Penso che il ministro abbia usato una definizione infelice anche perché non propriamente consapevole di tutte le difficoltà che deve affrontare un ggggiovane nel momento dell'iniziazione alla vita adulta. Tuttavia è altrettanto vero che in questo paese esiste una cultura che limita il naturale desiderio di indipendenza delle persone, che mira a stringere i legami con la famiglia d'appartenenza. E' sicuramente una cosa positiva il fatto di rimanere uniti negli anni ai propri genitori, rendiamoci conto però che tutto ha un limite e i sentimenti non possono oltrepassare la soglia del "patologico". L'indipendenza economica è una cosa difficilissima a raggiungere, in Italia come in ogni altro paese, ma una cosa che conta ancora di più è forse l'indipendenza emotiva. Rendersi indipendenti emotivamente dai propri genitori è cosa per niente facile e la cultura italiana non incoraggia affatto in questo senso.
Chi andava a fare il minatore in Belgio non aveva certamente indipendenza economica