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24-12-2020, 06:23
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,286
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Allora, cercherò di spiegarmi nella maniera più chiara possibile su questo tema, che è uno di quelli in cui vedo più disparità tra me e la maggior parte delle persone, voglio capire se la mia mentalità a riguardo è così folle e distante dalla quella comune o qualche punto di incontro c'è.
Parto da lontano, dalle premesse, in modo da essere più esaustivo possibile: ho 33 anni, una famiglia solida alle spalle (vivo coi miei), casa di proprietà, figlio unico.
Con i miei genitori ho un buon rapporto.
Il mio carattere è parecchio introverso, non* sono fobico, ecco a volte vado un pò in depressione, ma niente di che.
Questo mio carattere però mi limita dal punto di vista lavorativo, non posso fare lavori a contatto con troppa gente, mi stressano, e inoltre non riesco a mantenere molto la calma se sul lavoro qualcuno ha voglia di rompere i coglioni o punzecchiare, mi lego al dito le cose, comincio a rispondere, non me le scordo più e poi vivo male, non so se in questo c'entra il fatto che nel lavoro precedente ho subito mobbing, e questo era pane quotidiano, ma vabbè, probabilmente passerà quando ricomincierò a lavorare da un'altra parte.
Questo non è il vero punto del discorso.
La questione vera è che, guardandomi intorno sulle condizioni attuali del lavoro, considerando le mie capacità (che sono fondamentalmente poche, ho lavorato si più di 10 anni, ma sempre nello stesso posto una volta finito scuola), il mio carattere, e la mia situazione personale, sto maturando sempre di più l'idea che per essere felice...io per il lavoro mi voglio rompere i coglioni il meno possibile, anche a costo di guadagnare poco.
Questo comporta che non posso andare a vivere per conto mio? Non me ne frega nulla, tanto una casa ce l'ho lo stesso.
Non posso pianificare una eventuale vita di coppia ragionando in questo modo? Pazienza, non voglio essere costretto a fare una vita di merda, e magari ingoiare merda da capi e colleghi arroganti, per permettermi le spese che una casa comporta.
Gli altri mi vedranno come un fallito? Non mi interessa, sempre per i punti di cui sopra.
Sto seriamente pensando di restare coi miei fino a data indefinita, tanto i miei non me lo fanno pesare e ci sto bene, che cazzo me ne frega.
Non trovo nessuna gratificazione personale nel fatto di essermi fatto il culo per lavorare e magari pagare un affitto o un mutuo, non tornerei a casa contento, ne avrei le palle piene e spese sul groppone, la vedo esattamente al contrario di chi si sente orgoglioso di aver comprato casa (specie nel caso del mutuo, un cappio al collo).
Le cose che mi servono per stare bene e sentirmi realizzato ce le ho già.
Tempo fa non ragionavo così, ma ora ho cambiato modo di vedere le cose, fondamentalmente non voglio vivere sotto ricatto, fanculo.
Se faccio questi discorsi con alcune persone mi prendono per matto, però dal mio punto di vista e al netto della mia condizione questo ragionamento fila eccome.
Se avete avuto la pazienza di leggere fino a qui vi ringrazio, voi al mio posto cosa fareste nella mia situazione?
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24-12-2020, 06:52
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 7,894
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Io penso che non sono poi così pochi a vederla in questo modo, vedo gente che pur avendo un lavoro continua a vivere nella casa dei genitori, sono scelte. Se hanno il lavoro vicino casa e stanno bene con la famiglia magari preferiscono mettersi da parte i soldi invece di usarli per pagare un affitto. Non farti troppi problemi Nightlights, ognuno ha il diritto di vivere la vita come meglio crede.
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24-12-2020, 06:53
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,953
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Non vedo cosa ci sia di male.
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24-12-2020, 07:08
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,286
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Non vedo cosa ci sia di male.
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Io nulla, ma per qualcuno questo sembra essere un modo di ragionare da falliti, sembra che ragionando così non si possa concludere nulla nella vita, che sia impossibile conoscere una ragazza ad esempio.
Non riesco a capire se ho incontrato quasi sempre persone (anche ragazze) che non approvano questo modo di vedere le cose (quindi sono stato sfortunato io), oppure è una mia convinzione errata, che mi ha portato all'autoconvincimento di non poter relazionarmi con nessuna, con questo modo di vedere le cose.
Questo è un blocco grosso per me quando conosco ragazze, mi limita moltissimo, avverto come una enorme differenza di mentalità tra me e loro su questi aspetti.
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24-12-2020, 08:06
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,953
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Non si può pretendere che tutti approvino il nostro modo di vivere, sta a te decidere se saresti disposto a cambiarlo per accontentare eventuali altri.
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24-12-2020, 08:21
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#6
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,286
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Non si può pretendere che tutti approvino il nostro modo di vivere, sta a te decidere se saresti disposto a cambiarlo per accontentare eventuali altri.
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Si, hai pienamente ragione.
Quello che però credo sia disfunzionale è che questo mio modo di pensare mi porta spesso a sentirmi inferiore rispetto agli altri, quasi inconsciamente.
E quindi poi mi sento in difetto e scatta l'evitamento.
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24-12-2020, 08:40
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,207
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Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Con i miei genitori ho un buon rapporto
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Cos'é per te la definizione di buon rapporto? Un rapporto di non belligeranza dove non ti viene fatto pesare niente? Ok, ma basta questo? Buon rapporto dovrebbe essere per definizione un rapporto dove la presenza dell'altro è fonte di felicità ed entusiasmo sostanzialmente.
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24-12-2020, 08:59
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#8
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,286
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Cos'é per te la definizione di buon rapporto? Un rapporto di non belligeranza dove non ti viene fatto pesare niente? Ok, ma basta questo? Buon rapporto dovrebbe essere per definizione un rapporto dove la presenza dell'altro è fonte di felicità ed entusiasmo sostanzialmente.
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Posso dire che è così nel caso dei miei, certo non possiamo essere sempre d'accordo su ogni questione, ogni tanto c'è qualche scontro, é normale, però c'è un buon dialogo.
Di sicuro non sono genitori iperprotettivi, mi hanno sempre lasciato libero di fare le mie scelte e non hanno imposto nulla, fin dall'adolescenza, quindi non posso in nessun modo attribuire a loro certi miei lati caratteriali.
E francamente non ritengo di essere stato in qualche modo viziato in quanto figlio unico, anzi quando ritenevo di sentirmi trattato troppo bene glielo facevo notare io per primo (cosa che faccio tutt'ora)
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24-12-2020, 09:08
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,953
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Cos'é per te la definizione di buon rapporto? Un rapporto di non belligeranza dove non ti viene fatto pesare niente? Ok, ma basta questo? Buon rapporto dovrebbe essere per definizione un rapporto dove la presenza dell'altro è fonte di felicità ed entusiasmo sostanzialmente.
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Stando a questo nessuno dovrebbe vivere più con nessuno, nemmeno con se stesso.
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24-12-2020, 09:12
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#10
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,953
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Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Si, hai pienamente ragione.
Quello che però credo sia disfunzionale è che questo mio modo di pensare mi porta spesso a sentirmi inferiore rispetto agli altri, quasi inconsciamente.
E quindi poi mi sento in difetto e scatta l'evitamento.
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Sì lo capisco.
Lascia perdere chi dice che vivere coi genitori è sbagliato a prescindere e da soli è giusto a prescindere, ognuno sa i c...i suoi.
C'è gente che ti guarda dall'alto in basso perché stai dai tuoi, e poi porta la biancheria dalla mamma e si fa cucinare e spesare, true story.
Se vai a stare da solo nella speranza di accontentare gli altri, te ne penti.
Agli altri non vai mai bene.
Su di me la gente ha da ridire perché pago l'affitto invece di starmene comoda dai miei, mi hanno fatto i conti in tasca e hanno detto in giro che i miei mi mantengono di sicuro.
Su fb mi sono beccata da mantenuta da una che non ha mai lavorato.
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Ultima modifica di claire; 24-12-2020 a 09:16.
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24-12-2020, 09:24
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 7,894
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E comunque l'abitudine di andare a vivere da soli è abbastanza recente, anche dovuta all'aumento del benessere economico. Fino a metà secolo scorso si lasciava la famiglia solo quando ci si sposava (e si rimaneva a vivere li vicino), non era affatto frequente andare a vivere da soli. Ci si sta spostando sempre di più verso l'individualismo, più indipendenza ma rischio maggiore di soffrire la solitudine e di non avere nessuno che ci aiuti nei momenti di difficoltà.
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24-12-2020, 09:35
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#12
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,286
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Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo
E comunque l'abitudine di andare a vivere da soli è abbastanza recente, anche dovuta all'aumento del benessere economico. Fino a metà secolo scorso si lasciava la famiglia solo quando ci si sposava (e si rimaneva a vivere li vicino), non era affatto frequente andare a vivere da soli. Ci si sta spostando sempre di più verso l'individualismo, più indipendenza ma rischio maggiore di soffrire la solitudine e di non avere nessuno che ci aiuti nei momenti di difficoltà.
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Si è vero anche questo, i miei sono stati di aiuto in determinati momenti, come io ho aiutato loro.
Ogni tanto penso che questo mito di dover uscire per forza da casa dei genitori entro una certa età sia dettato anche da ragioni economiche sotto sotto, per spingere le persone ad acquistare case e far girare l'economia.
Chiaro però che se i rapporti sono conflittuali come accade purtroppo in alcune famiglie la faccenda cambia completamente.
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24-12-2020, 09:44
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#13
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,953
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L'unica cosa che non mi piace di chi vive con i genitori, è se lo fanno per farsi accudire come bambini, delegando ogni cosa a loro (pur potendo arrangiarsi e contribuire), perché spesso ci sono genitori che non chiedono la collaborazione al figlio adulto che vive in casa, e il figlio si adagia su questo, oppure proprio ha genitori svalutanti/iperprotettivi che non lo lasciano fare niente in casa ("faccio io non sei capace"/"faccio io,tu già vai a lavorare riposati"). In quel caso sarebbe meglio andarsene.
Ma non è che per tutti sia così (come non è che chi vive da solo sia per forza più autonomo), sono situazioni singole.
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24-12-2020, 10:02
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,286
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Quote:
Originariamente inviata da claire
L'unica cosa che non mi piace di chi vive con i genitori, è se lo fanno per farsi accudire come bambini, delegando ogni cosa a loro (pur potendo arrangiarsi e contribuire), perché spesso ci sono genitori che non chiedono la collaborazione al figlio adulto che vive in casa, e il figlio si adagia su questo
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Questa tendenza c'è, innegabile, specie se sei figlio unico o rimani l'unico dei figli a vivere con loro.
Ma poi sei anche tu figlio che devi metterti nell'ottica di ragionare autonomamente nel fare le cose, come se loro non ci fossero, in un certo senso.
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Ultima modifica di Nightlights; 24-12-2020 a 10:29.
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24-12-2020, 10:39
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,068
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Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Non riesco a capire se ho incontrato quasi sempre persone (anche ragazze) che non approvano questo modo di vedere le cose (quindi sono stato sfortunato io), oppure è una mia convinzione errata, che mi ha portato all'autoconvincimento di non poter relazionarmi con nessuna, con questo modo di vedere le cose.
Questo è un blocco grosso per me quando conosco ragazze, mi limita moltissimo, avverto come una enorme differenza di mentalità tra me e loro su questi aspetti.
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Il tuo modo di ragionare diciamo che non lo condivido al 100% perché ho sentito l'esigenza di voler fare un percorso diverso, però se tu non senti questa esigenza e per te va bene così.. non c'è proprio niente da contestare.
Non c'è da meravigliarsi, secondo me non incontrerai mai donne a cui va bene il tuo modo di vivere. Poi dipende.. se hai altre 3-4 case di proprietà il discorso cambia
Quote:
Originariamente inviata da claire
Se vai a stare da solo nella speranza di accontentare gli altri, te ne penti.
Agli altri non vai mai bene.
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Vero. Qualsiasi cosa fai non vai mai bene. C'è sempre qualcuno che lo ha fatto prima, che lo fa meglio, che ha una casa più bella, comprata "con le sue fatiche " a 25 anni..
Quote:
Originariamente inviata da Crepuscolo
E comunque l'abitudine di andare a vivere da soli è abbastanza recente, anche dovuta all'aumento del benessere economico. Fino a metà secolo scorso si lasciava la famiglia solo quando ci si sposava (e si rimaneva a vivere li vicino), non era affatto frequente andare a vivere da soli. Ci si sta spostando sempre di più verso l'individualismo, più indipendenza ma rischio maggiore di soffrire la solitudine e di non avere nessuno che ci aiuti nei momenti di difficoltà.
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Ma se uno non riesce a sposarsi, ed oggi è un problema di tanti, non solo fobici, e vuole per determinate ragioni staccarsi dalla famiglia di origine, dovrà per forza andare a vivere da solo. Non ci vedo individualismo in questo. E cmq sui genitori ci puoi contare fino ad una certa età. Nei momenti veri di difficoltà (vecchiaia) non si potrà fare affidamento su di loro, ma ci vogliono forme di comunità alternativa.. il famoso fobic village di cui ogni tanto si parla nel forum.
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Ultima modifica di Keith; 24-12-2020 a 10:42.
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24-12-2020, 10:47
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#16
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,286
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Non c'è da meravigliarsi, secondo me non incontrerai mai donne a cui va bene il tuo modo di vivere. Poi dipende.. se hai altre 3-4 case di proprietà il discorso cambia
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Eh l'ho già appurato che é dura...La cosa ironica è che quando nella realtà ho affrontato questo argomento le uniche che mi hanno dato ragione e che hanno compreso il mio punto di vista sono state o donne parecchio più grandi di me, o ragazze molto più giovani, le coetanee solitamente mute
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24-12-2020, 10:58
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#17
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Principiante
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 13
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Buongiorno a tutti,
Dunque il discorso per me è anche dettato dal buon senso per certi aspetti ma non dimenticare che ogni scelta ha i suoi pro ed i suoi contro. Non è tutto rose e fiori, purtroppo. Cerco di spiegarti come la penso io in poche righe.
Dunque, se si vive in grandi centri, grandi città, dove anche affittare una stanza viene a costare € 500 (vedi Roma/Milano) o € 400 in centri più modesti per non parlare di affittare una casa intera, a quel punto convengo con te.
Non andare in affitto e rimanere con i tuoi, porta un risparmio di almeno € 5000 annui escluse tutte le spese, quindi utenze (luce,gas,telefono,rifiuti) , spese di riscaldamento , spese condominiali e le spese che ti servono per mangiare. La cosa cambia se abitassi in piccoli centri, a quel punto vale la pena anche provare a fare un'esperienza dove le case in affitto costano € 200 al mese per l'intero appartamento. Purtroppo è quasi sempre una questione economica. L'altra faccia della medaglia però devo esportela: non dimenticare che anni e anni di casa da soli ti permettono di avere una visione più ampia delle cose, delle routine quotidiane. della possibilità di invitare chiunque in totale privacy ( ci siamo capiti... ) e dunque la fuoriuscita dalla maledettissima comfort zone. Dettaglio non da poco nel lungo periodo ma purtroppo la vita è fatta di scelte e bisogna prendere una delle due strade.... E soprattutto, compatibilmente con le tue tasche e compatibilmente al tipo di città cui ambisci o lavoro che fai, devi decidere quale lato positivo prendere da una parte e quale lato negativo prendere dall'altra con rispettivamente tutti i benefici e tutte le rinunce del caso.....
Questo deve essere chiaro per te....
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24-12-2020, 11:00
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,068
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Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Eh l'ho già appurato che é dura...La cosa ironica è che quando nella realtà ho affrontato questo argomento le uniche che mi hanno dato ragione e che hanno compreso il mio punto di vista sono state o donne parecchio più grandi di me, o ragazze molto più giovani, le coetanee solitamente mute
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Lo so, non mi stai dicendo niente di nuovo.. Loro possono vivere con i genitori, tu maschio no XD
Poi un conto è che lo si fa per cause di forza maggiore, in attesa di un lavoro più remunerativo, oppure per mettere da parte i soldi per comprare la casa.. ma se lo fai proprio come ideologia difficilmente una donna può comprendere in quanto è troppo lontano dal suo ideale di come dev'essere un uomo.. non che ci sia un prototipo per tutte, però certe caratteristiche richieste sono grossomodo sempre le stese.. indipendenza, capacità presente e/o futura di badare agli altri, etc.. le solite cose di cui si parla
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24-12-2020, 11:05
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#19
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,286
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Quote:
Originariamente inviata da Alter Ego
della possibilità di invitare chiunque in totale privacy ( ci siamo capiti... )
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Ecco, questo forse sarebbe l'unico svantaggio un pò più rilevante, che però non mi spinge assolutamente a prendermi le responsabilità e le noie dell'altra scelta, la bilancia pende sempre e comunque dalla stessa parte. Ci ho pensato veramente a lungo a queste cose..
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24-12-2020, 11:08
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#20
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
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Quote:
Originariamente inviata da JR_Reloaded
Anche io la pensavo così una volta, il problema è che io ho un rapporto estremamente problematico con il denaro, lo detesto con ogni fibra del mio essere, odio la materialità,(quando si litiga per soldi e cose materiali in famiglia mi viene la nausea e sto male proprio fisicamente, somatizzo a livello dello stomaco, questo mi fa pensare di avere un conflitto proprio interiore, inconscio, con il denaro, perchè non mi capita con nessunaltro tipo di discussione, ad esempio una discussione riguardo cose "emotive" la so affrontare meglio) per questo motivo desidero non mettere in mezzo il denaro e la materialità negli affetti, sono consapevole che il denaro sia importante perchè serve per sopravvivere ma desidero che sia solo uno strumento in mio possesso e non un qualcosa che si insinua nella mia vita affettiva minandola, per questo desidero avere una stabilità mia. Questo vale anche per le relazioni sentimentali e tutti gli altri tipi di rapporti.
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Il fatto è che in questo tipo di scelte il denaro riveste un ruolo molto importante, perché appunto accollandomi i pagamenti di una ipotetica casa mia ne sarei ancora più schiavo, del denaro, perché ne avrei ancora più bisogno. Non so se si capisce il mio ragionamento
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