Originariamente inviata da ciarliera

Potrei pure provarci, ma non in quel contesto! io ho la fobia dei ragazzini :/ e poi più o meno lì in paese mi conoscono tutti, mi prenderebbero rovinosamente in giro per un'uscita del genere, da una persona come me che è vista come una persona solitaria e timida che non parla mai con nessuno

Originariamente inviata da lizbon

la prossima volta che ti capita prova a convincerti di essere wondar woman e magari si scanseranno tutti al tuo cospetto per farti posto.

Originariamente inviata da berserk

Ciarli,la prima cosa che devi imparare è che ci vogliono i calci in culo,a volte metaforici a volte reali. L'età delle persone,gli studi,il posto non c'entrano niente: c'è chi fa schifo e va preso come dato di fatto e ciò comporta degi atteggiamenti calibrati.Te sei una persona migliore di quelle due mocciose e di quel decrepito,ma se questo non basta forse dovresti adirarti più che fustigarti.

Originariamente inviata da Train Wreck

[comportamentista bastardo mode on] Un motivo in più per farlo! [comportamentista bastardo mode off]
a parte le battute, ovviamente è una cosa che va valutata attentamente con chi ti segue di modo che sia una cosa graduale, ma già riuscirci con sconosciuti secondo me sarebbe un bel risultato

Originariamente inviata da Denethor

ciarliera, mi aggiungo agli altri, quel di male che risalta dal tuo post non ha niente a che vedere con te, ma soltanto che questo non è un paese per educati!

Originariamente inviata da berserk

Ciarli,la prima cosa che devi imparare è che ci vogliono i calci in culo,a volte metaforici a volte reali. L'età delle persone,gli studi,il posto non c'entrano niente: c'è chi fa schifo e va preso come dato di fatto e ciò comporta degi atteggiamenti calibrati.Te sei una persona migliore di quelle due mocciose e di quel decrepito,ma se questo non basta forse dovresti adirarti più che fustigarti.

Originariamente inviata da wildflower71

Il punto e' proprio nella parola evidenziata.Io ci ho messo anni.Se avessi avuto qualcuno che mi aiutava ci avrei messo di sicuro di meno.Ma piu' che aiutarti la gente preferisce prenderti in giro.Sono pochi quelli che hanno il coraggio di farlo.A parole sono molti,nei fatti ben pochi!

Originariamente inviata da McGyver

Ciò che mio padre sintetizza nell'espressione: "a stronzo, stronzo e mezzo".
Ma non è facile da applicare.

Originariamente inviata da varykino

te ne devi sbattere , meglio in piedi ...... se c era la possibilità io l autobus lo prendevo attaccato sopra con una corda XD ...... è inutile dar peso agli incontri sull autobus , te sembrerà strano ma la gente è cosi stupida che nn riesce nemmeno a capire di essere maleducata ..... la prossima volta sussurragli a bassa voce " plebeo" .

Originariamente inviata da wonderlust76_return

Ti racconto quello che mi è successo l'altro giorno. Io faccio pratica in uno studio legale assieme ad un altra ragazza. Lei ha un carattere molto solare, ha sempre un sorriso contagioso, ed è veramente piacevole come persona. Diciamo che compensa il sottoscritto, un po' più ombroso e riservato.
Quando i nostri "capi" ci danno da fare una commissione, di solito ci raggiungono nella nostra stanzetta e ci spiegano la rava e la fava per l'indomani, specialmente nel caso in cui loro non dovessero esserci.
Giovedì è accaduto esattamente questo: la ragazza giovane già avvocato è entrata dalla porta e, PARLANDO AL SINGOLARE (FAI, PORTA, DEPOSITA...) E GUARDANDO NEGLI OCCHI SOLO LA MIA COLLEGA, ci ha dato (o meglio LE ha dato) le commissioni per l'indomani. Il bello è che siamo seduti uno di fianco all'altra, a distanza di una spanna!! Giuro, non mi ha guardato un secondo negli occhi, si è comportata come se io non fossi presente in quella stanza..tanto che mi sarebbe venuto da farglielo notare. Considerato però che è una brava persona, che di solito mi considera, parla con me e non mi ha mai dato modo di pensare male, ho preso questo fatto come un episodio isolato.
Tuttavia questo episodio mi ha creato forte disagio e rabbia...per tutta la giornata mi son chiesto il perchè di un comportamento tanto strano, per me innaturale (se entro in una stanza dove ci sono due persone a cui devo affidare un compito, parlo con entrambe...sarebbe come se un insegnante parlasse al singolare con un solo allievo della sua classe, guardando negli occhi solo lui ed ignorando gli altri, per intenderci).
Questo per farti capire, cara Ciarli, che fatti come questi capitano, forse siamo noi stessi che involontariamente mandiamo segnali negativi agli altri...della serie "lasciami in pace, oggi non è giornata", o forse diamo troppo peso a cose che obbiettivamente son stupidaggini...non lo so...
Per quel che conta, qui come vedi non sei invisibile

Originariamente inviata da paccello

Secondo me questo comportamento è legittimato solo nel caso stessimo mostrando segnali di aperto disinteresse. Altrimenti non ci dovrebbe essere bisogno di lampade, trombette o t-shirt sgargianti per far notare la propria presenza.

Originariamente inviata da lukecd

L'autobus..una volta nel periodo pre-patente-macchina mi stavano toccando i capelli due pischellini, non ti dico come è andata a a finire..per fortuna ho la mia smart

Originariamente inviata da wonderlust76_return

Questo per farti capire, cara Ciarli, che fatti come questi capitano, forse siamo noi stessi che involontariamente mandiamo segnali negativi agli altri...della serie "lasciami in pace, oggi non è giornata", o forse diamo troppo peso a cose che obbiettivamente son stupidaggini...non lo so...
Per quel che conta, qui come vedi non sei invisibile

Originariamente inviata da paccello

Non è bello sentirsi invisible man. In casi come questo, un'ipotesi è che chi ci parla ci capta al volo, causa il non verbale -oppure proprio il verbale: parlare poco-, come deboli o poco importanti e, pragmaticamente, ci sega via dal colloquio.
Secondo me questo comportamento è legittimato solo nel caso stessimo mostrando segnali di aperto disinteresse. Altrimenti non ci dovrebbe essere bisogno di lampade, trombette o t-shirt sgargianti per far notare la propria presenza.

Originariamente inviata da we_are_alone

Circa un anno fa avevo sostenuto un esame orale... ero tra gli ultimi da esaminare, chiamava su in cattedra... vengo esaminato, mi sembra che va tutto bene, appena finiscono le domande vengo rimandato a posto e non mi si cagano più. Io aspettavo con ansia il voto e mi dicevo, ma quanto mi fannoa spettare, perchè intanto ne stavano facendo altri due. Poi a un certo punto si accorgono di me e fanno: Ah, ci eravamo dimenticati
Io rido ma dentro di me c'è solo sta faccina

Originariamente inviata da L'OscuroSignore

Eh, ma non sappiamo cosa stava fissando quel vecchietto del bus, quando ha fatto posto all'altra ragazza... -.-'

Originariamente inviata da y

Se ti può consolare forse è meglio il vecchietto che non t'ha fatto sedere di quello che a me nelle docce della piscina m'ha fatto i complimenti per non ti dico cosa... oltre a fissarmi continuamente non ti dico dove..

Originariamente inviata da niky

Certo che esistono individui a dir poco allucinanti, nemmeno Brilla forse sarebbe arrivato/a a tanto

Originariamente inviata da train wreck

ciarli, capisco benissimo quanto questi episodi possano avvilire, sopratutto nel caso di coloro (eccomi) che si autosvalutano in partenza, senza neanche bisogno di un motivo scatenante.
Io affronterei queste situazioni con un doppio binario di pensiero: Il primo è che, semplicemente, queste cose capitano.
Siamo noi a lasciarci avvilire da cose come queste su cui la maggior parte della gente riderebbe. Dobbiamo impedircelo.
Quindi cambiare le nostre idee distorte che vanno sempre a finire sull'autosvalutazione.
Il secondo binario, invece è un po' più difficile da accogliere: Nonostante queste cose capitino a tutti, credo che a noi capitino più spesso.
Il motivo? La paura di imporsi, di chiedere, di pretendere, di "disturbare".
Ti ricordi il 3d che ho aperto qualche giorno fa e che hai letto e commentato, vero?
Di questo parlavo.
Senza colpevolizzazioni ulteriori, bisogna anche prendere atto che in certe cose che ci capitano c'è una nostra "complicità".
Bisogna sempre perdonarci per questo ma cercare, dalla volta successiva, di cambiare il nostro comportamento in queste situazioni.
L'episodio del tizio sull'autobus: Lui è stato probabilmente scortese e ha la sua dose di colpe, ma tu hai mancato nell'usare la giusta decisione per ottenere una cosa perfettamente alla portata.
Il tizio non ha voglia spostarsi? Chiedigli con decisione di farlo dacchè stare seduta in un posto libero è un tuo diritto.
Il risultato dell'inazione è stato un viaggio in pullman infernale e un pezzo a piedi non necessario.
Lo stesso dallo psicologo: Hai la sensazione che si siano dimenticati di te?
Vai lì' e chiedi conferma.
Disturba. Rompi i coglioni.
E' proprio questo ciò che ho cercato di consigliare a tutti: Imparare a prendersi il proprio spazio, anche in situazioni stupide e fini a loro stesse come queste.
Forzarsi di fare queste cose anzichè spostarci zitti in un angolo non porterà vantaggi enormi, ma aiuterà a cambiare il paradigma che ci siamo costruiti in testa, il blocco che ci impedisce di rispettare noi stessi e prenderci ciò di cui abbiamo bisogno.

Originariamente inviata da y

Se ti può consolare forse è meglio il vecchietto che non t'ha fatto sedere di quello che a me nelle docce della piscina m'ha fatto i complimenti per non ti dico cosa... oltre a fissarmi continuamente non ti dico dove... -___-;