dottorzivago

Non mi sembra tanto ridicola perche se cosi fosse quasi tutti qua avrebbero risolto i propri problemi......sei solo? bene iscriviti ad un corso, vai in palestra, chiedi di uscire......ahahaha sarebbe troppo facile!!!
Si ho passato una bella giornata come si passava tempo fa ma è una giornata limitata all'hobby che abbiamo in comune, lui ha i suoi giri le sue amicizie per uscire, nn mi vede mai in giro ed anche per questo è difficile oltrepassare quei limiti del nostro rapporto.
Ti porto un altro esempio.....un mio amico della pelstra non puo venire ad allenarsi per 2 settimane....quando ci siamo salutati mi fà "va beh ci vediamo allora tra una 15ina di giorni".....quando salutava gli altri invece diceva "we ciao ci vediamo in giro, ci vediamo di qua, di la".......nonostante con me abbia un buon rapporto nn ha la possibilità di approfondire, con gli altri (che conosce meno) invece ha queste possibilità.......no non è obbligatorio uscire e ubiracarsi 3 volte a settimana ma uscire e far parte della vita sociale dei compaesani si!!!

niky

un bel terzo grado....caspita, appena ho letto le domande in serie mi è preso un colpo, so bene la sensazione che si prova di fronte al fuoco verbale
Anche a dire una cavolata, ammetto che non mi sento comunque felice....e del resto come potrei esserlo, si tratta di una fuga continua!
Ieri sera, come sta capitando spesso in questo periodo, ho sclerato per la mancanza di amicizie ed uscite varie e sono arrivato a pensare che forse, vista la situazione, una soluzione potrebbe essere quella di dire come stanno in realtà le cose agli amici/amiche con cui mi sto trovando bene all'università....facile a dirsi, e cosa potrebbe succedere poi??? Qui mi riallaccio al discorso che facevate nei mex precedenti: io sono sempre stato dell'idea di dire e non dire, però quando ti ritrovi spalle al muro non sai davvero che fare.

maury25

Quando andavo a scuola era un incubo. Ogni qualvolta che i dementi della mia classe cominciavano a discutere sul sabato sera spuntavano fuori sbronze micidiali, scopate assurde, botte, di tutto e di più... Io volevo semplicemente sotterrarmi, ma non per la vergogna di essere uno sfigato, no. Già a 15 anni maturavo l'idea della "convenzione sociale" fatta tanto per essere un pecorone come tanti. Mi nascondevo perchè era un'occasione ghiottissima per farmi prendere per il culo da quelli là.

Comunque non sono mai uscito la sera e...ad essere onesti onesti, non ne sento nemmeno la necessità.

niky

quotone, stessa cosa che ho notato anche in passato: con gli altri "ci vediamo stasera, domani lì, sabato al locale" ecc...con me, invece, il contrario, dando già per assodato il fatto che mi si potrebbe incontrare solo nel contesto di riferimento

Jokerfs

E' stata una bella giornata giusto? Beh allora io, che andrei oltre le distinzioni ,a per stavolta ne faccio una, vuol dire che sei di quelli in questo forum a cui lo stare in compagnia MANCA.

E allora pianifica: a queste domande inventa delle scuse "sono tutti andati a studiare sopra", "ci ho litigato per un ragazzo e ci siamo tutti allontanati" cazzate così. Se quello che hai davanti è una persona a posto (e socievole) allora ti dirà "beh esci con noi la sera". Io te lo direi volentieri..

Lila.

queste fatidiche domande a me mettono un'ansia pazzesca...è proprio per questo che quando esco vado in luoghi isolati perchè ho sempre paura di incontrare persone che conosco anche di vista e che si mettano a farsi i cacchi loro...cosi dopo io non so cosa rispondere e mi sento una fallita più di quello che sono....Dio che ansia.

darkness

uff...sono domande sulle quali cago in testa alla grande.
Superati i 30 dovrei vergognarmi di dire che non frequento discoteche, esco poco ecc?
Mentire non se ne parla, poi pensino quello che gli pare, non sono amici miei. In genere sul posto di lavoro ricevo queste domande.

nullo

A me ste domande di convenzione me le fa il parrucchiere. Quando sono zitto che inizia a tagliarmi i capelli, mi chiede "sei andato in qualche locale?", "cosa fai sabato sera?"

io gli rispondo che non mi ricordo dove sono andato, perchè a mentire verrei sgamato, un pò mi conosce e avrà dedotto che non ho nessuno con cui uscire. Se dicessi "non mi ricordo" ci sarebbe un pochino di verità, perchè lo dico in un modo più sincero, anche se ovviamente so benissimo che sono stato a casa davanti al PC il sabato sera.

"hai visto il locale XY nuovo?"

è seccante rispondere "non lo conosco quel posto", "ah non ci sono mai stato", anche se io solitamente rispondo così, che non conosco quel posto.

se c'è stato qualche "ponte" festivo e qualcuno mi chiede "dove sei andato in questo ponte?" o "dove andrai?"

gli dico "sono stato in vacanza a X" (X è il mio paese) sorridendo, per dire che "ho da fare" e che non ho tempo per andare via, o dico che costa parecchio farsi le vacanze via.

raramente a me capita che qualcuno mi faccia queste domande (oltre il parrucchiere), se me le chiedessero davvero non saprei come rispondere. potrei dire "ho un esame, sono stato a studiare", l'intelocutore mi guarderebe con una faccia sorpresa / compassionevole. Potrei sempre dire "sono uscito con dei compagni di università" se l'interlocutore non li conosce, o se a chiedermelo è invece un compagno di università gli direi che sono uscito con gli amici del mio paese... meglio ancora se il compagno non conosce il mio paese.

dire "sabato sera sono stato a casa" comunque potrerebbe a dire "e non ti rompi le balle a stare a casa, hai 24 anni?", "esci fai amici conosci gente" e via dicendo, son discorsi che danno solo fastidio.

Winston_Smith

(il Col. Mortimer al Monco in Per qualche dollaro in più)

Cristal

Non intendo questo, è chiaro che se ti invitano un po' di simpatia c'è ma c'è anche la pietà. Non è un invito sullo stesso livello di quello che potrebbero fare a un loro "pari".
Altra cosa che mi manda in bestia, capita spesso con gli amici di mio fratello, si organizzano fra loro e nessuno mi caga e poi mi chiedono di unirmi a loro all'ultimo momento. Ma sucate.
Io un dignità ce l'ho, non ho bisogno dei vostri rigurgiti di bontà.
Non che non voglia fare 4 parole con loro eh, anzi le faccio anche volentieri mi da solo fastidio questa faccenda degli inviti. Quando uscivo anch'io nessuno si sognava di comportarsi così con me.

Winston_Smith

Ma adesso che vi siete rivisti, non potreste cominciare a vedervi anche la sera?
Potresti "ricambiare" le sue domande, chiedergli "e tu? dove esci, cosa fai?" e alla sua risposta dire "magari potrei capitarci anch'io, potremmo sentirci e vederci lì qualche volta"...

dottorzivago

Eheheh anche io ho le mie strategie studiate a tavolino....pero vanno bene occasionalmente se hai intenzione di far nascere un bel rapporto di amicizia non ti puoi arrampicare sempre sugli specchi....la verità viene a galla e la devi affrontare!

Ma tu vuoi un pò troppo....vuoi un invito "normale" vuoi essere trattata come una della compagnia.............la gavetta va fatta anche dentro una comitiva!!
Un'invito ora come ora x me è oro che cola, e alla pietà non ci penso anche xche i miei conoscenti nn sono cosi sensibili per fare questi favori.

SEmbra facile....ma sarebbero solo uscite occasionali, con qualcuno l'ho fatto e ci esco una volta al mese....prima li chiamavo spesso e mi beccavo 9 no e 1 si e li ho detto BASTA mi chiameranno anche loro, infatti lo fanno ma rarissimamente. Non lo fanno per cattiveria o antipatia ma solo xche loro hanno i loro cazzi e i loro giri.....ripeto, farsi degli amici da vedere abitualmente non serve solo la chiamata, serve anche la vita sociale in comune e non organizzata, come possono essere le ferie, aperitivi, i tornei di calcetto di briscola, la palestra, quello che ti pare ma l'importante è farsi vedere in qualche modo.

E la vita sociale non la faccio perchè ho una fottutissima paura di queste domande....pensa che non da 1 o2 ma mi dovrei beccare l'interrogatorio da molte molte persone