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Vecchio 25-12-2012, 11:10   #41
Esperto
L'avatar di barclay
 

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Originariamente inviata da matthew Visualizza il messaggio
Ti pare poco... guarda che le patologie peggiorano nel tempo,crescendo.
Se deve fare questa scelta di vita deve farlo ora che e`giovane mica a 40anni
Ma l'hai letto il post d'apertura?! Vuchan dice che ha GIÀ cambiato ambiente diverse volte ma è rimasta la stessa: è ovvio che il suo problema non è ambientale. Se parliamo in generale, il cambio d'ambiente PUÒ funzionare, ma poi bisogna analizzare il caso singolo
Vecchio 25-12-2012, 11:58   #42
Esperto
L'avatar di barclay
 

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Originariamente inviata da VUCHAN94 Visualizza il messaggio
No, in realtà non sempre. Dipende dall'ambiente poichè il mio atteggiamento è il riflesso dell'atteggiamento che gli altri hanno con me […]Però non posso prevedere come sarà un ipotetico contesto in cui capiterei per l'università.
Appunto: il problema sono le tue reazioni agli altri, quindi è su quelle che dovresti lavorare, perché l'ambiente perfetto non esiste e se esistesse non sarebbe immutabile (p.es. una persona nuova potrebbe inserirsi nella compagnia e cambiare gli equilibri); in altre parole, nessuno può controllare e prevedere tutto (un comportamentista direbbe che è un pensiero disfunzionale ). Riguardo all'università, posso dirti che io reagii a quell'ambiente isolandomi, perché avevo capito che evitare i compagni di corso è piú facile che evitare quelli di scuola (l'ambiente è piú grande)

Ultima modifica di barclay; 25-12-2012 a 12:03.
Vecchio 25-12-2012, 12:42   #43
Esperto
L'avatar di Nocebo
 

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Originariamente inviata da VUCHAN94 Visualizza il messaggio
E se mi prendessi un appartamento lontano da casa per poi scoprire che è un inferno di vita andrei nel panico e tuttavia non potrei tornare indietro.
cosa intendi ?
Vecchio 25-12-2012, 12:47   #44
Esperto
L'avatar di Yumenohashi
 

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Originariamente inviata da Nocebo Visualizza il messaggio
cosa intendi ?
Nel senso che una volta che mi sono iscritta non è che posso mandare in vacca tutto e tornare a piangere da mammà, devo andare fino in fondo per rispetto dei soldi che ci mettono i miei e anche per una questione di principio.
Però per come sono fatta ogni difficoltà mi fa venir voglia di scappare e nel momento in cui mi trovassi a disagio nella nuova vita so che la vivrei malissimo.
Però allo stesso tempo se restassi qui sarebbe peggio, quindi mi tocca subire mal che vada.
Vecchio 25-12-2012, 12:51   #45
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Originariamente inviata da VUCHAN94 Visualizza il messaggio
Forse se si cambia ambiente ma si rimane passive aspettando che le cose accadano non cambia niente, si finisce a vivere le stesse situazioni dovunque.

Owiamente più ci si espone più la gente si sente invogliata a considerarti,però non è sempre semplice. Dipende dalle persone che hai intorno. Se nessuno mi apre un mezzo spiraglio che mi faccia capire che se mi espongo non mi rifiuterà io mi sentirò sempre in soggezione davanti a queste persone.
Quindi se capito in un ambiente in cui la totalità della gente che mi circonda è così son fottuta.
Se cambiassi città e succedesse ciò vivrei una vita d'inferno, non ce la farei a reggere lo sconforto e il senso di inadeguatezza, sola in terra straniera, mi divorerebbe.
Esatto cambiare ambiente sì,però poi devi avere la foruna di trovare persone interessanti altrimenti siamo punto e a capo.Quindi bisogna scegliere bene il posto dove andare
Vecchio 26-12-2012, 23:35   #46
Esperto
L'avatar di Ravanello
 

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Originariamente inviata da VUCHAN94 Visualizza il messaggio
E se mi prendessi un appartamento lontano da casa per poi scoprire che è un inferno di vita andrei nel panico e tuttavia non potrei tornare indietro.
Per quello che è stata la mia esperienza: sopravvivere in un appartamento lontano da casa è un inferno di vita (specialmente se si è una ragazza mite e timida) e sì, si va nel panico, ma è stato proprio questo che mi ha fatto andare avanti.

Sono andata a vivere da sola in una regione lontana da tutti i miei parenti quando avevo 19 anni appena compiuti, appena diplomata, i miei non mi aiutavano economicamente se non raramente... bè è stata una esperienza veramente dura, ma mi è servita tantissimo.
Andare a vivere da un'altra parte non ti fa magicamente sparire i tuoi problemi (non si può scappare da noi stessi), ma ti obbliga ad affrontarli.
Se non fossi stata obbligata dalle circostanze probabilmente non avrei mai affrontato le mie paure e non le avrei mai superate. Ed invece mi sono ritrovata a convivere con estranei, a rapportarmi a loro, a scontrarmi con loro imparando a tirar fuori le unghie, a cavarmela da sola, a fare colloqui, addirittura a lavorare a contatto col pubblico... sul momento sono state tutte cose terrorizzanti, ma oramai ero là e dovevo affrontarle per forza e questo mi ha fatto crescere molto. Perchè non si cresce solo con le esperienze positive, ma anche e soprattutto con le esperienze negative.

Non pensare che andare a vivere lontano sarà tutto rose e fiori, probabilmente sarà tutt'altro, però sono sicura che ti servirà.
E' un po' come la teoria del massimo relativo benessere di Marco_russo (scusate se non la linko, cercatevela da soli ): bisogna attraversare una fase dove si sta peggio per poi poter stare meglio.
Per me è stato così.
Vecchio 26-12-2012, 23:51   #47
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

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Originariamente inviata da Ravanello Visualizza il messaggio
E' un po' come la teoria del massimo relativo benessere di Marco_russo (scusate se non la linko, cercatevela da soli ): bisogna attraversare una fase dove si sta peggio per poi poter stare meglio.
Per me è stato così.
Se attraversi una fase in cui prima stai peggio e poi risali, per la precisione sarebbe un minimo relativo XD:



http://www.fobiasociale.com/il-massi...nessere-29483/
Vecchio 26-12-2012, 23:58   #48
Esperto
L'avatar di Ravanello
 

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Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Se attraversi una fase in cui prima stai peggio e poi risali, per la precisione sarebbe un minimo relativo XD:


http://www.fobiasociale.com/il-massi...nessere-29483/
Sì in matematica è un minimo, ma io mi riferivo al topic che lui aveva intitolato così.

Grazie per il link.
Vecchio 27-12-2012, 00:02   #49
Banned
 

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Originariamente inviata da Ravanello Visualizza il messaggio
Sono andata a vivere da sola in una regione lontana da tutti i miei parenti quando avevo 19 anni appena compiuti, appena diplomata, i miei non mi aiutavano economicamente se non raramente...
Una volta era fattibile.. adesso la vedo grigia andare e trovar subito lavoro senza aiuti economici esterni..
Vecchio 27-12-2012, 00:05   #50
Esperto
L'avatar di Ravanello
 

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Originariamente inviata da Halastor Visualizza il messaggio
Una volta era fattibile.. adesso la vedo grigia andare e trovar subito lavoro senza aiuti economici esterni..
Sì quello è vero, 10 anni fa bene o male un lavoretto lo trovavi.

Ma vabè il mio caso non è come quello di Vuchan, magari a lei i suoi genitori potrebbero aiutarla economicamente.
Vecchio 27-12-2012, 00:28   #51
Esperto
L'avatar di barclay
 

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Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Se attraversi una fase in cui prima stai peggio e poi risali, per la precisione sarebbe un minimo relativo XD:
Senza contare che un'onda a dente di sega sarebbe una rappresentazione piú esatta, almeno per quanto mi riguarda: lente risalite dell'umore, seguite da rapidissime discese, il tutto a partire da una linea piatta, che rappresenta l'apatia
Vecchio 27-12-2012, 01:23   #52
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Se attraversi una fase in cui prima stai peggio e poi risali, per la precisione sarebbe un minimo relativo XD:



http://www.fobiasociale.com/il-massi...nessere-29483/
Quote:
Originariamente inviata da Ravanello Visualizza il messaggio
Sì in matematica è un minimo, ma io mi riferivo al topic che lui aveva intitolato così.

Grazie per il link.
Per la precisione il thread fa riferimento al momento di stasi in cui si sta "relativamente" bene, il massimo relativo, ovvero quando la nostra condizione psichica attuale unita alle nostre abitudini, giustificazioni, all'assecondamento altrui ecc. consolida atteggiamenti e schemi mentali non proficui al cambiamento in meglio: esempio, sto male a uscire -> non esco -> sto relativamente bene -> mi sono abituato a non uscire -> mò solo l'idea di andare a fare la spesa mi butta nello sconforto più tetro.


Comunque grazie per la citazione, il mio ego si sta ringalluzzendo
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