Crepuscolo

Vi capita di dover o voler fare qualcosa ma non la fate perché si sviluppa una paura esagerata che vi frena? Paura che però non sapete bene neanche voi da dove proviene.
Li avete questi "blocchi"? Provate a superarli? E se si, come fate?

Aaren

Se uno non se la sente bisogna fermarsi, peggiori solo le cose.

Hor

Ne ho parlato spesso nel forum.
Io ho blocchi fortissimi per tutte le cose che esulano dalla routine quotidiana e per tutte le cose che non ho sperimentato prima. Ad es. se devo andare in un ufficio a fare una pratica che non ho mai fatto, se devo andare in un luogo in cui non sono mai stato, se devo prendere i mezzi pubblici per una tratta che non conosco, e così via.
Quando comincio ad affrontare le cose di cui sopra finisco preda di una fortissima ansia che perdura sinché non ho terminato quello che devo fare, e spesso per questo rinuncio direttamente a fare molte cose.
Il lato "positivo" è che una volta che faccio due o tre volte le cose nuove, poi mi abituo, finisco per conoscerle, e non mi generano più alcuna ansia.

Come detto sopra, a causa di questi blocchi spesso rinuncio a molte cose.
Quando non posso evitare (ad es. perché alcune pratiche burocratiche sono degli obblighi di legge), cerco di ridurre l'ansia preparandomi in anticipo (grazie ad internet si possono vedere in anticipo i percorsi da fare con Streetview, oppure nei siti istituzionali ci sono descrizioni dettagliate delle varie faccende burocratiche, che leggo e rileggo, come se dovessi prepararmi per un esame universitario), oppure spezzettando quel che devo fare in diversi sotto-compiti (un giorno mi informo su un aspetto di quel che devo fare, un altro giorno di un altro aspetto, ecc.).

Da quando vivo da solo sono riuscito a superare molti blocchi singoli abituandomi a fare diverse cose che prima non facevo, però il problema in sé, cioè il blocco con le cose nuove, è rimasto tale e quale e non sono riuscito a risolverlo in alcun modo (e ne ho provati diversi).
Ormai mi dico che me lo porterò sino alla tomba, nel frattempo cercherò di conviverci in qualche modo.

pokorny

La mia vita è fatta di tre o quattro di questi mega-blocchi. Riesco a capire i primi anelli delle catene di cause, ovvero il blocco X deriva dal fattore Y che forse/probabilmente deriva da Z. Ma io "percepisco" l'esistenza di Z eppure non so da dove viene. Forse è quello che in qualche modo riguarda il nucleo profondo di ciò che ci fa essere noi stessi.

dystopia

Di solito cerco di frenare la mia immaginazione distorta, di razionalizzare. Ad esempio se devo frequentare un corso in presenza mi vengono sempre le solite preoccupazioni, mi convinco che verrò isolata, però inizio a ragionare e mi dico che il primo giorno probabilmente molte persone si sentiranno come me perché non conoscono nessuno. Questo aiuta a ridimensionare l'ansia. Ogni giorno tantissime persone affrontano situazioni non necessariamente gradite, ce la fanno con le loro forze, non bisogna essere sempre perfetti per riuscire a fare qualcosa di buono. A volte ha funzionato, altre volte no.

* Anch'io attenuo l'ansia informandomi anche esageratamente sulle cose, come ha detto Hor. Per me il fatto di sapere le cose è molto utile, perché toglie terreno all'immaginazione distorta, le impedisce di prevalere.

Aaren

Si ma secondo me, senza offesa per nessuno, viviamo in una società individualista dove nessuno se ne frega niente di nessuno e voi vi fate tutti questi problemi. Tenendo anche presente che tra 50 anni molti di noi non ci saranno nemmeno più, levati tutti i problemi dalla mente e vai al massimo. Le mazzate, in un certo senso, nella vita si prendono sempre ma a volte si devono anche dare altrimenti ti senti male a furia di subire e finisci soppresso lo stesso.

Crepuscolo

Deciditi però

Crepuscolo

Anche io mi informo il più possibile se devo fare qualcosa ma non sempre è possibile, a volte è un salto nel vuoto. Ad esempio cercare un lavoro è una cosa che mi terrorizza perché non so verso cosa andrò incontro.

XL

Più che un blocco io ho paura che la cosa che farò verrà fuori una mezza schifezza e la paura so da dove proviene, proviene dal fatto che altre volte in condizioni analoghe è venuta una mezza schifezza.
Questo mi blocca in genere, se non vado ad un pranzo o da qualche parte non ci vado perché penso che risulterei uno dei più inetti, lo sfigato che spicca, cosa che in genere si verifica davvero e allora preferisco stare per conto mio.
Tanto dovrei migliorarmi e arrivare a certi livelli per non occupare questa posizione sociale qua che non voglio occupare in queste situazioni, ma non mi riesce più di tanto. Credo che non mi divertirei nemmeno così.
Se devo andare a cena nel vicolo dei barboni penso non proverei queste cose, ma qua poi si pone un altro problema, non mi interesserebbe più di tanto andare in un posto simile.

Certe volte per necessità lascio perdere ogni piacere sociale e faccio le cose meccanicamente e basta.
Se devi fare la spesa o altre cose, fatti l'idea che magari ti percepiranno come strambo ma a te serve fare la spesa e la fai comunque, queste cose le puoi fare, ma le interazioni sociali non saranno comunque positive ma al più neutre e un po' negative.

Se non ho una necessità impellente evito, tanto a me fanno star male queste situazioni e so da dove proviene questa cosa, non sono completamente rincoglionito, afferro in parte come vengo percepito in certi contesti.

Xchénnpossoreg?

Yep, mi capita spesso con il disegno.
Come faccio a superarlo? Mi sforzo e disegno comunque. Purtroppo ogni tanto dobbiamo "fare" e basta, non ci sono altre vie..

pokorny

questa è una cosa che ti invidio molto, io mi blocco sempre sulla musica, mollo e inizio un nuovo file. Ne ho una quindicina di progetti abortiti sul nascere. Mi dico sempre che il prossimo troverò l'ispirazione e invece finisce a ingrossare il mucchio.

anahí

Eh sì, me ne accorgo bene quando i blocchi vanno via temporaneamente per l'uno o l'altro motivo... comincio a vedere possibilità che prima non vedevo e tante cose sembrano molto facili e quasi viene da chiedersi perché mai le abbia trovate difficili

Gufetto

La mia vita è un intero blocco, praticamente non riesco a fare niente al punto che anno dopo anno sta morendo la motivazione perché il pensiero di fare una cosa non ha mia portato all'azione di farla.
Ad esempio sono anni che voglio licenziarmi prima di restare fregato a vita ma ho blocchi, pensieri, paure ecc...
Mi dico di tornare in palestra, a fare sport, qualcosa, e non lo faccio
Un corso per imparare qualcosa e non lo faccio (ma lì mi frega anche il tempo)
Le uniche cose che faccio sono andare a comprare da mangiare e andare a lavorare. Stop.

Il problema è che sono circondato dalla demotivazione, la gente, gli ambienti, la mentalità...

vikingo

Se non avessi avuto quei problemi nel 2020 non avrei mai avuto la forza,per migliorare qualche aspetto..avrei condotto la vita che facevo piatta,anonima..ma il sentirmi defraudato del mio orgoglio..mi ha dato tanta motivazione..michael Jordan si ossessionata a cercare nemici..cercate un ossessione alimentate questa determinazione..si può allenare..tutti ce la possono fare

Chamomile

Io ho il rifiuto per lo studio purtroppo, dovuto principalmente alla paura di esami, test, prove e simili. Mi aveva dato già molti problemi ai tempi della scuola, poi con l'università il "blocco" è diventato completo e praticamente definitivo, il mio cervello rifiutava qualsiasi concetto relativo alle materie di studio, a prescindere dalla sua effettiva difficoltà, avevo l'incubo costante degli esami in mente, alla fine ho abbandonato. Anche adesso a lavoro, pur avendo compreso diverse cose che all'università proprio non mi entravano in testa in nessun modo, ho problemi se so che una scadenza è vicina o che comunque dovrò ricevere a breve un giudizio.

Kitsune

Penso li abbiano tutti gli ansiosi, non è tanto la paura del nuovo e dello sconosciuto ma la paura di sbagliare e di essere giudicati.
Fin quando anche solo attraverso la raccolta di informazioni e consigli o simulazioni mentali non si sviluppa una certa sicurezza il blocco resta e se l'esperienza dovesse andare male anche perché ipercritici nei confronti di se stessi il blocco si rafforza così il diverso o il nuovo diventano qualcosa a cui fare molta attenzione e preparazione.

Trinacria

Mi capita spessissimo e non lo supero. Finisce sempre che quella cosa poi non la faccio. Quante opportunità in ogni ambito buttate nel cesso per queste stupide paure che ho.

Varano

a volte penso a delle persone e vorrei chiamarle, ma non lo faccio quasi mai. anche passare a trovare ex-colleghi per un caffè, dico sempre sì sì poi ci vediamo e perdo di vista persone a cui magari tenevo.
detesto telefonare, ho pure lavorato in un contesto dove ne facevo decine al giorno ma non sono migliorato più di tanto.
preferisco mandare pec o mail, in modo da essere conciso ed evitare repliche/polemiche.

Varano

dovrei provare questo oxy, ne parlate tutti benissimo.

Keith

.