Quote:
Originariamente inviata da pokorny
questa è una cosa che ti invidio molto, io mi blocco sempre sulla musica, mollo e inizio un nuovo file. Ne ho una quindicina di progetti abortiti sul nascere. Mi dico sempre che il prossimo troverò l'ispirazione e invece finisce a ingrossare il mucchio.
|
Anch'io mi blocco ma cerco di reagire proprio per evitare di alimentare ulteriormente la paura. E' meglio fare un brutto disegno piuttosto che non portare a casa nulla. Mettiamola così, è sempre un esercizio e per migliorare bisogna fare tantissimo allenamento. Il mio problema (e forse anche il tuo, tutto sommato è un nodo comune per le attività creative) è la competizione nociva. Vedo dei disegni bellissimi e in confronto mi sento molto piccola. Però quelli sono dei risultati finali e non mi raccontano il percorso fatto per arrivare fino a quel punto. Se le immagini potessero parlare mi parlerebbero di anni e anni di disegni brutti, errori, proporzioni sballate. Problemi, scarabocchi non riusciti e giornate/settimane storte ancora presenti.
E' normale.
E poi c'è la rivalità con me stessa. Pretendo un certo tipo di qualità, esigo di rispettare degli standard ma a volte non ci riesco. La schifezza è sempre dietro l'angolo e ci sta.. non sono una macchina fotografica. Devo permettermi il lusso di sbagliare ancora, ancora e ancora.. solo così potrò imparare e progredire.
Se ci pensi la paura assomiglia un po' a quella strana sensazione di compimento di alcune persone. Hai presente i vari "sono molto soddisfatto, questo è il mio stile. Sono arrivato" Ecco. Quella è la tomba della crescita perché viene a mancare la spinta per evolvere. I timori hanno delle premesse diverse ma di base si muovono nello stesso modo, impediscono la ricerca e l'esercizio. Succede perché ci prendiamo troppo sul serio e questo è un grave errore. La creatività è fatta di curiosità, divertimento, autoironia e forse dovremmo giocare con lei piuttosto che farla assomigliare a una guerra personale.