salgono sentimenti di invidia molto logoranti e che mi fanno sentire una persona pessima.

Mi sento come smarrita in mezzo a un bosco e impantanata nel cemento, come se un masso di tonnellate stesse sempre sospeso sul mio petto e mi schiacciasse contro la vita. E' una sensazione orribile e non so come fare ad uscirne
Molti diranno che è lampante: il mio continuo cambiare scenario e cercare "il posto nel mondo" è indice di instabilità emotiva e del fatto che non ho capito chi sono e cosa voglio. Avete ragione, il fatto è che non ho la più pallida idea di come fare a capirlo perchè ormai è tardi e io sono una, nessuna e centomila (o forse una decina, più umilmente spero di non avere così tante personalità...).
Nella vita ho avuto veramente tanti ruoli per i miei pochi anni e mi identifico in tutti come in nessuno.

Anche adesso sono qui che piango da due giorni senza la più pallida idea di come intervenire sulla mia esistenza per sistemare le cose, perchè ormai i giochi mi sembrano fatti, senza le forze per andare avanti ma nemmeno la voglia di fermarmi e farmi del male. Perchè soffro come un cane ma so ancora provare piacere e mi attacco a queste fugaci sensazioni per sopravvivere.
Non voglio proseguire gli studi, ho proprio il rigetto, ed è anormale dopo tutti i sacrifici che ho fatto per iscrivermi alla mia attuale seconda laurea.
Faccio lavori saltuari che mi stressano e mi fanno vomitare, ma sono gli unici lavori che riesco a trovare e quei soldi mi servono. E forse nemmeno un posto fisso mi renderebbe felice, poichè faccio sempre fatica a relazionarmi coi colleghi e a sopportare lo stile comunicativo "battutina-frecciata-sfottio-sono un gran figo narcisista" del 99% della gente di oggi. E poi il posto fisso full-time mica è compatibile con gli studi...
La mia famiglia taglierebbe completamente i ponti con me se sapesse che voglio cambiare ancora, e perderei pure i pochi soldi che mio padre mi sta mandando per dovere morale, e legale, dal secondo anno della mia vecchia laurea triennale per pagare gli studi e qualche bolletta.
Non posso permettermi un'altra terapia psicologica o psichiatrica e gli psicofarmaci sono stati nel migliore dei casi tamponi temporanei e nel peggiore acqua fresca.
Sono stamaledettamente incastrata!!

Volevo scrivere meno ma non ce l'ho fatta. Vi ho consegnato un pezzetto del mio cuore e della mia storia.
Se siete usciti da situazioni come questa, se ci siete dentro, se abbiamo punti simili, mi piacerebbe ascoltarvi e sapere che ne pensate.

Grazie...

Ultima modifica di Lupus; 14-10-2017 a 23:23.
Vecchio 14-10-2017, 23:55   #2
Esperto
L'avatar di S.Marco91
 

Io sto vivendo una situazione analoga alla tua. Mi sono ritrovato in molti punti del tuo post. Siamo simili sotto molti aspetti.
Ho 26 anni. Ho cambiato 3 corsi universitari, preso una triennale, buttato all'aria l'opportunità d'oro della mia vita, sto prendendo una specialistica che mi fa schifo e per la quale ho il totale rigetto. Mi mancano 2 esami alla fine, ma mi sto autoboicottando in tutti i modi non aprendo libro. Sono ormai mesi che vivo in un limbo inconcludente e perdo tempo, passando le giornate a non far nulla.
Ho perso 7 anni della mia vita (che diventeranno 8) con l'Università, per una facoltà in cui non credo più. Ed una paura tremenda del futuro e degli "obblighi" connessi con la laurea. Vorrei riprendermi la mia vita ma non ci riesco. Una volta avevo delle ambizioni di carriera e riuscita professionale, ora non ho più niente.
Per il resto siamo diversi: non ho viaggiato quasi mai negli ultimi anni, come esperienza lavorativa ho solo quella saltuaria nell'attività di famiglia, non ho mai conosciuto nessuno nel senso "biblico" del termine e non ho mai avuto alcuna relazione.
Sto andando in attrito con la mia famiglia.
Un tempo sembravo destinato a concludere qualcosa di buono.
Oggi non riesco ad articolare un pensiero coerente, ho perso la minima forma di resilienza. Non so come uscirne, non posso uscirne.

Ma tu invece mi sembri "forte", mi sembri capace crearti una tua autonomia e uscire dalla confort zone. Tu, forse, ce la puoi fare.
Se hai fortemente voluto continuare gli studi con la specialistica, da cosa nasce adesso il rigetto?
Vecchio 15-10-2017, 00:23   #3
Principiante
 

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Originariamente inviata da S.Marco91 Visualizza il messaggio
Ma tu invece mi sembri "forte", mi sembri capace crearti una tua autonomia e uscire dalla confort zone. Tu, forse, ce la puoi fare.
Se hai fortemente voluto continuare gli studi con la specialistica, da cosa nasce adesso il rigetto?
Ciao
Grazie per avermi risposto e aver condiviso i punti che pensi siano simili alla mia storia. Ovviamente comprendo bene quello che hai scritto sull'allungare il percorso e sul cambiamento.
Sull'ultima cosa che hai detto ti rispondo che forse non sono così forte come sembro, oppure alterno momenti di forza e determinazione a completi crolli del mio senso di autoefficacia, in cui il peso delle cose da fare mi fa crollare.
Purtroppo non so rispondere alla domanda, mi sento un aereo caduto per un guasto. Forse ho paura, forse sono delusa, forse credo che ci vorranno troppo tempo, soldi e anni e tanto vale rinunciare adesso.
E non ci avevo pensato così bene perchè volevo dimostrare a me stessa di potercela fare...ma forse non ce la faccio...

Grazie per lo spunto!
Vecchio 15-10-2017, 00:35   #4
Esperto
L'avatar di S.Marco91
 

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Originariamente inviata da Lupus Visualizza il messaggio
Ciao

Sull'ultima cosa che hai detto ti rispondo che forse non sono così forte come sembro, oppure alterno momenti di forza e determinazione a completi crolli del mio senso di autoefficacia, in cui il peso delle cose da fare mi fa crollare.
Purtroppo non so rispondere alla domanda, mi sento un aereo caduto per un guasto. Forse ho paura, forse sono delusa, forse credo che ci vorranno troppo tempo, soldi e anni e tanto vale rinunciare adesso.
E non ci avevo pensato così bene perchè volevo dimostrare a me stessa di potercela fare...ma forse non ce la faccio...

Grazie per lo spunto!
Grazie a te!
Mi ritrovo ulteriormente in queste ultime parole. I crolli improvvisi capitano anche a me: sembra tutto andare bene, ma poi all'improvviso crolla tutto.
Vecchio 15-10-2017, 00:39   #5
Principiante
 

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Originariamente inviata da S.Marco91 Visualizza il messaggio
Grazie a te!
Mi ritrovo ulteriormente in queste ultime parole. I crolli improvvisi capitano anche a me: sembra tutto andare bene, ma poi all'improvviso crolla tutto.
Hai scelto l'avatar appropriato!
Vado a rileggermi il mito di Sisifo, che magari imparo qualcosa di utile pure per i giorni nostri....
Ringraziamenti da
S.Marco91 (15-10-2017)
Vecchio 15-10-2017, 01:12   #6
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Hai scelto l'avatar appropriato!
Vado a rileggermi il mito di Sisifo, che magari imparo qualcosa di utile pure per i giorni nostri....
si io mi sento esattamente così, tanta fatica per arrivare "in cima" e poi veder crollare tutto.
Vecchio 15-10-2017, 20:55   #7
Principiante
L'avatar di Tipostrano89
 

Non sei l'unica, io ho studiato 3 cose diverse e non sono riuscito a fare nessun lavoro delle tre specializzazioni che ho preso mettici poi che quando sei fortunato ti offrono solo schifosi tirocini di sfruttamento dove invece di 35 ore di contratto te ne devi fare 50 ed il piatto è servito....ad oggi sono totalmente allo sbaraglio senza aver ancora capito cosa cavolo devo fare
Vecchio 15-10-2017, 21:59   #8
Principiante
 

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Originariamente inviata da Tipostrano89 Visualizza il messaggio
Non sei l'unica, io ho studiato 3 cose diverse e non sono riuscito a fare nessun lavoro delle tre specializzazioni che ho preso mettici poi che quando sei fortunato ti offrono solo schifosi tirocini di sfruttamento dove invece di 35 ore di contratto te ne devi fare 50 ed il piatto è servito....ad oggi sono totalmente allo sbaraglio senza aver ancora capito cosa cavolo devo fare
Ne so qualcosa, avevo un contratto da 20 ore part-time feriali e siamo finiti a 52 con anche il sabato sera e la domenica mattina...
Però tu le hai finite tutte e tre almeno le tue specialità! o no? Sono corsi universitari?

Dicono che bisogna perdersi varie volte per potersi ritrovare. Lo spero, perchè al momento mi sento completamente smarrita, allo sbaraglio come te, e devo ancora capire che ci faccio in questo mondo.
Vecchio 15-10-2017, 22:12   #9
Principiante
L'avatar di Mars TX
 

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Originariamente inviata da Lupus Visualizza il messaggio
Dicono che bisogna perdersi varie volte per potersi ritrovare. Lo spero, perchè al momento mi sento completamente smarrita, allo sbaraglio come te, e devo ancora capire che ci faccio in questo mondo.
Se è per questo, anch'io dopo la fine delle superiori non ho fatto altro che continuare a cambiare, nella continua e disperata ricerca della mia strada, ed anche adesso sto cercando un nuovo percorso. Francamente non mi capisco per niente, nel senso che ho come la netta sensazione che qualsiasi cosa faccia, alla fine mi ritroverò allo stesso punto... mi sembra quasi di vivere un eterno loop. Come dici tu, voglio credere che tutto questo percorso tortuoso possa un giorno farmi trovare la mia strada, la mia dimensione.
Vecchio 16-10-2017, 14:30   #10
Principiante
L'avatar di Tipostrano89
 

La società purtroppo non aiuta a capire cosa davvero potremmo fare nella nostra vita, in nessun ambito. Per quanto riguarda l'ambito lavorativo, dopo il diploma si viene praticamente calciati fuori in un mondo che non conosciamo, quando invece dovremmo essere guidati ed accompagnati al lavoro. Poi si ci confronta con lo sfruttamento e con la vera realtà dei fatti e ti rendi conto di quanto faccia schifo la società e quanto il singolo soggetto valga per l'intera comunità. Ti fanno sentire proprio che non vali niente, che senza di te tutto andrebbe comunque avanti come sempre. La politica ha cagato sulla costituzione e sui nostri diritti, la corruzione dilaga, purtroppo ci sono disuguaglianze estreme e credenze popolari profondamente radicate nell'italiano che difficilmente potranno essere colmate.
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