Delta80

No

Abuela

Tutti i coetanei o più giovani di me.
Come la gestisco?
Li evito da 20 anni.

Dark97

Tutte le persone inserite nella società.
La paura del giudizio degli altri mi frega, é simile all' ansia da prestazione, "devo evitare di dire questo", "devo comportarmi in questo modo", "se sapesse che non ho vita sociale chissà cosa penserebbe" ecc. questi sono i pensieri che ho in testa quando mi rapporto con altre persone.
Paradossalmente, finisco per mettere in atto quei comportamenti che cerco in tutti i modi di evitare (tipo apparire goffo).
A volte riesco a fregarmene e quindi "funziono" discretamente, altre volte no (la maggior parte).

Le persone insistenti mi irritano non poco, così come i prepotenti e i rompiscatole in generale. All' inizio magari avverto la botta dell' ansia, che poi si "trasforma" in rabbia.

Ezp97

Hai i miei stessi anni, sui giudizi altrui mettici una bella pietra sopra...hai 26 anni, non siamo più ragazzini.

Fiore Di Loto

A me mettono ansia le persone che mi sembrano incapaci di ascoltare, e con cui finchè parli di qualcosa passano di palo in frasca senza dare modo alla conversazione di svilupparsi in maniera soddisfacente per entrambi, o riportano il focus costantemente su loro stesse in maniera eccessivamente egocentrica senza ad esempio ricambiare mai le domande.

Dark97

Eh lo sò che dovrei lasciar perdere definitivamente questi pensieri, ma non é per niente facile.

Chamomile

Chiunque debba giudicare me o qualcosa che ho fatto (es. un compito, un lavoro, il modo in cui ho studiato...), non ce la faccio proprio.

Barracrudo

Quelli che soffrono di logorrea

Norlit

Me stesso

confusa86

Grazie a tutti.

Noto che per molti è la famiglia (o membri di essa) a mettere ansia. Considerando che ci cresciamo e che ci conviviamo per una buona parte della nostra vita, è una bella sfiga.
A me la mia famiglia non ha mai messo ansia, ma in compenso ho molti più problemi con gli esterni - o con qualche parente che non ho mai frequentato quindi sostanzialmente è un esterno, ma col quale sento di dover avere un rapporto se mi cercano quindi forzatura quindi ansia, ormai lo schema è chiaro.

E non riesco a fregarmene, anzi, me la prendo con me stessa perchè mi faccio destabilizzare dalle persone senza motivo.

Vorrei davvero imparare a relativizzare e a fregarmene.
Qualche tecnica vincente?

choppy

Sì, diverse

Madeleine

Premetto che non ti sto giudicando, visto che spesso son stata fraintesa.

Ti tiri la zappa sui piedi da sola, ma questo già lo sai.
Comunque, ti sei risposta da sola, dicendo che loro non sanno che tu vivi determinate cose.
Secondo me, dovresti iniziare a dirgli come ti senti, non c'è niente di male, anzi, dicendogli proprio come ti fanno sentire quando si comportano in un determinato modo. Continuano a farlo lo stesso? Le eviti.
Dovresti anche iniziare a provare ad opporti, a dire no, perché se una cosa non ti interessa non la devi fare. Certo, per te potrà essere difficile, soprattutto all'inizio, ma non è impossibile. Ti sentirai molto meglio e molto più libera.

Madeleine

I miei mi mettono ansia perché ne hanno parecchia. Parlano veloci, non riescono mai a stare fermi, ecc., di conseguenza non riesci ad avere un dialogo e rapporto sano con loro.

Purple rain

Non sempre è possibile evitare le persone (vedi parenti e colleghi) e spesso quando fai presente che un determinato atteggiamento ti dà fastidio ti viene risposto che sei tu a esagerare, che non sai stare allo scherzo, che sei pesante ecc.
Magari fosse così semplice come la fai tu.

confusa86

Certo sarebbe l'ideale parlarne apertamente con loro, il problema è che innanzi tutto non sono sensazioni facilmente spiegabili, sicuramente mi incarterei per il disagio, inoltre spesso sono conseguenti a dei comportamenti altrui abbastanza normali e pure affettuosi (salvo alcuni casi di insistenza molesta, o discussioni) molto probabilmente quindi verrei subito considerata esagerata o quantomeno strana.
Insomma ad una parente che mi chiama (a mio avviso, per lei è solo affezionata) troppo spesso non riesco a dire chiaro e tondo che la cosa mi mette ansia perchè non verrei capita, la offenderei e basta, oppure mi sentirei dire "non c'è problema se non rispondi!" cosa magari pure vera, ma nella mia percezione non considerabile (mi sento in dovere, in colpa,ecc).
Oppure ad un'amica che insisteva per portarmi a ballare anni fa, cosa che odio, riuscii a dire la mia e a protestare per la sua insistenza, ma il risultato fu che mi disse che il suo era semplicemente un modo per farmi capire che voleva passare del tempo con me e le faceva piacere mi unissi alle sue serate.

Madeleine

Allora, nessuno nella vita è obbligato a fare quello che non vuole fare, quindi si può tutto.
Devi pensare a non fare un torto a te stessa, questo per prima cosa, non a quello che pensano o potrebbero pensare gli altri. Il fobico/insicuro è molto concentro su se stesso e su quello che potrebbero pensare gli altri di lui. Lo so che è difficile, ma si può fare.
I parenti si possono evitare il più possibile o anche non frequentare; i colleghi di lavoro si possono evitare il più possibile, limitandosi a saluti e a brevissime interazioni necessarie e stop. Poi se uno ha anche la possibilità di cambiare lavoro è meglio, ma si può ovviare un minimo al problema non standoci insieme. Nessuno ha detto che è semplice, bisogna solo lavorarci, senza scoraggiarsi.

JasonB

Sì, la ragazza che mi piace stare con un altro

Madeleine

Verresti vista molto probabilmente strana e diversa, perché staresti modificando un tuo comportamento e non ti riconoscerebbero più. Potrebbero vederti anche ingrata e cattiva, perché smetteresti di far loro dei favori, ad esempio. Questo è da mettere in conto.
Il punto è che non ti dovrebbe interessare quello che loro pensano, loro sono liberi di pensare quello che vogliono, così come lo sei tu. Tu in modo chiaro e semplice, così di sicuro ti capiscono bene o male tutti, fai presente quello che non vuoi, poi della reazione a te non interessa, perché non la puoi controllare e non ti interessa nemmeno farlo. Perché te ne dovrebbe importare? Tu ti manifesti per come sei e solo quello è e deve essere importante. So che può suonare strano, forse, ma a mio parere è l'unica cosa che conta. Tu non gli stai facendo del male, gli stai solo manifestando il tuo sentire, il resto sono affari loro.

Barracrudo

Ho un brutto rapporto con i logorroici, io di mio sono molto chiuso e silenzioso, e quindi un logorroico troverebbe la strada spianata x sfogare la sua patologia duranti i miei silenzi prolungati, anche l altro giorno a pranzo a lavoro c era una vecchia che continuava a parlare del nulla, poi inutile che rompono a me perché me ne sto zitto non voglio fare amicizia con nessuno e preferisco il silenzio e la solitudine

Jack Dundee 987

Tutte quelle persone che riescono con naturalezza e passione a fare bene il loro lavoro, mi riferisco a diversi miei colleghi e anche alcuni conoscenti.