Ho dato finalmente il nome a un disturbo micro/macro patologico, che mi accompagna spesso.
Dare un nome è importante, perché quello che è vago risulta indefinito e quindi insolubile.
In che consiste?
Direi essenzialmente nell'ipertrofia del dubbio. Detto così non sembra una malattia, ma so' cazzi.
Essere combattuto in una decisione (=paralisi sofferta);
Dubitare di aver fatto una brutta figura (= dubbio lacerante, angosciante);
Domandarmi "mi farà male per la depressione fare sta' cosa qui?" (=
)
Dubitare spesso se ho fatto bene o no ( = tormenti morali)
Valuto incessantemente i pro e i contro di ogni cosa; più spesso sono cagate. Il dramma è che le cagatine aprono come delle vertenze dentro di me: da un lato mi accuso, dall'altro mi scuso e vado avanti e indietro, come un pendolo.
E poi esitazioni, ripensamenti e ripensamenti dei ripensamenti.
Non so come si risolva, ma ne ho piene le palle di quest'autoconflittualità. Voglio pace
Ditemi le vostre esperienze. Sono certo che non sono solo...