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22-10-2015, 07:47
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#21
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 342
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Tutti i miei mostri più grandi me li creo completamente da sola.
Un'idiota.
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22-10-2015, 09:01
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#22
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da _Diana_
Ne sapete qualcosa?
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L'autosabotaggio non esiste come atto, ma solo come conseguenza. Anche se a volte la cosa è così sfacciata la cosa da indurci a credere che dentro di noi ci sia un demone che tifa per la nostra disfatta.
Come dice joseph, è rassicurante. Vado oltre. È gratificante. A volte è masturbatorio.
Qualcuno chiede esempi.
Siamo tutti andati a scuola, no? Interrogazione, chiamano voi. I cui pensieri urlanti reclamano attenzione assoluta e non negoziabile. "Non sono preparato". Un bel 2 da recuperare. E così si tira un sospiro di sollievo, lo stesso che immagino tirino le persone che affogano, quando realizzano l'impossibilità di salvarsi e l'accumularsi di aria esplosiva nei polmoni ormai saturi.
Poi il prof chiama un altro, mediocre studente. Tentenna. Ma risponde. E anche voi nella vostra testa. Le sapevate tutte.
Ma perché avete detto di non essere preparati, quando non era del tutto vero?
Ora potete aggiungere un ennesimo pensiero urlante al cumulo degli altri. "Sono stupido, non valgo nulla, avrei dovuto tentare, sono negato, non ce la farò mai".
È una coccola che ci diamo.
Credo che per rompere il circolo vizioso di gratificazione del fallimento bisogna ridefinire le modalità di estrazione emotiva delle gratificazioni.
Non "starò bene se non avró alcuno stress", ma "staró bene se a degli eventi stressanti proverò a reagire; senza pretese di fare tutto perfetto, facendo solo del mio meglio". Già decidere di fare significa fare del proprio meglio.
Ribadisco l'importanza delle buone abitudini nel modificare comportamenti radicati. (cfr. Il potere delle abitudini, c. Duhigg).
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22-10-2015, 09:03
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#23
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Anche a me non è chiaro cosa significhi.
Secondo me possono al più annidarsi degli errori che non si vedono (credenze false o magari credenze insensate che vengono usate come se lo fossero sensate), ecco, può capitare una cosa del genere per me, ma autosabotarsi che significa?
Fare qualcosa contro i propri interessi essendone consapevoli?
E i propri interessi quali sono?
Facciamo un esempio. Un fumatore (o un alcolista) inizia a sostenere che il fare uso di queste sostanze rappresenta qualcosa di autosabotante in generale e dice di se stesso di essere un autosabotatore.
Ecco secondo me non è proprio vero che l'atto è autosabotante nei confronti di tutti gli interessi della persona in questo momento. Adesso non può essere vero questo, potrebbe essere vero che fa male alla salute (fumare o bere), ma la salute non è l'unico interesse in gioco, ce ne sono anche altri che per un individuo potrebbero avere più peso ora.
Ad esempio fa male alla salute anche partorire, e fa male proprio fisicamente alle donne, ma una donna che decide di avere dei figli si sta autosabotando per caso?
Certo se si focalizza l'attenzione solo sul rischio di lasciarci la ghirba nel momento del parto si potrebbe concludere che partorire rappresenta davvero un atto masochistico autosabotante, ma c'è in gioco nell'esistenza di una persona solo l'interesse relativo al non provare dolore fisico o rischiare di morire?
Se l'interesse non è uno solo in un certo momento non si può dire che l'azione sia autosabotante in generale, magari quell'azione è la più funzionale in quel momento in relazione a quel che l'individuo conosce, può fare e così via.
Secondo me deve essere vero questo in generale.
Insomma entrambe le condotte possono portare a dei danni fisici e biologici individuali, ma entrambe le condotte però apportano anche dei benefici sotto altri aspetti. Che peso dare ai benefici e i costi rappresenta il corpo di interessi dell'individuo, e se in un certo momento il corpo di interessi è questo... E' questo.
Probabilmente l'individuo sta continuando a valutare migliori questi aspetti rispetto ai costi che rischia di dover sostenere se sta continuando a comportarsi così là dove non è stato vittima di errori o false credenze.
Per me perciò gli unici casi reali in cui potrebbe essere vero che una persona fa qualcosa - che può fare o non fare ovviamente - contro i propri interessi devono essere basati su una mancata conoscenza di qualcosa, una conoscenza falsa o cose del genere.
L'autosabotaggio consapevole non può esistere secondo me, quel che può esistere è l'errore.
Si va contro i propri interessi generali nell'agire o far qualcosa solo quando non si ha una conoscenza completa dei fatti, le situazioni o le motivazioni. Possiamo saperlo poi che "ci siamo autosabotati" (nel senso che un certo effetto è dipeso dalle nostre azioni) scovando certi errori, ma non possiamo saperlo nel momento in cui lo stiamo facendo secondo me.
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Ultima modifica di XL; 22-10-2015 a 09:30.
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22-10-2015, 09:17
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#24
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Hai colto un punto xl, tuttavia ciò non mi fa concordare con la tua tesi.
L'autosabotaggio è per l'appunto determinato dalla non corrispondenza tra pensiero conscio e pensiero inconscio.
Ciò non significa che il pensiero conscio abbia torto.
Esistono casi in cui l'autosabotaggio corrisponde alla volontà inconscia di abiurare obiettivi eteroimposti, introiettati e dei quali non siamo realmente convinti. È un autosabotaggio "buono", per certi versi.
Ma la mancanza di autoconsapevolezza è sempre una cosa negativa.
Ad esempio, studiare per una facoltà che non ci piace, solo perché i genitori ritengono sia la nlstra miglior chance di realizzazione; salvo poi scoprire il rifiuto per quel percorso, che tuttavia non viene affrontato consciamente, ma attraverso comportamenti passivo-aggressivi, come l'autosabotaggio.
Anche se il nostro vero obiettivo è fare tutt'altro rispetto a quel percorso in cui siamo stati indirizzati, l'autosabotaggio ci risolve la necessità di affrontare la crisi interiore, utilizzandl come parafulmini i nostri sensi di colpa e la nostra autostima.
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22-10-2015, 10:40
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#25
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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La mia vita è costellata di autosabotaggi o tentativi in tal senso.
Me ne ricordo uno in particolare, che non dico per privacy , che meno male non ebbe seguito grazie all'intervento dei miei genitori e grazie a una mia "cessione" rispetto ai condizionamenti esterni. Condizionamenti esterni che a volte sono salvifici (a volte no).
Ma anche dopo la seconda prova di guida nel parcheggio con mio padre, io mi ricordo che dissi le testuali parole "preferirei quasi che alla prova della vista mi boccino, così saprò che non potrò guidare".
Questo tema mi sembra agganciarsi ad un discorso che ho letto da qualche parte sulla cosiddetta "incapacità appresa".
Quanto si sta bene quando realizziamo che non sappiamo fare una cosa. Io ci ho sempre sguazzato in questo stato d'animo.
Poi è ovvio, i problemi non sono sempre solo immaginari. In certi casi ci si scontra con la realtà e la soluzione "alzati e muovi il..." non è sempre la più giusta, ci mancherebbe.
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22-10-2015, 10:44
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#26
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: Provincia di Roma
Messaggi: 585
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A volte penso seriamente di essermi rovinato la vita in adolescenza, o almeno ho finito per soffrire inutilmente...cioè ho avuto un'occasione, anzi più di una, per mettermi con una ragazza, e non ne ho sfruttata nemmeno una e ho poi accuratamente evitato anche altre occasioni. Peggio di così...
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22-10-2015, 10:51
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#27
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Quote:
Originariamente inviata da feaanor
A volte penso seriamente di essermi rovinato la vita in adolescenza, o almeno ho finito per soffrire inutilmente...cioè ho avuto un'occasione, anzi più di una, per mettermi con una ragazza, e non ne ho sfruttata nemmeno una e ho poi accuratamente evitato anche altre occasioni. Peggio di così...
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Anche su quell'aspetto non mi sono fatto mancare niente.
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22-10-2015, 11:45
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#28
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 437
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Anche su quell'aspetto non mi sono fatto mancare niente.
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Idem. Quanti rimpianti.
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22-10-2015, 11:47
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#29
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 5,277
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Quindi l'autosabotaggio potrebbe essere la paura del fallimento che salva l'ego fin quando tutto è ancora possibile
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22-10-2015, 12:08
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#30
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Purtroppo sono un grande autosabotatore
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22-10-2015, 12:21
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#31
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Non "starò bene se non avró alcuno stress", ma "staró bene se a degli eventi stressanti proverò a reagire; senza pretese di fare tutto perfetto, facendo solo del mio meglio". Già decidere di fare significa fare del proprio meglio.
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Il problema è che la soglia di stress da sopportare o sopportabile non è qualcosa che risulta fissato oggettivamente, poi risulta variabile in concomitanza di altri fattori. Mi spiego meglio.
Lo stress che sopporto io nell'uscire di casa, ad esempio, non è corrispondente allo stress che deve sopportare un altro tipo di persona nell'uscire di casa.
Psicologicamente per resistere ad uno stress credo che ci vogliano comunque delle energie motivazionali, non può funzionare in automatico questa cosa secondo me come se fosse una specie di scelta arbitraria.
Basta scegliere di resistere al dolore e si resisterà?
Scegliere di riuscire a trattenere l'orina che preme e la si tratterrà?
Io ho sempre l'impressione che delle energie per fare queste cose da qualche parte bisogna comunque reperirle, e se sono già investite in altro non può funzionare la cosa.
A me ad esempio può capitare che non sono ben disposto ad uscire se c'è pioggia e cattivo tempo, però può essere che poi lo stress relativo al cattivo tempo riesco a sopportarlo ed esco lo stesso se so che uscendo c'è sicuramente qualcosa di molto positivo che potrò ottenere (però devo ottenerla davvero e abbastanza spesso questa cosa positiva affinché poi possa riuscire a mantenere questo tipo di comportamento).
Cioé in me devono attecchire certe credenze, io però non riesco a credere che qualcosa sia vero con una scelta, e le cose qua si complicano ulteriormente. Se non sono perfettamente persuaso che esista una divinità che ci protegge e che tratta tutto il creato in modo equo non è che mi si può convincere con l'argomento "conviene credere perché se le cose stessero messe così sarebbero migliori"... Come si dovrebbe produrre in me questa convinzione?
Io non lo so, certe volte anche certe dimostrazioni o argomenti li reputo più convincenti e persuasivi di altri, però è qualcosa che non riesco a ridurre ad una scelta.
Questo solo per fare un esempio di come potrebbe funzionare la cosa a livello psicologico. Può divenire molto intricata una situazione quando si vanno ad analizzare i pro e i contro, le credenze individuali e così via.
Secondo me sono le conoscenze incerte che poi mi fanno pensare che non ci autosabotiamo davvero con consapevolezza, se io conoscessi tutto lo scibile su di me, gli altri e conoscessi il mondo com'è fatto proprio così com'è (se esiste Dio so con certezza che c'è, se non esiste con certezza che non c'è) e se riuscissi a calcolare in automatico tutte le conseguenze di ogni azione mia e degli altri anche molto a lungo. Potrei autosabotarmi lo stesso?
Non riuscirei a capire perché mai dovrei farlo se questa premessa fosse vera.
Che senso dovrebbe avere questa cosa?
Cioé in che senso potrebbe esser vera questa cosa... Io non lo capisco.
Per questo penso che dipenda dalle limitate capacità mentali il fatto che finiamo col farci del male da soli in questa o quella circostanza. Poi ragionandoci bene questi limiti ci pongono in una posizione di ignoranza che risulta invasiva e non si riesce a capire perfettamente bene nemmeno chi sta agendo in favore del suo male e chi in favore del suo bene.
Ogni mente è limitata, può essere che le persone convinte di star facendo il loro bene (ad esempio chi è credente e sta agendo in qualche senso in vista del bottino relativo al paradiso) stanno agendo in favore del loro male (nel caso in cui il paradiso non ci fosse si stanno sacrificando per nulla).
Viceversa potrebbe esser vero che persone convinte che chissà quale male si sono procurate agendo in certi sensi, non avendo una visione di insieme, non riescono ad afferrare che magari avendo agito così sono scampate a mali ben peggiori che ignoravano del tutto.
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Ultima modifica di XL; 22-10-2015 a 12:47.
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22-10-2015, 12:45
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#32
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da XL
può essere che le persone convinte di star facendo il loro bene […] stanno agendo in favore del loro male
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Concordo: l'autosabotaggio è in massima parte inconscio.
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22-10-2015, 13:26
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#33
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Io lo faccio sistematicamente. Purtroppo a differenza dei fortunati inconsapevoli vedo che sto facendo andare male le cose, vedo che lo sto facendo, ne capisco benissimo il perché e sono consapevole della concatenazione di pensieri ed eventi man mano che accadono. Uno dei tanti motivi del perché vorrei morire prima possibile.
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22-10-2015, 13:40
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#34
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Banned
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: care a lot
Messaggi: 9,237
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Autosabotaggio è comprarsi 3 pacchetti giganti di patatine raccontandosi: le mangerò con intelligenza.
E poi sbafarsele in un'unica sera.
E' mentire a se stessi spudoratamente, sia nel bene che nel male.
Convincersi di non potere fare una cosa senza mai averci provato ma anche di poterla fare pensando che se è andata male millemila volta la millemilaunesima sarà quella giusta.
Sì, nel mio caso l'autosabotaggio risiede nella speranza più che nel pessimismo.
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22-10-2015, 14:27
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#35
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Abuela
Autosabotaggio è comprarsi 3 pacchetti giganti di patatine raccontandosi: le mangerò con intelligenza.
E poi sbafarsele in un'unica sera.
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Sublime, questa la devo salvare nel file degli aforismi anzi copincollo subito!
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22-10-2015, 14:42
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#36
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Però effettivamente autosabotaggio è più il non comprarle affatto.
Chi compra tre pacchetti ha la "autostima" sufficiente per pensare di riuscire a moderarsi
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22-10-2015, 20:44
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#37
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
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Comunque se si è degli INCAPACI non bisogna fare le cose soprattutto se coinvolgono anche altre persone
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22-10-2015, 20:52
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#38
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da Wrong
Comunque se si è degli INCAPACI non bisogna fare le cose soprattutto se coinvolgono anche altre persone
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ehhh ma dai, questa è una sparata u_u
se non provi a sciare non capirai mai se sei portata per lo sci oppure no
sono tutti incapaci, ognuno si arrangia come può
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22-10-2015, 20:57
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#39
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Messaggi: 11,599
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
ehhh ma dai, questa è una sparata u_u
se non provi a sciare non capirai mai se sei portata per lo sci oppure no
sono tutti incapaci, ognuno si arrangia come può
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Provare a fare volontariato per aiutare gli altri e finire per danneggiare persone che si erano affidati a te è una cosa buona e giusta? Le buone intenzioni non bastano!
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23-10-2015, 14:22
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#40
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Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,539
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