Ci pensa lui, sa cosa deve chiederti e quello che gli è utile al suo àmbito di azione. Poi gli puoi parlare di quello che vuoi ma come dice l'aureo aforisma:
"un giorno incontrerai qualcuno che ti ascolterà, a cui potrai aprire il tuo cuore, che non ti giudicherà, con cui ti sentirai compreso. Costerà 50 euro a seduta."
Scherzi a parte (ma nemmeno tanto) è chiaro che vorrà sapere qualcosa del tuo vissuto ma come sopra, se inizi a condurre tu la conversazione magari te lo fa fare ma butti tempo e denaro. Bisogna avere la sensibilità di mantenerla entro i limiti del dialogo, dia-logo, => logos => "due-parlare" cercando di capirvi a vicenda.
Una cosa che ogni tanto mi trovo (o meglio mi trovavo) a dire è "aiutami ad aiutarti", forse fa al caso.
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