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Vecchio 13-08-2008, 14:45   #1
Esperto
L'avatar di vetro
 

Ti posso capire.Sono schemi comportamentali che ti sei creato.Se hai associato a queste situazioni un forte disagio,continuerai a percepire questa sensazione in modo continuativo.Devi un po' alla volta analizzare la situazione dopo che l'hai vissuta e vedere quanto c'è di vero in quello che hai percepito e quanto invece non corrisponde a realta'.
Vecchio 13-08-2008, 14:56   #2
Intermedio
L'avatar di andreattt
 

succede un po' anche a me , infatti predilico sone collinari meno frequentate... ma cmq a volte riesco ad andare pure in centro in bici tanto per fare una passegiata... ( quando sono piu' tranquillo) e mi accorgo che non mi guarda nessuno....logicamente...
io sinceramente quando vedo un ciclista non lo guardo neppure,e se lo guardo 20 secondi dopo non ricordo ne la faccia e neppure come era vestito...
son tutte nostre paranoie
Vecchio 13-08-2008, 15:01   #3
Esperto
L'avatar di cali
 

dipende da dove vado
di soltio cerco apposta una pista ciclabile, dove la bici è la normalità
anche xchè delle macchine ho paura x via dell'investimento non emotivo che possono avere su di me
Vecchio 13-08-2008, 15:55   #4
Intermedio
L'avatar di soloio
 

per me non è la stessa cosa, anzi!
lo sport è la mia valvola di sfogo. mountain bike, calcio, basket, volley, body building, nuoto ... quando faccio qualsiasi sport mi sento a mio agio.
Vecchio 13-08-2008, 18:12   #5
Intermedio
L'avatar di infelice2
 

ti capisco benissimo mezzelfo.ero anche io cosi.anche in questo caso e' solo questione di abitudine,tu esci sempre di piu' in bicicletta poi piano piano inizi a non pensarci piu' o cmq non eviti piu' di farti le passeggiate che vuoi.io addirittura avevo la fobia di andare a piedi di giorno,per la paura degli sguardi altrui.al buio ci riuscivo.stessa cosa cercavo posti isolati per fare corsetta.tutto superato con la pratica.basta che ti applichi,i primi giorni sopporti le sensazioni di disagio,poi ci fai il callo.ma queste son cose che si rimediano subito.devo dire,non so se anche per te vale lo stesso,che a me succede quando sto diverso tempo che non esco di casa (l'errore peggiore in assoluto).e queste paranoie derivano anche dal passato,ovvero le prese in giro scolastiche,il non essermi mai sentito accettato,che non si scrollano dalla mia testa e continuano a condizionarmi,e anche il fatto di non avere amicizie conta,quando esci ti senti solo cazzo e ti sembra quasi che gli altri lo sanno.vabbe'.cmq ripeto andare in bicicletta o a piedi sono cose minime che si superano subito, se lo si vuole veramente
Vecchio 13-08-2008, 19:47   #6
Esperto
L'avatar di fuxia82
 

in olanda ho avuto una crisi di panico-pianto perchè son stata costretta ad andare in bici...
quanto è difficile godersi la vita!

:idea:
Vecchio 13-08-2008, 21:37   #7
Intermedio
L'avatar di Muttley_upgrade_version
 

Quote:
Originariamente inviata da fuxia82
in olanda ho avuto una crisi di panico-pianto perchè son stata costretta ad andare in bici...
quanto è difficile godersi la vita!

:idea:
Maddai, guarda che la bici è il bene! In Olanda e in tutti gli altri nobili paesi nordici hanno imparato questa massima con il risultato che le loro strade mantengono una buona viabilità, i parcheggi non sono intasati e l'aria è ancora respirabile. Da noi nulla di tutto ciò! L'italiano medio con la sua megalomania automobilistica preferisce dilettarsi nello scorrazzare con costosissimi suv all'interno di stradine irte e accidentate, fregando kilometri di parcheggio e appestando l'aria con i suoi gas (cit.) di scarico.
Dovremmo decisamente prendere lezioni da quelle nobili genti.
Vecchio 13-08-2008, 22:29   #8
Esperto
L'avatar di valmor
 

Quote:
Originariamente inviata da mezzelfo
Quote:
Originariamente inviata da infelice2
ti capisco benissimo mezzelfo.ero anche io cosi.anche in questo caso e' solo questione di abitudine,tu esci sempre di piu' in bicicletta poi piano piano inizi a non pensarci piu' o cmq non eviti piu' di farti le passeggiate che vuoi.io addirittura avevo la fobia di andare a piedi di giorno,per la paura degli sguardi altrui.al buio ci riuscivo.stessa cosa cercavo posti isolati per fare corsetta.tutto superato con la pratica.basta che ti applichi,i primi giorni sopporti le sensazioni di disagio,poi ci fai il callo.ma queste son cose che si rimediano subito.devo dire,non so se anche per te vale lo stesso,che a me succede quando sto diverso tempo che non esco di casa (l'errore peggiore in assoluto).e queste paranoie derivano anche dal passato,ovvero le prese in giro scolastiche,il non essermi mai sentito accettato,che non si scrollano dalla mia testa e continuano a condizionarmi,e anche il fatto di non avere amicizie conta,quando esci ti senti solo cazzo e ti sembra quasi che gli altri lo sanno.vabbe'.cmq ripeto andare in bicicletta o a piedi sono cose minime che si superano subito, se lo si vuole veramente
la cosa che non sopporto è che devo soffrire così tanto per cose per altri così semplici e tranquille, e questo mi fa sentire ancor più lontano dagli altri e lontano dalla tranquillità, e come hai detto tutte le volte che si fa un passo avanti con immense fatiche ne fai due indietro, per questo non ci vedo più senso nella vita, l'ho fatto tante volte, partire da zero, dopo mesi che non uscivo e non facevo nulla, con grande sforzao e senso di alienazione poi sono leggermente migliorato, ma se ogni volta torno indietro non ho più la forza di affrontare tutto questo! Sono stanco, sono esaurito, mi sento un alieno, un appestato, un diverso, non ho gioia, non ho emozioni, che vitaaa.

Ora questa delle bici è soltanto un campo, mah, io non reggo propio lo sguardo degli altri, è qualcosa di irrazionale, non controllo il mio corpo, se qualcuno mi guarda la mia testa gira da sola dall'altra parte.
E' vero anche per me conta il passato: le tante prese in giro a scuola, i tanti insulti di mio padre che da sempre mi rivolge vedendomi in difficoltà, e il presente: la mancanza di amici, ragazza ecc...

ma non ho più la forza di andare avanti, mi sono rialzato e poi ricaduto troppe volte,
questa volta mi sa che è l'ultima, non ce la faccio a rialzarmi.

adesso la vita è veramente finita,

non conta niente che sono giovane, i miei tormenti sono vecchissimi e hanno radici profonde...
Ciao mezzoelfo mi riconosco molto, secondo me sei f.s evitante.

Soprattutto il fatto che anche tu in certi periodi provi a rialzarti, ad abituarti al sociale ma a parte che i progressi sono minimi e a volte insignificanti, basta pochissimo e disimpari tutto e ricominci da capo. Questo sistema di pensieri irrazionali insomma non sembra molto intaccato dalla tanta venerata 'esposizione'.

Il fatto che le cose più semplici sono un problema e che noi non riusciamo a mimetizzare il nostro linguaggio del corpo in situazioni ansiogene, e questo è uno dei danni più gravi, perchè se mimetizzi cmq sei già molto avanti perchè soffri dentro ma almeno gli altri non se ne accorgono e riesci a socializzare un minimo, altrimenti mostri tutto e questo porta all'evitamento, visto che diventano pesanti le situazioni.

Il fatto è che ci mancavano già da bambini le abilità sociali, in parte i nostri geni, poi in grande parte le esperienze di vita negative che ci hanno portato a diffidare delle persone e che hanno installato nel nostro cervello schemi disfunzionali, ultradifensivi e sballati invece che di fiducia e calma.

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