Anche questa riflessione manda in crisi per certi versi.
Sono andato ad editare un messaggio

per il dubbio amletico.
Mi sono iscritto per cercare di portare un punto di vista diverso, avendo superato (o imparato a convivere) molte delle paure di cui sento parlare, ma non sono sicuro che possa aiutare, e spero sicuramente di non dire delle cose sbagliate o che addirittura cagionano un senso di sconforto.
Faccio questa premessa perchè è un punto che l'argomentazione dell'utente va a toccare, ed è effettivamente difficile capire come comportarsi e dosare ogni parola tenedo conto delle infinite interpretazioni che si possono cogliere.
Poichè se il forum ha lo scopo di consolarsi tra persone sensibili e rinquorarsi a vicenda, questo non potrà mai essere uno stimolo a fare un passo ulteriore che tutti sono in grado di fare.
Non c'è persona secondo me che non possa aspirare ad essere un po' più felice e serena, io non vedo perchè non ci possa essere una, due, cento strade da tentare.
Sinceramente, non si superano gli ostacoli se non si è un po' duri con se stessi, e si combatte parecchio.
Quando combatti prendi calci nei denti e quando sei con la gente, si soffre, non ci si capisce e ci si sente feriti, però arrivano anche delle cose buone e utili, altrimenti non arrivano semplicemente e non è un male se è quello che si vuole.
Per essere duri non intendo un giudizio che dobbiamo dare a noi stessi, non serve a molto accusarsi, intendo spronarsi a tentare, non mollare il quotidiano, la tue scadenze, gli impegni, bisogna proprio lottare contro la propria naturale predisposizione a non lottare.
Il fatto è che ci sono persone che vogliono vivere nella estrema solitudine, come Cioran che ha fatto la vita chiuso in casa nella sua biblioteca e a scrivere.
Ma la maggior parte delle persone, se soffrono e si lamentano del proprio disagio interiore, secondo me, ambiscono a vivere la propria solitudine in maniera diversa, non la accettano pienamente (sebbene in alcune componenti sia desiderata), in quei casi non ci si deve rassegnare e andrebbe affrontato anche il pensiero degli altri come strumento di prova a gestire i diversi punti di vista che si trovano ovunque.
Per come la vedo io il mondo è bello perchè siamo un po' tutti diversi l'uno dall'altro e comprendersi richiede un lavoro interessante di immaginazione.