Ovviamente la risposta è una giusta via di mezzo, ma io per esperienza diretta posso dire che avere poche/pochissime attenzioni è bruttissimo,
come ha detto Calla ci sono attenzioni e attenzioni,
quelle inutili tipo 'perchè c'è questa pentola fuori posto? che stavi cucinando?' oppure se ti chiamano e non rispondi immediatamente 'perchè non hai risposto? che stavi facendo?'
questo tipo ti domande/''attenzioni'' le trovo irritanti perchè sono rivolte solo per pura curiosità o perchè non si ha niente da dire, e diciamo che generalmente mi sono state riservate solo questo tipo di attenzioni.
Riguardo le attenzioni rivolte alla persona direi che per essere troppe ce ne vuole, nel senso che ci fa piacere se sappiamo che qualcuno tiene a noi, vuole assicurarsi che stiamo bene e se ce lo dimostra con domande (''come stai?'') e attenzioni varie va bene...
se proprio dovessi decidere preferirei troppe attenzioni di quest'ultimo tipo...
Se del primo tipo preferisco non riceverne...
Crescere con troppe o pochissime attenzioni ha delle conseguenze a lungo e breve termine su autostima, capacità di rapportarsi con gli altri, sapersi ascoltare e capirsi...
Nonostante abbia avuto a che fare con varie persone tra scuola, università, famiglia e associazioni varie non ho ancora imparato a interagire con gli altri, in particolare con persone conosciute da poco così sembro strana, vengo allontanata o mi allontano, le occasioni per interagire diminuiscono sempre più, la mia (non)capacità peggiora ed è un circolo vizioso...