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05-01-2009, 00:21
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#1
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Avanzato
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 411
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Sfogo personale...
A volte mi accade di isolarmi dal mondo e rinchiudermi in me stesso per un certo periodo: e poi accade che esco, e tutti mi fanno schifo. Mi prende proprio un attacco assurdo di misantropia, di insofferenza alla gente, alla piccolezza delle persone, mi sembrano tutti stupidi, sciocchi, fastidiosi, brutti, sporchi...e provo un pochino di riprezzzo se vedo una persona particolarmente brutta, grassa, un immigrato o un down.
Dopo un pò però ristabilisco la mia armonia con il mondo, e sopporto meglio lo stare con gli altri, fino a che divento una normale persona mediamente sociale.
Però...però mi sto convincendo di essere un misantropo sotto sotto. Quando sto per un periodo continuato con le persone, ad esempio sono in vacanza con gli amici, alla fine sento, dopo un pò, il bisogno di isolarmi e stare solo dagil altri. E' come se per me fosse faticoso stare con le persone.
Il punto è che sin da piccolo, addirittura da prima dell'asilo, sono sempre stato un solitario. Stavo bene da solo, all'asilo a volte mi isolavo dai miei chiassossissimi compagni e mi divertivo a stare con me stesso...al punto da preoccupare le stesse maestre. Questa "vena" mi è rimasta con gli anni...mi piace stare con le persone, ma ogni tanto devo prendere fiato isolandomi.
Forse è questo all'origine dei miei problemi, una mia genetica predisposizione all'isolamento che deve essere continuamente contrastata...mah :!:
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05-01-2009, 00:40
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#2
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 177
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io invece ho una sensazione simile quando me ne sto x conto mio...esempio? dopo tutti sti giorni di vacanza...pochi contatti umani...e tendo a dire "ma si...alla fin fine...sono tutte teste di .....superficiali, tutti infighettati, nessuno può capire cosa mi gira x la testa....ecc...ecc..."
Invece poi quando di fatto mi trovo a dinteragire con le persone mi rassereno e anzi ho pensieri positivi nei loro confronti
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05-01-2009, 01:06
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#3
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Avanzato
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 411
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Nella mia top list dell'odio stanno i vecchi.
Intendo i borghesi, perbenisti, bigotti, di circa 40-50-60 anni che vedo il pomeriggio a spasso per la mia città. Una città vecchia e bigotta, governata da vecchi e fatta per i vecchi, in perpetuo soffocamento di qualsiasivoglia rigurgito giovanile di vitalità.
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05-01-2009, 01:12
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#4
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Io sento assolutamente il bisogno di stare spesso da solo, con me stesso, i miei spazi, le mie cose. Le uscite le apprezzo di più se non sono frequenti. Anzi, mi capita che prima di uscire con amici sia molto spesso titubante se farlo o meno (poi nel...60,70% dei casi accetto); che se la serata non vada particolarmente bene (noia oppure troppe coppiette che mi limonano intorno) abbia voglia di ritornare a casa; che se esco, il giorno dopo mi faccia piacere passarlo ben in casa.
I motivi penso siano diversi: indole, abitudine sin da piccolo (durante l'infanzia ho avuto pochissimi amici), il non sentirsi come gli altri nel bene e nel male.
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05-01-2009, 01:17
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#5
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Avanzato
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 419
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a me capita solo nelle notti di luna piena
ps vitalità = estroversione, evviva i vecchi bighotti
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05-01-2009, 01:37
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#6
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Avanzato
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 411
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Vir, avrai mica 40 anni?
Il vecchio che intendo io è piuttosto un vecchio dentro...puoi esserlo anche a 25 anni. Statico, ottuso, chiuso nel tuo mondo..dove il massimo nella vita è fare la solita ripetitiva passeggiata la domenica tra i negozi...
Solo che l'esempio perfetto per me è una delle numerose signore di mezza età impellicciate che portano a giro il barboncino perfettino. Mi viene voglia, quando le vedo, di slegare il mio cane (che giustamente ringhia a tutti i barboncini) :twisted:
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05-01-2009, 01:46
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#7
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Principiante
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 36
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Ultima modifica di Poison_e_Fobia_3MSC; 01-01-2010 a 05:02.
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05-01-2009, 01:50
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 586
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds2
Vir, avrai mica 40 anni?
Il vecchio che intendo io è piuttosto un vecchio dentro...puoi esserlo anche a 25 anni. Statico, ottuso, chiuso nel tuo mondo..dove il massimo nella vita è fare la solita ripetitiva passeggiata la domenica tra i negozi...
Solo che l'esempio perfetto per me è una delle numerose signore di mezza età impellicciate che portano a giro il barboncino perfettino. Mi viene voglia, quando le vedo, di slegare il mio cane (che giustamente ringhia a tutti i barboncini) :twisted:
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L'ottuso francamente mi sembri tu: ma vivi e lascia vivere.
Ma che ti frega che stanno nel loro mondo... anch'io sto nel mio mondo, ma che tutti devono amare le cose che ami tu? Fare le cose che fai tu? Il conformista che rompe il cazzo a chi non vive come vivi tu ma non ti limita la libertà sei tu... e fino a prova contraria la mia libertà finisce dove comincia la tua... se ti lamentassi del fatto che lasciano scagazzare il cane senza raccogliere le deiezioni è diverso, ma tu ti lamenti di come questa gente veste... ma siamo impazziti? Ma la gente si vesta come vuole.
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05-01-2009, 04:32
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#9
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Intermedio
Qui dal: Jan 2009
Ubicazione: Valle Sicida
Messaggi: 199
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Spesso mi ritrovo a odiare la gente,ma poi penso che è sufficiente ignorarla il più possibile.
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05-01-2009, 05:36
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#10
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: in un cespuglio vicino al mare
Messaggi: 2,682
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds2
Sfogo personale...
A volte mi accade di isolarmi dal mondo e rinchiudermi in me stesso per un certo periodo: e poi accade che esco, e tutti mi fanno schifo. Mi prende proprio un attacco assurdo di misantropia, di insofferenza alla gente, alla piccolezza delle persone, mi sembrano tutti stupidi, sciocchi, fastidiosi, brutti, sporchi...e provo un pochino di riprezzzo se vedo una persona particolarmente brutta, grassa, un immigrato o un down.
Dopo un pò però ristabilisco la mia armonia con il mondo, e sopporto meglio lo stare con gli altri, fino a che divento una normale persona mediamente sociale.
Però...però mi sto convincendo di essere un misantropo sotto sotto. Quando sto per un periodo continuato con le persone, ad esempio sono in vacanza con gli amici, alla fine sento, dopo un pò, il bisogno di isolarmi e stare solo dagil altri. E' come se per me fosse faticoso stare con le persone.
Il punto è che sin da piccolo, addirittura da prima dell'asilo, sono sempre stato un solitario. Stavo bene da solo, all'asilo a volte mi isolavo dai miei chiassossissimi compagni e mi divertivo a stare con me stesso...al punto da preoccupare le stesse maestre. Questa "vena" mi è rimasta con gli anni...mi piace stare con le persone, ma ogni tanto devo prendere fiato isolandomi.
Forse è questo all'origine dei miei problemi, una mia genetica predisposizione all'isolamento che deve essere continuamente contrastata...mah :!:
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sfogo personale mio :
Stare con gli altri è faticoso !!!!! gli altri sono sempre lì a urlare, a chiedere, a proporre, a portarti sulle loro giostre e balli magari tirandoti per un braccio, a scegliere prima di te e quel che rimane è tuo : ma andassero a … …
Anch’ io in vacanza mi isolavo, dicevo che avevo preso troppo sole, o che non mi interessava quell’escursione … la realtà è che non la reggevo, non ne vedevo il senso perché mi dava un vuoto tagliente , non li volevo sentire né vedere … non mi rendevo conto neanche io del perché, allora credevo di essere normale , un po’ originale magari … mentivo anche al mio compagno, dicevo che volevo leggermi il finale di un libro giallo o simili.. ma non era vero , come spariva lui e gli altri amici del campeggio cercavo come di capirmi, di resettarmi, avevo guadagnato tempo e dovevo farlo fruttare
All’asilo pure le mie maestre si preoccupavano … mi ritrovavano dentro un albero … erano alberelli bassissimi tipo siepe , ma molto folti , cercavo di non starci troppo, le prime volte credevo fosse normale ma poi si lamentarono con mia madre e io cercai di non dare nell’occhio… ma fosse per me ci avrei passato il pomeriggio … invece mi schiaffavano sullo scivolo ( vertigini e poi ero proprio impacciata e non ci trovavo giusto !), oppure a giochi di squadra che erano poi gran corse e c’era troppa luce, troppe corse senza senso e regole che cambiavano …
Penso spesso che le mie energie in fondo le ho spese prima dei 18 anni … per il resto posso, sempre più, vivere di rendita , il fatto è che non so nemmeno se mi faccia bene perché anche a me piace stare con le persone … ho sempre anch’io preso fiato isolandomi per un po’ … ma ora prendo fiato da un pezzo , antidepressivi, e l’ultima volta che con fatica sono uscita da sola è stato per le elezioni ( non queste, quelle che elessero il governo Prodi )
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05-01-2009, 06:11
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#11
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: in un cespuglio vicino al mare
Messaggi: 2,682
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Quote:
Originariamente inviata da Poison_e_Fobia_3MSC
bah, tutto questo per me è continuo.
strano sto alternare..
ma poi se stacchi x stare con gli amici per me è un controsenso assurdo con quanto hai detto. boh :roll:
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per me non è un controsenso ...
la paura di farmi autogol o di diventare aggressiva perchè satura e non portata alla vita degli altri, mi ha fatto sempre isolare a volte più a volte meno, con tendenza verso al più
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05-01-2009, 12:18
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#12
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Banned
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: PRATO
Messaggi: 117
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io ho frequenti attacchi di MISOGINIA ma sono normali visti i comportamenti delle tr...ehm delle donne di oggi!w il maschilismo 8)
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05-01-2009, 13:30
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#13
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Lo sono stata e sn tornata ad esserlo...diciamo che se domani mattina mi sveglio e mi ritrovo ad esser completamente sola, di certo nn mi verrà 1attacco di panico....
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05-01-2009, 13:59
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#14
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da Serotoninadispersa
più uno pensa di detestare il prossimo più nega che l'unico a disprezzare è unicamente se stesso.
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Direi in parte....se le persone sono malvagie e tu hai avuto al scarogna di nascere ipersensibile...difficilmente odierai te stesso...perchè sei comunque coscente...che la parte deleteria è di certo chi provoca volontariamente dolore agli altri.
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05-01-2009, 14:14
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#15
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Banned
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: PRATO
Messaggi: 117
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Quote:
Originariamente inviata da Serotoninadispersa
Quote:
Originariamente inviata da animaSola
Quote:
Originariamente inviata da Serotoninadispersa
più uno pensa di detestare il prossimo più nega che l'unico a disprezzare è unicamente se stesso.
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Direi in parte....se le persone sono malvagie e tu hai avuto al scarogna di nascere ipersensibile...difficilmente odierai te stesso...perchè sei comunque coscente...che la parte deleteria è di certo chi provoca volontariamente dolore agli altri.
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Naturale, io odio chi merita di essere odiato, o meglio, lo ignoro completamente, mi riferivo all'ossessivo disprezzo immaginario verso una categoria d'individui di cui si crede di sapere tutto ma vi si proietta sopra esclusivamente la propria inadeguatezza, ad esempio: "odio le donne perchè sono tutte sgualdrine che mi maltrattano"
oppure: "odio gli uomini perchè sono tutti puttanieri"
Questo intendevo
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gli uomini puttanieri?ma va la!!!!!siete voi donne il problema principale di noi fobici e poi vorreste anche la nostra solidarieta'?MAI!
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05-01-2009, 14:19
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#16
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da Lillyo_O
A me i genitori hanno provocato tanto male: mia madre però è malata, quindi non la posso odiare.. e mio padre è freddo e ipercritico (non dico da ora, che motivi di malcontento gliene dò, ma da quando ero piccolina e non mi potevo difendere, dipendendo completamente da lui).. però pure lui ha avuto molti dispiaceri.
Alla fine mia madre non la posso odiare perchè malata, mio padre ha avuto sfortuna nel matrimonio e se l'è presa con me..ma non posso odiare neppure lui, perchè è la persona che mi ha dato un tetto (anche se mai affetto o un sorriso..). Nel mio caso la consapevolezza che il male e i danni siano venuti da fuori non aiuta. L'unica che posso odiare, perchè non ha saputo cambiare le carte sballate che il destino le ha dato, sono io.
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Odiare è un termine piuttosto forte...ma di certo nn rimaniamo del tutto impassibili di fronte agli eventi esterni....Ad esempio una donna che subisce un abuso nn penso che proverà un sentimento di amore verso il proprio aggressore...e provare odio in quel caso per me è piu che legittimo...e ci sono tanti altri casi in cui...nn si può disprezzare se stessi...per un dolore che ci ha causato il prossimo.
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05-01-2009, 14:30
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#17
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 4,864
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Quote:
Originariamente inviata da Lillyo_O
I tuoi esempi sono netti. E' evidente che in questi casi è facile distinguere vittima e colpevole. Peccato che invece sovente nella vita le figure si mischino. E stabilire con tanta certezza, tagliando con il coltello, chi ha fatto male a chi, cercando il lupo e il capuccetto rosso della situazione.. è più un alibi per giudicare senza porsi tanti problemi. Ma credo parliamo di cose diverse.
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Mi sà anche a me..penso di aver capito solo ora il senso del tuo discorso...e sn d'accordo cn te...di certo esistono situazioni in cui è piu facile scaricare la colpa sugli altri e dire che sono brutti e cattivi...piuttosto che cercare di comprendere che a volte siamo noi stessi gli autori di tali Danni...
@Lupo marò però come sei monotono....tu sei proprio l'esempio lampante di come sia semplice scaricare la colpa delle tue frustrazione sugli altri.Cresci valà.
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05-01-2009, 15:12
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#18
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Banned
Qui dal: Dec 2008
Messaggi: 176
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Quote:
Originariamente inviata da animaSola
...la parte deleteria è di certo chi provoca volontariamente dolore agli altri.
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Questo, però, se te ne sei accorta, è quello che pensi partendo dal, non so quanto fondato, presupposto che, come tu stessa hai detto, certe persone siano malvagie. Si potrebbe ipotizzare, allora, che le persone non siano davvero malvagie e non facciano del male di proposito, ma che tu te ne sia subconsciamente convinta proprio allo scopo di poter usufruire di un apparentemente valido motivo per non odiare te stessa. Motivo che cadrebbe miseramente qualora arrivassi a realizzare che, nella quasi totalità dei casi, la gente non fa volutamente del male ma si vede quasi costretta ad intraprendere certi atteggiamenti, dannosi per un proprio simile. Non sto dicendo che è così, dico solo che potrebbe essere così e che tu, mal che andrebbe, potresti capirlo. Non te lo auguro. Se mi permetti una digressione, qualcosa di analogo, per far un esempio, accade a quegli individui che si dicono, ed effettivamente sono, credenti e praticanti: sospetto che in realtà, nel profondo di loro stessi, si rendano perfettamente conto del fatto che Dio non è altro che una colossale cazzata, tuttavia preferiscono reprimere quest'idea allo scopo di poterci credere. Crederci permette loro di credere anche di poter espiare i propri peccati. Quindi li espiano e poi si sentono immacolati, puri, innocenti. Per questo, ma non solo, gli esseri umani hanno creato Dio: per avere a disposizione un geniale stratagemma, utile per poter convivere più serenamente con la propria inevitabile ma inacettabile ipocrisia. La verità, secondo me, è che tutti abbiamo le nostre colpe. La verità, a volte, può essere sconveniente: per questo non la si dice, per questo esistono i cosiddetti tabù.
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05-01-2009, 15:40
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#19
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: in un cespuglio vicino al mare
Messaggi: 2,682
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ma a me non pare di odiare nessuno, neanche me stessa .... vorrei solo esserci, ma sono in minoranza, così la maggioranza mena : con le battute, le esclusioni, i colpi bassi, le predicozze, il colpevolizzare ecc .... o almeno la vedo così
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05-01-2009, 15:44
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#20
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Banned
Qui dal: Sep 2008
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[quote="neverlande Se mi permetti una digressione, qualcosa di analogo, per far un esempio, accade a quegli individui che si dicono, ed effettivamente sono, credenti e praticanti: sospetto che in realtà, nel profondo di loro stessi, si rendano perfettamente conto del fatto che Dio non è altro che una colossale cazzata, tuttavia preferiscono reprimere quest'idea allo scopo di poterci credere. Crederci permette loro di credere anche di poter espiare i propri peccati. Quindi li espiano e poi si sentono immacolati, puri, innocenti. Per questo, ma non solo, gli esseri umani hanno creato Dio: per avere a disposizione un geniale stratagemma, utile per poter convivere più serenamente con la propria inevitabile ma inacettabile ipocrisia. La verità, secondo me, è che tutti abbiamo le nostre colpe. La verità, a volte, può essere sconveniente: per questo non la si dice, per questo esistono i cosiddetti tabù.[/quote]
dimmi che sei bardamu ... e la finiamo qui :lol:
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