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19-02-2017, 15:47
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#21
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 4,011
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Come molti altri, ho pensato potesse essere la Musica.
Inizialmente mi ci sono dedicato anima e corpo, dopo averne preso consapevolezza.
Peccato mi sia presto scontrato con la sensazione di non esser assolutamente portato o possedere alcun talento in tal ambito, complice forse anche l'aver iniziato relativamente tardi (18 anni circa).
Riuscivo a dare qualche impressione positiva ed essere ad un buon livello - relativamente al tempo da cui praticavo - solo perchè dove gli altri si sbattevano qualche ora io passavo intere giornate.
Soprattutto, io ho sempre vissuto ( e vivo tutt'ora) la Musica come una faccenda strettamente personale, intima. Una forma espressiva che risponde ad un mio personale bisogno; non ha mai avuto nessuna particolare importanza per me farne un mestiere, o comunque non mi è mai particolarmente interessato averci a che fare nell'ottica di poter campare con essa.
Fatto sta che mi sono sempre trovato circondato da persone che invece vedevano il fare Cd, Live o che altro come fine ultimo della loro attività. E che esercitavano pressione perchè si " lavorasse" in tal senso, per avere un riconoscimento. Il risultato.
A me non è mai importato realmente nulla di tutto ciò, sono sempre stato molto più soddisfatto quando si riusciva a improvvisare qualcosa che mi suonasse bene. Serate dal vivo, incidere brani etc sono sempre stati un " di più" di cui non sentivo stretta necessità.
Inevitabile il finire, col tempo, ad estraniarmi dall'ambiente e appendere gli strumenti al chiodo.
Qualcuno recentemente mi ha detto che dovrei prendere in seria considerazione l'idea di scrivere, dopo aver curato un po' più la forma e strutturato qualche idea.
Non so, anche in questo non mi sento particolarmente dotato di talento, carica espressiva o stile apprezzabile.
La capacità di orchestrare qualcosa come un romanzo, o comunque uno scritto unitario e di senso compiuto, mi pare poi proprio fuori portata.
Io principalmente scrivo vomitando pensieri sulla pagina bianca, poi provo a dar loro una forma compiuta e un minimo di senso logico.
Un mio lavoro sarebbe solo una specie di elaborato ( manco tanto) flusso di coscienza, sicuramente dispersivo ed inconcludente - come il proprietario, d'altronde.
In ambito professionale lasciamo perdere.
Un tempo pensavo di poter essere portato per la Scienza ed i fatti parevano confermarlo. Probabilmente la testa l'avrei anche, il problema è reggere l'ambiente accademico, le procedure ed il clima freddo che vi si collega.
Essermici scontrato direttamente, pure in un ambiente protetto, mi ha fatto capire che, no, non fa proprio per me.
Per quanto riguarda la situazione universitaria-accademica quoto Annie. Ne ho scritto in altri topic.
Ormai ho pienamente rinunciato al credere di poter trovare una forma di soddisfazione, ancor meno realizzazione, in tal ambito.
Mi manca completamente la motivazione, che non sia pura inerzia e sterile senso del dovere, per provare anche a chiudere quanto ho iniziato. Figurarsi.
Se c'è una qualche possibilità di aver una vocazione ho capito debba essere, per me, nei rapporti con le persone.
Nel creare legami e in quel senso d'esser connessi che ciò determina, il lato professionale deve potere agganciarsi a questo. Altrimenti è un disastro.
Comunque le domande :" ma io per che cazzo vivo a fare ? Qual è il mio scopo che mi spinge a sopportare tutta questa merda ? ", risuonano costanti.
Mi sento decisamente senza meta, disperso. Se c'è una forma di appiglio è quella data dal pensiero di poter fare del bene e mettere il mio minuscolo contributo al servizio del cambiare il mondo verso la direzione che vorrei avesse; ma è un pensiero sicuramente alimentato in parte dal senso di inutilità della mia personale esistenza. Per cui tanto vale farla divenire uno strumento utile per realizzare i sogni di persone che a me paiono meritevoli. Diversamente, c'è la sensazione che non passi troppa differenza tra stare sopra o sotto un treno - se non che la seconda scelta è poco praticabile con leggerezza e ripensamenti.
ironia della sorte, poco fa è passata al TG l'intervista ad un tizio che sosteneva che l'adolescenza debba essere quel periodo della vita in cui si sperimenta per trovare il proprio posto nel Mondo, la propria vocazione.
Grazie a stocazzo, ti credo che a malapena riesco a dimostrare la maggiore età allora. Io ancora ci sono dentro fino ai capelli.
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Ultima modifica di The_Sleeper; 19-02-2017 a 16:25.
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19-02-2017, 18:42
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#22
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,883
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Si.
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19-02-2017, 20:38
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#23
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 1,176
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Quote:
Originariamente inviata da Stella89
No so che rispondere. Ogni volta nel corso di questi anni ho pensato di averne una, dalla fotografia, alla scrittura... sento ancora di avere un talento in ambito artistico, ma non riesco ad identificarlo. La mancanza di esperienze e di stimoli ha represso le potenzialità, gli anni sono passati e non ho portato alla luce un bel niente. Sono sicura di avere un talento, lo sento, qualcosa bolle in pentola da sempre, ma giunta a quasi 35 anni, quel qualcosa di non riconosciuto si sta spegnendo.. Penso che dovrò abituarmi a convivere con questa sensazione e senso di inappagamento vita natural durante.
I segnali che ho sono in genere questi:
- Quando esco e accendo il lettore mp3/smartphone non di rado mi capita di cogliere un movimento/scatto nell'ambiente circostante in sincronia con il ritmo della musica in cuffia e immagino una scena (come quella di un film).
- Ho sempre avuto una forte immaginazione. Dei libri letti ad esempio, non mi ricordo la trama, ma le scene immaginate (spazi, arredi, luce, personaggi), rimaste impresse nella memoria in maniera tanto vivida e viva da sembrare ricordi di vita vissuta o sogni ad occhi aperti.
- Quando mi capita di scrivere, descrivo queste scene che "vedo". Scrivo sempre di meno perchè mi sembra e ho il timore di perdermi in qualcosa di poco sano, che mi allontana dalla realtà. Seguire questi scenari però mi appassiona molto. A volte rido immaginando uno scambio di battute, e godo della bellezza di un paesaggio mai visto nella realtà che si sviluppa piano piano nella mente. Vedo questi ambienti chiari e nitidi, ma ho difficoltà nel riportarli nella realtà. Fatico molto e mi stanco nel tentare di rappresentarli, è terribilmente frustrante, perchè poi a lungo andare li perdo. Non esistono come i sogni, fino a che non si portano alla luce nella realtà. Questo lo sanno fare gli artisti che hanno una capacità rappresentativa. Io questa capacità non l'ho sviluppata e ora più che mai fatico a svilupparla. Mi manca la tecnica anche nella scrittura. Uno dei miei freni, è che odio apprendere e seguire le tecniche. Seguo l'impulso, ma proprio per questo non combino nulla. Ho l'immaginazione, una scena/ immagine che mi si crea nella testa, ma lì rimane e lì muore, non si sviluppa.
- Quando esco mi immergo quasi sempre nelle conversazioni degli altri. Mi piace ascoltare/ osservare/ fotografare gente per strada o nei bar. Starei le ore a sentire storie, notare particolari, attimi. Mi emoziona molto, da un senso alla mia vita, però rimane tutto lì. Ogni tanto su un treno/bus/panchina/tavolo bar se non ho la macchina fotografica con me, abbozzo un disegno a penna su un quadernino cercando di riprodurre su per giù la persona che mi ha colpito e che osservo. Prendo appunti su frasi dette che colgo anche mentre cammino. Alla fine riempio quadernini di schizzi appena accennati e mai sviluppati, di riflessioni buttate giù, di frasi riportate...e tutto finisce l, una serie di aborti continui... . Con tutti questi concorsi letterari in giro (è diventata un'altra moda), mi è venuta la voglia di scrivere qualcosa e partecipare, ma non riesco a strutturare un'idea. Tanti accenni, spunti, quaderni accumulati e niente di concreto.
- Produco con facilità espressioni e giochi di parole nuovi, che non esistono ancora.
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Qual'è la mia vocazione? Si dice che tutti hanno un talento. Se sulla base di quello che ho scritto qualcuno ha un'illuminazione al mio posto, sono ben lieta di ascoltarlo. Mi rifiuto di credere che i miei siano tutti sintomi di un qualcosa che non va.
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Ultima modifica di Stella89; 19-02-2017 a 20:42.
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19-02-2017, 20:43
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#24
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,320
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Diverse vocazioni, ma per un motivo o per l'altro, dovuti a me o al Mondo esterno, non sono riuscito a sviluppare quasi nulla... :-|
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19-02-2017, 21:00
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#25
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Quote:
Originariamente inviata da Stella89
Qual'è la mia vocazione? Si dice che tutti hanno un talento. Se sulla base di quello che ho scritto qualcuno ha un'illuminazione al mio posto, sono ben lieta di ascoltarlo. Mi rifiuto di credere che i miei siano tutti sintomi di un qualcosa che non va.
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La tua intelligenza linguistica e quella visiva sono molto sviluppate.
Però hai uno stile di coping di evitamento (lo riconosco perché ce l'ho anch'io). Anziché coltivare sistematicamente questi tuoi talenti, fai dei tentativi "mentali", talvolta ci provi anche nella realtà, ma prima di lasciare segni concreti e continuativi, fuggi. E' come se ci fosse una grande piscina davanti a te, sei sul trampolino, prendi posizione per tuttarti, ma non ti tuffi.
E' possibile che nella tua infanzia abbia subito un atteggiamento critico o che, all'opposto, non abbia ricevuto un adeguato interesse per ciò che facevi (quest'ultimo ad esempio è il mio caso).
Il problema è che col passare del tempo, più evitiamo, più tendiamo a sentirci "fallimentari". La percezione di avere una voce dentro di noi a cui non diamo sufficiente attenzione permane, e rimaniamo indietro rispetto a chi quella voce la ascolta, e, anziché bloccarsi, la coltiva senza "filtri".
Iscriviti a uno di questi concorsi letterari, non dar retta a quello "schema" che ti porta ad evitare, a lasciare la pagina bianca, a credere che non hai idee. Sono solo pensieri disfunzionali, che è ora di combattere. Hai tutto quello che ti serve, e darti questa possibilità è un gesto d'affetto molto grande nei tuoi confronti.
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19-02-2017, 21:04
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#26
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Non so
Messaggi: 1,670
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La cucina,ho tanti giornali e libri di cucina,mi piace leggere e provare sempre nuove ricette sia dolci che salate.
E poi mi riescono ogni tanto che invito le amiche a mangiare a casa mia si leccano i baffi.
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19-02-2017, 21:19
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#27
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Principiante
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 8
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Non so perché, ma credo di voler studiare legge per poi diventare un grande giudice. È solo una bozza che ho in testa da un po' di tempo, ma quando ci fantastico su mi riempo di buoni sentimenti; mi fa stare meglio. Entro quest'anno proverò ad iscrivermi all'università, spero solo di non arrendermi alle numerose difficoltà che dovrò superare.
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19-02-2017, 21:26
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#28
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Ubicazione: Cintura di Castità
Messaggi: 8,028
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Non credo di avere una vocazione.. son sempre stata brava in molte cose, ma mi son sempre scocciata subito di tutto e non ho mai approfondito nulla.. probabilmente perché non ho mai trovato niente che realmente mi appassionasse o semplicemente l'ozio ha prevalso su tutto
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19-02-2017, 22:31
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#29
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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L'unica cosa che mi viene naturale e mi fa stare bene è saltare, correre, giocare.
E' ciò che mi fa sentire me stesso.
Mi rendo conto che non è una vocazione come quelle a cui vi riferite voi
Non credo di avere una particolare vocazione. Anzi, penso che negli ultimi anni della mia vita io abbia fatto un percorso importante per alleggerirmi dal pensiero di avere una strada da cercare.
Non voglio impormi nulla. Voglio sapermi accettare anche senza "definirmi". Sono un ragazzo normale e semplice, devo fare ciò che mi fa piacere, quando ne ho voglia. Devo esprimere le mie qualità quando queste emergono naturalmente.
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Ultima modifica di Blue Sky; 19-02-2017 a 22:33.
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19-02-2017, 23:41
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#30
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,082
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No, purtroppo non ho vocazione in nulla. Non ho talenti speciali e ogni cosa dopo un po' mi stufa.
Potrei al limite essere portato per la guida di veicoli, ma a meno di non fare il pilota, l'autista o il tassista non vedo proprio a cosa possa servire.
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20-02-2017, 00:20
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#31
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,582
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Non ho una vera vocazione professionale e l'ho capito abbastanza presto... fortunatamente son sempre stato molto razionale e lucido nelle scelte, per cui mi sono preso una laurea che mi interessava e mi avrebbe dato un lavoro, pur non appassionandomi particolarmente. E così è stato.
Il vero obiettivo è, quindi, riuscire a dedicare il tempo extra-lavorativo alle passioni. E quelle non mi mancano: viaggi e visite culturali, cucina, lingue straniere. In particolare, negli ultimi anni ho sentito crescere in modo esponenziale la passione per le forme d'arte, come archittettura, pittura, teatro. Vorrei, inoltre approfondire la conoscenza del cinema e della letteratura.
Adoro la musica e mi piacerebbe conoscerla più a fondo, nelle sue diverse forme e sfaccettature, partecipando più frequentemente a concerti.
Inoltre, vorrei imparare a suonare uno strumento, pur con la consapevolezza che, iniziando da adulti, è sicuramente più complicato, però...mai dire mai.
Ce ne sono pure diversi che mi interessano: chitarra, pianoforte o tastiere, sassofono, cornamusa. Cosa suggerite ad un quasi 30enne come suo primo strumento?
Infine, vorrei voltivare anche l'interesse per la fotografia, trasformandolo in una capacità più professionale.
Insomma... nessuna vocazione, ma una valanga di interessi. Le uniche preoccupazioni sono, da un lato, il fatto di non aver sufficiente tempo extra-lavorativo e, dall'altro, la difficoltà nel trovare qualcuno con cui condividere esperienze e passioni... certo, non sempre è necessario, ma a far sempre tutto da soli dopo un po' ci si stanca.
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20-02-2017, 01:03
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#32
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 4,011
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Quote:
Originariamente inviata da Bostonian
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Inoltre, vorrei imparare a suonare uno strumento, pur con la consapevolezza che, iniziando da adulti, è sicuramente più complicato, però...mai dire mai.
Ce ne sono pure diversi che mi interessano: chitarra, pianoforte o tastiere, sassofono, cornamusa. Cosa suggerite ad un quasi 30enne come suo primo strumento?
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Dipende dove vuoi arrivare; se non hai particolari pretese o manie di perfezionismo, con un po' di tempo (almeno qualche mese) e pazienza le tue soddisfazioni te le prendi, pian piano. Indipendentemente dal fatto che tu abbia particolari doti o meno.
Tra quelli che hai indicato : chitarra.
Costi più ridotti, più veloce da imparare da suonare a livello amatoriale, le partiture, spiegazioni, tutorial e roba varia per studiare la trovi ovunque in Rete, versatile, (...) nel Nord Europa forse non ti chiedono la canzone del Sole (...)
In generale e se non hai problemi di budget, quello che ti ispira maggiormente, comunque. Che altrimenti ti passa facilmente la voglia, se non ti prende davvero. Già l'inizio può essere frustrante di suo.
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20-02-2017, 01:51
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#33
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Esperto
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 496
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La mia vocazione è sempre (o quasi) stata aiutare gli altri senza altri fini, se non per il fatto che fare stare bene gli altri, anche solo con piccoli gesti, mi faceva (e mi fa tutt'ora) stare meglio con me stesso.
Il problema grosso è se non capisco se tutto ciò derivi da un pensiero disfunzionale legato all'azzeramento della mia personalità e della mia essenza in qualità di essere umano.
Da studioso e amante dello studio (e infatti senza un libro in mano non ci so stare, per quanto sia davvero poco intelligente e abbia tempi di velocità di lettura incredibilmente alti), ho sempre creduto che uno scopo della mia vita potesse essere quello di trasmettere agli altri ciò che avevo appreso, per dargli la possibilità di comprendere meglio il mondo e ciò che li circonda (Aka insegnare). Ho d'altra parte capito che sono mancante di una parte di vita ed esperienze essenziali per poter davvero sperare anche solo di ottenere qualche risultato soddisfacente e questa cosa, ora che mi appresto al quid(?), mi porta non pochi dubbi e riflessioni.
In ambito lavorativo quindi sarei nettamente puntato sul settore sociale/scolastico, ma ogni giorno che passa ne osservo davvero i limiti, se non che questa mia vocazione se prima la vedevo come base unica o quasi ed essenza della mia vita (sempre probabilmente per estraniarmi da me stesso probabilmente ._.) adesso non mi basta più; ormai cerco il senso in qualcos'altro (che so essere ugualmente disfunzionale a primo acchito) e che per di più non credo di poter raggiungere per determinati miei limiti.
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20-02-2017, 03:58
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#34
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Intermedio
Qui dal: Jan 2014
Ubicazione: Palermo
Messaggi: 163
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Quote:
Originariamente inviata da Stella89
No so che rispondere. Ogni volta nel corso di questi anni ho pensato di averne una, dalla fotografia, alla scrittura... sento ancora di avere un talento in ambito artistico, ma non riesco ad identificarlo. La mancanza di esperienze e di stimoli ha represso le potenzialità, gli anni sono passati e non ho portato alla luce un bel niente. Sono sicura di avere un talento, lo sento, qualcosa bolle in pentola da sempre, ma giunta a quasi 35 anni, quel qualcosa di non riconosciuto si sta spegnendo.. Penso che dovrò abituarmi a convivere con questa sensazione e senso di inappagamento vita natural durante.
I segnali che ho sono in genere questi:
- Quando esco e accendo il lettore mp3/smartphone non di rado mi capita di cogliere un movimento/scatto nell'ambiente circostante in sincronia con il ritmo della musica in cuffia e immagino una scena (come quella di un film).
- Ho sempre avuto una forte immaginazione. Dei libri letti ad esempio, non mi ricordo la trama, ma le scene immaginate (spazi, arredi, luce, personaggi), rimaste impresse nella memoria in maniera tanto vivida e viva da sembrare ricordi di vita vissuta o sogni ad occhi aperti.
- Quando mi capita di scrivere, descrivo queste scene che "vedo". Scrivo sempre di meno perchè mi sembra e ho il timore di perdermi in qualcosa di poco sano, che mi allontana dalla realtà. Seguire questi scenari però mi appassiona molto. A volte rido immaginando uno scambio di battute, e godo della bellezza di un paesaggio mai visto nella realtà che si sviluppa piano piano nella mente. Vedo questi ambienti chiari e nitidi, ma ho difficoltà nel riportarli nella realtà. Fatico molto e mi stanco nel tentare di rappresentarli, è terribilmente frustrante, perchè poi a lungo andare li perdo. Non esistono come i sogni, fino a che non si portano alla luce nella realtà. Questo lo sanno fare gli artisti che hanno una capacità rappresentativa. Io questa capacità non l'ho sviluppata e ora più che mai fatico a svilupparla. Mi manca la tecnica anche nella scrittura. Uno dei miei freni, è che odio apprendere e seguire le tecniche. Seguo l'impulso, ma proprio per questo non combino nulla. Ho l'immaginazione, una scena/ immagine che mi si crea nella testa, ma lì rimane e lì muore, non si sviluppa.
- Quando esco mi immergo quasi sempre nelle conversazioni degli altri. Mi piace ascoltare/ osservare/ fotografare gente per strada o nei bar. Starei le ore a sentire storie, notare particolari, attimi. Mi emoziona molto, da un senso alla mia vita, però rimane tutto lì. Ogni tanto su un treno/bus/panchina/tavolo bar se non ho la macchina fotografica con me, abbozzo un disegno a penna su un quadernino cercando di riprodurre su per giù la persona che mi ha colpito e che osservo. Prendo appunti su frasi dette che colgo anche mentre cammino. Alla fine riempio quadernini di schizzi appena accennati e mai sviluppati, di riflessioni buttate giù, di frasi riportate...e tutto finisce l, una serie di aborti continui... . Con tutti questi concorsi letterari in giro (è diventata un'altra moda), mi è venuta la voglia di scrivere qualcosa e partecipare, ma non riesco a strutturare un'idea. Tanti accenni, spunti, quaderni accumulati e niente di concreto.
- Produco con facilità espressioni e giochi di parole nuovi, che non esistono ancora.
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Sei me in un corpo femminile
Io credo di avere un po' di talento nella scrittura. Una mia ex che studiava letteratura fece vedere alcuni miei scritti ad una sua prof; mi disse che le piacquero molto e che avrei fatto bene ad iniziare gli studi in questo ambito. Purtroppo in quel periodo non mi fu possibile studiare. Adesso che sto meglio mi piacerebbe iniziare, ma ho superato i trenta e sarebbe un po' dura...
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Ultima modifica di Misanthrope_; 20-02-2017 a 04:04.
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22-02-2017, 09:32
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#35
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Un'idea per chi non ha trovato alcuna vocazione...
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06-05-2017, 22:52
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#36
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Intermedio
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 154
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Anche per me la musica è sempre stata la mia vocazione. Sono appassionato di musica rock, folk, classica e un po' di ogni genere.
Ho da piccolo imparato anche a suonare uno strumento, mi piaceva suonare per me stesso e per i miei genitori e miei nonni.
Suono ancor oggi ma così, solo per piacere personale, faccio abbastanza pena a suonare ... intorno ai 20 anni, è crollata l'idea di fare il musicista nella vita.
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06-05-2017, 22:55
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#37
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Principiante
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Siena
Messaggi: 42
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palestra e motori.. e donne
mi piacerebbe gareggiare (specialmente con auto, kart ecc.) ed è la mia prima vocazione.
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06-05-2017, 23:04
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#38
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
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analizzare, pensare, immaginare
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07-05-2017, 00:53
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#39
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Era di diventare pilota.
Mi piace guidare e sono portato, ma è andata ormai, mi accontento di guidare il mio catorcio.
Ora di fattibile penso di essere più portato per la gestione, l'organizzazzione e direzione
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07-05-2017, 10:10
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#40
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,964
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Attirare sfighe.
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