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07-06-2022, 09:55
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,320
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Oggi devo passare dallo psichiatra e vorrei anche chiedergli una modifica nelle modalità con cui il CSM mi sta seguendo (preferisco non scendere nei dettagli, anche perché non vuole essere questo l'argomento del thread).
Può darsi che lo psichiatra mi accontenti, come può anche darsi che resti fermo nella sua posizione, provi a convincermi della bontà del suo metodo. In quest'ultimo caso non so se riuscirei a difendere il mio punto di vista.
Tutto questo mi ha portato alla seguente riflessione.
Noto che riesco a essere assertivo e farmi valere con alcune persone sì, ma con altre no.
Quando riesco a essere assertivo lo sono molto, fino alla rigidità, ma quando non lo sono divento molto arrendevole, come se non ci fosse una via di mezzo.
Pensandoci mi sembra dipenda anche dalla modalità di interazione che ho con le persone. Ci sono persone con cui riesco a comunicare, a parlare, a essere spigliato, a sentirmi a mio agio, con cui insomma mi sento quasi "normale". Con altre persone invece mi blocco, la conversazione inciampa, fatico a formare le frasi, è come se mancassero le basi minime per avere una comunicazione sensata. Di solito queste ultime persone tendo a evitarle, appena ne ho la possibilità mi sgancio dall'interazione, proprio perché non riesco a farla funzionare. Ebbene (ma a questo punto forse non dovrei nemmeno dirlo), con le prime persone riesco a essere assertivo, ma con le seconde ho enormi difficoltà. Mi sembra che la mancata assertività, nel secondo caso, faccia parte di una più ampia difficoltà a interagire.
In pratica, la mia assertività funziona a sprazzi, un po' come il mutismo selettivo.
Mi piacerebbe capire se sono l'unico a funzionare in questo modo oppure no.
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07-06-2022, 10:06
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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L'assertività per me è un concetto piuttosto vago, presuppone che uno riesca in egual misura a comunicare in modo tale da ottenere certe cose con tutti, ma anche gli altri poi sono assertivi, quindi come fa a funzionare la cosa?
L'assertività in termini comunicativi è simile ad un braccio di ferro, se un altro è più debole o sembra tale ti scontri e cerchi di vincere e ottenere qualcosa, con uno che sembra avere un braccione che ti piega in due magari non ci provi proprio osservando il tuo.
Con dei tizi che potrebbero reagire menandoti materialmente poi non so come valutare la cosa.
Anche uno sguardo di biasimo può far scattare reazioni violente e magari ricevi pure una coltellata.
Perciò per me risulta ovvio che sia selettivo tenere questi atteggiamenti, dipende dal contesto, oltretutto non credo che si dovrà usare la stessa strategia con tutti, delle persone dovrai proprio minacciarle per essere assertivo, l'idea che si possa ottenere qualcosa seriamente seguendo regole di bon ton, è un'altra cazzata.
In questi giorni mi è capitato di guardare in rete certi video ironici sul "tasso del miele" e penso che se vuoi comunicare a un tipo che sta cercando di predarti "fuori dalle palle", dovrai mostrarti molto molto minaccioso con convinzione.
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Ultima modifica di XL; 07-06-2022 a 10:15.
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07-06-2022, 10:09
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#3
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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Credo sia capitato anche a me , ma non so dare una spiegazione del perché, probabilmente sono io che in base all’ambiente dove mi trovo ho una diversa interazione , ma è eventualmente una cosa inconscia , non voluta
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07-06-2022, 10:45
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#4
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,650
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Quote:
Originariamente inviata da XL
In questi giorni mi è capitato di guardare in rete certi video ironici sul "tasso del miele" e penso che se vuoi comunicare a un tipo che sta cercando di predarti "fuori dalle palle", dovrai mostrarti molto molto minaccioso con convinzione.
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Qui sono costretta a quotarti (notare l'avatar ).
Scherzi a parte, ho una profonda stima per il tasso del miele.
È una creatura tutto sommato di piccole dimensioni eppure riesce a mettere in seria difficoltà persino un leone.
Sì, il buon honey badger è aggressivo per natura.
... ma non solo. È anche moooolto intelligente e coriaceo.
Sa come resistere agli urti della vita.
E niente per discutere ad armi pari serve testa.
Con chi mi sto rapportando? Qual è il modo migliore per veicolare il mio messaggio? Come posso farmi ascoltare per davvero?
Il tutto seguito da un bel "sono pronto/a a subire le conseguenze delle mie azioni senza indietreggiare?"
Tante volte lasciamo perdere per evitare litigi, fastidi o beghe assortite. Eppure in certe situazioni è d'uopo mantenere il punto con buona pace delle paure o insicurezze personali.
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07-06-2022, 11:12
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#5
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,650
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Hor la butto lì.
Secondo me certe figure ti mettono in difficoltà, senti di non avere lo stesso potere contrattuale e di conseguenza finisci per incespicare un pochino.
Probabilmente una parte di te vede certe questioni come un gioco di forza e ti senti giudicato.
È un po' come essere figlio, i genitori sono un piano diverso per esperienze e vissuto e non è facile comunicare senza remore.
Queste situazioni sono capitate anche a me, non è facile riuscire a mantenere sempre il punto.
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07-06-2022, 11:33
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 735
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Noto che riesco a essere assertivo e farmi valere con alcune persone sì, ma con altre no.
(...)
Pensandoci mi sembra dipenda anche dalla modalità di interazione che ho con le persone. Ci sono persone con cui riesco a comunicare, a parlare, a essere spigliato, a sentirmi a mio agio, con cui insomma mi sento quasi "normale". Con altre persone invece mi blocco, la conversazione inciampa, fatico a formare le frasi, è come se mancassero le basi minime per avere una comunicazione sensata. Di solito queste ultime persone tendo a evitarle, appena ne ho la possibilità mi sgancio dall'interazione, proprio perché non riesco a farla funzionare. Ebbene (ma a questo punto forse non dovrei nemmeno dirlo), con le prime persone riesco a essere assertivo, ma con le seconde ho enormi difficoltà. Mi sembra che la mancata assertività, nel secondo caso, faccia parte di una più ampia difficoltà a interagire.
In pratica, la mia assertività funziona a sprazzi, un po' come il mutismo selettivo.
Mi piacerebbe capire se sono l'unico a funzionare in questo modo oppure no.
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Non sei l'unico, e avrei potuto scrivere queste stesse parole già anni fa, fu anche uno dei motivi per cui - ricordo - mi iscrissi al forum.
Nel senso che avevo ed ho (tuttora, in misura minore) difficoltà enorme a dire di no, ma non con tutti. Dipende proprio dalla relazione che ho con quella persona, da come ci rapportiamo.
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07-06-2022, 12:11
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#7
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Certo l'assertività è il tallone di Achille di molti e ognuno la sviluppa come gli riesce.
Una cosa che però non calza su di me, della tua descrizione, è il fatto che sembri riscontrare che con le persone con cui sei più a tuo agio riesci ad essere assertivo. Io devo dire che a me non succede, cioè anche con gli amici, o i colleghi più vicini, non riesco ad essere assertivo. Il legame affettivo che c'è non mi aiuta, anzi mi ostacola.
Nel mio caso, il discrimine è diverso: riesco ad essere più assertivo se il livello dell'interazione è più formale. In quei casi c'è una sorta di schermo rispetto al lato personale ed emotivo, che protegge nel fare valere le proprie ragioni.
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07-06-2022, 16:22
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#8
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Intermedio
Qui dal: Nov 2019
Messaggi: 234
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Riesco a essere più facilmente assertiva con le persone con cui mi trovo a mio agio, perché mi sento più me stessa e libera di esprimermi.
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07-06-2022, 17:31
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#9
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,320
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Secondo me certe figure ti mettono in difficoltà, senti di non avere lo stesso potere contrattuale e di conseguenza finisci per incespicare un pochino.
Probabilmente una parte di te vede certe questioni come un gioco di forza e ti senti giudicato.
È un po' come essere figlio, i genitori sono un piano diverso per esperienze e vissuto e non è facile comunicare senza remore.
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Ci avevo già pensato e riflettuto a lungo, ho sospettato anch'io potesse essere una questione di "rapporti di forza" (è una brutta espressione e forse qui c'entra solo parzialmente, ma è per intenderci), però... però mi dico che forse non è così.
Non è un essere deboli coi forti e forti coi deboli, a me sembra proprio che a monte ci sia un problema nella comprensione del funzionamento della comunicazione con gli altri, cosa che mi riesce solo con determinate persone, mentre con altre mi blocco, mi sembra quasi di parlare con persone che sanno solo una lingua a me sconosciuta. È con queste ultime che si blocca anche l'assertività.
Forse c'entra l'autismo... anche se non mi piace del tutto ricondurre ogni mio problema a una singola diagnosi.
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07-06-2022, 18:14
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#10
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Intermedio
Qui dal: Nov 2019
Messaggi: 234
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Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky
Certo l'assertività è il tallone di Achille di molti e ognuno la sviluppa come gli riesce.
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C'è da dire che io di persone veramente assertive non ne conosco. È più un concetto astratto, un ideale, ma nel concreto quasi tutti hanno la tendenza a esagerare da un lato o dall'altro, è difficile trovare persone equilibrate in tal senso.
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12-06-2022, 18:06
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#11
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Avanzato
Qui dal: Aug 2017
Messaggi: 481
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Oggi devo passare dallo psichiatra e vorrei anche chiedergli una modifica nelle modalità con cui il CSM mi sta seguendo (preferisco non scendere nei dettagli, anche perché non vuole essere questo l'argomento del thread).
Può darsi che lo psichiatra mi accontenti, come può anche darsi che resti fermo nella sua posizione, provi a convincermi della bontà del suo metodo. In quest'ultimo caso non so se riuscirei a difendere il mio punto di vista.
Tutto questo mi ha portato alla seguente riflessione.
Noto che riesco a essere assertivo e farmi valere con alcune persone sì, ma con altre no.
Quando riesco a essere assertivo lo sono molto, fino alla rigidità, ma quando non lo sono divento molto arrendevole, come se non ci fosse una via di mezzo.
Pensandoci mi sembra dipenda anche dalla modalità di interazione che ho con le persone. Ci sono persone con cui riesco a comunicare, a parlare, a essere spigliato, a sentirmi a mio agio, con cui insomma mi sento quasi "normale". Con altre persone invece mi blocco, la conversazione inciampa, fatico a formare le frasi, è come se mancassero le basi minime per avere una comunicazione sensata. Di solito queste ultime persone tendo a evitarle, appena ne ho la possibilità mi sgancio dall'interazione, proprio perché non riesco a farla funzionare. Ebbene (ma a questo punto forse non dovrei nemmeno dirlo), con le prime persone riesco a essere assertivo, ma con le seconde ho enormi difficoltà. Mi sembra che la mancata assertività, nel secondo caso, faccia parte di una più ampia difficoltà a interagire.
In pratica, la mia assertività funziona a sprazzi, un po' come il mutismo selettivo.
Mi piacerebbe capire se sono l'unico a funzionare in questo modo oppure no.
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Mi rivedo molto quando dici che non riesci a formare le frasi, a me succede lo stesso..la mia mente va in bianco completamente
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