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08-02-2019, 16:56
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#1
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Esperto
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,228
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In sto periodo sto molto male, il motivo è la mia sensazione di non valere assolutamente nulla.
Sto tanto male da sentire di essere ai vertici di una crisi di un qualche tipo e con ciò non riesco a portare avanti nulla di ciò che ritengo essere importante, alimentando ulteriormente questa sensazione.
I motivi sono tanti, tra tutti il buon vecchio misurarmi con gli altri e il notare come per le altre persone sia tutto molto più facile e naturale mentre per me sono montagne inscalabili ed intricate. Sebbene questa realtà sia comune a tutti, la mia implacabile inettitudine ad un certo punto ha finito con il destabilizzarmi
Non voglio piangermi addosso, ma mi chiedo cosa posso fare, sono in un momento tale per cui è urgente uscirne ma non ne vedo soluzione.
La cosa ironica è come parte della mia terapia ha avuto come tema proprio questo e come sia "culminata" in questo momento.
Insomma, scrivo per cercare sopravvivenza.
Si accettano storie personali, consigli pratici, quel che volete.
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08-02-2019, 17:12
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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non fare confronti, il giudizio non può essere oggettivo se si è coinvolti
ognuno ha punti deboli, anche gli altri ne hanno, ma è inutile star qui a cercare di capire il perchè o il percome
è così, magari hai difficoltà a fare cose che agli altri paiono riuscire senza sforzo, anche per me sembra essere così, e lo è per molti altri qui
ma dico, chissenefrega, mica dobbiamo vivere le vite altrui , pensa a migliorare il tuo, gli altri penseranno alle cose loro, e davvero non credere che esistano esseri umani migliori o peggiori in base a skills del menga
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08-02-2019, 17:33
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#3
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Esperto
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,228
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
non fare confronti, il giudizio non può essere oggettivo se si è coinvolti
ognuno ha punti deboli, anche gli altri ne hanno, ma è inutile star qui a cercare di capire il perchè o il percome
è così, magari hai difficoltà a fare cose che agli altri paiono riuscire senza sforzo, anche per me sembra essere così, e lo è per molti altri qui
ma dico, chissenefrega, mica dobbiamo vivere le vite altrui , pensa a migliorare il tuo, gli altri penseranno alle cose loro, e davvero non credere che esistano esseri umani migliori o peggiori in base a skills del menga
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Ti ringrazio per ciò, e hai chiaramente ragionissima.
Una delle cose che salta più frequentamente fuori in terapia è come io tenda a sminuire molto i miei successi mentre viva i fallimenti come macigni, quindi direi che è assolutamente un punto cruciale su cui dovrei lavorare questa mai percezione, soprattutto se sfocia in momenti come questi.
Il fatto è che sebbene mi renda conto che le cose stiano così, e sebbene me ne freghi del giudizio altrui (non mi fa star male che qualcuno possa pensare che io sia inetto, insomma), non riesco a distaccarmi dall'idea che dovrei far di più e dovrei esser di più poichè gli altri, mediamente, hanno conseguito più di me (parlo di cose pratiche) e sono meno "disadattati" di me. Il quale è un pensiero disfunzionale che vedo benissimo ma che mi pare totalmente sensate come metro di autovalutazione.
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Ultima modifica di Edwin; 25-03-2020 a 12:53.
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08-02-2019, 22:50
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Io non possiedo ricette, certe cose su di me non attecchiscono perché penso che la realtà sociale stessa è stratificata in gerarchie e se stai messo male a cose e persone di basso rango puoi aspirare, questa lezione qua l'ho appresa ormai.
Quando mi dicono "non preoccuparti se non sei questo e quell'altro, tanto gli altri ti accettano lo stesso" dicono un mucchio di scemenze per me, e non c'è proprio alcuna base su cui lavorare.
Alla fine tanto se mi fosse stato bene tutto non è che mi sarei preoccupato di come ero o non ero, ma visto che poi il come sono comporta queste conseguenze del cavolo qua, che non ho scelto mica io, mi fanno innervosire anche discorsi del genere e passo da uno stato depressivo ad uno reattivo-distruttivo.
Se queste cose qua ti convincono, comunque usale.
Personalmente non mi ha mai davvero convinto questa interpretazione di quel che succede e non penso di poter "elaborare" questa forma di delusione come pretendono certe persone. Più spingono in tal senso più mi innervosisco e non ne ricavo nulla di buono da questi interventi.
Comunque parlo della mia situazione può essere che la tua sia diversa.
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Ultima modifica di XL; 08-02-2019 a 22:58.
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13-02-2019, 18:35
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,228
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Sono stati giornate impegnate e non ho potuto ringraziarvi per le parole spese dato che le ho trovate utili, così sperando di non necropostare ne approfitto ora.
In questi giorni questo tema e questa sensazione mi hanno accompagnato, e ripensando quanto mi avete detto mi sono reso conto di quanto quel che provo è insito in me ed è sempre stato un lato della mia medaglia. Che poi si declini nello studio o nelle relazioni poco importa. Si tratta solo di avere i pretesti giusti per far emergere il mostro.
Non penso derivi dalla necessità di compiacere qualcuno o di penetrare certi contesti, quanto più sia un misto di percezione che ho di me stesso e di percezione che penso gli altri possano avere.
Il motivo per cui il giudizio o il confronto altrui (vero o presunto che sia) mi distrugge non è una ragione pratica per cui temo di fare brutta figura ma perchè la trovo una cartina tornasole di quel che sono.
E' vero, non posso valutare oggettivamente me stesso, come non possono farlo gli altri. E' però vero il confronto di tanti elementi diminuirà il più possibile l'errore.
Il punto è che più ho conferme del giudizio negativo che ho di me più mi affosso. Da qui potrei dire che derivi la mia fobia, nel senso che non fuggo ma trovo più confortante starmene per i fatti miei...ma forse sto divagando troppo
Comunque sia questa discussione mi ha aiutato, e vi ringrazio.
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13-02-2019, 19:36
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#6
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Intermedio
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 215
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Quote:
Originariamente inviata da Edwin
Tra un mese sono fuori corso e mi mancano quasi due anni di esami.
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Sono praticamente nella tua stessa situazione
Continuo a chiedermi se sono semplicemente scemo oppure sono i miei problemi che mi frenano
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