Quote:
Originariamente inviata da Coventrizzato
@Kos90 e Smeraldina:
Guardate che chi ha scritto quelle righe (io) è campione mondiale di misantropia.
Questo per dire che certamente non sono stati gli alberi e i fiumi a ridurci così.
Ma, pur non conoscendo nulla di voi, penso che dovreste stare attenti a distinguere tra colpa e dolo...
Triste a dirsi, ma in questo mondo "chi pecora si fa (o ci nasce) il lupo se la mangia.
E' l'ordine naturale delle cose, pretendere comprensione è pura utopia.
Insomma, voi, siete qui perchè ridotti "male" da altri.
Sicuri che questi "altri" non siano così perchè, diciamo, "condizionati dall'ambiente" che gli ha formati?
Chiedo questo perchè è una domanda che mi assilla da un decennio.
Noi (dopo aver sterminato la razza umana) pretenderemmo almeno le attenuanti generiche perchè "indotti" dalla cattiveria degli altri...
Ma gli altri, non potrebbero chiedere le stesse attenuanti per essere stai indotti a comportarsi "male" dall'ambiente e dalla società nella quale sono cresciuti?
P.S.
Io vengo da più di vent'anni di droga (di tutti i tipi), per procurarmi la quale sono stato costretto a vivere a stretto contatto con "i peggio tipacci", gente che normalmente non avrei nemmeno considerato, ritenendolo dei bifolchi delinquenti e insensibili.
Ma quando li conosci meglio, ti accorgi che sono così per lo più a causa dei calci che hanno preso dalla vita, e si sono dovuti improvvisare lupi per non essere divorati.
Sicuri che coloro che ritenete responsabili dei vostri guai non possano beneficiare almeno delle suddette attenuanti?
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Capisco cosa vuoi dire, e tutt'oggi anche io mi faccio queste domande....esprimo le mie conclusioni in maniera spero sintetica, frutto di una lunghissima analisi:
L'essere umano, come razza animale, è geneticamente o psicologicamente predisposto ad avere un comportamento correlato da tutti quei difetti che fondamentalmente danneggiano il prossimo.
Come per esempio le zanzare che pungono, provocano prurito e magari trasmettono malattie; sono degli animali nati per infastidire e provocare danni agli altri esseri viventi e lo fanno a pieno regime durante tutta la loro relativamente breve vita, è il loro scopo. Esse però non possono scegliere di cambiare, non possono vivere senza fare ciò che fanno, morirebbero, è una necessità indispensabile per la loro sopravvivenza.
A differenza delle zanzare e di qualsiasi altro animale, l'essere umano possiede la capacità di intendere e di volere e tutto ciò che essa comporta (personalità, ricordi,...). Ammenochè una persona non abbia malauguratamene qualche handicap mentale, tutti abbiamo la facoltà di scegliere come comportarci, tutti sanno che picchiare una persona è sbagliato, così come lo sono insultare od offendere o, generalmente, farsi troppo gli affari altrui (che comporta anche conformismo, razzismo, guerre,...).
Anche io avrei tanta voglia di far del male a certe persone, ma non lo faccio, non faccio agli altri ciò che non voglio venga fatto a me, è molto semplice come concetto ed è abbastanza ovvio.
Anche la storia dovrebbe insegnare che è solo questione di scelte, e insegna anche che l'uomo è predisposto a sbagliare, e tutto ciò presuppone che un giorno ci sia una qualche evoluzione da parte dell'umanità, non importa se è utopia, l'utopia originariamente non era sinonimo di impossibile ma era un "progetto o la sua realizzazione (prevista o attuale), quando questi si propongano come idealisticamente desiderabili e dotati di valore", in questo caso quindi sarebbe l'idea di
come dovrebbe essere il mondo; poi con il tempo la parola utopia è stata associata al concetto "impossibile" per il semplice fatto che l'utopia maggiore (un mondo migliore) non è mai stata raggiunta (ed è ancora molto lontana).
Quindi questa "utopia" è realizzabile, e dato che l'uomo ha la capacità di intendere-volere-scegliere-agire, è il solo e unico responsabile delle proprie azioni.
Se, per ipotesi, mi trovassi davanti una persona che vuole uccidermi mi difenderei anche a costo di ammazzarla, ma questo non significa che poi divento come lui: un conto è attaccare chi ci vuole attaccarti, un conto è attaccare chi non ti sta attaccando. L'attacco e la difesa (sia fisica che psicologica) consistono PRATICAMENTE delle stesse azioni, ciò che le differenzia totalmente è la morale, la difesa è un'azione presa contro un'attacco, l'attacco è un'azione presa di sana pianta; attacco=causa e difesa=effetto e i problemi sono le cause e le cause sono provocate dagli "altri", la loro non è una difesa ma un'attacco.
Ognuno è responsabile delle proprie azioni e chi le compie deve accettare di prendersi tale responsabilità, e nell'argomento trattato finora queste non sono scelte obbligate.
Se la maggior parte dell'umanità non è ingrado di fare ciò, allora è semplicemente possibile che quasi tutte le persone del mondo siano insane e non mi sembra poi un'ipotesi così impossibile (mi sembra anzi molto plausibile e credo che sia così).
E' difficile accettarlo solo perchè stiamo parlando della stragrande maggioranza delle persone; se fossimo noi la maggioranza, nessuno avrebbe dubbi che effettivamente sono gli "altri" a creare i problemi, dato che essi sarebbero la minoranza.
E quando parliamo di persone è d'obbligo parlare di umanità, perchè anche gli stati, le nazioni, le fazioni in generale hanno gli stessi difetti di questi "altri", è tutto collegato.
Anche io ne ho presi di calci nella vita così come anche voi e come alcuni qui che hanno presso calci ben più grandi, ma non diventiamo come loro (IO non diventerei come loro neanche se potessi) e chi lo fa SCEGLIE di farlo (anche se in cuor suo sà che è sbagliato) e solitamente usano la scusa delle - condizioni che li hanno costretti ad agire in quel modo - come se un dio li controllasse...e poi anche se sanno di aver sbagliato è molto difficile che ammettino di aver sbagliato.
Essere un martire è un'esagerazione, ma morire conservando la propria (paradossalmente) "umanità" è molto meglio che vivere vendendoci l'anima...usando i tuoi simboli, preferisco morire da pecora piuttosto che diventare un lupo.....credo "lupi" per definire gli "altri" sia troppo esagerato, li avrei definiti "pulci" e noi "gatti", quindi verrebbe: preferirei morire da gatto piuttosto che unirmi alle pulci.
E' sabato....mi sono allargato un pò, ne vale la pena.