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18-10-2012, 14:50
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#21
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,687
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Sì ma è scorretto vedere nei credenti i ragionatori a compartimenti stagni per antonomasia, mentre un uomo per il solo suo dichiararsi non credente viene acquisisce credito immediato nell'opinione altrui.
Un tempo (tanto tempo fa) una dichiarazione del genere si fondava su uno spirito critico, un'indipendenza di pensiero ed un coraggio rari, oggi invece è molto comodo e molto utile professare l'ateismo.
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Ma vogliamo poi parlare di certi profeti del pensiero critico, dell'ateismo, e delle crociate al cristianesimo? Mi fanno tanto vomitare quanto i peggiori chierici.
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18-10-2012, 15:03
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#22
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
In effetti oggigiorno con le scuole, con internet, la posizione del "credente" è vista con tenerezza... con tutti questi strumenti a disposizione o uno se ne frega della spiritualità e vive come un animale dando libero sfogo agli istinti, oppure intraprende un percorso di ricerca che naturalmente non si limita all'appartenenza a una singola religione di massa. La terza via, che è quella del "credere" risulta in un auto-limitarsi, un diventare (ancora di più) innaturali nelle proprie scelte introducendo la morale...
Poi và di moda il "si vive una volta sola", quindi chiunque creda in qualcosa oltre questa vita è visto un po' come un alieno di cui con difficoltà si comprendono gli scopi...
Almeno questo è quello che pare a me, poi magari la posizione del credente è migliore dell'ateo materialista, non so... la cosa è interessante e andrebbe analizzata, anche se con la democrazia e tutto il resto a fare un discorso su chi stà meglio o è più "avanti" fra le persone si finisce per venire additati come razzisti o cose del genere...
Riassumendo: cento anni fa si occupava di temi spirituali la gente media e quelli molto avanti, chi era molto indietro non se ne interessava. Oggi invece se ne occupa solo chi è molto indietro e chi è molto avanti, la gente media è materialista.
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Condivido in toto questa analisi.
Il materialismo fa consumare, il cristianesimo no.
Il cattolicesimo veniva tollerato perchè se la Chiesa presentava il governo come legittimo, allora i suoi credenti erano generalmente più disposti ad obbedire.
Oggi gli stati nazionali hanno perso potere di fronte alle multinazionali, alle banche e in generale ai veri e propri "stati economici": cambiando dunque chi comanda, è cambiata anche l'utilità della religione.
E' stata comoda finchè ha dettato legge il governo nazionale, ma ora chi comanda è la grandissima società o l'intermediario finanziario, dunque è più utile il materialismo e dunque il valore spirituale diventa un ostacolo.
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18-10-2012, 15:09
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#23
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 1,339
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Quote:
Originariamente inviata da Novak
Condivido in toto questa analisi.
Il materialismo fa consumare, il cristianesimo no.
Il cattolicesimo veniva tollerato perchè se la Chiesa presentava il governo come legittimo, allora i suoi credenti erano generalmente più disposti ad obbedire.
Oggi gli stati nazionali hanno perso potere di fronte alle multinazionali, alle banche e in generale ai veri e propri "stati economici": cambiando dunque chi comanda, è cambiata anche l'utilità della religione.
E' stata comoda finchè ha dettato legge il governo nazionale, ma ora chi comanda è la grandissima società o l'intermediario finanziario, dunque è più utile il materialismo e dunque il valore spirituale diventa un ostacolo.
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Concordo.
Oggi i grandi numeri dipendono dal marketing.
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18-10-2012, 16:55
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#24
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 1,339
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Quote:
Originariamente inviata da sempreinfuga
Guarda io non mi ritengo detentore della verità, volevo solo criticare chi vuol fare passare il fatto che se nel momento storico attuale la mentalità dominante sia atea, ciò sia dovuto solo alla "moda" o al fatto di "fare i fighi".
Volevo solo far notare che se le cose vanno così è per il risultato di alcuni processi storici che possiamo far risalire all' illuminismo e alla rivoluzione francese,che passano attraverso lo sviluppo della scienza e della tecnica e ad una maggiore comprensione dei mecaanismi che regolano il mondo materiale, e che nel corso dei secoli hanno fatto progredire l' umanità ma l' hanno resa anche vittima di alcune tragedie storiche.
Poi io ritengo giusto che ognuno tragga le proprie conclusioni nella totale libertà e ritengo parimenti indegne le battaglie per convincere qualcuno all' ateismo o alla religione.
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Concordo.
La scienza, come tutto, è un'arma a doppio taglio... e tanti hanno voluto far credere, o hanno creduto, che fosse una cosa in contrapposizione alla religione, anche se così non è.
Spesso si da per scontato ateismo=scienza, ma molti scienziati sono prova che è un modo di vedere le cose piuttosto limitato.
Anche io sono assolutamente convinto che ognuno deve trarre le sue conclusioni, usando la propria testa!
Mai dare nulla per scontato... ed una volta decisa la propria strada, non ritenersi migliori degli altri: sono pienamente daccordo con te
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18-10-2012, 19:44
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#25
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
tra i 15 ed i 18 anni ha scoperto tutto sulla vita, è stato precoce.....
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Anche io sono diventato ateo intorno ai 18 anni, di solito la fase centrale dell'adolescenza è un periodo dominato da forti riflessioni attraverso le quali si mette in dubbio qualsiasi certezza del passato.
Almeno per me è stato così
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Originariamente inviata da Inosservato
a me sembra la solita propaganda, è sintomatico il fatto di chi si professa ateo e passa la vita a parlare di Dio...e magari crede di poter sostituire questa presenza nella propria vita con una qualsiasi ideologia o scienza
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Ricordo che si trattava di un'intervista: domanda -> risposta.
Russell non ha passato la sua vita a parlare di Dio
Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
in realtà alla fine si tratta semplicemente di una disperata ricerca, meglio così, preferisco questo tipo di approccio piuttosto che un uomo che semplicemente sfugge a certe tematiche...
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Nel mio caso si tratta di applicazione della logica e della razionalità.
Nessuna ricerca, non c'è niente da ricercare
Quote:
Originariamente inviata da Novak
La moda dice che essere atei e bestemmiare fa figo, serve ad essere accettati.
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E' una falsa credenza, a me pare che ci siano molti più fedeli che atei. E bestemmiare non è sinonimo di ateismo, perché la maggior parte dei bestemmiatori crede comunque in Dio
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Originariamente inviata da Novak
Comunque secondo Russel e secondo voi il credente:
- o è un imbecille perchè è sicuro di cose non dimostrate sperimentalmente
- o è un'ipocrita perchè se ammette di non essere sicuro di queste cose allora ci crede solo per convenzienza personale
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L'intervistatrice gli ha posto domande pressoché soggettive, non vedo da cosa tu abbia dedotto questo
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Originariamente inviata da sempreinfuga
Ma questo lo dite voi credenti che volete la vostra fede sempre minacciata, e d'altronde dichiarando che essere atei fa figo qualificate voi stessi come sfigati quindi.
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Oppure etichettano gli atei come ipocriti, giacché "se essere ateo fa figo, allora tu sei ateo perché vuoi essere figo".
Io, pur essendo ateo, mi vergogno profondamente gli atei radical chic. Se chiedi loro chi era Darwin ti rispondono: "Quello che conduce quel programma di Canale 5".
Ma grazie a Dio la maggior parte degli atei sa quello che dice
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18-10-2012, 20:45
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#26
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Avanzato
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Over the Hills and Far Away
Messaggi: 469
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Io credo nell'esistenza di una spiritualità universale che appartiene a tutti gli uomini di ogni cultura.
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18-10-2012, 21:37
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#27
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Avanzato
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 299
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Io sono agnostico per un semplice motivo. Chi è quel tizio vestito di bianco che mi dice che c'è un dio che bla bla bla?
E' un uomo come me. E' nato da una figa come me. Morirà, come me. Può soffrire di malattie come me. Ha un cervello, due gambe, due braccia, una bocca, due orecchie. Come me.
Mangia, beve, caga e piscia. Come me. Perché siamo entrambi esseri umani.
Quindi perché dovrei accettare tutto quello che dice?
Come mai la bibbia a volte viene presa alla lettera e quando non va bene "Eh, ma bisogna interpretarla"?
Siamo sempre li, tutto parte dal difettosissimo, limitatissimo, ignorantissimo UOMO.
La chiesa ha fatto cose buone e cose molto meno buone. Perché è fatta da esserei umani.
Sul credere mi sono già espresso su un altro thread. Se a te fa sentire meglio e ti dà una ragione per andare avanti e sopportare la vita, ben venga, ma non pensare che sia il sistema migliore per tutti. Per te senz'altro, per me propio no.
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19-10-2012, 11:02
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#28
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 1,339
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Quote:
Originariamente inviata da Muad'dib
Io sono agnostico per un semplice motivo.
Siamo sempre li, tutto parte dal difettosissimo, limitatissimo, ignorantissimo UOMO.
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Però questo non mi sembra un motivo...
se io sono limitatissimo e tu sei limitatissimo, entrambi non conosciamo completamente la realtà e la verità, per cui le idee che ci facciamo sono teorie di pari valore.
Ma Dio c'è, oppure no... quindi uno di noi due ci azzecca.
Il fatto di essere limitati, non è un motivo per propendere per una delle due teorie... o no?
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19-10-2012, 15:49
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#29
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Avanzato
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 299
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Quote:
Originariamente inviata da Quintuplo
Ma Dio c'è, oppure no... quindi uno di noi due ci azzecca.
Il fatto di essere limitati, non è un motivo per propendere per una delle due teorie... o no?
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Infatti, io non propendo per nessuna delle due teorie, perché sono agnostico e non ateo.
Alla domanda "Esiste dio?", un credente ti dirà "Si, esiste", un ateo ti dirà "No, non esiste" mentre l'agnostico ti dirà "Non lo so".
Se vogliamo, un agnostico è anche un non-credente, perché l'agnostico non si basa su "aver fede che" ma su cose che sa. Un agnostico non crede, semplicemente sa oppure non sa.
E' per questo che PER ME (non so se vale per altri agnostici) anche l'ateismo è, in qualche modo, una forma di fede. L'aver fede che dio (il creatore, la causa prima, come lo si vuole chiamare) NON esiste. Il fatto che non ci siano prove valide (per gli atei) dell'esistenza di dio, non implica automaticamente la sua non esistenza.
L'assenza di prove non è prova di assenza.
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