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18-12-2013, 13:55
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#1
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Principiante
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 42
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Ultima modifica di monade; 06-05-2015 a 23:08.
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18-12-2013, 21:27
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#2
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: Mantova
Messaggi: 3,399
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Proprio in questi giorni sto lavorando su un mio problema che penso sia molto simile al tuo perchè anche io provo le stesse sensazioni e poi quando concludo qualcosa provo un senso di insoddisfazione!
La causa, per quello che mi riguarda, e il pensare di fare qualcosa più per gli altri che per se stessi e di immaginare di sentirsi ripetere in continuazione: "fai di più" oppure "non hai fatto abbastanza".
Il trucco sta nel pensare che quando si fa qualcosa per se stessi deve andare bene soltanto a noi e quando lo si fa per gli altri come per esempio al lavoro, lo si fa per il datore di lavoro che ci paga e quindi va fatto come piace a lui stop.
Mi rendo conto che il mio esempio non è completamente calzante con la tua esperienza perchè studi ancora, ma io di studiare ho smesso molto tempo fà purtroppo e le cause del rimandare in continuazione penso siano molto simili.
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18-12-2013, 21:37
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#3
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Non mollo mai, non esiste, piuttosto mi faccio ammazzare.
Io posso capire chi ha difficoltà nei rapporti umani, nella società, perchè non dipende solo da loro, ci sono gli altri, ci sono delle meccaniche, ignoranza, delle truffe, dei raggiri, delle ingiustizie, e dele cose che bisogna fare per emergere che a volte sono scorrette e non tutti sono scorretti al mondo.
Ma qui? dove non c'è nessun ostacolo tranne avere le pall.e o meno di non mollare?
Non esiste, inaccettabile, mi sputo in faccia per un mese se mollo.
Mollerete tutta la vita se mollate oggi, mollerete domani, dopodomani, sempre.
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18-12-2013, 21:48
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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le pressioni esterne sono sempre difficili da affrontare per chi ha certi problemi, secondo me al momento dovresti completamente ignorare le considerazioni e le aspettative esterne, con calma, un esame alla volta, con i tuoi tempi, raggiungerai l'obbiettivo
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18-12-2013, 22:11
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#5
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Io ci sono riuscito perchè mollavo qualsiasi cosa e perchè sono finito a fondo, a fondo sul serio, ed è li che devi finire per rialzare la testa.
Da allora non ho più mollato.
Il fondo lo devi vedere, e capire che è mollare che ti ha portato li dentro.
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18-12-2013, 22:49
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#6
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Intermedio
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 128
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Ciao monade, leggendo il tuo messaggio mi ci sono ritrovato in pieno, è dura, so bene cosa stai passando. Anche a me è successo lo stesso, con la laurea ma anche con il peso e con le amicizie.
Il periodo iniziale del 'blocco' per me è forse quello più difficile, le aspettative erano al massimo e pian piano mi sono visto sorpassare da tutti, la pressione saliva e l'autostima era a terra. Poi pian piano l'ansia si è ridotta, ma era un continuo senso di colpa, non potevo godermi un momento senza pensare a quello che avrei dovuto fare.
Il problema secondo me è quello di fissarsi troppo sul problema, su quanto si è in ritardo, su quello che gli altri si aspettano e su cosa penseranno.
Alla fine penso che la mia fortuna sia stata il lavoro che ho continuato a fare, mi ha per lo meno aiutato a recuperare in autostima, poi con il tempo ho imparato a ignorare il continuo pensiero al giudizio altrui. Il punto di svolta è stato all'improvviso, quando ormai ero talmente in ritardo da essermi distaccato totalmente dal bisogno di raggiungere un risultato, e così ho ripreso a macinare spedito fino alla fine.
In questo secondo me sta il segreto, nel distaccarsi. Alla fine è una cosa come le altre, ma ci fissiamo ossessivamente sul problema riducendo la possibilità di lavorare tranquillamente alla soluzione. E un'altra cosa importante non pensare di aver buttato via la tua vita, ormai è passato non puoi fare niente per cambiarlo.
Organizzati il lavoro e spezzettalo in piccoli passi, piccolissimi obiettivi da raggiungere uno alla volta. Visti singolarmente non spaventano come presi nella totalità.
Scusami se mi sono dilungato, spero ci sia qualcosa di utile, ci terrei.
ciao e tieni duro.
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18-12-2013, 23:30
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,101
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[QUOTE=monade;1198450]Salve a tutti,
sono nuovissima nel forum (l'ho scoperto qualche giorno fa) e vorrei confrontarmi con voi su una problematica che ciclicamente mi affligge e non mi fa andare avanti..
Come ho scritto nella presentazione (che stranamente non trovo più sul forum) sono bloccata a soli quattro esami (più la tesi) per con conseguire la laurea triennale in filosofia...
Sento di aver sprecato buona parte della mia vita.. Non sono più una giovinetta, ho già 26 anni.
Non so bene come tirarmi fuori da questo stato di inedia esistenziale.
Voi ci siete riusciti? Quali sono state le molle che hanno fatto scattare in voi la forza e la costanza per portare avanti le vostre attività e, Soprattutto, che vi hanno permesso di riacquistare fiducia in voi stessi? ..
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Io mi sono trovato in una situazione simile alla tua, solo che invece di una laurea a pochi esami ero solo a metà del percorso. Penso che il problema possa essere la paura di quello che ti aspetta dopo, la convinzione ad esempio di non essere all'altezza della vita lavorativa (così era almeno per me) o di aver sbagliato percorso univeristario
Io l'ho superata proprio cambiando ambiente: sono andato via da casa, nel nord italia (io sono del profondo sud) e li sono stato costretto a incontrare gente nuova. Inoltre ho fatto in quell'occasione un percorso di formazione professionale che mi ha permesso di assaggiare quel mondo del lavoro che temevo (poi non ha avuto seguito ma almeno mi sono sbloccato e alla fine mi sono laureato anche se con una laurea diversa da quella di partenza)
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19-12-2013, 01:38
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#8
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,731
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19-12-2013, 02:58
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#9
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: where the sky is made of amethyst
Messaggi: 1,669
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Faccio la stessa identica cosa...nel mio caso pure a 10 passi dal traguardo -.-.
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19-12-2013, 12:37
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#10
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 1,556
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Io credo che sia l'ansia da futuro a bloccarti.La paura del dopo.Stai tranquilla. Concentrati sul concreto. Andra' bene
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21-12-2013, 01:45
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#11
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Intermedio
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 128
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Un libro che (credo) mi è stato utile è "No Excuses!: The Power of Self-Discipline". Non so se sia una coincidenza, ma giusto poco dopo averlo letto mi sono 'sbloccato'.
Non ne sono sicuro, ma forse la traduzione in italiano potrebbe essere "Non fare lo struzzo: L'arte di non rimandare la soluzione dei problemi per essere più efficienti"
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21-12-2013, 13:00
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#12
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Banned
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 198
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Quote:
Originariamente inviata da monade
Sembra quasi che mi precluda la possibilità di essere appagata e fiera di me stessa, una sorta di autopunizione che mi infliggo per non so bene quale ragione..
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L'autopunizione è un perverso meccanismo di difesa; in pratica ci autopuniamo prima di essere puniti o criticati dagli altri.Ciò ci porta ad essere più cauti e prudenti.... anche se troppa cautela e prudenza portano all'immobilismo.
E' la conseguenza di bassa autostima, di grande insicurezza e dell'ossessivo pensiero di ciò che gli altri pensano di noi.
Quote:
Originariamente inviata da monade
Nel mentre vedo miei colleghi, conoscenti, parenti che sembrano soddisfatti di se stessi e delle loro vite, e mi chiedo perché io debba sempre combattere contro me stessa e le mie ansie senza riuscire a concludere nulla di positivo..
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CVD
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22-12-2013, 01:48
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,101
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milton erickson
“Io l'ho superata proprio cambiando ambiente: sono andato via da casa, nel nord italia (io sono del profondo sud) e li sono stato costretto a incontrare gente nuova. Inoltre ho fatto in quell'occasione un percorso di formazione professionale che mi ha permesso di assaggiare quel mondo del lavoro che temevo (poi non ha avuto seguito ma almeno mi sono sbloccato e alla fine mi sono laureato anche se con una laurea diversa da quella di partenza)”
Ho pensato a questa possibilità.. Mi ritengo inadatta ad affrontare un'avventura del genere; trovandomi fuori casa, in un ambiente nuovo,con molta probabilità non riuscirei a fare quel salto qualitativo in cui prevale l'istinto adattativo e di sopravvivenza.. Già mi immagino in preda alla disperazione più nera, ancora più sola e incasinata con me stessa.. Prima o poi dovrà avvenire il distacco dal mio nucleo familiare di provenienza, ma non ora.. non sono pronta. Ed i miei non hanno la possibilità di mantenermi fuori.. e non so se riuscirei a piazzarmi nel mondo del lavoro con facilità.
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Già ti immagini..ma non lo sai con certezza come reagirai: il fatto è che a volte nella vita bisogna fare come quando ti devi tuffare da un trampolino: eviti di guardare giù e fai un passo in avanti. Ti assicuro che una volta dentro la situazione le forze le trovi, eccome. Sicuramente se la tua famiglia è un po' possessiva, come spesso succede in questi casi reagirà male: ma qui ci vuole il sano egoismo di fare il proprio sano interesse. Col tempo capiranno che la tua decisione è stata un bene anche per loro (sai quanti soldi risparmiati in terapie e mantenimento per vitto e alloggio, percchè se i fermi..)
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22-12-2013, 12:13
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,101
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Eh ma se tu pensi che la tua laurea in filosofia non servirà a niente certo che ti blocchi..esiste anche la possibilità di fare l'insegnante (io ho fatto la ssis ora ci sono i tfa, tirocinii formativi attivi) . Non troverai lavoro come insegnante di filosofia, ma nel campo del sostegno c'è ancora un po' di possibilità (soprattutto se sei disponibile a trasferirti al nord, ma anche nella tua regione)
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22-12-2013, 16:58
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,101
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Nel sostegno sono previste 27.000 immissioni in ruolo nel giro di 3 anni.
Se passiamo dalle promesse ai fatti ti posso dire che nel sostegno si lavora da subito dopo la specializzazione: cattedra completa o quasi. nel giro di 5 anni molta gente che conosco poi è entrata di ruolo..quindi per il momento le prospettive sono discrete
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22-12-2013, 22:08
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#16
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,101
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Quote:
Originariamente inviata da monade
Ma per il sostegno non è necessaria un'abilitazione?
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Sì dopo il tfa ordinario..l'abilitazione per il sostegno dura un anno accademico..è però molto meno pesante di quanto possa sembrare, anche perchè si entra nel mondo della scuola già durante il percorso quindi uno inizia ad ambientarsi da subito in quello che sarà la sua professione
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22-12-2013, 22:12
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,101
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Ps. questo è quello che ho capito guardando un po' su internet (io come ti ho detto ho fatto un percorso leggermente diverso con la ssis)
Guarda per maggiori info siti come orizzonte scuola o quelli ei sindacati (cgil, gilda, ecc)
Tieni presente comunque che la situazione della scuola non potrà che migliorare: dopo tutto con l'età media elevata che c'è nelle scuole presto la maggior parte andrà in pensione, quindi
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23-12-2013, 14:37
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#18
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Intermedio
Qui dal: Mar 2007
Messaggi: 128
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Quote:
Originariamente inviata da BigBen
Un libro che (credo) mi è stato utile è "No Excuses!: The Power of Self-Discipline". Non so se sia una coincidenza, ma giusto poco dopo averlo letto mi sono 'sbloccato'.
Non ne sono sicuro, ma forse la traduzione in italiano potrebbe essere "Non fare lo struzzo: L'arte di non rimandare la soluzione dei problemi per essere più efficienti"
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Chiedo scusa, riprendendo in mano il libro mi sono accorto che non è quello a cui pensavo. Il titolo è "Self-Discipline in 10 Days: How to Go from Thinking to Doing"
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