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Vecchio 03-07-2012, 19:13   #1
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Apro questo topic qui in "SocioFobia Forum Generale" perchè tutto il discorso che seguirà sarà incentrato sulla volontà dell'individuo tema che può essere visto come causa e soluzione di molti problemi legati alla nostra condizione.

Veniamo al dunque, da sempre sono stato affascinato dalla filosofia giapponese ed in particolare per l'appunto da un codice di condotta morale e filosofia di vita degli antichi samurai chiamato "Bushido".

Questo "codice" è simile ai 10 comandamenti cristiani, non sono altro che delle regole per vivere meglio con sè stessi e con gli altri, solo che, a differenza del cristianesimo le colonne portanti del Bushido sono la forza, il coraggio, e l'onore.

(Copio e incollo da Wikipedia)
  • Gi: Onestà e Giustizia
    Sii scrupolosamente onesto nei rapporti con gli altri, credi nella giustizia che proviene non dalle altre persone, ma da te stesso. Il vero Samurai non ha incertezze sulla questione dell'onestà e della giustizia. Vi è solo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
    Yu: Eroico Coraggio
    Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire, nascondersi come una tartaruga nel guscio non è vivere. Un Samurai deve possedere un eroico coraggio, ciò è assolutamente rischioso e pericoloso, ciò significa vivere in modo completo, pieno, meraviglioso. L'eroico coraggio non è cieco, ma intelligente e forte.
    Jin: Compassione
    L'intenso addestramento rende il samurai svelto e forte. È diverso dagli altri, egli acquisisce un potere che deve essere utilizzato per il bene comune. Possiede compassione, coglie ogni opportunità di essere d'aiuto ai propri simili e se l'opportunità non si presenta egli fa di tutto per trovarne una.
    Rei: Gentile Cortesia
    I Samurai non hanno motivi per comportarsi in maniera crudele, non hanno bisogno di mostrare la propria forza. Un Samurai è gentile anche con i nemici. Senza tale dimostrazione di rispetto esteriore un uomo è poco più di un animale. Il Samurai è rispettato non solo per la sua forza in battaglia, ma anche per come interagisce con gli altri uomini.
    Makoto o Shin: Completa Sincerità
    Quando un Samurai esprime l'intenzione di compiere un'azione, questa è praticamente già compiuta, nulla gli impedirà di portare a termine l'intenzione espressa. Egli non ha bisogno né di "dare la parola" né di promettere. Parlare e agire sono la medesima cosa.
    Meiyo: Onore
    Vi è un solo giudice dell'onore del Samurai: lui stesso. Le decisioni che prendi e le azioni che ne conseguono sono un riflesso di ciò che sei in realtà. Non puoi nasconderti da te stesso.
    Chugi: Dovere e Lealtà
    Per il Samurai compiere un'azione o esprimere qualcosa equivale a diventarne proprietario. Egli ne assume la piena responsabilità, anche per ciò che ne consegue. Il Samurai è immensamente leale verso coloro di cui si prende cura. Egli resta fieramente fedele a coloro di cui è responsabile.

Perchè ho pubblicato questo papocchio vi chiederete? Perchè, a conti fatti riflettendo mi sono reso conto che la maggior parte dei miei problemi sono dati da rimpianti che ho, cose che avrei voluto fare e non ho fatto, situazioni gestite male, insomma il mio nemico più bastardo è il Sig. Senno di Poi con cui mi scontro costantemente, vince sempre lui perchè il suo avversario: Mr. Lo Faccio Domani è un cazzone.
Ho pensato che se avessi la forza, di seguire al meglio delle mie capacità una sorta di "mantra di vita", per l'appunto un codice morale, forse e dico forse riuscirei ad essere una persona soddisfatta, senza rimpianti.

Per precedere un accusa legittima che potrebbe essermi mossa contro; no, non ritengo che in nessun modo il Bushido possa essere ritenuto anacronistico, è profondamente insidiato nel comportamento del popolo Giapponese e lo dimostra "l'eroismo sfrenato" dei kamikaze durante la seconda guerra mondiale, e lo so, la guerra è brutta e della gente è morta, ma non c'è niente come il sacrificio personale in grado di elevare lo spirito umano; come diceva anche Yukio Mishima(che spero qualcuno qui dentro conosca).

Quello di cui vorrei discutere con voi è se ritenete o meno giusto affidarsi ad un codice di condotta così rigido (e allo stesso tempo meraviglioso, secondo me), quanto ritenete difficile attuarlo e cosa ne pensate in generale.
Sarò contento anche solo se vi avrò fatto scoprire qualcosa di nuovo!

Ciao!
Vecchio 03-07-2012, 19:29   #2
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L'avatar di canza
 

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Originariamente inviata da Vale93 Visualizza il messaggio
non c'è niente come il sacrificio personale in grado di elevare lo spirito umano
Dipende dallo scopo del sacrificio...
Vecchio 03-07-2012, 21:35   #3
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Originariamente inviata da canza Visualizza il messaggio
Dipende dallo scopo del sacrificio...
No, morire per qualcosa trascende qualsiasi opinione personale dello scopo del sacrificio, quei giudizi saranno fatti a posteriori. Sacrificare sè stessi è l'atto di eroismo più puro concesso all'uomo, secondo me, sopratutto quando non vi è un interesse secondario(vedi iracheni convinti di andare nel Janna).

Ultima modifica di Padawan; 03-07-2012 a 21:40.
Vecchio 03-07-2012, 21:45   #4
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Se vivi così nel nostro paese perisci dopo pochi giorni.

Ti accopperanno fratello, sommerso da una marea di cricche e altre simpatiche cose.
Vecchio 03-07-2012, 23:35   #5
Esperto
L'avatar di canza
 

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Originariamente inviata da Vale93 Visualizza il messaggio
Sacrificare sè stessi è l'atto di eroismo più puro concesso all'uomo, secondo me, sopratutto quando non vi è un interesse secondario
Si ma bisogna sempre vedere per cosa vale la pena di crepare o per cosa no.
Vecchio 03-07-2012, 23:56   #6
Banned
 

Mishima lo conosco sì, ma mi auguro tu non lo stia additando ad esempio da seguire per tutti gli utenti!
La sua mentalità riprendeva parzialmente la tradizione della Via del samurai, ma contamindola anche con una gran quantità di elementi ben più moderni. Comunque è sicuramente un personaggio che può risultare suggestivo per un giovane idealista.

P.S.: scrivere su FS è poco Zen e poco da samurai.
Vecchio 04-07-2012, 06:50   #7
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Originariamente inviata da Coprofagus Visualizza il messaggio
Si tratta certamente di valori più che apprezzabili, proprio a causa della difficoltà con la quale si può vivere secondo questi stessi e a causa della loro infinita diversità dalle matrici istintuali della vita stessa. Vivere secondo valori del genere è certamente lodevole e, una volta che ci si è adattati e si è ben determinati, può essere anche soddisfacente per l'individuo stesso. Il problema sta nel fatto che non possiamo credere di governare completamente il nostro io, come se fosse totalmente cosciente, né tantomeno credere in una divisione dualistica assolutistica di giusto e sbagliato. Il misero fallimento del razionalismo positivistico e il passaggio all'irrazionalismo, comprensivo dell'istintualità dell'uomo e della complessità del mondo per cui la ragione stessa è ben poca cosa, ne è la dimostrazione più concreta. In poche parole: puoi credere quanto ti pare in questi valori, puoi provare a viverci, ma non potrai mai seguirli nella totalità della tua esistenza perché si basano sull'annichilimento di qualsiasi impulso egoistico in favore degl'impulsi simpatici; e sappiamo bene che non è possibile nell'uomo, almeno fino ad oggi, distrugge completamente una parte così vasta della sua istintualità. Inoltre molti valori diventano negativi se applicati in alcuni casi, pensa al sacrificio stesso: da un punto di vista etico può sembrarti sempre corretto e apprezzabile un gesto del genere, ma è effettivamente valido il sacrificio quando è innecessario? O è semplice incoscienza? I valori non sono assoluti, universali, ma vanno utilizzati a discrezione delle situazioni che ci troviamo ad affrontare, richiamati alla mente o meno nei momenti più opportuni.
Che bel post, ti faccio i complimenti per la scrittura e ovviamente per i concetti, diciamo che sono in parte d'accordo quando asserisci che è impossible sradicare il l'egoismo dall'indole dell'uomo, ma io non pretendo certo la perfezione, ho difficoltà a seguire queste regole con il 20% della coerenza, so perfettamente che è impossibile attenervisi completamente, i samurai stessi dubito che ci riuscissero. Ma d'altronde la vita non è un continuo controllare i propri istinti? Regolare i propri impulsi? In questo c'è chi riesce meglio e chi riesce peggio, eppure anche le piccole vittorie assumono un importanza enorme quando frutto di sudore e fatica, questo vale per i limiti che ci poniamo e sopratutto per quelli che ci proponiamo di superare, proprio in questo sta il bello.


Quote:
Originariamente inviata da canza Visualizza il messaggio
Si ma bisogna sempre vedere per cosa vale la pena di crepare o per cosa no.
Certo, per me e te si, essendo vivi, ma per colui che ha già compiuto il sacrificio non è più importante, egli si è già elevato al di sopra di queste frivolezze..

Quote:
Originariamente inviata da Franz86 Visualizza il messaggio
Mishima lo conosco sì, ma mi auguro tu non lo stia additando ad esempio da seguire per tutti gli utenti!
La sua mentalità riprendeva parzialmente la tradizione della Via del samurai, ma contamindola anche con una gran quantità di elementi ben più moderni. Comunque è sicuramente un personaggio che può risultare suggestivo per un giovane idealista.

P.S.: scrivere su FS è poco Zen e poco da samurai.
Ahah no Franz, non auguro a nessuno di fare ciò che ha fatto lui, e credo anche che nel mondo moderno di persone con i coglioni sotto come ce li aveva lui non ce ne siano più, o quantomeno ce ne siano davvero poche..
Lo so che questo può non sembrare il posto più adatto per le teorie semi-superomistiche di Mishima, eppure, se fossimo tutti samurai, qui non ci starebbe più nessuno.. Chissà magari a qualcuno il mio post è piaciuto, e chissà, forse può addirittura essere stato utile! So che per me scoprire il Bushido fu una rivelazione, semplicemente qualcosa di fantastico.
Vecchio 04-07-2012, 08:20   #8
Esperto
L'avatar di barclay
 

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Originariamente inviata da Vale93 Visualizza il messaggio
Quello di cui vorrei discutere con voi è se ritenete o meno giusto affidarsi ad un codice di condotta così rigido (e allo stesso tempo meraviglioso, secondo me), quanto ritenete difficile attuarlo e cosa ne pensate in generale
Il Bushidō lo conoscevo: tempo fa lessi una storia completa del Giappone e l'ho trovata molto affascinante, tuttavia penso che sia frutto di un modo di vedere la vita tipicamente orientale e del tutto inapplicabile in una società occidentale, dove il tenere fede ai propri principi fino al sacrificio è rarissimo: noi viviamo nella società del “predica bene e razzola male”

Ultima modifica di barclay; 04-07-2012 a 08:22.
Vecchio 04-07-2012, 09:28   #9
Esperto
L'avatar di Allocco
 

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Originariamente inviata da Vale93 Visualizza il messaggio
Quello di cui vorrei discutere con voi è se ritenete o meno giusto affidarsi ad un codice di condotta così rigido (e allo stesso tempo meraviglioso, secondo me), quanto ritenete difficile attuarlo e cosa ne pensate in generale.
Conoscevo il bushido da quando una mia vecchia conoscenza tentò di distruggere la mia infantile passione per i ninja paragonandoli ai samurai.
(senza successo --- Ninja!!!)

Definire cosa sia giusto e cosa sia sbagliato è tutt'altro che semplice.
Mettiamo l'esempio di un fobico. Molti di noi hanno la "sindrome del non infastidire".
In questo caso, l'altruismo ci porterbbe a sacrificare il nostro desiderio di interagire con gli altri per non recare disturbo.
Se le persone avessero delle percezioni precise, e un sistema di valori e credenze identico (tipo in una rigida struttura feudale tradizionale)
il bushido avrebbe senso, funzionerebbe.
In un mondo variegato e contradditorio come questo, secondo me non sarebbe che l'ennesima pericolosa sovrastruttura.
Vecchio 04-07-2012, 11:13   #10
Esperto
 

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Originariamente inviata da Vale93 Visualizza il messaggio
non c'è niente come il sacrificio personale in grado di elevare lo spirito umano
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Originariamente inviata da canza Visualizza il messaggio
Dipende dallo scopo del sacrificio...
Quote:
Originariamente inviata da Vale93 Visualizza il messaggio
No, morire per qualcosa trascende qualsiasi opinione personale dello scopo del sacrificio, quei giudizi saranno fatti a posteriori.
Anche le SS che sacrificavano la loro vita a Hitler elevavano il loro spirito?
Anche i kamikaze di Al Qaeda che uccidevano innocenti elevavano il loro spirito?
Vecchio 04-07-2012, 11:42   #11
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Anche le SS che sacrificavano la loro vita a Hitler elevavano il loro spirito?
Anche i kamikaze di Al Qaeda che uccidevano innocenti elevavano il loro spirito?
Si alla prima e No alla seconda.

E non voglio sporcare il mio topic con discussioni sulla politica.
Vecchio 04-07-2012, 11:43   #12
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Vale93 Visualizza il messaggio
Si alla prima e No alla seconda.
Ah, quindi sacrificarsi per una causa ignobile come quella del nazismo è elevare il proprio spirito? Annamo bene...

Per non parlare delle simpatiche "specializzazioni" delle SS...

Quote:
Originariamente inviata da Vale93 Visualizza il messaggio
E non voglio sporcare il mio topic con discussioni sulla politica.
Il tuo topic è anche politica, dato che parla anche di un certo tipo di cultura e organizzazione sociale caratteristica di un popolo.

Al limite tutto è politica, si potrebbe dire.


Resta comunque confermato il fatto che l'elevazione dello spirito dipende dallo scopo per cui ci si sacrifica.

Il Sommo, non a caso, ha salvato Catone e dannato Pier della Vigna

Ultima modifica di Winston_Smith; 04-07-2012 a 11:47.
Vecchio 04-07-2012, 12:02   #13
Avanzato
 

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Ah, quindi sacrificarsi per una causa ignobile come quella del nazismo è elevare il proprio spirito? Annamo bene...

Per non parlare delle simpatiche "specializzazioni" delle SS...



Il tuo topic è anche politica, dato che parla anche di un certo tipo di cultura e organizzazione sociale caratteristica di un popolo.

Al limite tutto è politica, si potrebbe dire.


Resta comunque confermato il fatto che l'elevazione dello spirito dipende dallo scopo per cui ci si sacrifica.

Il Sommo, non a caso, ha salvato Catone e dannato Pier della Vigna


Appunto, delle simpatiche specializzazioni delle SS non ne parliamo, perchè di certo non c'è niente di onorevole nell'annichilire i diritti umani nei campi di concentramento.

Per quanto riguarda i corpi militari da combattimento, alcuni di essi sono stati tra i più onorevoli e valorosi della seconda guerra mondiale, questo è stato riconosciuto dal nemico. E secondo me, che non sono affatto nazista che tu ci voglia credere o meno, meritano lo stesso rispetto che ho per americani, inglesi o chicchessia.

Detto questo, no, il sacrificio personale resta sempre un atto di coraggio estremo, è ovvio che nel caso dei kamikaze di Al Qaeda che tu hai pensato bene di citare per potermi provocare, è anche un gesto deprecabile poichè va a colpire degli innocenti ed è dettato da un secondo fine.

Resto della mia opinione:
Quote:
Originariamente inviata da Vale93 Visualizza il messaggio
No, morire per qualcosa trascende qualsiasi opinione personale dello scopo del sacrificio, quei giudizi saranno fatti a posteriori. Sacrificare sè stessi è l'atto di eroismo più puro concesso all'uomo, secondo me, sopratutto quando non vi è un interesse secondario(vedi iracheni convinti di andare nel Janna).
E se tu non vuoi capirla, non ne sei in grado, o ti diverti soltanto a polemizzare allora io e te non abbiamo niente da dirci.

E non la buttare sul relativismo è ovvio che è troppo facile così, per come la vedo io tu stai sporcando il mio topic la cui base è psicologica, non per niente l'ho postato in Sociofobia Forum Generale e ne ho spiegato i motivi proprio all'inizio del post.

Ultima modifica di Padawan; 04-07-2012 a 12:09.
Vecchio 04-07-2012, 12:09   #14
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Vale93 Visualizza il messaggio
Appunto, delle simpatiche specializzazioni delle SS non ne parliamo, perchè di certo non c'è niente di onorevole nell'annichilire i diritti umani nei campi di concentramento.

Per quanto riguarda i corpi militari da combattimento, alcuni di essi sono stati tra i più onorevoli e valorosi della seconda guerra mondiale, questo è stato riconosciuto dal nemico. E secondo me, che non sono affatto nazista che tu ci voglia credere o meno, meritano lo stesso rispetto che ho per americani, inglesi o chicchessia.
Io stavo parlando delle SS, di quelle riconosciute come criminali dal tribunale di Normberga, presenti? Non dell'esercito tedesco in generale. Quindi non facciamo confusione, il mio post era abbastanza chiaro. E tu ad esso hai risposto dicendo che sì, il loro sacrificio (delle SS) elevava il loro spirito.

Quote:
Originariamente inviata da Vale93 Visualizza il messaggio
Detto questo, no, il sacrificio personale resta sempre un atto di coraggio estremo, è ovvio che nel caso dei kamikaze di Al Qaeda che tu hai pensato bene di citare per potermi provocare, è anche un gesto deprecabile poichè va a colpire degli innocenti ed è dettato da un secondo fine.
E lo è anche nel caso delle SS perché è al servizio di una causa ignobile. Quindi, l'elevazione dello spirito dipende dallo scopo per cui si fa il sacrificio.

Quote:
Originariamente inviata da Vale93 Visualizza il messaggio
Resto della mia opinione:
Quindi anche le SS elevavano il loro spirito, bella roba...
E a questo punto che differenza c'è tra loro e un kamikaze di Al Qaeda? Perché le SS sì e loro no?

Quote:
Originariamente inviata da Vale93 Visualizza il messaggio
E se tu non vuoi capirla, non ne sei in grado, o ti diverti soltanto a polemizzare allora io e te non abbiamo niente da dirci.
Ti vedo molto disponibile a discutere con chi la pensa diversamente da te, complimenti. Chi non la pensa come te o non vuol capirti o non ne è in grado, bel modo di porsi.

Quote:
Originariamente inviata da Vale93 Visualizza il messaggio
E non la buttare sul relativismo è ovvio che è troppo facile così, per come la vedo io tu stai sporcando il mio topic la cui base è psicologica, non per niente l'ho postata in Sociofobia Forum Generale e ne ho spiegato i motivi proprio all'inizio del post.
Io ti ho fatto una domanda precisa riferita a un'affermazione fatta da te, non mi sto inventando nulla. Ed è comodo dire che le opinioni che non ci piacciono sono OT.
Vecchio 04-07-2012, 12:12   #15
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La cieca fedeltà dei samurai per un imperatore investito da chissà quali poteri divini.. mi avrebbe però fatto storcere il naso.
Vecchio 04-07-2012, 12:20   #16
Avanzato
 

Quote:
Io stavo parlando delle SS, di quelle riconosciute come criminali dal tribunale di Normberga, presenti? Non dell'esercito tedesco in generale. Quindi non facciamo confusione, il mio post era abbastanza chiaro. E tu ad esso hai risposto dicendo che sì, il loro sacrificio (delle SS) elevava il loro spirito.
Anche la mia risposta è stata chiara, non so di chi tu stessi parlando, hai detto SS e io ti ho risposto sulle SS, di cui proprio alcuni reparti speciali si sono distinti in battaglia, non "l'esercito tedesco in generale".

Quote:
E lo è anche nel caso delle SS perché è al servizio di una causa ignobile. Quindi, l'elevazione dello spirito dipende dallo scopo per cui si fa il sacrificio.
Che fosse una causa ignobile l'hai deciso tu, io non sto parlando di appunto kamikaze che assaltano autobus pieni di bambini, sto parlando di uomini morti in battaglia con onore.

Quote:
Quindi anche le SS elevavano il loro spirito, bella roba...
E a questo punto che differenza c'è tra loro e un kamikaze di Al Qaeda? Perché le SS sì e loro no?
Ti ho risposto sopra.

Quote:
Ti vedo molto disponibile a discutere con chi la pensa diversamente da te, complimenti. Chi non la pensa come te o non vuol capirti o non ne è in grado, bel modo di porsi.
Io invece ti ho visto estremamente critico e polemico poichè avendo letto altri tuoi post e considerandoti una persona intelligente ero/sono sicuro che avessi capito il mio discorso e volessi semplicemente provocare.

Quote:
Io ti ho fatto una domanda precisa riferita a un'affermazione fatta da te, non mi sto inventando nulla. Ed è comodo dire che le opinioni che non ci piacciono sono OT.
Ti avevo risposto, in modo sintetico è vero, ma ti avevo risposto, sottolineando di non voler parlare di politica perchè sapevo che sarebbe finita così.
Vecchio 04-07-2012, 12:21   #17
Esperto
L'avatar di JohnReds
 

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Anche le SS che sacrificavano la loro vita a Hitler elevavano il loro spirito?
Anche i kamikaze di Al Qaeda che uccidevano innocenti elevavano il loro spirito?
Quella del bushido è una etica guerriera. Rommel aveva un'etica simile, infatti combatté per il suo paese in Africa, poi però quando faceva prigionieri i soldati americani, si rifiutava di mettere neri e bianchi separati sostenendo che i soldati erano tutti uguali, e poi si rivolta contro hitler perché lo riteneva un dovere nei confronti del suo paese. Tra i militanti islamici ce ne sono molti che seguono la stessa etica, in afghanistan molti combattenti antiameircani non sono terroristi ma combattono, semplicemente, perché si oppongono a un'invasore. Non generalizzare, c'è differenza tra SS e Whermacht, tra insurgents afgani e kamikaze dell'11 settembre.
Vecchio 04-07-2012, 12:22   #18
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Vale93 Visualizza il messaggio
Anche la mia risposta è stata chiara, non so di chi tu stessi parlando, hai detto SS e io ti ho risposto sulle SS, di cui proprio alcuni reparti speciali si sono distinti in battaglia, non "l'esercito tedesco in generale".
Come fai a distinguere quello che facevano in battaglia da quello che facevano altrove? Come fai a dire che elevavano il loro spirito, quando il loro credo era quello del nazismo più fanatico?
Vecchio 04-07-2012, 12:23   #19
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da JohnReds Visualizza il messaggio
Non generalizzare, c'è differenza tra SS e Whermacht, tra insurgents afgani e kamikaze dell'11 settembre.
Infatti stavo parlando di SS, rileggi meglio.
Vecchio 04-07-2012, 12:27   #20
Esperto
 

Notare che qui si parla proprio di SS combattenti, Waffen-SS:

http://it.wikipedia.org/wiki/Waffen-...ine:_1943-1945

A fronte di questa indubbia capacità militare le truppe delle Waffen-SS furono inoltre accusate di numerosi crimini di guerra, come quelli di Oradour-sur-Glane, Marzabotto e di Malmedy. Proprio per questo le Waffen-SS vennero dichiarate organizzazione criminale al Processo di Norimberga. Il fanatismo politico dei membri delle Waffen-SS era tale che quando nel 1945 le truppe russe erano in procinto di occupare la villa di Prinz Albrechtstrasse, utilizzata come sede del capo delle SD Reinhard Heydrich, tutti i prigionieri politici ancora in vita furono radunati nel cortile della villa e fucilati. Gli esperimenti su esseri umani nei campi di concentramento, ad esempio a Buchenwald, vennero eseguiti dai medici delle SS.

Come si vede, la causa per cui si combatte influisce MOLTO sull'onore e sull' "elevazione dello spirito" di chi si sacrifica per essa.
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