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23-04-2013, 17:52
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#1
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Avanzato
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 347
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Le mie prime esperienze con il bullismo sono state alle elementari.Prima di allora ero sempre stato un bambino molto vivace,gioioso e felice.Le cose iniziano a cambiare per via di un spiacevole episodio.Prima di parlarne,vi faccio un piccolo excursus per farvi capire meglio la situazione.Io ho una sorella di qualche anno più grande e più timida di me.Lei ha avuto i primi problemi in questo campo all'asilo,in quanto non riusciva ad integrarsi bene e per questo veniva discriminata da certe maestre stronze e dai compagni.Quando io sono al primo anno delle elementari lei è quasi alla fine.Ed è proprio in questo periodo che avviene il primo episodio di bullismo e mancanza di rispetto nei miei confronti.Infatti un giorno,fuori dalla scuola alcuni suoi compagni di classe(alcuni di questi diventati da grandi gentaglia)mi chiedono se sono il fratello e alla mia risposta,detta anche con un pizzico di orgoglio, affermativa si mettono a ridermi in faccia.Questo fatto mi modifica la vita:il venire a sapere che una persona a te vicina viene ridicolizzata e trattata male,per un bambino è molto difficile da accettare.Inizio a chiudermi quasi per empatia e solidarietà con mia sorella,matura in me il rifiuto verso la violenza,la prevaricazione e l'ingiustizia,mentre quasi tutti gli altri bambini ne vengono attratti(gli piacciono le armi,disegnano aerei militari e iniziano le prime prevaricazioni per farsi vedere),e preferisco concentrami su cose come i trilobiti,e più in là la storia,divento un bambino sensibile,molto gentile,buono e fragile.I primi 3 anni vanno abbastanza bene,tranne per degli episodi che riguardano un mio amico che viene preso in giro dagli insegnanti perchè non è bravo in matematica e in generale e quindi viene etichettato come asino e "tonto" da quasi tutta la classe,ed inoltre viene preso in giro anche perchè ha dei tic,visto che alza ripetutamente le spalle(cosa che col tempo scomparirà,ma che gli ha lasciato luna sorta di odio/fobia per la scuola,tanto che non si è nemmeno diplomato e ora lavora,mentre caratterialmente non mi sembra li ha lasciato forti segni,visto che è sempre stato ed è molto estroverso).Per me è in 3 elementare che cominciano i problemi.Il primo atto di bullismo psicologico avviene alla mensa scolastica ad opera di due miei compagni di classe,con cui tra l'altro ci "uscivo" pure(visto che essendo in un paese,alla fine ci si conosce un pò tutti,e da piccoli ci si frequenta quasi tutti),di cui uno particolarmente benestante,viziato,e "fighetto" della classe,quello più cercato dalle femmine,e l'altro,suo cugino tra l'altro,di condizione medio/bassa,in teoria un'amico al tempo,con cui spesso andavo le mattine a scuola,a volte buono ma la maggior parte delle volte cattivo e sadico nei miei confronti,perlomeno a scuola(alle medie questo ne ha combinate di cotte e di crude contro di me,ma per fortuna al giorno d'oggi è migliorato e sembra che sia cambiato,almeno dall'ultima volta che l'ho visto dopo tanto tempo,ci siamo addirittura abbracciati..).Ebbene questi due mi mettono in soggezione fissandomi negli occhi,e in modo suggestionante mi dicono che mia madre gli ha detto che ero un "malato di mente",un'"handiccapato" e cose del genere:loro sapendo che ero sensibile e fragile,e quindi abbastanza suggestionabile ne hanno approfittato.Nonostante sapessi che erano tutte falsità lo chiesi pure a mia madre se era vera questa storia,e chiaramente non lo era,ma la cosa mi ferì molto.Da lì le prese in giro,gli insulti continuarono,mi davano del "frocio",della merda, e siccome mi ero interessato agli ideali e agli insegnamenti cristiani veri mi dicevano che da grande sarei diventato cattivo,un criminale,avrei ucciso persone e cose del genere,oppure raccontavano volutamente per suggestionarmi storie che parlavano di diavoli,di violenza e cose macabre,mi davano pure del "figlio di puttana" e mille altre cose.Tutte queste cose nonostante sapessi che fossero falsità mi facevano male e spesso mi facevano sentire in colpa,sopratutto quella che sarei diventato un criminale,visto che al tempo c'era ancora(e c'è ancora) il pregiudizio verso le persone più timide e/o introverse che se non reagivano si diceva che potessero diventare criminali,e quindi bisognava provocarle nel modo più cattivo possibile per farli reagire e tornare alla "normalità".Un'altro episodio fondamentale è stato quando in classe i soliti che mi prendevano in giro mi hanno fatto uno "scherzo" mettendosi con tutti gli altri compagni in un'angolo fissandomi e bisbigliando,facendo finta di parlare male di me.Ci sono anche altri episodi,ma per ora mi fermo qui,poi nel caso racconterò pure quelli delle medie...Comunque devo rilevare una cosa:per la scuola praticamente il problema non era il bullismo che è sempre stato un fenomeno tollerato all'interno di essa,se non istigato anche direttamente,ma ero io,in quanto "addormentato" mentre dovevo darmi una svegliata e diventare magari anche un pò stronzo perchè così è(era perlomeno)la norma,perchè si sa che essere buoni e sensibili può andare bene,magari i maestri o le maestre ti fanno pure i complimenti davanti ai tuoi genitori per questo,ma queste caratteristiche generalmente nella scuola vengono considerate inutili,visto che ci si deve abituare alla competizione selvaggia e ruoli sociali e gerarchici prestabiliti("secchione",bullo,"sfigato""figo" e così via)
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05-05-2013, 01:46
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#2
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Principiante
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 10
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Guarda se faccio la differenza com'ero da bambino a come sono ora... devo dire che prima ero un angelo... potevano farmi santo... adesso sono un angelo molto dissanguato... pieno di ferite...
Nel regno animale se sei troppo buono vieni ammazzato... ti devi difendere... per sopravvivere. Ma noi non siamo animali... siamo esseri umani.
E' vero potevi reagire, fare lo stronzo anche tu, potevi difenderti, fare il bastardo, potevi rinnegare te stesso... magari stavi pure meglio chi lo sa, magari ti sentivi soddisfatto di avergliela fatta pagare. D'altronde il mondo ti costringe a essere cattivo...
Però sono scelte che devi fare comunque tu, scegliere di sopravvivere diventando stronzo, o sopravvivere rimanendo te stesso... oppure tentare di reagire in altri modi diversi da quelli dei tuoi compagni.
Mo sto facendo discorsi molto complessi ma per farti capire, io sono stato vittima di bullismo, e c'è stato un periodo dove cercavo di essere uguale agli altri, cercavo di unirmi alla massa, a essere cattivo, stronzo... e guarda c'ero pure riuscito... ma mi sentivo una merda... io ero un angelo... un angelo!!
Non so se riuscirò a sopravvivere... mo la scuola per me è finita... il bullismo non è solo nelle scuole, il bullismo è ovunque... so che il bambino che ero non è morto del tutto... ma una parte di essa sopravvive ancora in me. E se morirà anche questa parte potrò dire di essere veramente finito.
Ma per adesso sto lottando per farla rimanere integra e non diventare uno stronzo bastardo come lo erano i tuoi compagni.
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05-05-2013, 02:03
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#3
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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I bambini sanno essere veramente crudeli e possono rendere l'infanzia di un bambino debole e sensibile un vero inferno.
Ho letto ora con sincera partecipazione e interesse la tua testimonianza e posso dirti di esserti vicino Savius
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05-05-2013, 02:51
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#4
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
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Quote:
Originariamente inviata da parrocchetto
Ma noi non siamo animali... siamo esseri umani.
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Stai attento. La genetica (in particolare la teoria dell'evoluzione) dice che l'uomo è un animale, in quanto discende dalle scimmie. Infatti molti nostri comportamenti si ritrovano nel mondo animale (il maschio alpha per dirne una a caso), il fatto di stare in gruppo (branco), ecc, ecc. L'essere umano a caratteristiche ulteriori agli altri animali (la coscenza prima di tutto), ma è un animale (non in senso dispregiativo, ma perchè appartiene a quell'insieme).
Anche nella nostra società bisogna combattere per sopravvivere, bisogna essere forti. Con ciò non si vuol dire, assolutamente, che bisogna fare bullismo sugli altri. Bisogna farsi rispettare, a parole soprattuto ed è qui la differenza con gli animali, i quali combattono fino, magari, alla morte.
Un uomo o una donna che si fanno rispettare, che rispondo per le rime senza essere volgari o offensivi, guadagnano subito rispetto e ammirazione.
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05-05-2013, 08:47
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 2,228
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
I bambini sanno essere veramente crudeli e possono rendere l'infanzia di un bambino debole e sensibile un vero inferno.
Ho letto ora con sincera partecipazione e interesse la tua testimonianza e posso dirti di esserti vicino Savius
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condivido su tutto, aggiungo solo che purtroppo il mondo degli adulti non da peso a tutto questo ed etichetta il tutto come scemate e ragazzate, ma le perla finale è che se ti porti avanti questi dolori, se non riesci a dimenticarli, vieni ulteriormente etichettato come uno che porta rimorso.
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05-05-2013, 10:00
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#6
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Principiante
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 10
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Stai attento. La genetica (in particolare la teoria dell'evoluzione) dice che l'uomo è un animale, in quanto discende dalle scimmie. Infatti molti nostri comportamenti si ritrovano nel mondo animale (il maschio alpha per dirne una a caso), il fatto di stare in gruppo (branco), ecc, ecc. L'essere umano a caratteristiche ulteriori agli altri animali (la coscenza prima di tutto), ma è un animale (non in senso dispregiativo, ma perchè appartiene a quell'insieme).
Anche nella nostra società bisogna combattere per sopravvivere, bisogna essere forti. Con ciò non si vuol dire, assolutamente, che bisogna fare bullismo sugli altri. Bisogna farsi rispettare, a parole soprattuto ed è qui la differenza con gli animali, i quali combattono fino, magari, alla morte.
Un uomo o una donna che si fanno rispettare, che rispondo per le rime senza essere volgari o offensivi, guadagnano subito rispetto e ammirazione.
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Guarda il fatto che non era un animale intendevo proprio ció che hai detto, abbiamo una coscienza poi il fatto di farsi rispettare e in che modo è soggettiva la cosa scusa, se la tua autostima è altissima puoi anche ignorarli semplicemente e non ti fanno ne caldo e ne freddo perché nella tua vita sei felice giá cosí e di quello che dicono gli altri te ne sbatti. Ad esempio quando ero veramente felice questo era il mio modo di reagire... anche se mi davano addosso io vivevo la mia vita felice e me ne sbattevo, mi divertivo col mio padre adottivo e sognavo. Ma comunque ognuno ha un suo vissuto diverso e un metodo di reazione diversa... ma su ste cose penso non ci possa essere un pensiero unico bisogna valutare ogni sfaccettatura... come hai detto tu abbiamo la coscienza, possiamo ignorare i bulli ma non essa... altrimenti poi stiamo male.
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05-05-2013, 17:45
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#7
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Principiante
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: nord
Messaggi: 19
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Capisco quello che ti e' passato...l'ho provato anch'io ma dalle medie,un sacco di anni fa,le elementari x me sono state l'unico periodo felice,tutto e' cominciato dopo alle medie con atti di bullismo anche fisici,nn solo prese in giro,da parte dei compagni di classe..anche da parte di ragazze che credevo amiche e con cui avevo condiviso asilo ed elementari e che di punto in bianco con il passaggio all'adolescenza si sn trasformate e rivoltate contro di me..essendo molto timida avevano trovato il bersaglio ideale,questo mi feriva.Poi andando alle superiori le cose sn piu' o meno proseguite nello stesso modo..dalla padella alla brace.Nn avevo neanche coscienza che quelli che subivo erano episodi di bullismo,nn se ne parlava e l'unica cosa che i professori mi consigliavano di fare era di ignorarli,piu' di tanto nn facevano capisco chi dice che bisogna farsi rispettare senza scendere al loro livello ma nn tutti hanno gli stessi modi di reazione..e per farlo bisogna avere prima fiducia in se' stessi,facile a dirsi quando ti attaccano in quel modo.
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05-05-2013, 18:23
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#8
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Intermedio
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Vicenza
Messaggi: 210
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Ti capisco, le elementari sono state il periodo più brutto della mia vita probabilmente.
Quote:
I bambini sanno essere veramente crudeli e possono rendere l'infanzia di un bambino debole e sensibile un vero inferno.
Ho letto ora con sincera partecipazione e interesse la tua testimonianza e posso dirti di esserti vicino Savius
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I bambini sanno essere crudeli soprattutto se ci sono degli adulti che glielo permettono. Questo anche per esperienza personale: nel mio caso erano le insegnanti ad indirizzare i bambini (arrivando anche a prendere in giro un ragazzo diversamente abile).
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05-05-2013, 18:32
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 2,228
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i professori spesso sono degli emeriti stronzi, o meglio, menefreghisti su ogni fronte, sminuiscono sempre e chiudono sempre degli occhi, una volta un bullo mi tirò addosso con tutta la sua forza un sedia, oltre al male fisico ci fu quello psicologico, il professore ridacchiando "eh dai, lascialo stare, vieni a sederti qui alla cattedra" un'altro episodio mi viene a mente, sempre altro bullo che mi prese di mira, reagì, subito divisi e il risultato sapete quale fu? lui una semplice nota sul registro, io occhiali rotti, genitori convocati ed obbligato ad andare dallo psicologo della scuola, fu un umiliazione per me.
grazie a Dio ho finito la scuola, per me è stato un inferno.
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16-05-2013, 15:05
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#10
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Principiante
Qui dal: May 2013
Messaggi: 51
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ho letto la tua storia e mi ci ritrovo moltissimo. Io alle elementari avevo una maestra che mi metteva sempre in cattiva luce e alla fine la mia esperienze è stata molto simile alla tua...
Compagni che mi odiavano, venivo sempre esclusa.
Io però ho reagito con cattiveria, lo ammetto. Dopo una lunga fase di spaesamento (fino alla quarta compresa sono stata malissimo, andare a scuola mi faceva star male, me ne facevano di tutti i colori, mi davano la colpa di tutti). Non ne sono contenta, però è stato così e di sicuro mi ha fatta sentire molto meglio. L'unica cosa che mi dispiace è che per sfuggire da quella situazione mi sono comportata male con un'altra ragazzina che probabilmente aveva ancora più problemi di me...
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16-05-2013, 15:09
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#11
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Esperto
Qui dal: Oct 2009
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 5,624
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Ma dove caxxo erano gli insegnanti in tutto questo?
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