Martello

Oggi ho fatto BANG con l'auto, tamponato in pieno uno scooterista, per fortuna nessuno si è fatto male, ma gli son salito sulla ruota davanti. Ho devastato l'auto (nuova) dietro, la plastica e il paraurti. Sapevo che mi sarei fatto del male, perchè mi succedono questi ''episodi'' ogni volta che potenzialmente potrei farmi del bene. Ad esempio in questo periodo sono stato selezionato per un corso della regione(quindi gratuito) che potrebbe darmi un pezzo di carta e una specializzazione. Ebbene quando seppi questa notizia, la mia felicità fu pari al mio terrore, perchè so che ho una forza dentro che vuole che io fallisca, e quindi si oppone a qualsiasi successo o prodromo di successo sociale nella mia vita. E questo botto è il primo risultato, ma vedrete, non finirà qua. Non mi sono mai tagliato sulle braccia, ma mi sono sempre boicottato economicamente e psicologicamente, adesso allo sofferenza e all'umiliazione di aver danneggiato l'auto nuova si aggiunge lo scorno di rimanere nello stesso ''gradino'' assicurativo (l'ultimo) più lo scorno di riparare l'auto quindi danno economico. Ma ciò che più mi fa soffrire è che so che non finirà qua, finchè non mi sarò impedito di avere successo del tutto, e questo è valso per l'università, e vale per un misero corso che vale quasi zero, adesso 10 anni dopo. Non so come eliminare questi sensi di colpa radicati che danno questi risultati, mi sento cattivo dentro, ho bisogno di punirmi di continuo e se si apre uno spiraglio di luce lo richiudo io stesso. Perchè ho aperto questo thread? Ormai non cerco conforto perchè da 15 anni vivo questa dinamica psicologica, quindi l' ho analizzata scientificamente sia con mie riflessioni sia con gli psicoterapeuti, cerco piuttosto la condivisione, se gentilmente postate i vostri atti di autolesionismo qua, quanto più grandi saranno, tanto più mi renderò conto che forse non sono un pazzo alieno ma una persona ''particolare'' che vive una situazione molto comune, aiutatemi in questo senso, postate tutte le vostre piccole o grandi situazioni in cui vi siete fatti del male, parliamo di questa dimensione di noi stessi.

Inosservato

ma non ti sei fatto del male....è sfiga...è dura ma bisogna reagire

io potrei raccontare di quando mi sono iscritto all'università, facendo spender soldi inutili a mia madre per poi non avere la forza nemmeno di frequentare....9 mesi di finzione

Martello

Mi sono fatto tanto male dentro, dolore intenso sofferenza per la consapevolezza di avere problemi mentali seri, senso di umiliazione e frustrazione per la incapacità ultradecennale di evitare episodi di boicottaggio self-made, nonostante un'attenzione maniacale a quello che faccio, sto cercando di uscirne con farmaci, psicoterapia, ma i risultati non si vedono, è vero che è un periodo di stress assurdo, tra questo corso che mi mette ansia anticipatoria e l'abitare in un appartamento( mai abitato in un posto così rumoroso in almeno 7 anni) e ho l'iperacusia, quindi è come somministrare amianto a un malato di asbestosi, doveva per forza succedere qualcosa e me l'aspettavo, soffro molto ma allo stesso tempo ho il cuore di ghiaccio, perchè ho imparato a valutare freddamente gli accaduti alla luce di queste dinamiche mie interne e a non attribuire la colpa agli altri(primo errore) o alla casualità (secondo errore). Posso assicurarti che se fossi un tantino più sereno non accadrebbero tali episodi come non sono accaduti in periodi della mia vita più sereni.

Sampei80

L'autolesionismo non l'ho mai praticato, se non nel periodo più triste e scuro della mia vita, dai 13 ai 18 anni.
Il mio non era un autolesionismo fisico, ma un autolesionismo psicologico.
In pratica, pregavo Dio che ragruppasse tutta l'infelicità e le sofferenze altrui, le convogliasse e le facesse ricadere su di me.
A quei tempi pensavo di non meritarmi niente di positivo, mi facevo schifo, ecc...
Adesso che sto riaprendo certi meandri della mia mente, ricordo anche di aver provato un strano piacere ad autocommiserarmi e a darmi addosso
Non sò spiegarla sta cosa, non mi ricordo bene

nullo

come hai fatto a tamponarlo e a finire sulla sua ruota anteriore?

o ti ha tamponato lui??

Reinhart

l'autolesionismo mi manca, almeno questo.

Martello

Ero incolonnato nel traffico, una signora parcheggiata al mio lato destro mi fa cenno di gentilmente lasciarla uscire dal parcheggio visto che aveva un pò di metri a disposizione, io faccio marcia indietro(avevo appena frenato arrivando lungo il corso), ma giusto sarà stato mezzo metro, e BOOOM, sento un botto assurdo, praticamente in retromarcia ho squarciato il copripneumatico dello scooterone che giungeva allora( ed era in frenata vista la colonna del traffico) ed essendo l'auto più alta gli sono quasi salito sopra , infatti la carrozzeria al bordo inferiore ha la forma concava della ruota dello scooter, il paraurti un graffione. Ma non è questo il punto, è che non ci sto con la testa, sono sotto pressione da: rumori(iperacusia), sensi di colpa(ultradecennali e alimentati dai vicini di casa dai quali mi sento osservato), fobie(vivere in un condominio non lo facevo da anni)> in più questo corso regionale (che dovrei frequentare?)ha aumentato tali parametri a livelli incontrollabili, tali che mi sento bene solo se mi punisco, e questi avvenimenti sono gli epifenomeni di questo magma patologico interno.

Andrea_ve

Non capisco perchè lo definisci autolesionismo, anche io fin da piccolo (anzi soprattutto da piccolo) dopo che ad un certo punto mi sono reso conto che dopo un momento di felicità arrivava regolarmente un grande "botto", ho sempre cercato di evitare eventi che potessero essere fonte di felicità, attendendo atterrito il regolare botto quando questi capitavano indipendentemente dalla mia volontà. Ma questi grossi botti di sfortuna non erano causati da qualcosa che potesse essere di mia volontà, quindi perchè autolesionismo? Pensi forse a qualcosa di inconscio o qualche atteggiamento che li attiri? Effettivamente oltre a qualcosa di paranormale ("sfortuna") non ci ho mai potuto dare una spiegazione razionale...

Casper

Stessa tua situazione. Sin da ragazzino ho sempre avuto la sensazione di non meritare nulla e continuo a pensarlo. Nel mio caso l'autodistruzione è più a livello psicologico che fisico (...), anche se soprattutto in passato mi piaceva procurarmi piccole ferite e poi metterci sopra la polvere da sparo dei petardi e cicatrizzarle .

Martello

Perchè è una volontà inconscia di farmi del male, sì penso a qualcosa di inconscio, una volontà di farmi del male che agisce a livello subliminale, una forza interiore derivante da sensi di colpa introiettati, che si contrappone alla volontà di bene di qualsiasi essere umano, ovvero alla volontà di migliorare la propria condizione fisica e psicologica nel tempo.

Gabriele79

Dove è avvenuto l'incidente? so che sei delle marche anche tu.
E, il corso (gratuito sottolinei), della regione a cosa si riferisce, quelli per OSS o quelli da impiegato, nei vari settori?