pokorny

Sono d'accordo ma per un motivo diverso, che forse è lo stesso ma visto dalla prospettiva dell'età: se mi succedesse qualcosa ho un solo amico; fidato in modo assoluto con un senso etico infinito e pieno di qualità, so che potrei contarci. Ma, forse egoisticamente, spero di morire prima di lui perché non ho nessun altro (lui ha famiglia e un figlio, quindi non resterà solo): ho solo un fratello che ha tentato a suo tempo di mettermi in mezzo a una strada quindi non posso contarci troppo (eufemismo ovviamente).

Invece, avendo una cerchia di 3-4 amici più o meno coetanei è diverso; le probabilità di essere l'ultimo rimasto non sono altissime e generalmente le persone normali hanno anche una famiglia. Io dipendo di fatto da una sola persona.

Egoismo? Forse sì, ma più che altro è paura, una paura fottuta perché so che nella vita non me la so cavare sulle cose fondamentali.

CryingOnMyMind

Ora è come se non ne avessi. In realtà l'unico che posso considerare amico negli ultimi 7-8 anni era un mio compagno di classe al liceo. Facendo università diverse ovviamente ci vediamo molto di rado (un paio di volte l'anno), e soprattutto lui nel mentre ha fatto molte esperienze, per cui anche quando lo rivedo lo sento meno vicino rispetto a quando andavamo a scuola, quando condividevamo 5 ore della nostra vita tutti i giorni. Realisticamente, quando andrà fuori per continuare gli studi, io rimarrò completamente solo, senza una persona con cui farsi una passeggiata

Ezp97

Io non sono mai stato tipo da comitive, ma con un solo amico non fai un cazzo ugualmente...non dico che servano tante relazioni ma un po’. L’ultimo amico che avevo l’ho perso a 20 anni, 3 anni fa’, ma a parte uscire in bici per il paesello insieme visto che questo non ha la patente -perché ha paura di guidare- si andava in giro nei soliti posti, delle volte anche a fumare, ma i soliti discorsi, le solite cose. Alla fine mi ero rotto le scatole anche se non è stato questo il motivo per cui abbiamo chiuso...

Gummo

Pochi ma buoni.

Ci fotte il confronto con gli altri. Dobbiamo essere felici con ciò che abbiamo. Cerchiamo sempre un plus che in realtà non c'è, non c'è scritto da nessuna parte.

Xchénnpossoreg?

Ragionare così è il modo migliore per essere perennemente insoddisfatti.
Comunque giusto per cambiare prospettiva consiglio la solitudine totale... non dico di anni ma almeno di qualche mese. Solitamente aiuta a rivalutare l'amico (senza cumpa al seguito)

Anna87

Secondo me si deve fare ciò che ci fa stare bene senza pensare all opinione altrui.. Io per esempio so di essere criticata perché sono una persona solitaria ma sto iniziando a fregarmene. Prima ci restavo male e iniziavo a farmi tanti pensieri sul fatto di non essere "normale". Ma poi ho capito che essere diversa, non essere omologata a tutto il resto del mondo "normale" non è x niente male anzi mi ci trovo bene.ed è questo che conta. Non mi circondero' mai di persone con cui andare a prendere l aperitivo o per fare le uscite in gruppo solo perché è giusto appartenere ad una comitiva. Io sto bene così.... Ho un paio di amiche e ci sentiamo quando capita e mi va bene cosi senza organizzare uscite e senza nulla.

Tia99

Non mi piacciono le compagnie.
Preferisco uscire con le persone singolarmente in modo da avere un dialogo esclusivo con quella determinata persona, le compagnie (specialmente quelle numerose) sono dispersive.