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Vecchio 06-06-2021, 18:39   #1
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Ciao a tutti
Recentemente mi sono imbattutto in un concetto, che si riassume nelle seguenti frasi: "una giornata rappresenta, di fatto, la vita in miniatura. Quindi se vuoi cambiare la tua vita, puoi iniziare cambiando la tua giornata". Porsi traguardi troppo ampi e a lungo termine, ad esempio "voglio essere in forma per questa estate", "voglio fare quest'altra cosa entro l'anno", "voglio essere questo, essere quello, avere questo, avere quello", rende difficile realizzarli, mentre è molto più semplice introdurre degli elementi nuovi nella propria quotidianità, che col passare del tempo daranno un loro effetto sulla persona che sei e, banalmente, le cose che fai.

Premessa: ho sempre malsopportato la moda, diffusa nelle teorie di miglioramento personale, delle cosiddette "morning routine", di queste persone che raccontano cose inverosimili ed evidentemente false sul lungo periodo, in cui sembrano dei robot sempre efficienti, che nei primi 15 minuti della giornata, invece che stropicciarsi gli occhi seduti in bagno come qualsiasi persona, riescono a uscire a correre, fare pesi, meditare, pregare in due religioni, leggere un libro in inglese, tenere un diario.
Però non bisogna "buttare il bambino con l'acqua sporca". Penso che nell'attenzione alle proprie azioni quotidiane ci sia del buono.

Non voglio che sia un topic personale, però se posso dire per spiegare meglio, in questo recente periodo, sfruttando un pochino di agio lavorativo e quindi di calo dello stress (un mio grande problema), sono riuscito ad introdurre abitudini che ho scelto e che trovo positive, che permettono di inserire nella mia quotidianità delle cose che IO voglio che ci siano.
Sommariamente e solo per esempio posso dire che ho inserito nel corso di ogni giornata, senza eccezioni, ormai da due mesi, alcune cose che PER ME sono positive, non è detto che lo siano per tutti: un momento di stretching/stiracchiamento, un momento di meditazione, lettura di libri cartacei, che richiedono un tipo di attenzione diversa dallo smartphone, sport ogni giorno con più tempo possibile all'aria aperta, un momento di riflessione sulla gratitudine nell'attimo in cui mi corico, una grande attenzione agli orari di sonno, attenzione al relax serale, alcune cose ovvie sulla cura della casa, attenzione all'alimentazione, riduzione dell'alcol. Ogni settimana aggiungo al carrello qualcosa per il carrello destinato alla parrocchia. Essendo diventato donatore di sangue ho poi il beneficio di un controllo trimestrale del sangue, e mi sento più responsabilizzato sulla mia salute. Un altro cambiamento della mia quotidianità, sebbene sia un tema qui molto impopolare e spesso malvisto, è stato trovarmi più spesso, per varie ragioni, a vivere in casa con i miei due familiari. Questo mi ha fatto perdere una certa dose di libertà, ma ha avuto anche degli influssi positivi. Purtroppo la solitudine non fa bene sempre, e non a tutti. Avere una compagna o una famiglia propria sarebbe bello, ma se non c'è, e si ha la fortuna di avere un buon rapporto con la famiglia di provenienza, non bisogna disperdere questa fortuna.

E' fondamentale non essere depressi, per avere una buona energia vitale e serenità, però si tratta anche di un circolo virtuoso, quello che dalle buone abitudini porta a un miglioramento dell'umore, attraverso i tanti delicati meccanismi del nostro cervello.

Mi faceva piacere trasmettere questo messaggio, se anche ad uno solo che legge possa dare un qualsiasi spunto ne sarei contento. Altrimenti pazienza, ho detto la mia.

Inoltre mi piacerebbe sapere se qualcun altro ha mai tratto nella sua vita beneficio da qualche abitudine che ha introdotto consapevolmente (c'è sempre da imparare, e magari qualche spunto che può provenire dalle esperienze di altri può essere positivo per me o per chiunque legga).
Grazie a chi ha avuto la pazienza di arrivare alla fine, e ciao a tutti

Siccome dico delle cose personali, chiedo per favore di non quotare le parti personali, grazie.

Ultima modifica di Blue Sky; 06-06-2021 a 18:52.
Ringraziamenti da
cancellato22544 (07-06-2021), Cancelletto (07-06-2021), Delta80 (06-06-2021), esteem (07-06-2021), HelterSkelter (07-06-2021), Mr.Ripley (07-06-2021), slowdive (06-06-2021), Warner84 (06-06-2021)
Vecchio 06-06-2021, 18:49   #2
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Che bel messaggio , complimenti , molte delle cose che hai scritto delle abitudini che hai iniziato possono davvero aiutare chi legge, come spunto per intraprendere un percorso positivo , che rimane comunque soggettivo poi , io ad esempio cerco sempre di essere il più possibile sincero con me stesso e gli altri , anche dicendo cose a volte che di solito si nascondono, e cosa più importante per me rimane essere gentile con le persone che mi capita di avere a che fare , perché questo mi da armonia e forza
Ringraziamenti da
Blue Sky (06-06-2021)
Vecchio 07-06-2021, 12:09   #3
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Originariamente inviata da Delta80 Visualizza il messaggio
...
Ti ringrazio.
Sì, direi che la sincerità (quindi onestà intellettuale) e la gentilezza nei rapporti umani sono qualità che ti tornano indietro. Non sono vere e proprie abitudini ma più che altro un'attitudine nei rapporti, comunque importante. Come dici, se ti danno un beneficio come armonia e forza interiore, è proprio ciò che intendevo
Ringraziamenti da
Delta80 (07-06-2021)
Vecchio 07-06-2021, 12:28   #4
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Ti ringrazio.
Sì, direi che la sincerità (quindi onestà intellettuale) e la gentilezza nei rapporti umani sono qualità che ti tornano indietro. Non sono vere e proprie abitudini ma più che altro un'attitudine nei rapporti, comunque importante. Come dici, se ti danno un beneficio come armonia e forza interiore, è proprio ciò che intendevo
Si esatto , parlo di gentilezza e onestà vera , purtroppo c’è anche la gentilezza finta , in questa società viene scambiata per debolezza, mentre invece è esattamente il contrario , essere gentili ed educati con il prossimo, aiutare le persone a cui si vuole bene , richiede molta forza interiore , essere arroganti , provocare ed essere prepotenti è di gran lunga la cosa più semplice ed è indice di molta debolezza caratteriale , bisogna avere la forza di escludere dalla propria vita le persone troppo diverse da noi e dedicarci solo a se stessi e alle persone con cui siamo in sintonia
Vecchio 07-06-2021, 12:58   #5
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Che bella cosa. Dovrei provare anche io. Riuscire ad ottenere piccoli risultati e raggiungere piccoli obiettivi giornalieri aiuta sicuramente. Penso che possa dare più fiducia e, poco a poco, possa aiutare a raggiungere cambiamenti più grandi. Ci proverò
Vecchio 07-06-2021, 15:37   #6
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Sono degli ottimi consigli che anche se in gran parte sappiamo, però è sempre bene rispolverare.
Non essere depressi.. e come fai.. le buone abitudini un pochino aiutano.. l'attività fisica aiuta abbastanza, ma sono cose che te le porti dentro, che dipendono dal non riuscire e non sapersi relazionare col prossimo, dai casini lavorativi, etc. Non di rado ultimamente mi sta capitando di uscire per fare almeno 45 min. di attività all'aperto e anche dopo 2 ore ho lo stesso magone con cui sono uscito..
Però di solito quando risolvo un problema lavorativo oppure ho un chiarimento con una persona con cui avevo avuto un dissidio, allora poi sto di gran lunga meglio, un miglioramento che nessuna buona abitudine potrà mai portare.

Ci sarebbe da fare un investimento a lungo, lunghissimo termine (molti mesi) e poi forse qualcosa torna indietro, ma non lo fai perché sei demotivato, perché sai che tanto non cambia niente, oppure lo fai per 10 giorni.. vedi solo la fatica che hai fatto senza vedere i benefici e smetti.
Vecchio 07-06-2021, 16:20   #7
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Due buone abitudini che in passato mi sono state utili:

- la prima è mentale: non credere troppo a quello che pensiamo e ci diciamo; non lasciare che i nostri pensieri ci decidano la vita, anche se di essi abbiamo bisogno, nonostante siano a volte strambi e irrazionali; in altre parole, le credenze sulla realtà non sono la realtà, e ho tratto giovamento dal tenere le due cose distinte; oltre che sul piano pratico delle decisioni, è importante (per me) anche sul piano psicologico: un pensiero è sempre e solo un pensiero, e non c'è mai nulla di disdicevole - possiamo permetterci di pensare tutto e il suo contrario senza provare colpa o vergogna

- la seconda è relazionale: chiarire SEMPRE ogni rapporto, ogni volta che ne abbiamo bisogno; non avere paura del confronto, anche se rischiamo un conflitto; se non lo facciamo, ce lo portiamo dentro a tempo indefinito, e ci avvelena silenziosamente
Ringraziamenti da
Blue Sky (07-06-2021), Cancelletto (07-06-2021)
Vecchio 07-06-2021, 16:31   #8
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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
- la seconda è relazionale: chiarire SEMPRE ogni rapporto, ogni volta che ne abbiamo bisogno; non avere paura del confronto, anche se rischiamo un conflitto; se non lo facciamo, ce lo portiamo dentro a tempo indefinito, e ci avvelena silenziosamente
Pensi che sia la cosa giusta da fare? Io prima lo pensavo, ma poi quando vai a chiarire delle cose con amiche o amici poi va sicuramente a finire che ci fai la figura del rimuginante e del pesante che da troppo peso a cose che magari per loro non valgono niente. Da una parte il sollievo c'è sicuramente, ma la nostra immagine ne risulta peggiorata.
Vecchio 07-06-2021, 16:41   #9
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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Pensi che sia la cosa giusta da fare? Io prima lo pensavo, ma poi quando vai a chiarire delle cose con amiche o amici poi va sicuramente a finire che ci fai la figura del rimuginante e del pesante che da troppo peso a cose che magari per loro non valgono niente. Da una parte il sollievo c'è sicuramente, ma la nostra immagine ne risulta peggiorata.
Si può cercare un equilibrio, un po' smussando le nostre spigolosità, un po' tenendo conto di quello che desideriamo. Se cose per noi realmente importanti per loro non valgono niente, non possiamo essere amici, e ha senso chiudere la relazione. Imo, quando c'è una qualche base di dialogo vale sempre la pena parlarne prima.
Ringraziamenti da
Keith (07-06-2021)
Vecchio 07-06-2021, 17:36   #10
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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio

- la seconda è relazionale: chiarire SEMPRE ogni rapporto, ogni volta che ne abbiamo bisogno; non avere paura del confronto, anche se rischiamo un conflitto; se non lo facciamo, ce lo portiamo dentro a tempo indefinito, e ci avvelena silenziosamente
Questa è una cosa che non so assolutamente fare. Quando ho un problema con qualcuno mi allontano e finisce lì. Rimane sempre tutto in sospeso. Non sono mai riuscita ad affrontare nessuno.
Ringraziamenti da
Hor (07-06-2021)
Vecchio 07-06-2021, 18:15   #11
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L’abitudine ad avere una alimentazione corretta sarebbe importante, però non ho mai intrapreso questa strada perché le cose che mi piacciono molto non voglio rinunciarci o diminuire , anche per quanto riguarda la cura del corpo ad esempio non me ne sono mai interessato molto dando invece priorità ad altre cose
Vecchio 07-06-2021, 22:34   #12
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Grazie per gli interventi, mi ha fatto piacere leggerli.

Quote:
Originariamente inviata da Delta80 Visualizza il messaggio
Si esatto , parlo di gentilezza e onestà vera , purtroppo c’è anche la gentilezza finta , in questa società viene scambiata per debolezza, mentre invece è esattamente il contrario , essere gentili ed educati con il prossimo, aiutare le persone a cui si vuole bene , richiede molta forza interiore , essere arroganti , provocare ed essere prepotenti è di gran lunga la cosa più semplice ed è indice di molta debolezza caratteriale , bisogna avere la forza di escludere dalla propria vita le persone troppo diverse da noi e dedicarci solo a se stessi e alle persone con cui siamo in sintonia
Hai ragione. La gentilezza non va vista solo nel suo significato esteriore di "buone maniere", ma nell'attitudine nei rapporti a riconoscere l'umanità dell'interlocutore, a valorizzare il fatto che dall'altra parte c'è una persona e le posizioni che ha maturato. Superare la trappola della contrapposizione, che appiattisce l'altro in una visione deformata, ed è un'attitudine mentale pigra.
Se può in qualche modo interessare, ho recentemente letto questo tipo di riflessioni in un libro di Gianrico Carofiglio, "Della gentilezza e del coraggio".

A tal proposito, tornando alle abitudini, mi è venuto in mente un concetto che mi ha colpito recentemente, quello della "dieta emotiva". Dieta qui non è intesa come "regime alimentare di durata breve che serve a perdere peso in un breve periodo" (tipo cura dimagrante), ma dieta come abitudine alimentare stabile. La nostra mente, sia dal lato cerebrale sia dal lato dell'anima, si nutre del cibo che le diamo, o per i più pessimisti, che le dà la realtà, ma sempre con il nostro tramite.
Le emozioni negative non possono essere eliminate, e sarebbe sbagliato farlo perché sono parte dell'umanità. Non sei un uomo se non provi sofferenza di fronte al dolore altrui, o di fronte al dolore tuo, se non provi paura di fronte ai pericoli o alle incognite, se non provi ansia per il desiderio di essere accettato, se non provi preoccupazione, compassione, e così via. Però le emozioni negative, se sono troppo frequenti, e se la mente ha l'abitudine di fare da loro cassa di risonanza, iniziano a farci male e a compromettere anche la salute. E' importante riconoscerle e rafforzare la capacità di delimitarle al loro spazio e al loro ruolo. Non si tratta di vedere il bicchiere "pieno" se è pieno solo a metà, ma "mezzo pieno" sì.
Allo stesso modo c'è anche la parte positiva. Sforzarsi di introdurre nel corso della propria quotidianità alcune emozioni buone, così come si fa con un cibo sano. Esercitare la gratitudine è un'abitudine che mi piace molto per questo. Alcuni nominano anche il perdono tra i pensieri che possono aiutare. Poi c'è il relax, il divertimento, l'interesse culturale, e quant'altro. Un approccio che va in questa direzione è la "loving kindness meditation", che non conosco bene ma esiste. E' un altro strumento.
E vogliamo parlare di una delle emozioni più importanti di tutte, la CALMA? va introdotta come una medicina.

Quote:
Originariamente inviata da Trinacria Visualizza il messaggio
Che bella cosa. Dovrei provare anche io. Riuscire ad ottenere piccoli risultati e raggiungere piccoli obiettivi giornalieri aiuta sicuramente. Penso che possa dare più fiducia e, poco a poco, possa aiutare a raggiungere cambiamenti più grandi. Ci proverò : )
Se ti va di condividere qualsiasi pensiero, siamo qui

Quote:
Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
....
Però di solito quando risolvo un problema lavorativo oppure ho un chiarimento con una persona con cui avevo avuto un dissidio, allora poi sto di gran lunga meglio, un miglioramento che nessuna buona abitudine potrà mai portare.
Sì, sei un essere umano di solito funzioniamo così, i rapporti incidono molto sullo stato d'animo. Però puoi vederla anche in un altro senso: se sei più rilassato, se stai meglio in generale, anche i conflitti saranno meno, perché ti poni in maniera più serena con gli altri.

Quote:
Originariamente inviata da Delta80 Visualizza il messaggio
L’abitudine ad avere una alimentazione corretta sarebbe importante, però non ho mai intrapreso questa strada perché le cose che mi piacciono molto non voglio rinunciarci o diminuire , anche per quanto riguarda la cura del corpo ad esempio non me ne sono mai interessato molto dando invece priorità ad altre cose
Per carità, nulla è obbligatorio. Io, come noto , amo mangiare quindi lo capisco bene. Penso però che, se si vuole migliorare la propria alimentazione (come è consigliabile, ma in fin dei conti ognuno deve far ciò che vuole), una chiave sia concentrarsi sul pensiero della salute, il pensare agli effetti che hanno i cibi che introduciamo sul nostro corpo. L'equazione cibo cattivo = cibo goloso, e cibo sano = cibo schifoso, è il primo pensiero, sinceramente sbagliato, da eliminare. A quel punto vedi che le verdure le mangi col sorriso e di gusto. Io sono sempre contrario all'idea della "privazione", della "sofferenza", si tratta semmai di cambiare la propria visione del cibo. Ma ci sono i topic appositi
Vecchio 08-06-2021, 09:34   #13
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Anche io do estrema importanza al relax serale e in generale post-lavoro (necessario per riprendermi da una giornata a contatto con gente), oltre alla qualità del sonno e alle ore dello stesso (che non sono mai meno di 8, per quanto mi riguarda).
Da anni ormai dedico molta attenzione alla pulizia della casa, perché ho notato che stare in un ambiente sporco mi fa sentire più depressa e svogliata. Mi sento molto meglio invece da quando mi dedico ogni giorno alla cura della casa.
Ho preso in mano la mia situazione finanziaria (fondo pensione, risparmi e qualche investimento), mi fa sentire più tranquilla in merito a imprevisti futuri.
Cerco di trovare il miglior equilibrio possibile tra tempo libero, lavoro e salute mentale. Lavorare troppo e fare un lavoro poco compatibile col mio carattere mi ha portato quasi all'esaurimento e quindi ho dovuto cercare altro. Questo cozza un po' con la costruzione di una situazione economica migliore, perché il lavoro più adatto a me e con meno ore non è meglio retribuito, ma ancora non ho trovato una soluzione per far convivere i diversi aspetti coinvolti. Se qualcuno ha qualche consiglio per questo magari...
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Blue Sky (08-06-2021)
Vecchio 08-06-2021, 12:07   #14
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il pensare agli effetti che hanno i cibi che introduciamo sul nostro corpo. L'equazione cibo cattivo = cibo goloso, e cibo sano = cibo schifoso, è il primo pensiero, sinceramente sbagliato, da eliminare. A quel punto vedi che le verdure le mangi col sorriso e di gusto. Io sono sempre contrario all'idea della "privazione", della "sofferenza", si tratta semmai di cambiare la propria visione del cibo. Ma ci sono i topic appositi
Da quando vivo da solo ho notato la enorme differenza in termini di benessere fra il mangiare cibo di qualità e cibo troppo economico. Per paradosso, ha meno impatto un salame di qualità ottima rispetto ad una verdura pessima. Certo la qualità ha costi molto maggiori, devi andare in più negozi, devi cucinare, etc. però la differenza è tanta.
Vecchio 08-06-2021, 22:51   #15
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Originariamente inviata da kraken Visualizza il messaggio
Anche io do estrema importanza al relax serale e in generale post-lavoro (necessario per riprendermi da una giornata a contatto con gente), oltre alla qualità del sonno e alle ore dello stesso (che non sono mai meno di 8, per quanto mi riguarda).
Da anni ormai dedico molta attenzione alla pulizia della casa, perché ho notato che stare in un ambiente sporco mi fa sentire più depressa e svogliata. Mi sento molto meglio invece da quando mi dedico ogni giorno alla cura della casa.
Ho preso in mano la mia situazione finanziaria (fondo pensione, risparmi e qualche investimento), mi fa sentire più tranquilla in merito a imprevisti futuri.
Cerco di trovare il miglior equilibrio possibile tra tempo libero, lavoro e salute mentale. Lavorare troppo e fare un lavoro poco compatibile col mio carattere mi ha portato quasi all'esaurimento e quindi ho dovuto cercare altro. Questo cozza un po' con la costruzione di una situazione economica migliore, perché il lavoro più adatto a me e con meno ore non è meglio retribuito, ma ancora non ho trovato una soluzione per far convivere i diversi aspetti coinvolti. Se qualcuno ha qualche consiglio per questo magari...
Guardando alla mia vita non posso che concludere che sono una persona che sente una forte spinta verso la stabilità, di situazioni, di rapporti e anche di lavoro. Anche se conosco l'importanza dei cambiamenti, di fatto tendo a consolidare ogni cosa che va bene in una misura accettabile. Quindi non credo di avere consigli utili per il lavoro, perché raramente riesco a dare il consiglio "cambia, cerca altrove".
Mi piacerebbe sapere di più di quando hai raggiunto il "momento di rottura" in cui hai deciso che lo stress lavorativo era troppo penalizzante per la tua vita, ma forse è troppo personale. Se così fosse, nessun problema. Io da anni sono sempre sull'orlo, ma la scelta "exit" non è mai quella che prevale, e credo che ormai ragiono in termini di stabilità anche nel lavoro.

Se ti va, mi interesserebbe sapere se per il relax serale hai delle abitudini particolari.
Vecchio 08-06-2021, 22:59   #16
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Originariamente inviata da syd_77 Visualizza il messaggio
Da quando vivo da solo ho notato la enorme differenza in termini di benessere fra il mangiare cibo di qualità e cibo troppo economico. Per paradosso, ha meno impatto un salame di qualità ottima rispetto ad una verdura pessima. Certo la qualità ha costi molto maggiori, devi andare in più negozi, devi cucinare, etc. però la differenza è tanta.
Sì hai ragione, però non facciamone solo un discorso economico, anche perché le verdure non credo che siano così dannose, per male che vada, e costano poco. Le cose che costano di più nel carrello di un italiano sono carne e pesce prelavorati (filetti, fettine ecc.), oltre che dolciumi e schifezze elaborate confezionate varie, ma si tratta di cose di cui non c'è bisogno di eccedere.

Sul cucinare, considera comunque che meno una verdura è cotta e più mantiene le sue qualità nutritive. La cucina è un'attività bellissima per chi la ama, come me, però un'insalata cruda sarà sempre la scelta nutrizionale migliore.
Ringraziamenti da
Keith (08-06-2021)
Vecchio 08-06-2021, 23:42   #17
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Sono riuscito a "sistemarmi" in parte sullo stile di vita, principalmente sull'alimentazione, attività fisica non tantissima, il minimo indispensabile forse. La spinta è venuta prevalentemente dalle preoccupazioni per la salute e dal non lasciarmi troppo andare a livello fisico. Tutto il possibile altro che si potrebbe fare, per "arricchirsi" o "migliorarsi", non mi interessa abbastanza, forse anche perché non ho vita sociale. Dovrei gestire meglio il tempo e l'organizzazione del lavoro. Ogni volta programmo, ci provo e poi abbandono, perché alla fine credo che è proprio il lavoro che non mi piace (e in genere non mi piace lavorare troppo), per il quale riesco a ingannarmi solo se già parto con un umore accettabile
Vecchio 09-06-2021, 07:26   #18
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Trovare una continuità nel sonno , di orari regolari soprattutto , poi influisce anche su molti altri aspetti
Vecchio 09-06-2021, 19:32   #19
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Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Guardando alla mia vita non posso che concludere che sono una persona che sente una forte spinta verso la stabilità, di situazioni, di rapporti e anche di lavoro. Anche se conosco l'importanza dei cambiamenti, di fatto tendo a consolidare ogni cosa che va bene in una misura accettabile. Quindi non credo di avere consigli utili per il lavoro, perché raramente riesco a dare il consiglio "cambia, cerca altrove".
Mi piacerebbe sapere di più di quando hai raggiunto il "momento di rottura" in cui hai deciso che lo stress lavorativo era troppo penalizzante per la tua vita, ma forse è troppo personale. Se così fosse, nessun problema. Io da anni sono sempre sull'orlo, ma la scelta "exit" non è mai quella che prevale, e credo che ormai ragiono in termini di stabilità anche nel lavoro.

Se ti va, mi interesserebbe sapere se per il relax serale hai delle abitudini particolari.
Per quanto riguarda il relax di solito faccio un bagno caldo rilassante (specialmente in inverno), poi mi guardo qualcosa su Youtube oppure un film, più raramente leggo un libro (abitudine che avevo, ma che ho un po' perso), coccolo il gatto. Spesso durante queste attività, ma anche in altri momenti della giornata, mi trovo a riflettere sulla mia vita, penso al futuro e al passato, pianifico obbiettivi alla mia portata e simili. Tu cosa fai?
Per quanto riguarda il lasciare il lavoro, è una storia lunga.
Io ho sempre avuto la sensazione che la mia vita fosse già decisa da altri, mi sono sentita spinta verso l'università da insegnanti e genitori. In più io ho seguito i consigli solo perché mi sentivo ancora troppo piccola e non pronta per il lavoro, più tardi mi sono accorta che c'è stata una vera e propria componente evitante nella mia scelta di proseguire gli studi, perché avevo paura del mondo del lavoro.
Gli sbocchi professionali che mi si sono aperti non riesco a gestirli per i problemi che ho io. Ci ho provato ma finché ero in stage era un conto, poi passa il tempo, vengo stata assunta, iniziano ad aspettarsi di più da me, cose che non riesco a fare e che non ho interesse a fare, perché ho studiato quelle cose solo per posticipare la mia entrata nel mondo del lavoro.
Che dovevo cercare un lavoro più adatto a me è qualcosa che ho sempre saputo, sin da quando ho iniziato. Poi quando le responsabilità sono diventate troppe, ho lasciato. Ero sempre più in ansia, piangevo ogni sera, alla fine ho capito che avrei preferito morire subito piuttosto che fare quello o qualsiasi lavoro simile a vita. Diciamo che se proprio uno si trova male i segnali sono abbastanza evidenti.
Adesso mi trovo meglio nel nuovo lavoro, un lavoro che mi interessa di più e che non centra con gli studi fatti. Ci sono cose che faccio fatica a sopportare, ma non sono mossa dalla stessa spinta a cambiare che ho avuto nel lavoro precedente. Se stai davvero male quando arriva il "punto di rottura" oltre il quale non puoi andare lo capisci da solo.

Ultima modifica di kraken; 09-06-2021 a 19:38.
Vecchio 09-06-2021, 23:12   #20
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Originariamente inviata da kraken Visualizza il messaggio
Per quanto riguarda il relax di solito faccio un bagno caldo rilassante (specialmente in inverno), poi mi guardo qualcosa su Youtube oppure un film, più raramente leggo un libro (abitudine che avevo, ma che ho un po' perso), coccolo il gatto. Spesso durante queste attività, ma anche in altri momenti della giornata, mi trovo a riflettere sulla mia vita, penso al futuro e al passato, pianifico obbiettivi alla mia portata e simili. Tu cosa fai?
Per quanto riguarda il lasciare il lavoro, [...]
Per il relax serale diciamo che sto cercando ancora la mia strada , il mio problema è che vorrei almeno un'ora in più. Tra una faccenda domestica e l'altra, compreso lo sport (che comunque fa parte delle cose che mi piacciono), mi libero alle 22 e poi ho solo un'ora perché non voglio sacrificare il sonno (adesso che scrivo è già tardi ), e sono anche fortunato a dovermi svegliare alle 7 e non prima.
In generale comunque cerco di non guardare film e programmi tv serali, perché ti costringono ad andare a letto tardi (non riesci a staccarti a metà), e poi non agevolano la calma (obiettivamente come fai a guardare, che so, un film d'azione dove sparano, esplode tutto, compaiono gli alieni, ci sono inseguimenti in macchina e omicidi, luci sparaflashate, e dopo 5 minuti pretendere di dormire bene?). Di solito leggo, navigo, guardo video sugli argomenti che mi interessano, che hanno il vantaggio di avere durata limitata, ascolto musica cercando di evitare generi che mi piacciono ma sono troppo vivaci e sono più adatti alle ore luminose del giorno. Tengo le luci più basse possibile.
Ciò che mi dispiace è sacrificare la visione di film perché il cinema mi piace, ma devo fare delle scelte, e lo spazio per guardare dei film lo trovo ogni tanto se capita.
Poi ovviamente nessuna regola è rigida, si tratta solo di tendenze e abitudini, non comandamenti. Stasera ad esempio è un'eccezione perché ho visto il film di Rai1. Le sere in cui gioco a calcetto poi il relax richiede più tempo e vado a dormire tardi.

Sto trovando beneficio nel bere tisane o infusi. Sì lo so che sembra la routine serale di un ottantenne , però durante la giornata faccio tante cose, lavoro a tempo pieno, faccio tanti sport diversi, soffro lo stress, e a una certa ora ho bisogno di distendere la mente. Prima quel ruolo lo svolgeva il bicchiere di vino di troppo, che non è certo il modo migliore.

Grazie per la spiegazione sul lavoro. Per certi versi ho avuto un percorso iniziale simile, però il cambiamento è stato meno drastico (non faccio una cosa totalmente distante da ciò che ho studiato), e non ho dovuto lasciare la precedente strada, semplicemente perché non ero assunto. Nel lavoro che faccio ora ci sono problemi, però il punto di rottura non lo ho raggiunto, e col tempo le cose stanno lentamente migliorando.

Ultima modifica di Blue Sky; 09-06-2021 a 23:19.
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