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24-01-2014, 00:01
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#21
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Quote:
Originariamente inviata da Tararabbumbieee
Sono d'accordo che la cattiveria andrebbe espulsa in qualche modo, per il nostro stesso bene. Il problema è che io non sono mai riuscito a farlo.
Credimi Antimateria, ho provato tante volte a prendere a pugni i muri, calciare oggetti più o meno pesanti, dare testate all'armadio e via dicendo.
Il risultato è che non sono mai riuscito ad esternare, ad esprimere la rabbia, la frustrazione, l'energia che mi sentivo ribollire dentro, in una forma tangibile e concreta. L'unico effetto che ricercavo, in questi casi, era quello di lasciare un segno esterno di quell'energia, per capire che essa esisteva per davvero. L'unico effetto che ho ottenuto, tuttavia, è stato quello di farmi male, a testimonianza che quell'energia dentro di me evidentemente non c'è, oppure c'è ma è sepolta troppo in profondità perché io possa attingervi...
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I metodi migliori sono sesso (preferibilmente senza amore), sport, suonare, queste cose.
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24-01-2014, 00:15
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#22
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,700
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Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
I metodi migliori sono sesso (preferibilmente senza amore), sport, suonare, queste cose.
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Lo sport in effetti mi ha aiutato a sfogarmi in passato, specie la corsa, ma ho dovuto troncare bruscamente con esso a seguito della malsana idea che ebbi anni fa di praticare una tecnica meditativa, la quale (nessuno è ancorariuscito a capire come e perché) mi ha alterato la respirazione gettandomi da ormai quasi 7 anni in una spirale di ansia, angoscia e disturbi fisici. Lo sport ormai è diventato un'attività impossibile.
Il sesso potrebbe essere una soluzione, ma a parte il fatto che non ho il coraggio né le abilità necessarie per provare anche solo a cercare una ragazza, per quanto riguarda il sesso a pagamento esso rappresenta un opzione troppo onerosa dal punto di vista economico, e troppo rischiosa dal punto di vista psicologico (ho timore di contrarre una dipendenza nei suoi confronti).
Suonare uno strumento mi piacerebbe, ma non sono mai stato portato in questo campo, al punto che già nel periodo scolastico avevo difficoltà a suonare non solo il flauto, ma persino lo xilofono...
Insomma, non vedo vie d'uscita a questa brutta situazione...
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24-01-2014, 00:41
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#23
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Io suonavo, mi sfogavo parecchio.
Non conta il flauto della scuola, quello non è uno strumento, solo in italia abbiamo queste stupidate.
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24-01-2014, 00:49
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#24
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,700
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Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
Io suonavo, mi sfogavo parecchio.
Non conta il flauto della scuola, quello non è uno strumento, solo in italia abbiamo queste stupidate.
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Mi piacerebbe provare con la ghironda... Va a finire che un giorno o l'altro la acquisterò e imparerò a suonarla sul serio! Sarebbe fantastico
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24-01-2014, 01:21
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#25
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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E' normale dipende dalla età
a 20 anni spaccai la porta con un calcio , non era una porta pesante
intendiamoci un legno leggero ... ma la botta fu forte indubbiametne
la rabbia ci da delle energie eccezionali , l'importante e non colpire le persone
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24-01-2014, 01:34
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#26
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Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Circolo dei matti
Messaggi: 1,734
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Io sono andato direttamente alla radice del problema, cioè io. Ho preso un paio di forbici e mi sono procurato un paio di tagli su gambe e addome.
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24-01-2014, 01:36
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#27
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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Quote:
Originariamente inviata da Baloordo
Io sono andato direttamente alla radice del problema, cioè io. Ho preso un paio di forbici e mi sono procurato un paio di tagli su gambe e addome.
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24-01-2014, 01:52
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#28
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Banned
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: campania
Messaggi: 3,643
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ho rotto delle matite ,ho sbattuto porte , ho distrutto un telefono o stracciato fogli importanti
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24-01-2014, 02:58
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#29
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 914
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Da piccolo avevo rotto un joystick della Playstation perchè avevo perso ad un livello poco prima di arrivare al checkpoint.
Più recentemente ho, nell'ordine: rotto un paio di cuffie staccando un padiglione, sfondato con un pugno il cartone che faceva da retro ad un mobile IKEA e rotto a pugni il monitor del computer di mia madre.
Ah dimenticavo, ho disintegrato una spazzola ed il rasoio elettrico perchè mentre mi tagliavo la barba mi pungeva e mi strappava i peli dolorosamente.
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24-01-2014, 11:08
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#30
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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Nel ghetto
Manca l’aria
manca un grido
manca un dio
sulla strada solo io
la miseria
dei cervelli del fair play
mi vorrebbe come lei
io non ho cultura
ma non voglio stare male
che si arrangi
chi ha paura del caviale
e bruciare tutto
non è sempre cosi’ brutto
come leggi il giorno dopo
sul giornale
Alberto Radius
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24-01-2014, 11:31
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#31
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,907
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Non mi ricordo. Quando sono arrabbiata mi capita pero di immbattere sulle cose . Dove passo io si rrompe comunque qualcosa
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24-01-2014, 11:35
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#32
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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Io spacco tutto anche quando non sono arrabbiato
videoregistratore tirato giù per vedere non mi ricordo più che cosa
fracassato, cassetti, sportelli , porte finestre ridotte al mal partito
tutto involontario
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24-01-2014, 12:34
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#33
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Banned
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 2,958
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Ruppi due vetri delle porte di casa mia (a casa mia le porte hanno i vetri.....boh ). Fui fortunato che non mi feci nulla, davvero strano in sti casi
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24-01-2014, 13:17
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#34
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Avanzato
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 403
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Tiro il cellulare quando ho uno scatto di rabbia ed è la prima cosa a portata di mano. Fortunatamente non ho mai seguito la moda e il mio cellulare è sempre stato vecchio stampo, resistente! Soprattutto a me! (e quando si rompono non è colpa mia, davvero!!! )
Una volta sporcai il muro tirando un vasetto (solito discorso della prima cosa sottomano).
E poi... c'è quello che non si dovrebbe mai fare ancora più dello spaccare le cose... non sapendo gestire le mie emozioni e soprattutto "per cercare di sentirmi viva" mi praticavo dolore (cioè il dolore significava capire di esistere) facendomi dei tagli. Non erano tentativi di suicidio. Erano tagli superficiali, più profondi di quelli che si fanno con la carta ma, per intenderci, quella era l'intensità del dolore. Alcune cicatrici sono rimaste (a parte quelle invisibili ai più interne)....
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24-01-2014, 13:50
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#35
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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Quote:
Originariamente inviata da Ippo
E poi... c'è quello che non si dovrebbe mai fare ancora più dello spaccare le cose... non sapendo gestire le mie emozioni e soprattutto "per cercare di sentirmi viva" mi praticavo dolore (cioè il dolore significava capire di esistere) facendomi dei tagli. Non erano tentativi di suicidio. Erano tagli superficiali, più profondi di quelli che si fanno con la carta ma, per intenderci, quella era l'intensità del dolore. Alcune cicatrici sono rimaste (a parte quelle invisibili ai più interne)....
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perché lo fate? Ne consco molte ragazze ceh dicono di tagliarsi
ti giuro che sto male per loro
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24-01-2014, 14:07
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#36
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Esperto
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: toscana
Messaggi: 508
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ogni tanto spacco mezza casa e anni fa sono finito all' ospedale per aver spaccato un vetro con un pugno.
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24-01-2014, 14:09
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#37
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Avanzato
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 403
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
perché lo fate? Ne consco molte ragazze ceh dicono di tagliarsi
ti giuro che sto male per loro
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E' complesso. Naturalmente parlo solo per me, pur avendo comportamenti simili ad altre persone, non so se i motivi sono gli stessi.
Sentivo la rabbia, la delusione, la paura... e cercavo un aiuto. Ma non conoscevo il modo per dire "ehi, sono qui, ho bisogno di aiuto!". Le rare volte che lo facevo, in risposta ricevevo frasi del tipo "dimmi come posso aiutarti" "dimmi di cosa hai bisogno" "che c'è che non va?" oppure si fingeva di nulla, all'apparenza stavo bene quindi non mi mancava niente, no?
Questo aumentava ancora di più la mia frustrazione (se avessi avuto la soluzione sarei stata bene e non chiedevo niente...) e allo stesso tempo la sensazione che io non esistevo.
Non riesco a spiegarmi bene purtroppo.
Il dolore è una sensazione. I morti non sentono dolore. L'amore... è una sensazione ma l'amore non si può pretendere. Le persone devono interessarsi a te per conto loro, innamorarsi o crederti attraente, non dipende da te. Puoi essere la più bella del mondo ma se all'altro non interessi non interessi.
Il dolore, al contrario, lo puoi pretendere.
E così mi facevo del male. Capivo che ero viva. Viva nel senso di persona che sopravvive. Non era vita quella.
E' un insieme di eventi. E' una richiesta di aiuto.
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24-01-2014, 14:10
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#38
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Genova
Messaggi: 5,672
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Diverse volte, sopratutto bicchieri e piatti dato che a casa non ho la lavastoviglie.......nel lavarli li gettavo con violenza nel lavandino che si spaccavano....poi il telefono cordless l ho gettato con violenza sul letto perchè non volevo spaccarlo veramente....perchè mentre sto parlando e suona il telefono mi irrita enormemente perchè m'interrompe il discorso.....
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24-01-2014, 16:54
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#39
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Intermedio
Qui dal: May 2012
Messaggi: 224
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Quote:
Originariamente inviata da nellamerda
oggi l'ho combinata grossa!! ho rotto il vetro della finestra con un pugno..ho perso il controllo..troppa rabbia..e mi sono anche tagliato ovviamente..
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occhio ai vetri, ho sentito di gente che ha rischiato di morire dissanguata!
Io per un lungo periodo lanciavo/calciavo gli oggetti quando mi arrabbiavo.
Ho rotto/rovinato:
un timer da cucina
una stufetta elettrica
una quantità infinita di penne e matite
la porticina di una piccola credenza
il tagliere del pane (quello non so ancora come ho fatto)
ho spinto la mia scrivania contro il muro provocando un buco.
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24-01-2014, 16:57
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#40
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Intermedio
Qui dal: May 2012
Messaggi: 224
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Quote:
Originariamente inviata da Ippo
E poi... c'è quello che non si dovrebbe mai fare ancora più dello spaccare le cose... non sapendo gestire le mie emozioni e soprattutto "per cercare di sentirmi viva" mi praticavo dolore (cioè il dolore significava capire di esistere) facendomi dei tagli. Non erano tentativi di suicidio. Erano tagli superficiali, più profondi di quelli che si fanno con la carta ma, per intenderci, quella era l'intensità del dolore. Alcune cicatrici sono rimaste (a parte quelle invisibili ai più interne)....
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Per fortuna ne parli in passato... in effetti ho notato anch'io che dallo sfogare la rabbia usando violenza su oggetti o cose esterne a sè.. si passa a sè stessi.
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