Originariamente inviata da claire

Mercoledì mattina.
Vado al mercato a fare un giro,non trovo genitori,colleghe e alunni per strada,benissimo. Mi fermo in farmacia (a comprare le supposte ).
La farmacista mi da le supposte poi mi fissa."che tipo di pelle hai?Mista vero?"Annuisco sconcertata.mi chiede che linea di creme uso e dico "eeeh,cambio".In realtà non ne uso nessuna.Mi fissa la macchia scura in fronte ,mi chiede se ho avuto bambini perchè tali macchie vengono in gravidanza.Mi propina due campioncini e un appuntamento ad ottobre con un'"esperta di pelle del viso"che mi consiglierà le creme giuste.
Ovviamente non andrò mai.
Esco sfinita come dopo 8ore di fabbrica.
Mi fiondo al bar distrutta dalla fs, mi sento male,c'è troppa gente e io non riesco piú ad alzarmi per andare alla cassa,vorrei morire lí.
Io volevo solo le mie supposte!
Mi sono sentita ispezionata,giudicata e obbligata.
Il mondo là fuori è pieno di insidie e io non ce la faccio piú,il pensiero di tanti altri anni cosí,giorno dopo giorno,mi sfinisce.

Originariamente inviata da Bluevelvet93

Almeno non sei stata minacciata di essere presa a botte da un tizio che vende per presunte associazioni benefiche dopo che ti hanno letteralmente sbarrato la strada

Originariamente inviata da syd_77

Porca miseria, pure a me quelli di emergency o save the children..non so cos'era, mi si sono avventati addosso mentre stavo andando al supermercato. Ho avuto una reazione istintiva di fare un passo indietro e mettermi sulla difensiva tipo pugile.. ci è mancato poco gli sferrassi un destro.. ma la gente è matta, se la rischiano grosso a fare così.. quello si è pure mezzo spaventato e mi ha chiesto scusa.. cioè non volendo ho spaventato un ragazzo più alto di me..aggressività pura

cmq si, quelli che nei negozi attaccano i pipponi e prendono confidenza per vendere sarebbe da prenderli a male parole. Lì x lì ovviamente non dico niente, poi quando esco fuori penso "ma che fesso, potevo mandarlo a quel paese..potevo dirgli così, cosà"

Bisogna entrare preparati nei negozi, sguardo da duri/e, voce ferma e poche parole

Originariamente inviata da Abuela

Io invece l ultima volta mi sono fatta fare anche l analisi della pelle con un macchinino sospetto che diceva che la pelle delle mie tempie era secca, mi sono fatta dare tutti i campioncini del caso e non ho comprato una mazza.

Originariamente inviata da ~~~

È come se tu in quel momento fossi riuscito a venire a patti con te stesso su delle cose di te, oppure eri finalmente riuscito a dimenticarti di te stesso e non ti stavi minimamente pensando (o almeno ci stavi provando) e qualcosa arriva a riportarti bruscamente sotto i tuoi riflettori.

Originariamente inviata da Equilibrium

Il fobico cerca di apparire normale, è tutto preso a controllarsi per agire, secondo la sua testa, in modo normale tanto che basta per non attirare attenzioni e passare inosservato. Fuori il fobico vuole apparire rilassato, ma dentro è tutto teso. Basta un imprevisto, qualcosa che nn era stato programmato per fargli sfuggire quel precario controllo. E il fobico fa i conti con la realtà che non si può controllare, per quanto possa sforzarsi, per quanto possa controllare, ci sarà sempre qualcosa la fuori che sfuggirà al suo controllo.
Questo è il vivere nel terrore fobico

Originariamente inviata da Bluevelvet93

Eh, save the children ed emergency... il tipo di cui parlo chissà che roba losca faceva infatti. Infatti c'era lui e un altro brutto ceffo nei dintorni. Ogni tanto rispuntano all'università e si vede che sono delle persone di merda, insistenti e arroganti.

Originariamente inviata da DownwardSpiral2

"io li odio i bambini spero muoiano tutti"

Originariamente inviata da ~~~

Però il problema non è tanto la reazione / come si riesce a reagire.
L'invasione la si vive prima.

È come un piccolo trauma, il fobico, la persona insicura per poter stare all'esterno e davanti agli altri ha bisogno di sentire che nessuno bada poi troppo a lui e nessuno di punto in bianco si metterà a questionarlo, giudicarlo, tirarlo in ballo (o peggio).
Quando questo avviene, l'illusione necessaria per vivere fuori in mezzo agli altri e fare le cose viene dissolta, così si ha un piccolo crollo, e più microtraumi di questo tipo vanno a minare quell'illusione necessaria per stare tranquilli, perché l'esperienza rafforza la convinzione che quella minaccia sia reale.

Poi ci sono momenti o periodi in cui si è più fragili, oppure il proprio cervello non ha difese, o veniamo colpiti proprio nei nostri punti deboli quando non ce l'aspettiamo e rimaniamo costernati, specialmente a caldo.


Ultimamente mi sono detta: va bene, basta, se deve succedere pazienza, non muoio mica, si affronta e via blabla, e infatti mi sono richiusa in casa

Il problema è che queste esperienze sul momento vanno a minare la tua già stentata naturalezza nello stare nel mondo esterno, poi magari dopo un po' ti riprendi pure, ma intanto la giornata è rovinata.

È come se tu in quel momento fossi riuscito a venire a patti con te stesso su delle cose di te, oppure eri finalmente riuscito a dimenticarti di te stesso e non ti stavi minimamente pensando (o almeno ci stavi provando) e qualcosa arriva a riportarti bruscamente sotto i tuoi riflettori.

Originariamente inviata da M.me Adelaide

Curiosità: perché ti sei buttata proprio dentro un bar? Non sarebbe stato meglio un parco dove non c'era nessuno o cmq dove non ti toccava interagire con nessuno?

Originariamente inviata da Equilibrium

Il fobico cerca di apparire normale, è tutto preso a controllarsi per agire, secondo la sua testa, in modo normale tanto che basta per non attirare attenzioni e passare inosservato. Fuori il fobico vuole apparire rilassato, ma dentro è tutto teso. Basta un imprevisto, qualcosa che nn era stato programmato per fargli sfuggire quel precario controllo. E il fobico fa i conti con la realtà che non si può controllare, per quanto possa sforzarsi, per quanto possa controllare, ci sarà sempre qualcosa la fuori che sfuggirà al suo controllo.
Questo è il vivere nel terrore fobico

Originariamente inviata da lifeisnow

Secondo me certi si sentono fobici o depressi senza esserlo davvero,lo vedono come un gioco quasi.A scapito di quelli che lo sono davvero e anche pesantemente.

Originariamente inviata da zucchina

ma ci sono molte sfaccettature possibili nella fobia e nella depressione.
per dirne una, qualcuno (mi sembra) accusò claire di non poter essere fobica dato il lavoro che fa, perché molti fobici non ci riuscirebbero.

Originariamente inviata da claire

Ho idea pure io che sia diventata una moda d'èlite

Originariamente inviata da Myway

Fobici di un certo livello...