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Originariamente inviata da muttley
XL secondo me non hai proprio capito il senso del mio topic. O forse fingi di non capire in quanto la tua interpretazione delle dinamiche umane sembra essere incentrata sull'idea che siamo come dei computer che reagiscono in maniera obiettiva a qualsiasi input esterno.
Invece io non la penso così e so di avere la ragione dalla mia parte.
Perché? Perché io so' io e voi nun siete un cazzo
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Ma tu hai detto che questi atteggiamenti ci sono anche quando sei assolutamente sicuro che le conseguenze negative non ci saranno.
Io quello che dico è che dire una battuta tagliente non è una cosa legata solo al fatto di aprire bocca o meno.
Se apri bocca e dici qualcosa può anche far cagare quel che hai detto e non taglia una mazza e magari invece di colpire chi volevi colpire ti rendi ancora più vulnerabile, tu stai supponendo di essere assolutamente certo che in quel contesto sai fare questa cosa qua in modo efficace, e quindi pensi che l'inibizione dipenda solo dallo schema appreso: l'ho detta una volta non ha funzionato adesso sicuramente funzionerà, c'è solo l'inibizione appresa che mi impedisce di esprimere una battuta tagliente, basta che vinco l'inibizione apro la bocca e la mia battuta sarà cosi tagliente da spaccare il mondo in due.
Secondo me in generale le cose non stanno affatto così, l'inibizione ti impedisce magari solo di aprire bocca, il fatto che tu sia davvero abbastanza capace di esprimere una battuta tagliente in un contesto sociale magari te lo racconti da solo perché vuoi credere che il problema consiste solo nell'eliminare l'inibizione e non nel fatto magari che anche dire una battuta che funzioni è una cosa che non sai fare ora e devi comunque valutare se una battuta malriuscita in un certo contesto sociale sia una cosa positiva, quanto può danneggiarti e quanto sopporti un altro possibile fallimento perché prima di riuscire, ammesso che prima o poi tu riesca, dovrai sopportare altri fallimenti pubblici simili a quelli che hai già subito.
Io non so come funzionate voi, ma se sono al sicuro e lontano da certe conseguenze negative divento meno inibito. Questa differenza non la notate? Come ve la spiegate?
Se uno avesse a monte una credenza irrazionale che dice che arriverà una critica anche quando non c'è nessuno, perché poi allora quando si è da soli certe cose uno le fa?
Se mi esercitassi a cantare da solo è un conto, posso prendere stecche e quant'altro, ma se dovessi cantare in pubblico non essendo preparato perché mai non dovrei proteggermi inibendo questa cosa?
Poi se non voglio cantare bene in pubblico e magari cantare cose stonate a testa di cavolo, allora la questione è diversa, se vuoi solo aprire bocca e non esprimere battute taglienti lo puoi fare, il punto è che tu all'inizio hai detto che vorresti fare una battuta tagliente, non soltanto aprire bocca. Ne sei capace di fare questa cosa? Sei convinto di esserne capace?
A me pare che il problema sia questo, una persona magari non è affatto convinta di essere capace di esprimersi in certi modi in un certo contesto sociale, e può essere che sia vero.
E' possibilissimo e magari anche abbastanza probabile che le cose andranno di nuovo male se non inibisci un comportamento in un certo contesto sociale, ed è questo magari che ti inibisce, non è detto che sia una generalizzazione errata (del tipo: so fare questa cosa ma irrazionalmente credo di non saperla fare) ad inibirti.
A me ad esempio piacerebbe esprimere bellezza esteriore uscendo, e come dovrei fare ad esprimere questa cosa qua se non ne sono capace e non possiedo ora le caratteristiche per produrre socialmente una cosa del genere come altri tizi?
Magari adesso posso solo uscire ed esprimere bruttezza esteriore o non uscire affatto.
Non è detto che una persona possa scegliere di esprimere una cosa socialmente, voi supponete a monte di essere onnipotenti e l'unica cosa che vi blocca è la decisione di realizzare una cosa o non realizzarla, ma a me non sembra proprio sia così, c'è incertezza a monte sulla capacità di realizzarla e questa incertezza potrebbe non essere campata in aria.
Uno deve pensare "magari adesso provo a fare questa cosa può essere però che le cose vanno storte e ci sarà qualcuno che mi umilierà com'è capitato altre volte, io se non mi inibisco come al solito risponderò qualcosa, ma non è detto che sarà efficace e tagliente, ed è probabile che farò un'altra figura di merda, non essendo affatto allenato a gestire 'sta roba. Devo sperare di riuscire a correggere il tiro e capire cosa fare la prossima volta per riuscire, ammesso che riuscirò a ricreare occasioni simili", rassicurarsi riguardo al fatto che si è in una botte di ferro e non si è più esposti a conseguenze di questo tipo magari è comunque una credenza falsa in un certo momento.
Tolta l'inibizione non è affatto sicuro che verrà fuori la battuta tagliente, magari viene fuori una mega cazzata, e dovrai sopportare miriadi di fallimenti più o meno simili non si sa per quanto. E' proprio il fatto che non si è sicuri che non ci siano cose simili che secondo me inibisce, se uno fosse davvero certo razionalmente di riuscire perché dovrebbe aver paura? Si vede che questa certezza uno non ce l'ha o è molto scarsa. Infatti io non ce l'ho siete voi che siete sicuri di voi razionalmente e pensate che sia solo una questione emotiva, io anche razionalmente non sono sicuro affatto che non ci saranno conseguenze negative che detesto.
Io personalmente non credo che riuscirò a reggere tanti fallimenti con piccoli miglioramenti, dopo un po' sbrocco e prendo a calci terapeuta e contesto sociale. Per questo è inutile chiedere aiuto il canovaccio è sempre lo stesso e lo conosco già.
Quel che mi dicono poi è "non dovresti essere così" e io "e grazie al cazzo, ma visto che sono così che si fa?".
Se si è abbastanza al sicuro e non si investe molto, in genere ci si espone molto più facilmente.