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19-02-2017, 01:34
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#1
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Voi ce l'avete una sorta di vocazione? Non in termini religiosi.
Una vocazione professionale, una passione prevalente (su cui magari si potrebbe anche trovare il modo di guadagnare) una causa importante attorno alla quale costruire attività professionale o extraprofessionale?
Un chiodo fisso, uno scopo, una meta a cui puntare.
Una delle cose che più mi spaventano di me è che non sento di averla. Ho avuto passioni passeggere, roba di pochi mesi. Ho fantasie ricorrenti ma ormai inattendibili, non ci ho fatto nulla di particolarmente concreto intorno.
Ho cominciato a lavorarare in un certo settore (e con alti, bassi, e bassissimi continuo a esserci a bordo), saranno ormai 8 anni con qualche pausa, e sinceramente mi sento di dire che me ne frega meno di zero di questo settore. Il problema è che pure degli altri non è che me ne freghi moltissimo, nulla per cui valga la pena fare davvero dei salti mortali. Per alcuni settori sono obiettivamente inadeguato.
E' una cosa tremenda! Perché poi ovviamente anche se ho ambizioni, non mi sento motivato a fare quell'extra, quel di più, che a inizio carriera avevo fatto e che mi aveva premiato, ma che si era esaurito anche molto presto, per la cronaca, perché volevo di più, cose di maggior prestigio, ecc. Una sete insaziabile, che continuo a non saziare. Il tempo scorre, ingiallisco, invecchio.
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Ultima modifica di filosofo; 19-02-2017 a 01:40.
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19-02-2017, 01:46
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#2
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Principiante
Qui dal: Jan 2017
Messaggi: 4
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La musica. Amo la musica. Suono il pianoforte da molti anni, ma la musica la adoro tutta, dalla classica, al jazz, al rock, rap, pop.. riesco sempre a trovare qualche canzone/brano che mi faccia venire la pelle d'oca. Spesso ripeto e mi ripeto: per fortuna che esiste la musica. Credo che sia stata la mia salvezza per certi versi in passato. Volendo potrei studiare per guadagnarci sopra qualcosa.. Ma le possibilità sono poche, ma in ogni caso...ritengo la musica una cosa talmente alta, affascinante, fondamentale che comunque non so se sarei in grado di praticarla a livello lavorativo. Credo che "macchierei" la sua natura, mescolandola allo stress e a molte aspettative, e non voglio che sia così.
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19-02-2017, 01:47
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#3
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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La musica!
Sono portato alla musica da sempre, suono la tastiera da circa 6-7 anni, anche se solo nell'ultimo anno ho iniziato a farci qualcosa di serio usandola in combinazione con il PC per produrre musica elettronica.
L'ho fatto diventare lo scopo della mia vita, e la speranza di poter riuscire in questo campo è l'unica cosa che mi spinge a pensare: "Voglio vivere ancora".
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Ultima modifica di Strange Man; 19-02-2017 a 01:51.
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19-02-2017, 01:57
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#4
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,712
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Quote:
Originariamente inviata da invisible1110
La musica. Amo la musica. Suono il pianoforte da molti anni, ma la musica la adoro tutta, dalla classica, al jazz, al rock, rap, pop.. riesco sempre a trovare qualche canzone/brano che mi faccia venire la pelle d'oca. Spesso ripeto e mi ripeto: per fortuna che esiste la musica. Credo che sia stata la mia salvezza per certi versi in passato. Volendo potrei studiare per guadagnarci sopra qualcosa.. Ma le possibilità sono poche, ma in ogni caso...ritengo la musica una cosa talmente alta, affascinante, fondamentale che comunque non so se sarei in grado di praticarla a livello lavorativo. Credo che "macchierei" la sua natura, mescolandola allo stress e a molte aspettative, e non voglio che sia così.
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Che bello, non sono solo
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19-02-2017, 02:05
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#5
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Ma che bello.. la musica.
La mia fantasia ricorrente è appunto quella di diventare dj e producer ma la cosa sta sempre meno in piedi. ormai.. 12 anni fa avevo fatto qualche pezzo di elettronica ma non era di livello professionale. E anziché tentare di migliorare smisi. L'idea di fare il dj acclamato (ma di nicchia) mi insegue nelle sere ad elevato tasso alcoolico ancora adesso . Venni ostacolato negli anni in cui sarebbe stato opportuno cominciare a seminare (e sarebbero cambiate molte altre cose di conseguenza) ma poi anche quando ho avuto possibilità economiche e zero cagacazzi a ostacolarmi, non ho ripreso. Forse perchè credevo nell'idea e non in me.
Lo scorso anno avevo comprato una tastiera muta che usavo con l'ultima versione demo di Fruity Loops su pc, avendo così accesso a centinaia di synth, ma imparare a suonare seriamente è una di quelle cose che richiede tempo, e io ho sempre una fretta del diavolo, come se dovessi morire domani... cmq poi son sfanculato all'estero e l'ho buttata.
Comunque la musica è un toccasana dell'anima.
E a farci soldi sopra non ci vedo proprio nulla di male.
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19-02-2017, 02:18
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#6
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,395
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Uhm no, che è secondo me quello che mi pregiudica di più una vita soddisfacente secondo me.
Se hai un fine ultimo la tua bussola grossomodo punterà sempre a quello, io invece sono uno sbandato senza senso e senza scopo.
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19-02-2017, 02:50
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#7
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,355
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Si penso di avere la mia vocazione. Tanto che iniziata 30 anni fa e' diventata il mio attuale lavoro.
In seguito l ' ho progressivamente spenta perche' a questo mondo la passione non basta. Serve carattere, voglia di scombinare le carte, di rischiare, di andare lontano ecc... Ad un certo punto mi sono spento nella mediocrita' frenato da gente piccola e meschina come me. Soprattutto ostacolato da me stesso, pago di poco forse, soffocato da altri problemi e stanchezza generale, l' eta'. Insomma ormai me la smeno con quello che ho, sono in pausa, ho nell' immediato altri guai da pensare.
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19-02-2017, 02:57
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#8
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Messaggi: 1,176
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No so che rispondere. Ogni volta nel corso di questi anni ho pensato di averne una, dalla fotografia, alla scrittura... sento ancora di avere un talento in ambito artistico, ma non riesco ad identificarlo. La mancanza di esperienze e di stimoli ha represso le potenzialità, gli anni sono passati e non ho portato alla luce un bel niente. Sono sicura di avere un talento, lo sento, qualcosa bolle in pentola da sempre, ma giunta a quasi 35 anni, quel qualcosa di non riconosciuto si sta spegnendo.. Penso che dovrò abituarmi a convivere con questa sensazione e senso di inappagamento vita natural durante.
I segnali che ho sono in genere questi:
- Quando esco e accendo il lettore mp3/smartphone non di rado mi capita di cogliere un movimento/scatto nell'ambiente circostante in sincronia con il ritmo della musica in cuffia e immagino una scena (come quella di un film).
- Ho sempre avuto una forte immaginazione. Dei libri letti ad esempio, non mi ricordo la trama, ma le scene immaginate (spazi, arredi, luce, personaggi), rimaste impresse nella memoria in maniera tanto vivida e viva da sembrare ricordi di vita vissuta o sogni ad occhi aperti.
- Quando mi capita di scrivere, descrivo queste scene che "vedo". Scrivo sempre di meno perchè mi sembra e ho il timore di perdermi in qualcosa di poco sano, che mi allontana dalla realtà. Seguire questi scenari però mi appassiona molto. A volte rido immaginando uno scambio di battute, e godo della bellezza di un paesaggio mai visto nella realtà che si sviluppa piano piano nella mente. Vedo questi ambienti chiari e nitidi, ma ho difficoltà nel riportarli nella realtà. Fatico molto e mi stanco nel tentare di rappresentarli, è terribilmente frustrante, perchè poi a lungo andare li perdo. Non esistono come i sogni, fino a che non si portano alla luce nella realtà. Questo lo sanno fare gli artisti che hanno una capacità rappresentativa. Io questa capacità non l'ho sviluppata e ora più che mai fatico a svilupparla. Mi manca la tecnica anche nella scrittura. Uno dei miei freni, è che odio apprendere e seguire le tecniche. Seguo l'impulso, ma proprio per questo non combino nulla. Ho l'immaginazione, una scena/ immagine che mi si crea nella testa, ma lì rimane e lì muore, non si sviluppa.
- Quando esco mi immergo quasi sempre nelle conversazioni degli altri. Mi piace ascoltare/ osservare/ fotografare gente per strada o nei bar. Starei le ore a sentire storie, notare particolari, attimi. Mi emoziona molto, da un senso alla mia vita, però rimane tutto lì. Ogni tanto su un treno/bus/panchina/tavolo bar se non ho la macchina fotografica con me, abbozzo un disegno a penna su un quadernino cercando di riprodurre su per giù la persona che mi ha colpito e che osservo. Prendo appunti su frasi dette che colgo anche mentre cammino. Alla fine riempio quadernini di schizzi appena accennati e mai sviluppati, di riflessioni buttate giù, di frasi riportate...e tutto finisce l, una serie di aborti continui... . Con tutti questi concorsi letterari in giro (è diventata un'altra moda), mi è venuta la voglia di scrivere qualcosa e partecipare, ma non riesco a strutturare un'idea. Tanti accenni, spunti, quaderni accumulati e niente di concreto.
- Produco con facilità espressioni e giochi di parole nuovi, che non esistono ancora.
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Ultima modifica di Stella89; 19-02-2017 a 03:56.
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19-02-2017, 10:29
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,306
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Non ho vocazioni né fantasie.
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19-02-2017, 11:21
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#10
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Intermedio
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 135
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Anche per me è la musica.
Purtroppo però, a causa della fobia sociale, mi sono sempre ritenuto non all'altezza, non abbastanza bravo.
Nonostante mi sia stato detto di avere talento da gente che ne sa qualcosa di musica, ho sempre avuto paura di mettermi in gioco per il timore dell'altrui giudizio.
Ogni sbaglio era una conferma della mia mediocrità come musicista, ed ogni complimento fattomi tendevo a sminuirlo, ''mi dicono che son bravo solo per farmi contento''...
Adesso capisco che sarebbe stato meglio se avessi seguito questa mia vocazione.
Ho 26 anni, non penso sia troppo tardi per fare qualcosa in tal senso, ma di fatto non faccio niente... mi piacerebbe imparare a suonare nuovi strumenti, ma mi faccio mille problemi per delle cazzate che adesso non scriverò.
Comunque sia, un saluto ai fobici musicisti
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19-02-2017, 11:38
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#11
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,239
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Quote:
Originariamente inviata da Krieg
Uhm no, che è secondo me quello che mi pregiudica di più una vita soddisfacente secondo me.
Se hai un fine ultimo la tua bussola grossomodo punterà sempre a quello, io invece sono uno sbandato senza senso e senza scopo.
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Avere qualcosa come la musica o la pittura o qualsiasi altra cosa alla fine ti porta ad associarsi a qualcuno,pure io non ho nessuna passione a parte starmene per conto mio!
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19-02-2017, 11:43
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 8,162
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A 15/16 anni volevo diventare un regista.
A 20/21 decisi che il campo della critica cinematografica fosse più consono a me.
A 24/25 anni mi misi in testa di diventare uno storico del cinema.
Non ero all'altezza di nessuno di questi progetti, troppo grandi, irraggiungibili.
E soprattutto ero fobico e mentalmente instabile.
Fallito tutto, dunque, diciamo che ho una vocazione per il fallimento.
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19-02-2017, 12:07
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#13
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,963
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Zero.Ma ho una forte predisposizione a dormire e negli ultimi tempi si è fatta strada quella di mangiare
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19-02-2017, 12:20
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#14
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,067
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Ne ho almeno un paio, ma la pigrizia è più forte di tutto
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19-02-2017, 12:24
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#15
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 659
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Sì, ce l'ho, decisamente ce l'ho. La sento del tutto mia ed è ingombrante, le lascio occupare tantissimi spazi nel mio tempo libero e questa passione/vocazione contraccambia dando una sorta di significato alla mia vita, al mio futuro.
È difficile realizzarla, non so se ci riuscirò. Ci sto provando, ci voglio provare; so di mettercela tutta, ma a volte mi manca quel coraggio, quell'audacia che mi permetterebbe di arrivare più su.
La vocazione non può alimentarsi della sola passione; serve il coraggio di osare, che a me manca.
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19-02-2017, 12:28
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#16
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Banned
Qui dal: Jul 2016
Ubicazione: Qua
Messaggi: 429
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Sì,vorrei diventare un fermacarte.
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19-02-2017, 12:47
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#17
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,239
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Quote:
Originariamente inviata da zoe666
Ne ho almeno un paio, ma la pigrizia è più forte di tutto
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Si!
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19-02-2017, 13:06
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#18
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 5,034
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Ho riflettutto spesso su questo aspetto, farei però una distinzione tra vocazione e passione, la vocazione secondo me implica il riuscire a dedicare la propria vita a quella particolare attività, chi ha la vocazione è dedicato anima e corpo al proprio obiettivo, a prescindere poi dai risultati che raggiunge, però lo vive e ne fa la propria ragione di vita.
La passione invece è qualcosa in potenza, più sfumato, che c'è ma non è detto che si realizzi, né che si riesca a dedicargli la maggior parte delle nostre giornate, e a volte nemmeno il tempo necessario.
Io credo di non avere nemmeno questa, in vita mia non mi sono mai cimentato seriamente in qualcosa per il puro piacere di farlo, ho iniziato e abbandonato, a volte ho solo sfiorato, ma mai approfondito con passione qualcosa.
Non so esattamente cosa ci sia dietro, forse un profondo senso di inadeguatezza che mi ha sempre caratterizzato, forse la mancanza di veri stimoli ed opportunità, l'incoraggiamento di qualcuno, o forse solo la vicinanza di persone che erano come io sono adesso.
Ricordo con precisione il fatto che già da adolescente mi ero costruito\immaginato un percorso di vita, fondato sulle mie paure e la percezione (giusta o sbagliata) dei miei limiti.
Pensavo: "Io ho questi problemi, io ho queste difficoltà e quindi devo costruirmi un percorso sicuro, un lavoro adatto a me, una vita adatta alle mie difficoltà".
Lo stesso percorso professionale che ho scelto è frutto di questa logica, sapevo (o pensavo di sapere) cosa potevo ottenere, cosa potevo sopportare e ho scelto il percorso migliore per raggiungere quel tipo di impiego, quella professione che ritenevo più adatta a me, non quello che mi piaceva e mi appassionava.
Tutto doveva essere calcolato, nessun rischio, nessun passo più lungo della gamba, così è stato fin qui. Chiaro che in un percorso del genere non c'è spazio per le passioni, sono esse stesse un pericolo.
Oggi ne pago le conseguenze, anche se non posso dire con certezza che diversamente sarei stato meglio.
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19-02-2017, 13:12
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#19
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 100
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Più di una in realtà.
La mia vocazione malata è quella di voler salvare il mondo. So bene che è un qualcosa di irrealizzabile.
Così forse si è sviluppata la mia "vocazione" professionale, che in certo senso sono riuscita a raggiungere e sto sviluppando, quindi il cerchio si è chiuso.
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19-02-2017, 14:33
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#20
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Avanzato
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: In un universo tangente
Messaggi: 292
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Quella di non essere riuscita a trovare una mia vocazione è in gran parte causa della mia depressione e del mio trascinarmi perenne. Ero una studentessa brillante con grandi aspettative , ma poi ho scelto la facoltà sbagliata per cui non sono portata e mi sono rovinata per portarla a termine.
Probabilmente non avevo proprio capito ciò che dovevo fare. O perlomeno,ciò che non dovevo fare.
A questo punto devo finire visto che sono vicina al traguardo, ma non ho più uno scopo preciso , non ho più motivazioni. Non vedo nulla del mio futuro.
Quelle che ho scoperto essere cose che mi piacciono o interessano (cinema, musica,libri ,fotografia) sono cose belle ma che difficilmente si possono concretizzare in un lavoro.E comunque anche volendo ora è troppo tardi.
Avevo perfino provato a iniziare a scrivere un libro , ma con questa università di mezzo non riesco a portare avanti nulla.
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