Altro che Stregatto, ce l'ho io un episodio interessante da raccontare.
Non mi piacciono molto i barbieri che trattano i clienti come se fossero moralmente tenuti ad essere clienti fissi. Capisco che nella loro attività dovranno cercare di mantenere un nucleo di clienti fissi, per avere una garanzia di stabilità dell'impresa, ma quando fanno pressioni morali sottili non mi piace. C'era un periodo in cui andavo da un barbiere in modo fisso, tant'è che mi riconosceva e si era legato affettivamente a me, intrattenendomi quando andavo da lui per farmi un taglio. Dopo un lungo periodo in cui sono andato da lui, ho deciso di provare un barbiere più moderno che mi facesse dei tagli più trend (non so che vuol dire, ma mi richiama il concetto che voglio esprimere, poi magari ha un significato che non centra niente, ma sticazzi), così ho girato un po' di barbieri nei tagli successivi, e è passato un periodo lungo in cui non mi ha visto. Magari anche lui sapeva fare tagli "trend", ma non ne ero sicuro, e non avendomi mai proposto niente di particolare non mi aspettavo con certezza sufficiente di poter essere soddisfatto da lui in questa richiesta.
Un giorno volevo tagliarmi i capelli e ho deciso di andare di nuovo da lui, perchè non mi interessava fare un taglio particolare, così sono andato. Purtroppo, siccome era estate e caldo, avendo fatto un po' di spostamenti a piedi prima ero un po' sudato, e non facevo in tempo a tornare a casa per lavarmi, altrimenti con la fila che c'era avrei dovuto aspettare troppo e forse non avrebbe fatto in tempo a tagliarmeli. Comunque avevo fatto la doccia prima, calcolando anche di andare in un luogo pubblico (me la faccio sempre, ma a maggior ragione in questo caso).
Il barbiere ovviamente mi ha riconosciuto, ma era più freddo. Mentre mi tagliava i capelli ha iniziato a intrattenermi freddamente, e a un certo punto mi ha fatto una domanda: "ma tu sei stato fuori Roma?". Io, senza pensare a una domanda maliziosa, ho risposto ingenuamente "no no, sono stato sempre a Roma". Noi abitiamo nello stesso quartiere, quindi quella risposta implicava chiaramente che lo avevo pisciato. Allora lui, con malcelata offesa, ha commentato "ah, accidenti, non avendoti visto per tutto questo tempo ho pensavo che fossi partito fuori Roma per studiare". Io non sapevo che rispondere, avevo capito che dovevo dare una risposta diplomatica che non gli desse troppo l'impressione che gli sputavo in faccia, ma per la mia ansia sono riuscito a dargli solo una risposta che gli comunicava indifferenza, cioè gli ho detto "no no, sono stato sempre qui!". A questo punto l'orgoglio del barbiere era stato colpito, si sentiva come tradito nella sua dignità, quindi mi aspettavo che mi avrebbe lanciato un'altra frecciatina cinica, alla quale mi preparavo psicologicamente.
La frecciatina è arrivata puntuale più tardi: avendo finito di tagliarmi i capelli mi dice: "Senti un po', ma perchè sei arrivato così sudato? Hai sudato mentre venivi oppure lo eri già da prima?". Come se mi avesse detto "come ti permetti di presentarti in questo stato nel mio locale così chic? Che figura mi fai fare con gli altri clienti?". Io un po' mortificato (per il fatto che mi ero preoccupato di questo facendomi la doccia e avendo l'indecisione morale se presentarmi o no sudato rinunciando al taglio) gli ho spiegato che avevo fatto in modo di non arrivare sudato, che mi ero fatto la doccia, ma con questo caldo non avevo potuto fare a meno di sudare al punto che avevo pensato di tornare a farmi una doccia, ma se l'avessi fatto non avrei fatto in tempo a venire. Il barbiere mi ha risposto con sufficienza "Ah, ho capito", e mi ha dato il conto non scontato (come faceva di solito quando ci andavo sempre) e salutandomi in modo freddo, senza dirmi come faceva sempre "spero di rivederti" o facendomi gli auguri per i miei studi. Mi ha salutato sbrigativamente come se non vedeva l'ora di togliersi un peso.
Io tanto non ci sarei tornato perchè avevo deciso di cercare altri barbieri, ma il suo atteggiamento mi ha ferito, mi ha trattato come se gli avessi sputato in faccia, mentre io ho sempre avuto stima di lui e dentro di me gli ho sempre augurato una fortunata attività. Inoltre ha vigliaccamente approfittato di una mia condizione di imbarazzo (essere sudato) per farmela pesare, sapendo che io mi sono sempre presentato in buono stato da lui, quindi poteva capire che in questo caso doveva trattarsi di un inconveniente, invece lui me l'ha fatto pesare come se il mio stato significasse "ti sto pisciando, quindi mi presento tutto sudato, tanto ormai non ti calcolo più".